994 resultados para HIL, banco a rulli, Veristand
Resumo:
Evoluzione di un sistema Hardware in the Loop per l'automazione della guida di motoveicoli su banco a rulli. Questo sistema HIL, simulando un certo tipo di condizioni, permette di svolgere test su strategia centralina, implementate per il controllo motore.
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Il lavoro svolto in questa tesi fa parte di un progetto volto alla realizzazione di un sistema per svolgere test di guida di motoveicoli al banco a rulli, gestendo l’intera prova in remoto, ossia dall’esterno della cella. Tale sistema, denominato RideIT, è stato progettato da Alma Automotive per conto della nota casa motociclistica MV Augusta. Tramite il sistema RideIT, è possibile automatizzare la guida di motoveicoli sul banco a rulli, riproducendo via software, tramite un modello che governa degli attuatori, il comportamento del pilota per quel che riguarda gli azionamenti di acceleratore, frizione, cambio e freno durante un test. I vantaggi di questa soluzione riguardano soprattutto la sicurezza degli addetti, che possono effettuare tutte le prove del caso rimanendo al di fuori della sala prove, oltre alla possibilità di incrementare la ripetibilità e la riproducibilità dei risultati dei test, grazie all’eliminazione del fattore di soggettività legato al guidatore. Il sistema nasce con la specifica di poter eseguire test di omologazione al banco a rulli anche se, grazie alla flessibilità che è in grado di garantire, può essere perfettamente riconfigurato, anche in vista di futuri sviluppi del progetto.
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Per eseguire dei test automatizzati su una moto posta su banco a rulli, è necessario un software che permetta di gestire determinati attuatori sulla moto, in modo da poter simulare le condizioni di guida desiderate. Nel modello preso in esame, sono stati utilizzati Simulink e NI VeriStand. Simulink è un ambiente grafico di simulazione e analisi di sistemi dinamici completamente integrato con Matlab, caratterizzato dalla tipica interfaccia a blocchi, che possono essere personalizzati o scelti dalla libreria. Ni VeriStand è invece un ambiente software che permette di elaborare modelli scritti in Simulink in real time. Il presente lavoro è stato incentrato proprio su quest’ultimo aspetto. Per prima cosa è stata esaminata a fondo la parte del modello in Simulink, dopo di che è stata valutata la possibilità di riscrivere alcune parti del modello con un’applicazione interna a Simulink (StateFlow), che si potrebbe prestare meglio a simulare la logica di controllo rispetto a com’è gestita attualmente.
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La ricerca oggetto di questa tesi, come si evince dal titolo stesso, è volta alla riduzione dei consumi per vetture a forte carattere sportivo ed elevate prestazioni specifiche. In particolare, tutte le attività descritte fanno riferimento ad un ben definito modello di vettura, ovvero la Maserati Quattroporte. Lo scenario all’interno del quale questo lavoro si inquadra, è quello di una forte spinta alla riduzione dei cosiddetti gas serra, ossia dell’anidride carbonica, in linea con quelle che sono le disposizioni dettate dal protocollo di Kyoto. La necessità di ridurre l’immissione in atmosfera di CO2 sta condizionando tutti i settori della società: dal riscaldamento degli edifici privati a quello degli stabilimenti industriali, dalla generazione di energia ai processi produttivi in senso lato. Nell’ambito di questo panorama, chiaramente, sono chiamati ad uno sforzo considerevole i costruttori di automobili, alle quali è imputata una percentuale considerevole dell’anidride carbonica prodotta ogni giorno e riversata nell’atmosfera. Al delicato problema inquinamento ne va aggiunto uno forse ancor più contingente e diretto, legato a ragioni di carattere economico. I combustibili fossili, come tutti sanno, sono una fonte di energia non rinnovabile, la cui disponibilità è legata a giacimenti situati in opportune zone del pianeta e non inesauribili. Per di più, la situazione socio politica che il medio oriente sta affrontando, unita alla crescente domanda da parte di quei paesi in cui il processo di industrializzazione è partito da poco a ritmi vertiginosi, hanno letteralmente fatto lievitare il prezzo del petrolio. A causa di ciò, avere una vettura efficiente in senso lato e, quindi, a ridotti consumi, è a tutti gli effetti un contenuto di prodotto apprezzato dal punto di vista del marketing, anche per i segmenti vettura più alti. Nell’ambito di questa ricerca il problema dei consumi è stato affrontato come una conseguenza del comportamento globale della vettura in termini di efficienza, valutando il miglior compromesso fra le diverse aree funzionali costituenti il veicolo. Una parte consistente del lavoro è stata dedicata alla messa a punto di un modello di calcolo, attraverso il quale eseguire una serie di analisi di sensibilità sull’influenza dei diversi parametri vettura sul consumo complessivo di carburante. Sulla base di tali indicazioni, è stata proposta una modifica dei rapporti del cambio elettro-attuato con lo scopo di ottimizzare il compromesso tra consumi e prestazioni, senza inficiare considerevolmente queste ultime. La soluzione proposta è stata effettivamente realizzata e provata su vettura, dando la possibilità di verificare i risultati ed operare un’approfondita attività di correlazione del modello di calcolo per i consumi. Il beneficio ottenuto in termini di autonomia è stato decisamente significativo con riferimento sia ai cicli di omologazione europei, che a quelli statunitensi. Sono state inoltre analizzate le ripercussioni dal punto di vista delle prestazioni ed anche in questo caso i numerosi dati rilevati hanno permesso di migliorare il livello di correlazione del modello di simulazione per le prestazioni. La vettura con la nuova rapportatura proposta è stata poi confrontata con un prototipo di Maserati Quattroporte avente cambio automatico e convertitore di coppia. Questa ulteriore attività ha permesso di valutare il differente comportamento tra le due soluzioni, sia in termini di consumo istantaneo, che di consumo complessivo rilevato durante le principali missioni su banco a rulli previste dalle normative. L’ultima sezione del lavoro è stata dedicata alla valutazione dell’efficienza energetica del sistema vettura, intesa come resistenza all’avanzamento incontrata durante il moto ad una determinata velocità. Sono state indagate sperimentalmente le curve di “coast down” della Quattroporte e di alcune concorrenti e sono stati proposti degli interventi volti alla riduzione del coefficiente di penetrazione aerodinamica, pur con il vincolo di non alterare lo stile vettura.
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In questo lavoro vengono indagati i benefici dell’aumento della pressione d’iniezione dell’AdBlue nei sistemi SCR. Dopo aver esposto le ipotesi teoriche a supporto della tesi, si passa all’allestimento del veicolo dimostrativo impiegato per l’attività sperimentale. In questa fase viene illustrato tutto il processo di preparazione, che comprende: la messa a punto del circuito idraulico, la caratterizzazione degli iniettori impiegati, la strumentazione della linea di scarico, e il software INCA impiegato per il comando delle centraline. Dopodiché vengono descritti nel dettaglio i test, condotti con il veicolo sperimentale, sul banco a rulli. Attraverso le prove, eseguite su due differenti punti motore, si è potuto dimostrare l’effettivo aumento di efficienza di abbattimento degli NOx, da parte del sistema SCR, all’aumentare della pressione d’iniezione dell’AdBlue. Inoltre si hanno effetti positivi anche in merito al fenomeno dell’ammonia slip, che viene sensibilmente ridotto ai livelli di pressione più alti.
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La presente tesi si occupa di identificare la metodologia utilizzata per la definizione di percorsi Real Driving Emissions. Nel particolare sono stati individuati due percorsi, uno in piano, definite RDE Moderate Track ed uno in quota, definito RDE Extended Track. Si è anche eseguita una analisi dei cicli su banco a rulli NEDC e WLTC in ottica Real Driving Emissions.
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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Se estableció un banco de germoplasma de tempate (Jatropha curcas L.) en forma de plantación permanente adyacente al camino que conduce a la comarca Cristo Rey, Quezalguaque, León. En 1993 se recolectó semillas de plantas que se encontraban creciendo en forma semisilvestre en distintas regiones de Nicaragua, así como de plantas provenientes de Cabo Verde, Tailandia, Madagascar y México. Las variables evaluadas incluyen las siguientes: altura (longitud del tallo principal), número promedio de ramas, diámetro basal, distancia entre nudos del tallo principal, número y tamaño de las inflorescencias, tamaño y forma de los frutos y semillas, rendimiento de semilla seca, así como la resistencia a plagas, enfermedades y sequía. Los resultados obtenidos indican que existe variabilidad genética entre las plantas pertenecientes a variedades extranjeras y que en la mayoría de los casos las diferencias observadas están enmarcadas entre variedades, siendo la variabilidad intravarietal muy reducida. Los resultados más relevantes están relacionados con el vigor, productividad y precocidad de las diferentes familias y variedades. Las variedades Cabo Verde, Tailandia y Madagascar, en ese orden, presentaron un crecimiento (longitud del tallo principal, número de hojas, diámetro basal) decididamente mayor al de la variedad mexicana. Sin embargo, la precocidad, número de ramas, porcentaje de plantas florecidas y rendimiento de semilla seca fue superior en la variedad mexicana que en el resto de variedades.
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Se estableció un ensayo permanente de campo en postrera de 1987 para estudiar a largo plazo los efectos de rotación de cultivos y control de malezas sobre la dinámica de las malezas y su potencial de semillas en el suelo. Se utilizó un diseño de bloques completos al azar con arreglo en parcelas divididas, siendo el factor A:Rotación (sorgo sorgo; maíz-sorgo; maíz-soya; pepino-soya; pepino-sorgo)y el factor B:Control de malezas (control químico; control por el período crítico y el control limpia periódica). Después de tres años, en postrera de 1990, se determinó el nivel y la composición del banco de semillas de las malezas por rotación, control de malezas y especies de malezas mediante el método de cultivación para luego compararlo con la abundancia actual. Los resultados demuestran cambios drásticos del enmalezamiento después de solo 3 años de realizar el ensayo. El rango del enmalezamiento actual varió de 88 hasta 440 índ/m 2, mientras en el enmalezamiento potencial se determinó 3125 hasta 12,969 semillas /m2, obteniéndose tasas de emergencia de semillas de 1.99% a 10.42 %. El mayor enmalezamiento (actual y potencial) lo mostró la rotación pepino-soya con 330 ind/m2 y 6,771 sem/m2 respectivamente, y el control químico con 227 ind/m2 y 6062 sem/m2, debido a la predominancia de la especie Rottboelia cochinchinensis (Lour) Clayton, obteniendo ésta de 25 a 405 ind/m2. El menor enmalezamiento actual se registró en la rotación maíz-sorgo con 101 ind/m2, y el potencial en la rotación maíz- soya con 4010 sem/m2 .y el control limpia periódica presentó el menor enmalezamiento (actual y potencial) con 109 ind/m2 y 3531 ind/m2 respectivamente.
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El presente trabajo se realizó en la época de postrera (Octubre-Diciembre) de 1995, en la Estación Experimental La Compañía en el departamento de Carazo, con los objetivos de evaluar preliminarmente la colección de germoplasma de frijol común (Phaseolus vulgaris L.), encontrar material promisorio a ser utilizados en programas de mejoramientos y mostrar tendencias en la respuestas del material evaluado a la fertilización. Las accesiones objeto de estudios fueron colectadas en diferentes regiones geográficas del país y almacenadas en el banco de germoplasma del Programa de Recursos Genéticos Nicaraguenses (REGEN). Se utilizaron dos testigos, la variedad mejorada DOR-364 y Compañía 93, el diseño consistió en un ensayo preliminar con dos repeticiones una fertilizada y la otra sin fertilizar, los análisis estadísticos realizados a los datos fueron: Media, Desviación Standar, distribución de frecuencias y correlaciones fenotípicas Pearson entre los caracteres evaluados, se midieron trece variables ocho sobre fenología cuatro sobre rendimientos y sus componentes y enfermedades dentro de las cuales se evaluaron mancha angular, roya y bacteríosis. Se observaron amplíos rangos de comportamiento sobre fenología. rendimiento y sus componentes y enfermedades. 195 accesiones fueron más precoces que e1 testigo Compañía 9J y 244 más que el DOR-364 bajo sistema no fertilizado. En el sistema fertilizado 184 accesiones mostraron mayor precocidad que Compañía 93 y 220 más que DOR-364. Como accesiones altamente productivas se pueden señalar: 1740, 3145, 1793 y la 2145, ya que superaron a ambos testigos en los dos sistemas evaluados. Se observó que existen accesiones con tendencias a responder al fertilizante, de los componentes del rendimiento, vainas por planta presentó las mayores diferencias entre sistemas. En cuanto a enfermedades, mancha angular presenta los mayores niveles de severidad 2 y 3.
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Durante la primera de 1997, se realizó un experimento en la finca experimental La Compañía, (San Marcos, Carazo) con repetición en la finca San Diego (Nandaime), con el propósito de cuantificar y determinar la composición del banco de semillas de malezas en el suelo. Las áreas donde se efectuó el experimento han sido sometidas a diferentes rotaciones de cultivo durante los últimos tres años. Las rotaciones de cultivo consideradas en el experimento fueron: maíz - frijol, sorgo - frijol, frijol -frijol y maleza - frijol. Para la determinación de la abundancia actual se realizaron muestreo de campo, con intervalos de 15 días. Los valores registrados fueron los valores máximos determinados en el muestreo inicial. Para la evaluación de la abundancia potencial (banco de semillas) se recolectaron muestras de suelo en cada una de las parcelas con las rotaciones descritas. Las muestras fueron trasladadas al invernadero de la Universidad Nacional Agraria y fueron puestas en condiciones favorables de humedad y temperaturas para promover la germinación de las semillas. Las muestras se colocaron en recipientes plásticos y el sustrato empleado consistió en una capa de suelo de 0.285 kg de peso. Una vez germinadas las plántulas se identificaron por especies y se tomaron datos de abundancia. Se realizaron 5 recuentos, con intervalos de 15 días, hasta agotar la reserva de semillas presentes en la muestra. Los resultados indican que existe mayor enmalezamiento en la finca experimental La Compañía al compararla con la finca San Diego. Los tratamientos en estudios ejercieron efectos evidentes en el banco de semillas de malezas en el suelo, la rotación que incluyó Maíz como cultivo antecesor presentó la menor abundancia potencial en La Compañía. La rotación sorgo-frijol obtuvo la menor abundancia potencial y actual en San Diego. Se obtuvo mayor diversidad de especies en la finca San Diego. En las rotaciones la mayor diversidad en el banco la presentó la rotación frijol-frijol y en el campo la rotación sorgo-frijol
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Con el objetivo de conservar in vitro y en colección viva la variabilidad del género Xanthosoma se realizaron colectas en 27 sitios de tres regiones de Nicaragua entre julio y 2006 Oc tubre 2007. El banco de germoplasma in vitro se estableció mediante el cultivo de meristemos y colección viva utilizando la técnica de reproducción acelerada de semilla. Se elaboró un herbario de las accesiones. Catorce descriptores de colecta se utilizaro n para el análisis de agrupamiento (AA) preliminar del parentesco y dispersión entre las accesiones. Se colectaron 63 accesiones de 6 especies, 18 X. violaceum , 8 X. sagittifolium (ambas comestibles), 1 X. robustum , 6 X . wendlandii , 6 X. mexicanum , 2 X. at rovirens monstrosum (ornamental) y 22 X . spp (sin identificar). 74.6 % provienen de la Región Central, 19.0 % del Pacifico y 6.3 % del Caribe, la menos explorada. 76.2 % de las accesiones tienen hoja lisa sagitada, 1.6 % entera ondulada, 9.5% pubescente sa gitada, 3.2 % con ápice en forma de cono y 9.5 % lobulada lisa. 96.8 % de las hojas son verde y 3.2 % variegada ( X. atrovirens monstrosum ) . El 27 % de las accesiones producen estolones y 73 % cormelos. 61.5 % presentan seudotallo color verde, 28.6 % púrp ura y 9.5 % jaspeado. E n e l AA preliminar las accesiones formaron 2 grupos ( silvestres y cultivados ). 63 % de la variación total lo provocan un componente de 4 variables, y dos de 2 variables. El banco de germoplasma in vitro , la colección viva y el herbar io evidencian la variabilidad de Xanthosoma en Nicaragua.
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Quequisque, originario de América Tropical, es la especie Xanthosoma más importante como fuente alimenticia y generador de recursos. La falta de cultivares resistentes al Virus del Mosaico del Dasheen (DsMV) y Pythium myriotylum que pro voca el mal seco, es la causa de la reducción de los rendimientos y producción. Con el objetivo de iniciar estudios de premejoramiento se caracterizaron morfológicamente veinte accesiones de seis especies Xanthosoma colectadas en Nicaragua. El ensayo se es tableció en áreas de la Universidad Nacional Agraria ( UNA ) utilizando esquema BCA, con tres bloques y 5 plantas por repetición. Se evaluaron 4 accesiones de X. violaceum, 2 X. sagittifolium , 1 X. wendlandii, 1 X. mexicanum, 1 X. atrovirens y 11 accesiones no identificadas ( X. spp.). Se evaluaron 1 5 descriptores cualitativos y 18 cuantitativos. Se realizó un análisis de conglomerado para evaluar la relación de parentesco entre las accesiones , conformando tres grupos, uno integrado por X. wendlandii y X. mexi canum , el segundo y tercer grupo por X. violaceum, X. sagittifolium, X. atrovirens y X. spp. X. mexicanum , X. wendlandii . C uatro accesiones X . spp . produjeron flores. X. wendlandii desarrolló precozmente, seguido de X. mexicanum y X. atrovirens . X mexicanu m registró pubescencia en las hojas. X. mexicanum y X. wendlandii desarrollaron cormos achatados, estructuras subterráneas globosos pequeños, abundantes y pulpa amarillo - oro. X. sagittifolium y X. violaceum desarrollaron est ructuras subterráneas cilíndrica s y cónicas . Todas las accesiones silvetres ( X spp ) desarrollaron estolones. Las pruebas de ELISA demostraron que el DsMV afectó a todas las accesiones. El catálogo fotográfico exhibe las características principales de las accesiones, útil en futuros traba jos de mejora genética.
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Con el propósito de evaluar la variabilidad genética del género Xanthosoma, se caracterizaron morfológicamente 18 accesiones del banco de germoplasma colectado en Nicaragua. El ensayo se estableció en el Centro Nacional de Investigaciones Agrobiotecnológicas(CENIAB-INTA) en arreglo de diseño bloques completos al azar, tres bloques y siete plantas por accesión por bloque. Se evaluó la duración del ciclo de vida, la relación de parentesco de las accesiones mediante el análisis de conglomerado (AC) (14 descriptores cualitativos y 17 cuantitativos), la incidencia y severidad del Dasheen mosaic virus(DsMV, siglas en inglés) y se elaboró un catálogo fotográfico de las accesiones. El AC conglomeró las accesiones en un solo grupo con dos subgrupos, en uno de ellos las accesiones X. violaceum y una accesión X. sagittifolium y en el otro subgrupo accesiones silvestres, una X. violaceum y una X. sagittifolium, cada una sub agrupadas con accesiones silvestres. Las accesiones silvestres fueron precoces o tardías, las cultivadas de ciclo intermedio. 100% de las accesiones estaban infectadas con DsMV según prueba ELISA (180 dds). Los síntomas no fueron visibles en las accesiones silvestres. El catálogo fotográfico evidencia la variabilidad del género Xanthosoma en Nicaragua. Con la información colectada se puede iniciar trabajos de mejora genética y producir cultivares resistentes al DsMV y mal seco; además de acortar el ciclo de vida para tener accesiones con mayor adaptabilidad a las cambiantes condiciones agroecológicas.
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El quequisque (Xanthosoma sagittifolium y X. violaceum ), familia Arácea, es un cultivo de subsistencia y generador de divisas en Nicaragua. Las infecciones con el Virus Mosaico del Dasheen, mal seco ( Pythium myriotylum) y la reducción del período lluvioso causan bajos rendimientos. Se requieren cultivares tolerantes a las plagas, enfermedades y condiciones adversas. Con el objetivo de evaluar el comportamiento agromorfológico, en condiciones del CNIAB-INTA, de 18 accesiones cultivadas de quequisque colectadas en Nicaragua, se estableció el ensayo utilizando un diseño de bloques completos al azar, con tres bloques, 18 tratamientos (accesiones) y 7 plantas por accesión por bloque. Se evaluaron variables morfológicas, de rendimiento, duración del ciclo de vida, incidencia e identificación del barrenador del tallo y cormo, y se realizó prueba ELISA para el diagnóstico viral y severidad del DsMV. Se realizó un análisis de varianza y prueba de separación de medias Tukey ( & = 0.05) a las variables morfológicas y de rendimiento. Las condiciones climáticas de la zona afectaron desigualmente el crecimiento y desarrollo de las accesiones. Las accesiones 4833, 4826, 4809, 4839 y 4820( X. violaceum ) y 4857, 4828 y 4853 ( X. sagittifolium ) registraron comportamiento morfológico y de rendimiento estadísticamente superior. Las accesiones 4849, 4846, 4883 ( X. sagittifolium ), 4838 y 4813 ( X. violaceum) registraron comportamiento morfológico y de rendimiento significativamente inferior. Las accesiones 4815, 4868 ( X. sagittifolium ), 4838, 4880 y 4808 (X. violaceum ) registraron comportamiento morfológico estadísticamente superior, y rendimiento estadísticamente inferior, posiblemente debieron ser cosechadas tardíamente. Las accesiones 4833, 4857, 4820, 4839 y 4853 desarrollaron precozmente, mientras que 4807 y 4815 de manera intermedia y 4849, 4808, 4868, 4846, 4883, 4838, 4813, 4809, 4880, 4826 y 4828 tardíamente. Todas las accesiones resultaron infectadas con el DsMV y registraron una severidad promedio leve. Las accesiones 4849, 4846, 4809 y 4813 registraron 5-10% de plantas afectadas con síntomas extremos de severidad (enanismo, y hojas moteadas, enrolladas y amarillentas). La variabilidad genotípica entre las accesiones está disponible para futuros trabajos de mejora genética.