999 resultados para FRA-X


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Speech/language disorders are common in the fragile X syndrome. [Howard-Peebles, 1979: Am J Hom Genet 31:214-222; Renier et al., 1983: J Ment Defic Res 27:51-59; Sparks, 1984: Birth Defects and Speech-Language Disorders, pp, 39-43; Hanson et al., 1986: Am J Med Genet 23:195-206]. Verbal paraphasias have been considered a rare feature and word-finding difficulties have seldom been reported. Here we report on ten Brazilian patients who were evaluated for speech/language disturbances and found that word-finding difficulties were present in 50% of the cases, which is a slightly higher frequency than that of clear dyspraxia. We suggest, therefore, that word-finding difficulties and verbal dyspraxia can be a common feature within the spectrum of this syndrome. Additional speech findings are discussed. (C) 1995 Wiley-Liss, Inc.

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En aras de contener el comunismo y expandir la cultura norteamericana y los valores de democracia y libertad, Estados Unidos lanzó una estrategia de política exterior denominada la Diplomacia del Jazz, que consistía en promocionar internacionalmente el jazz mediante dos artificios: primero, la celebración de conciertos de los intérpretes más representativos de este género en diferentes partes del mundo; y segundo, la trasmisión de programas radiales sobre jazz en emisoras de difusión internacional y así poder mostrar la “superioridad” cultural de su país en detrimento de la otra superpotencia, la Unión Soviética. De este modo, la presente monografía tiene como fin estudiar de qué manera se instrumentalizó dicha estrategia como un medio para proyectar positivamente la imagen de los EEUU durante la Guerra Fría, concretamente entre 1954 y 1968, a partir de la teoría del realismo progresivo de Joseph Nye.

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The karyotypes of 4 species of bats, Artibeus lituratus (Phyllostomatidae), Pipistrellus pipistrellus (Vespertilionidae), Pteropus alecto and P. giganteus (Pteropodidae), were studied after several banding techniques. For A. lituratus, in which an X-autosome translocation was observed, an analysis of the replication pattern in the rearranged chromosome was also made after BrdU incorporation.

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Gli ammassi di galassie sono gli oggetti gravitazionalmente legati più grandi dell’Universo. Questi emettono principalmente in banda X tramite bremsstrahlung. Una frazione mostra anche emissione radio diffusa da parte di elettroni relativistici che spiraleggiano nel campo magnetico. Si possono classificare tre tipi di emissione: alon, relitti e mini-aloni radio (MH). I MH sono sorgenti radio su scale di ≥ 200 – 500 kpc, osservate al centro di ammassi caratterizzati dalla presenze di cool-core (CC). L’origine dei MH non è ancora chiara. Gli elettroni relativistici che emettono in banda radio hanno tempi di vita radiativi di molto inferiori a quelli necessari per diffondere sulle scale dell’emissione diffusa. Quindi non sono semplicemente iniettati dalle galassie presenti negli ammassi ed è necessario un meccanismo di accelerazione “in-situ” nell’ICM. I MH testimoniano la presenza di meccanismi che canalizzano parte del budget energetico disponibile nei CC nell’ICM.Quindi lo studio è importante per comprendere la fisica dell’ICM e l’interazione fra le componenti non termiche e termiche. I MH si formano attraverso la riaccelerazione delle particelle relativistiche ad opera della turbolenza del gas. L’origine di questa turbolenza tuttavia non è ancora ben compresa. Gli ammassi CC sono caratterizzati da un picco della brillanza X nelle regioni centrali e da un drop della temperatura verso il centro accompagnata da aumento della densità del gas. Si ritiene che questo sia dovuto al raffreddamento del gas che quindi fluisce nelle zone centrali. Recenti osservazioni in X risultan inconsistenti con il modello classico di CF, suggerendo la presenza di una sorgente di riscaldamento del gas su scale del core degli ammassi. Recentemente Zhuravleva (2014) hanno mostrato che il riscaldamento dovuto alla turbolenza prodotta dall'AGN centrale è in grado di bilanciare il processo di raffreddamento. Abbiamo assunto che la turbolenza responsabile del riscaldamento del gas è anche responsabile dell’accelerazione delle particelle nei MH. Nell’ambito di questo scenario ci si aspetta una correlazione tra la potenza del cooling flow, PCF, che è una misura del tasso di energia emessa dal gas che raffredda nei CC, e la luminosità radio, che è una frazione dell’energia della turbolenza che è canalizzata nell’accelerazione delle particelle. In questo lavoro di tesi abbiamo utilizzato il più grande campione disponibile di MH, allo scopo di studiare la connessione fra le proprietà dei MH e quelle del gas termico nei core degli ammassi che li ospitano. Abbiamo analizzato i dati di 21 ammassi e ricavato i parametri fisici all’interno del raggio di cooling e del MH. Abbiamo ricavato la correlazione fra luminosità radio, e PCF. Abbiamo trovato che le due quantità correlano in modo quasi-lineare confermando i risultati precedenti. Tale correlazione suggerisce uno stretto legame fra le proprietà del gas nei CC e l’origine dei MH.

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Negli ultimi vent’anni innumerevoli sforzi sono stati compiuti a livello internazionale per ottenere un censimento completo degli “Active Galactic Nuclei” (AGN), ovvero di nuclei galattici attivi, oscurati in banda X. Tale censimento potrebbe rappresentare infatti la soluzione alla problematica del cosiddetto fondo cosmico non risolto in banda X. Gli studi finora condotti sfruttano la forte correlazione fra l'attività del SMBH e l'evoluzione della galassia ospite attraverso osservazioni in banda X hard, nel vicino-medio infrarosso e nell'ottico. Questa tesi si colloca in questo scenario con lo scopo di verificare e confermare l'affidabilità della selezione tramite la riga di emissione del CIV a 1549 Å di AGN oscurati fino a z≈3. Per raggiungere tale obiettivo è stato assunto che il CIV rappresenti un indicatore affidabile della luminosità intrinseca degli AGN e del loro alto potenziale di ionizzazione. Inoltre, allo studio in banda ottica delle sorgenti sono stati associati i dati profondi in banda X per analizzarne le proprietà X e caratterizzarne l’ammontare dell’oscuramento in tale banda in termini di densità di colonna di idrogeno. In particolare, in questo lavoro vengono presentati i risultati dell’analisi in banda X del campione di 192 AGN selezionati nella survey ottica zCOSMOS-Deep, attraverso la riga di emissione del CIV a 1549 Å. Queste 192 sorgenti hanno un redshift medio di 2.2 e una magnitudine media AB in banda B di 23.7. La copertura in banda X del campo selezionato è data dalla survey Chandra COSMOS-Legacy comprendente 4.6 Ms di osservazioni in un’area di 2.2 deg2. I risultati ottenuti in questo progetto di tesi tramite la selezione possono ritenersi soddisfacenti: metà delle AGN di Tipo 2 selezionate con il CIV e rilevate in banda X risultano fortemente oscurate (NH>10^23 cm^(-2) ). Inoltre, le AGN di Tipo 2 non rilevate in banda X risultano consistenti con uno scenario di oggetti oscurati.

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The Body Mass Index (BMI) has been used worldwide as an indicator of fatness. However, the universal cut-off points by the World Health Organisation (WHO) classification may not be appropriate for every ethnic group when consider the relationship with their actual total body fatness(%BF). The application of population-specific classifications to assess BMI may be more relevant to public health. Ethnic differences in the BMI%BF relationship between 45 Japanese and 42 Australian-Caucasian males were assessed using whole body dual-energy X-ray absorptiometry (DXA) scan and anthropometry using a standard protocol. Japanese males had significantly (p<0.05) greater %BF at given BMI values than Australian males. When this is taken into account the newly proposed Asia-Pacific BMI classification of BMI 23 as overweight and 25 as obese may better assess the level of obesity that is associated increased health risks for this population. To clarify the current findings, further studies that compare the relationships across other Japanese populations are recommended.

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By using the Rasch model, much detailed diagnostic information is available to developers of survey and assessment instruments and to the researchers who use them. We outline an approach to the analysis of data obtained from the administration of survey instruments that can enable researchers to recognise and diagnose difficulties with those instruments and then to suggest remedial actions that can improve the measurement properties of the scales included in questionnaires. We illustrate the approach using examples drawn from recent research and demonstrate how the approach can be used to generate figures that make the results of Rasch analyses accessible to non-specialists.

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It is often postulated that an increased hip to shoulder differential angle (`X-Factor') during the early downswing better utilises the stretch-shorten cycle and improves golf performance. The current study aims to examine the potential relationship between the X-Factor and performance during the tee-shot. Seven golfers with handicaps between 0 and 10 strokes comprised the low-handicap group, whilst the high-handicap group consisted of eight golfers with handicaps between 11 and 20 strokes. The golfers performed 20 drives and three-dimensional kinematic data were used to quantify hip and shoulder rotation and the subsequent X-Factor. Compared with the low-handicap group, the high-handicap golfers tended to demonstrate greater hip rotation at the top of the backswing and recorded reduced maximum X-Factor values. The inconsistencies evident in the literature may suggest that a universal method of measuring rotational angles during the golf swing would be beneficial for future studies, particularly when considering potential injury.

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Computer tomography has been used to image and reconstruct in 3-D an Egyptian mummy from the collection of the British Museum. This study of Tjentmutengebtiu, a priestess from the 22nd dynasty (945-715 BC) revealed invaluable information of a scientific, Egyptological and palaeopathological nature without mutilation and destruction of the painted cartonnage case or linen wrappings. Precise details on the removal of the brain through the nasal cavity and the viscera from the abdominal cavity were obtained. The nature and composition of the false eyes were investigated. The detailed analysis of the teeth provided a much closer approximation of age at death. The identification of materials used for the various amulets including that of the figures placed in the viscera was graphically demonstrated using this technique.