924 resultados para calcolo frazionario indice di Hurst moto browniano frazionario


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La tesi analizza l'estensione del calcolo classico, il calcolo frazionario, descrivendone le propriet principali e dandone esempi concreti. Si procede con la definizione di indice di Hurst e di moto Browniano frazionario. Si vede poi come possibile estendere il calcolo frazionario al calcolo stocastico rispetto ad un moto Browniano frazionario. Infine, si richiamano alcuni concetti di teoria della probabilit.

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In questo lavoro si presenta il fenomeno fisico nominato moto browniano, sillustra il modello matematico atto a descriverlo e si analizza come questo abbia avuto notevole importanza in ambito finanziario, in particolare nellelaborazione del modello di Black, Scholes e Merton per la valutazione dei derivati.

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Nella tesi viene presentata la definizione assiomatica del moto browniano, che ha le sue basi nella teoria della probabilit, come risulta naturale, essendo il moto browniano l'immagine macroscopica che emerge dallo spostamento casuale di una particella che si muove in uno spazio d-dimensionale senza compiere salti eccessivamente grandi. Perci preliminarmente si propone la descrizione dello spazio di probabilit in cui si lavora, in particolare si costruisce una misura di probabilit, detta misura di Wiener. Quindi si d prova dell'effettiva esistenza del moto browniano attraverso due diverse argomentazioni, che fanno riferimento luna a Paley e Wiener, l'altra a Lvy. Nel primo caso la costruzione del moto browniano basata sull'utilizzo di variabili aleatorie complesse con distribuzione gaussiana e di serie convergenti in L^2 e adopera risultati della teoria delle serie di Fourier; nel secondo caso il moto browniano costruito come limite uniforme di funzioni continue. Inne si analizzano le principali caratteristiche matematiche del moto browniano, in particolare le propriet di continuit Holder, di non monotonia e di non dierenziabilit.

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Oggetto di questa tesi lo studio della qualit del servizio di trasporto erogato che condiziona la qualit percepita dallutente, poich spesso proprio a causa di un errato processo di pianificazione e gestione della rete, molte aziende non sono in grado di consolidare un alto livello di efficienza che permetta loro di attrarre e servire la crescente domanda. Per questo motivo, si deciso di indagare sugli aspetti che determinano la qualit erogata e sui fattori che la influenzano, anche attraverso la definizione di alcuni indicatori rappresentativi del servizio erogato. Larea di studio considerata stata quella urbana di Bologna, e sono state prese in esame due linee di ATC, la 19 e la 27, caratterizzate entrambe da una domanda di trasporto molto elevata. Linteresse ricaduto in modo particolare sugli aspetti legati alla regolarit del servizio, ovvero al rispetto della cadenza programmata delle corse e alla puntualit, ossia il rispetto dellorario programmato delle stesse. Proprio da questi due aspetti, infatti, dipende in larga misura la percezione della qualit che gli utenti hanno del servizio di trasporto collettivo. Lo studio stato condotto sulla base di dati raccolti attraverso due campagne di rilevamento, una effettuata nel mese di maggio dellanno 2008 e laltra nel mese di settembre dello stesso anno. La scelta del periodo, della zona e delle modalit di rilevamento strettamente connessa allobiettivo prefissato. Il servizio influenzato dalle caratteristiche del sistema di trasporto: sia da quelle legate alla domanda che da quelle legate allofferta. Nel caso della domanda di trasporto si considera linfluenza sul servizio del numero di passeggeri saliti e del tempo di sosta alle fermate. Nel caso dellofferta di trasporto si osservano soprattutto gli aspetti legati alla rete di trasporto su cui si muovono gli autobus, analizzando quindi i tempi di movimento e le velocit dei mezzi, per vedere come le caratteristiche dellinfrastruttura possano condizionare il servizio. A tale proposito opportuno dire che, mentre i dati della prima analisi ci sono utili per lo studio dellinfluenza del tempo di sosta sullintertempo, nella seconda analisi si vuole cercare di effettuare ulteriori osservazioni sullinfluenza del tempo di movimento sulla cadenza, prendendo in esame altri elementi, come ad esempio tratti di linea differenti rispetto al caso precedente. Unattenzione particolare, inoltre, verr riservata alla verifica del rispetto della cadenza, dalla quale scaturisce la definizione del livello di servizio per ci che riguarda la regolarit. Per questultima verr, inoltre, determinato anche il LOS relativo alla puntualit. Collegato al problema del rispetto della cadenza il fenomeno dellaccodamento: questo si verifica quando i mezzi di una stessa linea arrivano contemporaneamente ad una fermata uno dietro laltro. Laccodamento ha, infatti, origine dal mancato rispetto della cadenza programmata tra i mezzi ed unevidente manifestazione del mal funzionamento di un servizio di trasporto. Verr infine condotta unanalisi dei fattori che possono influenzare le prestazioni del servizio di trasporto pubblico, cos da collocare i dati ottenuti dalle operazioni di rilevamento in un quadro pi preciso, capace di sottolineare alcuni elementi di criticit e possibili rapporti di causalit.

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La tesi tratta l'analisi della rugosit della superficie di frattura di un materiale policristallino portato a rottura secondo il modo I. Il continuo viene discretizzato con la tassellazione di Voronoi e la duale triangolazione di Delaunay, da cui si ottiene un traliccio equivalente ovvero il modello del problema. Viene poi effettuata un'analisi elastica incrementale che porta, ad ogni passo, al raggiungimento della soglia di rottura per un elemento del traliccio, delineando cos il profilo di rottura. La rugosit del profilo di rottura viene stimata attraverso il calcolo dell'esponente di Hurst, ottenuto dallo studio della funzione di correlazione delle altezze.

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Con il trascorrere del tempo, le reti di stazioni permanenti GNSS (Global Navigation Satellite System) divengono sempre pi un valido supporto alle tecniche di rilevamento satellitare. Esse sono al tempo stesso unefficace materializzazione del sistema di riferimento e un utile ausilio ad applicazioni di rilevamento topografico e di monitoraggio per il controllo di deformazioni. Alle ormai classiche applicazioni statiche in post-processamento, si affiancano le misure in tempo reale sempre pi utilizzate e richieste dallutenza professionale. In tutti i casi risulta molto importante la determinazione di coordinate precise per le stazioni permanenti, al punto che si deciso di effettuarla tramite differenti ambienti di calcolo. Sono stati confrontati il Bernese, il Gamit (che condividono lapproccio differenziato) e il Gipsy (che utilizza lapproccio indifferenziato). Luso di tre software ha reso indispensabile lindividuazione di una strategia di calcolo comune in grado di garantire che, i dati ancillari e i parametri fisici adottati, non costituiscano fonte di diversificazione tra le soluzioni ottenute. Lanalisi di reti di dimensioni nazionali oppure di reti locali per lunghi intervalli di tempo, comporta il processamento di migliaia se non decine di migliaia di file; a ci si aggiunge che, talora a causa di banali errori, oppure al fine di elaborare test scientifici, spesso risulta necessario reiterare le elaborazioni. Molte risorse sono quindi state investite nella messa a punto di procedure automatiche finalizzate, da un lato alla preparazione degli archivi e dallaltro allanalisi dei risultati e al loro confronto qualora si sia in possesso di pi soluzioni. Dette procedure sono state sviluppate elaborando i dataset pi significativi messi a disposizione del DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - Universit di Bologna). E stato cos possibile, al tempo stesso, calcolare la posizione delle stazioni permanenti di alcune importanti reti locali e nazionali e confrontare taluni fra i pi importanti codici scientifici che assolvono a tale funzione. Per quanto attiene il confronto fra i diversi software si verificato che: le soluzioni ottenute dal Bernese e da Gamit (i due software differenziati) sono sempre in perfetto accordo; le soluzioni Gipsy (che utilizza il metodo indifferenziato) risultano, quasi sempre, leggermente pi disperse rispetto a quelle degli altri software e mostrano talvolta delle apprezzabili differenze numeriche rispetto alle altre soluzioni, soprattutto per quanto attiene la coordinata Est; le differenze sono per contenute in pochi millimetri e le rette che descrivono i trend sono comunque praticamente parallele a quelle degli altri due codici; il citato bias in Est tra Gipsy e le soluzioni differenziate, pi evidente in presenza di determinate combinazioni Antenna/Radome e sembra essere legato alluso delle calibrazioni assolute da parte dei diversi software. E necessario altres considerare che Gipsy sensibilmente pi veloce dei codici differenziati e soprattutto che, con la procedura indifferenziata, il file di ciascuna stazione di ciascun giorno, viene elaborato indipendentemente dagli altri, con evidente maggior elasticit di gestione: se si individua un errore strumentale su di una singola stazione o se si decide di aggiungere o togliere una stazione dalla rete, non risulta necessario il ricalcolo dellintera rete. Insieme alle altre reti stato possibile analizzare la Rete Dinamica Nazionale (RDN), non solo i 28 giorni che hanno dato luogo alla sua prima definizione, bens anche ulteriori quattro intervalli temporali di 28 giorni, intercalati di sei mesi e che coprono quindi un intervallo temporale complessivo pari a due anni. Si cos potuto verificare che la RDN pu essere utilizzata per linserimento in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame) di una qualsiasi rete regionale italiana nonostante lintervallo temporale ancora limitato. Da un lato sono state stimate le velocit ITRF (puramente indicative e non ufficiali) delle stazioni RDN e, dallaltro, stata effettuata una prova di inquadramento di una rete regionale in ITRF, tramite RDN, e si verificato che non si hanno differenze apprezzabili rispetto allinquadramento in ITRF, tramite un congruo numero di stazioni IGS/EUREF (International GNSS Service / European REference Frame, SubCommission for Europe dello International Association of Geodesy).

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La contaminazione da fonti diffuse e locali pu determinare perdite di funzionalit del suolo e ripercuotesi a cascata nelle catene alimentari, attraverso la contaminazione di falde e corpi d'acqua, l'assorbimento da parte dei vegetali e degli animali fino all'uomo. Industrializzazione, urbanizzazione e pratiche agricole sono le tre principali sorgenti di metalli nei suoli. In questo lavoro di tesi, che ha avuto come area oggetto di studio parte del territorio del Comune di Ravenna, sono stati analizzati gli arricchimenti di Cr, Ni, Cu, Zn e Pb applicando una metodica impostata sul confronto tra le concentrazioni totali rinvenute in superficie e in profondit mediante il calcolo dell'Indice di Geoaccumulo. La sola determinazione delle aliquote dei metalli negli orizzonti superficiali del suolo, non , di per s, in grado di fornire indicazioni esaustive circa lo stato di contaminazione dei suoli. Infatti, tale informazione, non permette la distinzione tra origine naturale o arricchimento determinato da attivit antropica. In pi lo studio ha valutato la possibile relazione con le caratteristiche del substrato (origine del sedimento) e l'uso del suolo. Alte concentrazioni di Cr e Ni, in corrispondenza della Pineta San Vitale (area naturale) non sono attribuibili a contaminazioni di natura antropica, bens dipendono dal parent material. La distribuzione delle anomalie per Cu, Zn e Pb, invece, sembra dipendere invece dall'uso dei suoli presenti nell'area oggetto di studio. Il contenuto naturale di questi metalli pu variare notevolmente a seconda del materiale su cui si sviluppato il suolo e questo riflette i tenori di fondo per le diverse unit. I tenori di fondo del Cr calcolati per il deposito di cordone litorale (DCL), dove oggi impostata la Pineta San Vitale (area naturale), sono maggiori rispetto ai limiti di concentrazione previsti dal Decreto Legislativo n152 del 2006 per questa tipologia di aree. Cu, Zn e Pb, invece, presentano tenori di fondo bassi in corrispondenza del deposito del cordone litorale (DCL), costituito da materiale a granulometria grossolana. Per questi metalli il fattore granulometria ad avere un ruolo fondamentale nello stabilire i valori di background negli altri depositi. In ultima analisi, per valutare gli effetti e i rischi associati in presenza di alte concentrazioni di Cr, Ni, Cu, Zn e Pb, stata quantificata la frazione che pu essere resa biodisponibile con DTPA. Le anomalie riscontrate sono state confrontate in primo luogo con alcuni campioni di controllo, coerenti con i valori di background per i cinque metalli. La bassa biodisponibilit osservata per Cr e Ni riflette il forte legame di questi metalli con la fase mineralogica, non rappresentando un pericolo per le piante e di conseguenza per gli animali superiori. Cu, Zn e Pb presentano, in alcuni casi, concentrazioni biodisponibili sia proporzionali all'entit dell'anomalia evidenziata con il calcolo dell'Indice di Geoaccumulo, sia maggiori rispetto a quelle dei campioni selezionati come controlli.

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Nel presente lavoro si introduce un nuovo indice per la valutazione dei prodotti della ricerca: l'indice di multidisciplinarieta`. Questa nuova metrica puo` essere un interessante parametro di valutazione: il panorama degli studi multidisciplinari e` vasto ed eterogeneo, ed all'interno di questo sono richieste necessarie competenze trasversali. Le attuali metriche adottate nella valutazione di un accademico, di un journal, o di una conferenza non tengono conto di queste situazioni intermedie, e limitano la loro valutazione dell'impatto al semplice conteggio delle citazioni ricevute. Il risultato di tale valutazione consiste in un valore dell'impatto della ricerca senza una connotazione della direzione e della rilevanza di questa nel contesto delle altre discipline. L'indice di multidisciplinarieta` proposto si integrerebbe allora all'interno dell'attuale panorama delle metriche di valutazione della ricerca, offrendo -accanto ad una quantificazione dell'impatto- una quantificazione della varieta` dei contesti disciplinari nei quali si inserisce.

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L'analisi di fase del segnale si presenta appropriata e di notevole efficacia per l'individuazione di attivazioni in fibrillazione atriale, in quanto permette la valutazione di come queste si generano e si propagano. Dopo aver ottenuto i dati relativi alle attivazioni, possibile ricostruire delle mappe di fase atriale che possono essere utilizzate dal clinico per individuare i punti in cui cauterizzare. In questo lavoro di tesi sono stati utilizzati i segnali endocavitari atriali acquisiti con un catetere a contatto di nuova generazione per ottenere gli istanti di attivazione nelle diverse zone della camera atriale. I risultati dell'algoritmo messo a punto e testato su segnali in ritmo sinusale, sono stati confrontati con le performance di due metodi riportati in letteratura, evidenziando prestazioni migliori che potrebbero portare alla costruzione accurata delle mappe di fase e quindi ad una precisa localizzazione delle aree da cauterizzare durante la procedura di ablazione.

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Lobiettivo di questo studio analizzare in che misura e con quali modalit le societ di un mercato ricco ed importante come quello della National Basketball Association stiano sfruttando i canali messi a disposizione dal Web 2.0 e dai cosiddetti nuovi media. Il progetto si propone quindi di rispondere ai seguenti tre quesiti di ricerca: 1 Quali sono gli strumenti attualmente a disposizione delle societ NBA per promuovere il loro prodotto relativamente allutilizzo delle tecnologie del Web 2.0 e dei Social Media? 2 Quali vantaggi e quali cambiamenti hanno portato queste nuove tecnologie nella comunicazione e nelle relazioni tra impresa sportiva ed i suoi fan? 3 E' possibile individuare un indice di esposizione su Web e Social Media applicato ai teams NBA in grado di fornire una stima di quanto e come una societ stia usando questi mezzi? Il progetto inizia con unanalisi dello stato dellarte, partendo dal settore pi generale del marketing e del management dello sport, passando per lutilizzo dei Social Media nel settore sportivo fino a focalizzarsi sugli studi specifici relativi al mondo NBA. Successivamente lo studio segue tre fasi: una prima introduttiva dove sono descritti i principali mezzi disponibili per le societ in termini di Social Media Marketing e gli effetti benefici che questi possono avere; una seconda fase in cui viene definito lindice nei suoi diversi parametri, ed infine unultima fase in cui vengono raccolti i dati relativi ad un campione di squadre NBA ed analizzati per elaborare i risultati ottenuti. Lelaborazione dei risultati porta poi ad individuare trend comuni, punti di forza e debolezza ed eventuali migliorie future per le strategie delle societ NBA.

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In questo elaborato si affronta il progetto di un nucleo di calcolo per misure d'impedenza sulla pelle tramite l'utilizzo di segnali pseudo-random. La misura viene effettuata applicando il segnale casuale all'impedenza per ottenere la risposta impulsiva tramite un'operazione di convoluzione. Il nucleo di calcolo stato implementato in VHDL.