985 resultados para predizione, crt, risposta, traiettoria, seno, coronarico, elettrocatetere


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La necessità di indagine sul fronte dellâinsufficienza cardiaca deriva dallâelevato impatto sociale della patologia, non soltanto per lâeffetto invalidante sulla condizione del paziente che ne è affetto, bensì anche per la notevole incidenza sui servizi sanitari nazionali, per lâimportante valore di mortalità e morbilità che ne è associato. Il numero di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco è consistente; ciò rende ragione dellâelevato assorbimento di risorse dovuto a questa patologia. Il razionale dellâimpiego della Terapia di Resincronizzazione Cardiaca (CRT) consiste nella correzione della dissincronia cardiaca come causa di disfunzione meccanica atriale e ventricolare. Il metodo analitico sviluppato origina dalle indagini sugli spostamenti dellâelettrocatetere posizionato in Seno Coronarico, sulla base del fatto che il sito di stimolazione risulta un fattore determinante per la buona risposta alla terapia. Dovendo studiare le posizioni nel tempo del catetere, si è pensato di valutarne le variazioni nel periodo pre e post attivazione della CRT ricostruendone la traiettoria in 3D. Lo studio parametrico di questâultima ha permesso di individuare un indice predittore della risposta alla CRT al follow-up a sei mesi. La prosecuzione della ricerca presentata ha lâintento di migliorare gli algoritmi di elaborazione dei dati per rendere più robuste le misure, sfruttando tecniche che possano aumentare riproducibilità, ripetibilità, e ininfluenza rispetto alla variabilità delle condizioni analitiche. Sviluppando nuovi modelli si è eliminata l'interazione dell'operatore nelle fasi d'indagine, rendendo le analisi completamente automatiche. I metodi sono stati testati e applicati.

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La tesi tratta della mancata efficacia della terapia di resincronizzazione cardiaca e valuta un metodo per poterne predire la futura efficacia o meno. Si propone ciò studiando la traiettoria 3D dell'elettrodo in seno coronarico e analizzando se le variazioni che la caratterizzano possono essere indicative di una futura risposta positiva alla terapia. Sono inoltre state apportate alcune modifiche al programma Matlab che ricostruisce la traiettoria 3D per eliminare alcune approssimazioni.

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Nella gestione dello scompenso cardiaco, uno dei trattamenti più efficaci è rappresentato dalla terapia di resincronizzazione cardiaca. Tuttavia, circa un terzo dei pazienti non risponde alla terapia. Al fine di raggiungere esiti migliori, lâidentificazione precoce dei potenziali soggetti che rispondono o meno alla terapia, potrebbe giocare un ruolo importante. In questa panoramica si inserisce il progetto TRAJECTORIES, che cerca di predire la risposta alla terapia sulla base delle variazioni della geometria della traiettoria 3D percorsa dall'elettrodo stimolato pre- e post-attivazione del dispositivo. Attraverso risultati preliminari, è stata verificata l'ipotesi che il pacing modifichi in acuto la traiettoria del punto di stimolazione sullâelettrodo in seno coronarico, e secondariamente che le variazioni temporali quantitative della traiettoria siano correlate al processo di rimodellamento inverso del ventricolo sinistro nel medio termine. Eâ stato osservato che, nei pazienti responders, la geometria spaziale della traiettoria 3D cambiava significativamente allâinizio del pacing, acquisendo uniforma più circolare e regolare. Nel presente lavoro di tesi, è stata analizzata la veridicità delle previsioni, mediante il confronto tra gli esiti predetti e i risultati volumetrici della CRT, al follow-up di sei mesi.

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La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) si è imposta negli ultimi dieci anni come l'alternativa migliore all'approccio farmacologico primario nella cura allo scompenso cardiaco: la stimolazione biventricolare utilizzando un elettrocatetere in ventricolo sinistro si è infatti rivelata uno dei metodi più efficaci per migliorare la dissincronia ventricolare negli stadi più avanzati anche nei pazienti che necessitano di una stimolazione continua e permanente come coloro che sono stati sottoposti ad ablazione del nodo AV. Esistono diversi punti irrisolti su cui la ricerca sta ancora lavorando per poter ottimizzare questa terapia, in particolar modo la percentuale (circa il 25-30%) dei pazienti in cui non si registrano miglioramenti dovuti alla terapia. Questa tesi, proposta dall'azienda St.Jude Medical Inc., segue la costruzione di un registro osservazionale per poter valutare l'efficacia della tecnologia quadripolare di ultima generazione. Dai dati emersi, la possibilità di programmare dieci diversi vettori di stimolazione contro i tre offerti dagli attuali dispositivi bipolari permette una maggiore libertà nel posizionamento dell'elettrocatetere ventricolare sinistro e una più semplice gestione delle complicanze come la stimolazione del nervo frenico (PNS), oltre a strutturare una terapia più specifica a seconda della risposta del paziente; inoltre la tecnologia quadripolare ha evidenziato migliori prestazioni in sede di impianto â tempi minori, più percentuali di successo e maggiori possibilità di posizionamento del catetere in zona ottimale con buoni valori di soglia â e meno interventi in seguito a complicanze. Il miglioramento della percentuale dei responder non è stato particolarmente significativo e necessita di ulteriori studi, ma è comunque incoraggiante e mostra che un numero più alto di configurazioni di stimolazione può essere una soluzione ottimale per la ricerca di una cura personalizzata, specialmente verso quei pazienti che durante l'impianto verrebbero esclusi per mancanza di stimolazioni corrette e possono, in questo modo, rientrare nella terapia fin dall'inizio.

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Plasmodium vivax parasites with chloroquine resistance (CQR) are already circulating in the Brazilian Amazon. Complete single-nucleotide polymorphism (SNP) analyses of coding and noncoding sequences of the pvmdr1 and pvcrt-o genes revealed no associations with CQR, even if some mutations had not been randomly selected. In addition, striking differences in the topologies and numbers of SNPs in these transporter genes between P. vivax and P. falciparum reinforce the idea that mechanisms other than mutations may explain this virulent phenotype in P. vivax.

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Introdução â A escolha do tratamento depende de vários fatores, incluindo o estado clínico e prognóstico de cada doente. Estes fatores desempenham um papel importante na escolha da intervenção terapêutica em metástases ósseas. A deteção precoce e o tratamento adequado podem melhorar a qualidade de vida e independência funcional dos doentes. Metodologia â Este artigo pretende realizar uma revisão sistemática da literatura dos últimos 15 anos, identificando os diferentes tipos de fracionamentos (fração única versus múltiplas frações) e técnicas utilizadas em radioterapia no tratamento de metástases ósseas. Resultados â Os recentes avanços na tecnologia e nas técnicas de tratamento de radioterapia ajudam na distribuição de doses altamente conformacionais e com orientação por imagem para uma entrega mais precisa do tratamento. A radioterapia estereotáxica corporal (SBRT, do acrónimo inglês stereotactic body radiotherapy) permite delimitar e aumentar a dose nos tumores a irradiar. No caso das metástases ósseas, os resultados de controlo local do tumor e da dor têm-se revelado promissores. A radioterapia convencional de 8Gyx1, no entanto, continua a ser o tratamento mais indicado nos doentes paliativos. Conclusão â O tratamento de metástases ósseas é complexo e uma abordagem multidisciplinar é sempre necessária. O tratamento deve ser individualizado para se adequar aos sintomas e estado clínico de cada doente.

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La reconversion des friches industrielles des secteurs de gare est prometteuse dans l'optique d'un développement urbain dense alternatif à l'étalement. Elles constituent en effet une réserve foncière centrale et bien desservie par les transports publics. La densification de ces terrains stratégiques ne pourra cependant freiner l'étalement urbain qu'à condition d'offrir un cadre de vie attractif pour l'habitat. Notre hypothèse est que l'engagement des pouvoirs publics est déterminant pour assurer cette densification qualifiée. Brown fields regeneration in railway station areas is particularly promising in the perspective of a compact urban development alternative to sprawl. They indeed constitute a central land stock which is well connected to public transportation networks. However, the densification of these strategic lands will make it possible to moderate urban sprawl only by providing an attractive environment for residential activities. Our hypothesis is that public authorities involvement is decisive to ensure such a qualified densification. Die Umnutzung von Industriebrachen in Bahnhofsarealen scheint viel versprechend im Hinblick auf eine Stadtentwicklung nach innen als Alternative zur Ausbreitung. Zentralgelegen, stellen diese ungenutzten Flächen eine strategische Bodenreserve dar, welche gut an das Ãffentliche Verkehrsmittelnetz angeschlossen ist. Ihre Verdichtung kann jedoch die Stadtausbreitung nur eindämmen unter der Bedingung, einen attraktiven Lebens- und Wohnraum zu bieten. Unsere Hypothese lautet, dass das Ausmass des Engagements der Ãffentlichen Hand bestimmend ist um diese qualitative Verdichtung sicherzustellen.

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Background: Prognostic and predictive markers are of great importance for future study designs and essential for the interpretation of clinical trials incorporating an EGFR-inhibitor. The current study prospectively assessed and validated KRAS, BRAF and PIK3CA mutations in rectal cancer patients screened for the trial SAKK41/07 of concomitant preoperative radio-chemotherapy with or without panitumumab.Methods: Macrodissection was performed on pretreatment formalin fixed paraffin embedded biopsy tissue sections to arrive at a minimum of 50% of tumor cells. DNA was extracted with the Maxwell 16 FFPE Tissue LEV DNA purification kit. After PCR amplification, mutations were identified by pyrosequencing. We prospectively analysed pretreatment biopsy material from 149 rectal cancer pts biopsies for KRAS (exon 2 codon 12 [2-12] and 13 [2-13], exon 3 codon 59 [3-59]) and 61 [3-61], exon 4 codon 117 [4-117] and 146 [4-146]). Sixty-eight pts (KRASwt exon 2, 3 only) were further analysed for BRAF (exon 15 codon 600) and PIK3CA (exon 9 codon 542, 545 and 546, exon 20 codon 1043 [20-1043] and 1047 [20-1047]) mutations, and EGFR copy number by qPCR. For the calculation of the EGFR copy number, we used KRAS copy number as internal reference standard. The calculation was done on the basis of the two standard curves relative quantification method.Results: In 149 screened pts with rectal cancer, the prevalence of KRAS mutations was 36%. Among the 68 pts enrolled in SAKK 41/07 based on initially presumed KRASwt status (exon 2/codons 12+13), 18 pts (26%) had a total of 23 mutations in the RAS/PIK3CA-pathways upon validation analysis. Twelve pts had a KRAS mutation, 7 pts had a PIK3CA mutation, 3 pts had a NRAS mutation, 1 patient a BRAF mutation. Surprisingly, five of these pts had double- mutations, including 4 pts with KRAS plus PIK3CA mutations, and 1 pt with NRAS plus PIK3CA mutations. The median normalized EGFR copy number was 1. Neither mutations of KRAS, BRAF, and PIK3CA, nor EGFR copy number were statistically associated with the primary study endpoint pCR (pathological complete regression).Conclusions: The prevalence of KRAS mutations in rectal and in colon cancer appears to be similar. BRAF mutations are rare; PIK3CA mutations are more common (10%). EGFR copy number is not increased in rectal cancer. A considerable number or KRAS exon 2 wt tumors harbored KRAS exon 3+4 mutations. Further study is needed to determine if KRAS testing should include exons 2-4.

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Tesis (Maestría en Enfermería con Especialidad en Salud Comunitaria) UANL