965 resultados para rip currents


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Background How accurately do people perceive extreme water speeds and how does their perception affect perceived risk? Prior research has focused on the characteristics of moving water that can reduce human stability or balance. The current research presents the first experiment on people's perceptions of risk and moving water at different speeds and depths. Methods Using a randomized within-person 2 (water depth: 0.45, 0.90 m) ×3 (water speed: 0.4, 0.8, 1.2 m/s) experiment, we immersed 76 people in moving water and asked them to estimate water speed and the risk they felt. Results Multilevel modeling showed that people increasingly overestimated water speeds as actual water speeds increased or as water depth increased. Water speed perceptions mediated the direct positive relationship between actual water speeds and perceptions of risk; the faster the moving water, the greater the perceived risk. Participants' prior experience with rip currents and tropical cyclones moderated the strength of the actual–perceived water speed relationship; consequently, mediation was stronger for people who had experienced no rip currents or fewer storms. Conclusions These findings provide a clearer understanding of water speed and risk perception, which may help communicate the risks associated with anticipated floods and tropical cyclones.

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Le ricerche di carattere eustatico, mareografico, climatico, archeologico e geocronologico, sviluppatesi soprattutto nell’ultimo ventennio, hanno messo in evidenza che gran parte delle piane costiere italiane risulta soggetta al rischio di allagamento per ingressione marina dovuta alla risalita relativa del livello medio del mare. Tale rischio è la conseguenza dell’interazione tra la presenza di elementi antropici e fenomeni di diversa natura, spesso difficilmente discriminabili e quantificabili, caratterizzati da magnitudo e velocità molto diverse tra loro. Tra le cause preponderanti che determinano l’ingressione marina possono essere individuati alcuni fenomeni naturali, climatici e geologici, i quali risultano fortemente influenzati dalle attività umane soprattutto a partire dal XX secolo. Tra questi si individuano: - la risalita del livello del mare, principalmente come conseguenza del superamento dell’ultimo acme glaciale e dello scioglimento delle grandi calotte continentali; - la subsidenza. Vaste porzioni delle piane costiere italiane risultano soggette a fenomeni di subsidenza. In certe zone questa assume proporzioni notevoli: per la fascia costiera emiliano-romagnola si registrano ratei compresi tra 1 e 3 cm/anno. Tale subsidenza è spesso il risultato della sovrapposizione tra fenomeni naturali (neotettonica, costipamento di sedimenti, ecc.) e fenomeni indotti dall’uomo (emungimenti delle falde idriche, sfruttamento di giacimenti metaniferi, escavazione di materiali per l’edilizia, ecc.); - terreni ad elevato contenuto organico: la presenza di depositi fortemente costipabili può causare la depressione del piano di campagna come conseguenza di abbassamenti del livello della falda superficiale (per drenaggi, opere di bonifica, emungimenti), dello sviluppo dei processi di ossidazione e decomposizione nei terreni stessi, del costipamento di questi sotto il proprio peso, della carenza di nuovi apporti solidi conseguente alla diminuita frequenza delle esondazioni dei corsi d’acqua; - morfologia: tra i fattori di rischio rientra l’assetto morfologico della piana e, in particolare il tipo di costa (lidi, spiagge, cordoni dunari in smantellamento, ecc. ), la presenza di aree depresse o comunque vicine al livello del mare (fino a 1-2 m s.l.m.), le caratteristiche dei fondali antistanti (batimetria, profilo trasversale, granulometria dei sedimenti, barre sommerse, assenza di barriere biologiche, ecc.); - stato della linea di costa in termini di processi erosivi dovuti ad attività umane (urbanizzazione del litorale, prelievo inerti, costruzione di barriere, ecc.) o alle dinamiche idro-sedimentarie naturali cui risulta soggetta (correnti litoranee, apporti di materiale, ecc. ). Scopo del presente studio è quello di valutare la probabilità di ingressione del mare nel tratto costiero emiliano-romagnolo del Lido delle Nazioni, la velocità di propagazione del fronte d’onda, facendo riferimento allo schema idraulico del crollo di una diga su letto asciutto (problema di Riemann) basato sul metodo delle caratteristiche, e di modellare la propagazione dell’inondazione nell’entroterra, conseguente all’innalzamento del medio mare . Per simulare tale processo è stato utilizzato il complesso codice di calcolo bidimensionale Mike 21. La fase iniziale di tale lavoro ha comportato la raccolta ed elaborazione mediante sistema Arcgis dei dati LIDAR ed idrografici multibeam , grazie ai quali si è provveduto a ricostruire la topo-batimetria di dettaglio della zona esaminata. Nel primo capitolo è stato sviluppato il problema del cambiamento climatico globale in atto e della conseguente variazione del livello marino che, secondo quanto riportato dall’IPCC nel rapporto del 2007, dovrebbe aumentare al 2100 mediamente tra i 28 ed i 43 cm. Nel secondo e terzo capitolo è stata effettuata un’analisi bibliografica delle metodologie per la modellazione della propagazione delle onde a fronte ripido con particolare attenzione ai fenomeni di breaching delle difese rigide ed ambientali. Sono state studiate le fenomenologie che possono inficiare la stabilità dei rilevati arginali, realizzati sia in corrispondenza dei corsi d’acqua, sia in corrispondenza del mare, a discapito della protezione idraulica del territorio ovvero dell’incolumità fisica dell’uomo e dei territori in cui esso vive e produce. In un rilevato arginale, quale che sia la causa innescante la formazione di breccia, la generazione di un’onda di piena conseguente la rottura è sempre determinata da un’azione erosiva (seepage o overtopping) esercitata dall’acqua sui materiali sciolti costituenti il corpo del rilevato. Perciò gran parte dello studio in materia di brecce arginali è incentrato sulla ricostruzione di siffatti eventi di rottura. Nel quarto capitolo è stata calcolata la probabilità, in 5 anni, di avere un allagamento nella zona di interesse e la velocità di propagazione del fronte d’onda. Inoltre è stata effettuata un’analisi delle condizioni meteo marine attuali (clima ondoso, livelli del mare e correnti) al largo della costa emiliano-romagnola, le cui problematiche e linee di intervento per la difesa sono descritte nel quinto capitolo, con particolare riferimento alla costa ferrarese, oggetto negli ultimi anni di continui interventi antropici. Introdotto il sistema Gis e le sue caratteristiche, si è passati a descrivere le varie fasi che hanno permesso di avere in output il file delle coordinate x, y, z dei punti significativi della costa, indispensabili al fine della simulazione Mike 21, le cui proprietà sono sviluppate nel sesto capitolo.

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A mathematical model for long-term, three-dimensional shoreline evolution is developed. The combined effects of variations of sea level; wave refraction and diffraction; loss of sand by density currents during storms, by rip currents, and by wind; bluff erosion and berm accretion; effects of manmade structures such as long groin or navigational structures; and beach nourishment are all taken into account. A computer program is developed with various subroutines which permit modification as the state-of-the-art progresses. The program is applied to a test case at Holland Harbor, Michigan. (Author).

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Get all the information you need to enhance your coastal experience from one dynamic web page. Coastal environment: rip currents and beach advisories, weather and ozone forecast, tide tables and boating safety, fishing and shellfish harvesting, preservation and conservation and much more.

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Radial and axial distributions of magnetic fields in a low-frequency (∼460 kHz)inductively coupled plasmasource with two internal crossed planar rf current sheets are reported. The internal antenna configuration comprises two orthogonal sets of eight alternately reconnected parallel and equidistant copper litz wires in quartz enclosures and generates three magnetic (H z, H r, and H φ) and two electric (E φ and E r) field components at the fundamental frequency. The measurements have been performed in rarefied and dense plasmas generated in the electrostatic(E) and electromagnetic (H)discharge modes using two miniature magnetic probes. It is shown that the radial uniformity and depth of the rf power deposition can be improved as compared with conventional sources of inductively coupled plasmas with external flat spiral (“pancake”) antennas. Relatively deeper rf power deposition in the plasma source results in more uniform profiles of the optical emission intensity, which indicates on the improvement of the plasma uniformity over large chamber volumes. The results of the numerical modeling of the radial magnetic field profiles are found in a reasonable agreement with the experimental data.

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More than 40 years after the release of Stairway to Heaven, English rock band Led Zeppelin are facing allegations that its iconic guitar riff was stolen from Taurus, a song released in 1968 by the American rock band Spirit. The two riffs are clearly similar: they share a four-bar instrumental guitar passage with similar harmony, tempo and stylistic features. Businessweek has created a short game where you can test your skill at telling the two apart...

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This article presents a brief overview of the development of the Individual Education Plan (IEP) and prompts teachers to question its use and relevance in an era of accountability in Australian schools. Many Australian teachers do not realise that the IEP was adopted from the United States where is was legislated practice based on that country's Human Rights Legislation. It is not included in the Australian policy context. Though not embedded in the legislation of many other countries, it became a process and a product synonymous with the education of students with disability worldwide. In the era of standards-based education and curriculum for all, the relevance of the IEP process and product has been questioned or re-imaged in some Australian schools. The story of one school leader, Violet, is presented here as an example.

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This paper presents a novel path planning method for minimizing the energy consumption of an autonomous underwater vehicle subjected to time varying ocean disturbances and forecast model uncertainty. The algorithm determines 4-Dimensional path candidates using Nonlinear Robust Model Predictive Control (NRMPC) and solutions optimised using A*-like algorithms. Vehicle performance limits are incorporated into the algorithm with disturbances represented as spatial and temporally varying ocean currents with a bounded uncertainty in their predictions. The proposed algorithm is demonstrated through simulations using a 4-Dimensional, spatially distributed time-series predictive ocean current model. Results show the combined NRMPC and A* approach is capable of generating energy-efficient paths which are resistant to both dynamic disturbances and ocean model uncertainty.

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Whereas Lessig's recent work engages with questions of culture and creativity in society, this paper looks at the role of culture and creativity in the law. The paper evaluates the Napster, DeCSS, Felten and Sklyarov litigation in terms of the new social, legal, economic and cultural relations being produced. This involves a deep discussion of law's economic relations, and the implications of this for litigation strategy. The paper concludes with a critique of recent attempts to define copyright law in terms of first amendment rights and communicative freedom.