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Obiettivo Valutare lipotesi secondo cui la movimentazione manuale di carichi possa essere un fattore di rischio per il di distacco di retina. Metodi Si condotto uno studio caso-controllo ospedaliero multicentrico, a Bologna, (reparto di Oculistica del policlinico S. Orsola Malpighi, Prof. Campos), e a Brescia (reparto di oculistica Spedali Civili Prof. Semeraro). I casi sono 104 pazienti operati per distacco di retina. I controlli sono 173 pazienti reclutati tra lutenza degli ambulatori del medesimo reparto di provenienza dei casi. Sia i casi che i controlli (alloscuro dallipotesi in studio) sono stati sottoposti ad unintervista, attraverso un questionario strutturato concernente caratteristiche individuali, patologie pregresse e fattori di rischio professionali (e non) relativi al distacco di retina. I dati relativi alla movimentazione manuale di carichi sono stati utilizzati per creare un indice di sollevamento cumulativoICS (peso del carico sollevato x numero di sollevamenti/ora x numero di anni di sollevamento). Sono stati calcolati mediante un modello di regressione logistica unconditional (aggiustato per et e sesso) gli Odds Ratio (OR) relativi allassociazione tra distacco di retina e vari fattori di rischio, tra cui la movimentazione manuale di carichi. Risultati Oltre alla chirurgia oculare e alla miopia (fattori di rischio noti), si evidenzia un trend positivo tra laumento dellICS e il rischio di distacco della retina. Il rischio maggiore si osserva per la categoria di sollevamento severo (OR 3.6, IC 95%, 1.59.0). Conclusione I risultati, mostrano un maggiore rischio di sviluppare distacco di retina per coloro che svolgono attivit lavorative che comportino la movimentazione manuale di carichi e, a conferma di quanto riportato in letteratura, anche per i soggetti miopi e per coloro che sono stati sottoposti ad intervento di cataratta. Si rende quindi evidente limportanza degli interventi di prevenzione in soggetti addetti alla movimentazione manuale di carichi, in particolare se miopi.
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The quality of fish products is indispensably linked to the freshness of the raw material modulated by appropriate manipulation and storage conditions, specially the storage temperature after catch. The purpose of the research presented in this thesis, which was largely conducted in the context of a research project funded by Italian Ministry of Agricultural, Food and Forestry Policies (MIPAAF), concerned the evaluation of the freshness of farmed and wild fish species, in relation to different storage conditions, under ice (0C) or at refrigeration temperature (4C). Several specimens of different species, bogue (Boops boops), red mullet (Mullus barbatus), sea bream (Sparus aurata) and sea bass (Dicentrarchus labrax), during storage, under the different temperature conditions adopted, have been examined. The assessed control parameters were physical (texture, through the use of a dynamometer; visual quality using a computer vision system (CVS)), chemical (through footprint metabolomics 1H-NMR) and sensory (Quality Index Method (QIM). Microbiological determinations were also carried out on the species of hake (Merluccius merluccius). In general obtained results confirmed that the temperature of manipulation/conservation is a key factor in maintaining fish freshness. NMR spectroscopy showed to be able to quantify and evaluate the kinetics for unselected compounds during fish degradation, even a posteriori. This can be suitable for the development of new parameters related to quality and freshness. The development of physical methods, particularly the image analysis performed by computer vision system (CVS), for the evaluation of fish degradation, is very promising. Among CVS parameters, skin colour, presence and distribution of gill mucus, and eye shape modification evidenced a high sensibility for the estimation of fish quality loss, as a function of the adopted storage conditions. Particularly the eye concavity index detected on fish eye showed a high positive correlation with total QIM score.
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La tesi di ricerca ha portato alla realizzazione di unedizione critica del Giappone di Daniello Bartoli (1660): per la prima volta la seconda parte dellAsia trova, in questo lavoro, una trascrizione integrale condotta con moderni criteri filologi. Quanto allesegesi la ricerca ha visto la compilazione di tre Schedari: un Indice dei nomi, che vede lidentificazione dei personaggi storici citati esplicitamente nellopera, ne traccia un rapido profilo biografico e ne fornisce precisa e aggiornata bibliografia. Per quanto riguarda i missionari evocati dallautore nel testo, questa sezione indica se (e dove) si tratta di personaggio o di fonte (registrando, nel caso, il luogo o i luoghi in cui Bartoli ricorre a tale testimonianza); un Indice dei luoghi, che d lindicazione moderna del luogo citato e ne fornisce il riscontro con i repertori pi aggiornati; un Lessico riservato ai termini giapponesi presenti nel testo che vengono spiegati e, l dove possibile, studiati nella loro storia, nella loro presenza nella coeva letteratura di viaggio e corredati di utili riferimenti bibliografici. Le pagine introduttive inquadrano lopera di Bartoli sia nellorizzonte biografico dellautore sia nel milieu gesuitico barocco, fornendo puntuali coordinate storiche grazie alle quali recuperare il pi ampio contesto delle missioni gesuitiche nellEstremo Oriente tra Cinque e Seicento. Particolare attenzione stata riservata al modo di intendere il compito dello storico da parte di Bartoli: una storiografia la sua che sintreccia in modi affatto peculiari alle diverse forme stilistiche e dinamiche retoriche richieste dalle altre due grandi attivit a cui egli dedic impegno e passione: linsegnamento e la predicazione.
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Nel corso degli ultimi anni si assistito ad un ampio dibattito sulluso della valutazione della ricerca nelle universit e nelle strutture di ricerca. Nellambito di tale dibattito, nella presente tesi, vengono analizzate le pi importanti metodologie per la valutazione della ricerca presenti a livello internazionale, i principali strumenti qualitativi di valutazione della ricerca (in particolare la peer review), gli strumenti quantitativi, quali la bibliometria, e le caratteristiche dei pi importanti archivi bibliografici citazionali (es. Scopus, Web of Science), approfondendo i principali indicatori citazionali utilizzati nelle scienze umane e sociali (es. Indice H). Inoltre la tesi affronta il tema dellimpatto socio-economico della ricerca e le principali criticit di questo innovativo strumento, attraverso uno studio di caso realizzato nel Regno Unito. Una successiva analisi empirica riguarda le principali liste di riviste realizzate a livello internazionale e nazionale, nel settore scientifico di Storia e Filosofia della scienza. I risultati degli studi mostrano che le liste internazionali di riviste possono rappresentare, un punto di partenza a cui devono necessariamente essere affiancati altri strumenti di valutazione (peer review, analisi citazionali, etc); mentre le liste nazionali rischiano, invece, di essere uno strumento poco utile ed in alcuni casi inadeguato al fine di una corretta valutazione della ricerca, a causa della scarsa internazionalizzazione dei repertori e dei giudizi generalmente troppo elevati attribuiti alle riviste. Un ulteriore risultato raggiunto nella presente tesi riguarda la valutazione della ricerca nelle diverse discipline scientifiche: nelle Scienze umane e sociali risulta esserci uno scarso grado di presenza di pubblicazioni scientifiche nei principali archivi bibliografici e citazionali internazionali. Questa situazione limita fortemente lattendibilit delle analisi statistiche basate su indici e indicatori quantitativi, per valutare la produttivit scientifica di un ricercatore, oppure di una istituzione di ricerca.
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This thesis aimed at addressing some of the issues that, at the state of the art, avoid the P300-based brain computer interface (BCI) systems to move from research laboratories to end users home. An innovative asynchronous classifier has been defined and validated. It relies on the introduction of a set of thresholds in the classifier, and such thresholds have been assessed considering the distributions of score values relating to target, non-target stimuli and epochs of voluntary no-control. With the asynchronous classifier, a P300-based BCI system can adapt its speed to the current state of the user and can automatically suspend the control when the user diverts his attention from the stimulation interface. Since EEG signals are non-stationary and show inherent variability, in order to make long-term use of BCI possible, it is important to track changes in ongoing EEG activity and to adapt BCI model parameters accordingly. To this aim, the asynchronous classifier has been subsequently improved by introducing a self-calibration algorithm for the continuous and unsupervised recalibration of the subjective control parameters. Finally an index for the online monitoring of the EEG quality has been defined and validated in order to detect potential problems and system failures. This thesis ends with the description of a translational work involving end users (people with amyotrophic lateral sclerosis-ALS). Focusing on the concepts of the user centered design approach, the phases relating to the design, the development and the validation of an innovative assistive device have been described. The proposed assistive technology (AT) has been specifically designed to meet the needs of people with ALS during the different phases of the disease (i.e. the degree of motor abilities impairment). Indeed, the AT can be accessed with several input devices either conventional (mouse, touchscreen) or alterative (switches, headtracker) up to a P300-based BCI.
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OBIETTIVI: Per esplorare il contributo dei fattori di rischio biomeccanico, ripetitivit (hand activity level HAL) e forza manuale (peak force - PF), nellinsorgenza della sindrome del tunnel carpale (STC), abbiamo studiato unampia coorte di lavoratori dellindustria, utilizzando come riferimento il valore limite di soglia (TLV) dellAmerican Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH). METODI: La coorte stata osservata dal 2000 al 2011. Abbiamo classificato lesposizione professionale rispetto al limite di azione (AL) e al TLV dellACGIH in: accettabile (sotto AL), intermedia (tra AL e TLV) e inaccettabile (sopra TLV). Abbiamo considerato due definizioni di caso: 1) sintomi di STC; 2) sintomi e positivit allo studio di conduzione nervosa (SCN). Abbiamo applicato modelli di regressione di Poisson aggiustati per sesso, et, indice di massa corporea e presenza di patologie predisponenti la malattia. RISULTATI: Nellintera coorte (1710 lavoratori) abbiamo trovato un tasso di incidenza (IR) di sintomi di STC di 4.1 per 100 anni-persona; un IR di STC confermata dallo SCN di 1.3 per 100 anni-persona. Gli esposti sopra TLV presentano un rischio di sviluppare sintomi di STC di 1.76 rispetto agli esposti sotto AL. Un andamento simile emerso per la seconda definizione di caso [incidence rate ratios (IRR) sopra TLV, 1.37 (intervallo di confidenza al 95% (IC95%) 0.842.23)]. Gli esposti a carico intermedio risultano a maggior rischio per la STC [IRR per i sintomi, 3.31 (IC95% 2.394.59); IRR per sintomi e SCN positivo, 2.56 (IC95% 1.474.43)]. Abbiamo osservato una maggior forza di associazione tra HAL e la STC. CONCLUSIONI: Abbiamo trovato un aumento di rischio di sviluppare la STC allaumentare del carico biomeccanico: laumento di rischio osservato gi per gli esposti a carico intermedio suggerisce che gli attuali valori limite potrebbero non essere sufficientemente protettivi per alcuni lavoratori. Interventi di prevenzione vanno orientati verso attivit manuali ripetitive.
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La ricerca si focalizzata su due degli aspetti di interesse odontoiatrico pi diffusi: la carie dentaria e la parodontite cronica. Il problema della carie dentaria stato studiato in una popolazione di 39 soggetti affetti da cardiopatia congenita in cui la scarsa igiene orale fattore di rischio per problematiche di salute generale e soprattutto per lo sviluppo di endocardite infettiva. I dati osservati e confrontati con quelli di un omogeneo gruppo di controllo dimostrano che nella dentatura decidua questi bambini hanno pi denti cariati, come dimostrato dalla significativa differenza dell'indice dmft. Nella dentatura permanente non si osservano differenze tra i due gruppi. La carica microbica totale rilevata nella saliva e la presenza di Streptococcus mutans non mostrano differenze tra i due gruppi. I problemi di parodontite cronica sono stati studiati in un gruppo di 352 soggetti italiani adulti in cui si definita la prevalenza dei 6 pi importanti patogeni parodontali e la possibile correlazione con parametri clinici (pus, sanguinamento al sondaggio - BOP, profondit di sondaggio della tasca parodontale PPD). Tra le 6 specie batteriche ricercate, quello di pi frequente riscontro stato Fusobacterium nucleatum (95%), mentre quello con carica batterica pi alta stato Tannerella forsythia. La carica batterica di Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola, Tannerella forsythia e Fusobacterium nucleatum ha mostrato una correlazione diretta con il BOP e la presenza di pus. Inoltre, si riscontrato che la carica batterica di tutte le specie (tranne Aggregatibacterium actinomycetemcomitans) aumenta all'aumentare del PPD. Tra le variabili studiate, PPD rappresenta il pi importante fattore di rischio per la presenza di parodontopatogeni, mentre BOP un indicatore di rischio per la ricerca del complesso rosso.
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La tesi affronta il concetto di esposizione al rischio occupazionale e il suo scopo quello di indagare lambiente di lavoro e il comportamento dei lavoratori, con l'obiettivo di ridurre il tasso di incidenza degli infortuni sul lavoro ed eseguire la riduzione dei rischi. In primo luogo, proposta una nuova metodologia denominata MIMOSA (Methodology for the Implementation and Monitoring of Occupational SAfety), che quantifica il livello di "salute e sicurezza" di una qualsiasi impresa. Al fine di raggiungere lobiettivo si reso necessario un approccio multidisciplinare in cui concetti dingegneria e di psicologia sono stati combinati per sviluppare una metodologia di previsione degli incidenti e di miglioramento della sicurezza sul lavoro. I risultati della sperimentazione di MIMOSA hanno spinto all'uso della Logica Fuzzy nel settore della sicurezza occupazionale per migliorare la metodologia stessa e per superare i problemi riscontrati nellincertezza della raccolta dei dati. La letteratura mostra che i fattori umani, la percezione del rischio e il comportamento dei lavoratori in relazione al rischio percepito, hanno un ruolo molto importante nella comparsa degli incidenti. Questa considerazione ha portato ad un nuovo approccio e ad una seconda metodologia che consiste nella prevenzione di incidenti, non solo sulla base dell'analisi delle loro dinamiche passate. Infatti la metodologia considera la valutazione di un indice basato sui comportamenti proattivi dei lavoratori e sui danni potenziali degli eventi incidentali evitati. L'innovazione consiste nell'applicazione della Logica Fuzzy per tener conto dell"indeterminatezza" del comportamento umano e del suo linguaggio naturale. In particolare lapplicazione incentrata sulla proattivit dei lavoratori e si prefigge di impedire l'evento "infortunio", grazie alla generazione di una sorta dindicatore di anticipo. Questa procedura stata testata su unazienda petrolchimica italiana.
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Scopo dello studio: la cardiomiopatia aritmogena (CA) conosciuta come causa di morte improvvisa, la sua relazione con lo scompenso cardiaco (SC) stata scarsamente indagata. Scopo dello studio la definizione della prevalenza e incidenza dello SC, nonch della fisiopatologia e delle basi morfologiche che conducono i pazienti con CA a SC e trapianto di cuore. Metodi: abbiamo analizzato retrospettivamente 64 pazienti con diagnosi di CA e confrontato i dati clinici e strumentali dei pazienti con e senza SC (NYHA III-IV). Abbiamo analizzato i cuori espiantati dei pazienti sottoposti a trapianto presso i centri di Bologna e Padova. Risultati: la prevalenza dello SC alla prima osservazione era del 14% e lincidenza del 2,3% anno-persona. Sedici pazienti (23%) sono stati sottoposti a trapianto. I pazienti con SC erano pi giovani allesordio dei sintomi (4616 versus 3712 anni, p=0.04); il ventricolo destro (VD) era pi dilatato e ipocinetico allecocardiogramma (RVOT 416 versus 377 mm, p=0.03; diametro telediastolico VD 3811 versus 288 mm, p=0.0001; frazione di accorciamento 23%7 versus 32%11, p= 0.002). Il ventricolo sinistro (VS) era lievemente pi dilatato (7529 ml/m2 versus 6019, p= 0.0017) e globalmente pi ipocinetico (frazione di eiezione = 35%14 versus 57%12, p= 0.001). Il profilo emodinamico dei pazienti sottoposti a trapianto era caratterizzato da un basso indice cardiaco (1.80.2 l/min/m2) con pressione capillare e polmonare tendenzialmente normale (128 mmHg e 2610 mmHg). Lanalisi dettagliata dei 36 cuori dei pazienti trapiantati ha mostrato sostituzione fibro-adiposa transmurale nel VD e aree di fibrosi nel VS. Conclusioni: Nella CA lo SC pu essere lunico sintomo alla presentazione e condurre a trapianto un rilevante sottogruppo di pazienti. Chi sviluppa SC pi giovane, ha un interessamento del VD pi severo accanto a un costante interessamento del VS, solo lievemente dilatato e ipocinetico, con sostituzione prevalentemente fibrosa.
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Ogni anno in Europa milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via. Una stima pubblicata dalla Commissione europea afferma che, nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo, o di 179 kg pro capite, vengono scartati. Lo spreco si verifica lungo tutta la catena di agro alimentare; la riduzione dei rifiuti alimentari diventata una delle priorit dell'agenda europea. La ricerca si concentra su un caso studio, Last Minute Market, un progetto di recupero di sprechi alimentari. L'impatto di questo progetto dal punto di vista economico e ambientale gi stato calcolato. Quello che verr analizzato l'impatto di questa iniziativa sulla comunit e in particolare sul capitale sociale, definito come "l'insieme di norme e reti che consentono l'azione collettiva". Obiettivo del presente lavoro , quindi, quello di eseguire, attraverso la somministrazione di un questionario a diversi stakeholder del progetto, unanalisi confrontabile con quella del 2009 e di verificare a distanza di cinque anni, se l'iniziativa Last Minute Market abbia prodotto una crescita di capitale sociale nella comunit interessata da questa iniziativa. Per riassumere linfluenza del progetto sul capitale sociale in un indice sintetico, viene calcolato quello che verr chiamato indice di "affidabilit del progetto" (definito in statistica, la "capacit di un prodotto, un sistema o un servizio di fornire le prestazioni richieste, per un certo periodo di tempo in condizioni predeterminate").
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La Fusariosi della spiga (FDS) una fitopatia diffusa a livello mondiale che colpisce le colture cerealicole, tra cui il frumento duro, ed in grado di causare gravi danni di tipo qualitativo ed economico. Le specie fungine responsabili appartengono al genere Fusarium, tra cui F. graminearum, F. culmorum e pi recentemente F. poae. La conseguenza pi rilevante riguarda la contaminazione della granella da micotossine, molecole prodotte dai miceti, considerate dalla comunit scientifica ad alto rischio per la salute delluomo e animali. Leziologia molto complessa, dal momento che su una stessa spiga di frumento possono coesistere pi specie fungine che contribuiscono ad influenzare i quantitativi di micotossine prodotte. Lo scopo della ricerca incentrato sulla caratterizzazione di ceppi di F. poae, in termini di potenziale patogeno e aggressivit. Tramite lallestimento di un saggio di inoculazione in vitro Petri-dish stato possibile attribuire un indice di aggressivit a ciascun isolato fungino, basato su parametri quali AUHPC e AUDPC standard, insieme ad altre variabili come la riduzione della lunghezza del coleottile e del tasso di germinazione. Il saggio stato esteso anche a F. culmorum, per valutare la riproducibilit del test su altre specie fungine. Il test in vitro offre diversi vantaggi, tra cui affidabilit e rapidit di esecuzione ed quindi adatto allo screening di ceppi patogeni da utilizzare in successive sperimentazioni. Gli stessi ceppi di F. poae, provenienti da una prova di inoculazione artificiale in serra su piante di frumento duro, sono stati caratterizzati dal punto di vista bio-molecolare. Poich lo studio della fusariosi della spiga richiede la determinazione quantitativa della biomassa dei patogeni nei tessuti della pianta-ospite, anche in assenza di sintomi, il protocollo di Real-Time PCR con chimica SYBR Green I qui sviluppato, ha dimostrato essere un buon compromesso tra attendibilit, rapidit e costi complessivi della metodica.
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Questa tesi riassume il lavoro di ricerca da me effettuato per studiare i meccanismi della relazione uomo - pianta su cui si basa lorticoltura terapeutica, le sue modalit di attuazione e le risposte dei pazienti al lavoro in giardino. La ricerca si svolta in due diversi giardini terapeutici con pazienti adulti con varie tipologie di disabilit fisica o psichica. Partendo dalla analisi delle basi teoriche su cui si fonda lortoterapia, lobiettivo era di capire come creare le condizioni migliori per ottenere i massimi benefici dalluso dellorticoltura e del giardinaggio per il benessere delle persone. Due elementi sono apparsi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici: il primo lo stretto legame esistente tra la forma del giardino e delle piante e la sua funzione terapeutica; il secondo sta nella necessit di creare nel paziente una connessione profonda con il giardino e il lavoro con le piante risultato essere un fattore determinante per farlo. Utilizzando questionari e osservazioni degli utenti, sono stati raccolti ed elaborati dati relativi al benessere dei pazienti durante e dopo le attivit in giardino e si cercato di trovare un indice, individuato poi nella variazione di percezione del pollice verde, che potesse essere utilizzato per esprimere la soddisfazione del paziente. Infine si cercato di capire come potesse variare la capacit ristorativa del giardino, in funzione della frequenza di visita e dellattivit che vi si svolgeva, attraverso la somministrazione della versione italiana della scala PRS a chi era impegnato nelle attivit di orticoltura e giardinaggio, a chi passeggiava nel parco e a chi invece non lo frequentava regolarmente ma lo conosceva bene: risultato che le tre modalit di fruizione del giardino davano ai fruitori un potenziale rigenerativo diverso e significativamente pi alto per chi metteva le mani nella terra.
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I cambiamenti e le innovazioni sociali, che hanno caratterizzato il secolo scorso, hanno generato mutamenti significativi nella struttura dei consumi, legati in particolare a una maggiore consapevolezza dei consumatori e allo scoppio della crisi economica. Assume sempre maggiore importanza, allinterno delle politiche di brand management, il ruolo della Responsabilit Sociale dImpresa, che spinge la Grande Distribuzione Organizzata a proporre prodotti con pi alti standard qualitativi e di sicurezza. Il caso analizzato quello della linea biologica ViviVerde Coop, la cui offerta di prodotti biologici a private label ha avuto un impatto molto positivo sul mercato. Lanalisi dellelasticit della curva di domanda di alcuni di questi prodotti nel periodo gennaio 2010-maggio 2012 rivela diversi valori positivi e maggiori di 1, indice del fatto che il prezzo non abbia avuto effetti negativi sulle vendite dei prodotti considerati. Tale evidenza risulta rilevante proprio in un periodo di profonda crisi economica che ha interessato, in modo significativo, anche i consumi alimentari.
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Il capitale sociale e la qualit istituzionale sono due fenomeni che, da circa venti anni, hanno assunto il ruolo di protagonisti allinterno delle scienze sociali. Anche se per molto tempo sono stati analizzati separatamente, gi dalla loro definizione possibile intuire come essi rappresentino due facce della stessa medaglia. Questo lavoro ha lobiettivo di comprendere quale le relazione che lega il capitale sociale e la qualit istituzionale allinterno delle regioni dellUnione Europea. Nonostante buona parte della letteratura si sia maggiormente dedicata allanalisi dei due fenomeni a livello nazionale, in questo elaborato si ritiene che la dimensione territoriale regionale sia lunit di misura pi idonea per analizzarli entrambi. La prima parte del lavoro analizza il capitale sociale sia da un punto di vista definitorio che da un punto di vista pi prettamente empirico, suddividendolo in diversi elementi. Il capitale sociale un fenomeno estremamente multidimensionale, analizzarne solo una parte condurrebbe ad unanalisi parziale ed approssimativa. Allinterno del testo vengono individuate cinque dimensioni, utilizzate successivamente per la creazione di un nuovo indice di capitale sociale regionale. Nella seconda parte si affronta il tema delle istituzioni e della qualit istituzionale. Dopo aver definito le istituzioni, si provvede ad effettuare una rassegna degli indici pi comunemente utilizzati per misurarne la qualit, selezionando lEuropean Quality of Government Index del Quality of Government Institute di Gteborg come il pi appropriato, sia per la sua definizione di governance che per lunit di analisi prescelta. Nella terza parte, infine, in seguito ad unanalisi di quella parte di letteratura che ritiene i due fenomeni indissolubilmente legati ed utilizzando lindice di capitale sociale regionale sviluppato nel primo capitolo, si propone una risposta, sicuramente parziale e non definitiva, alla domanda che da ventanni anima questo interessante filone di ricerca: che relazione sussiste tra qualit istituzionale e capitale sociale?