991 resultados para Cuestión monetaria--Perú


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el libro ha sido organizado en tres partes. Una primera se ocupará de relatar las experiencias prácticas de funcionamiento del “dinero libre”, es decir, de medios de cambio alternativos o complementarios al dinero ofcial. En ella se describirán los experimentos de los años treinta como consecuencia de la Gran Depresión, incluidos algunos antecedentes), así como los de la posguerra, especialmente los iniciados durante la década pasada. En la segunda, estudiaremos las bases conceptuales y teóricas desarrolladas por economistas y otros pensadores sociales a lo largo de la historia y que generalmente han inspirado o servido de sustento para implementar los experimentos monetarios descritos a lo largo de la primera parte. La lista de autores "clásicos" sobre la materia abarca representantes de escuelas económicas tan variadas como la mercantilista (Boisguilbert), la de los socialistas utópicos (Proudhon), la de una facción de la anarquista (Gesell). la monetarista (Irving Fisher), la austríaca (Hayek) y la keynesiana (aparte del propio Keynes. Dudley Dillard): mientras que los más importantes autores contemporáneos incluyen a todo un heterogéneo "ejército de herejes" (en el sentido de Keynes) desconocidos -para los economistas ortodoxos- como Edgar Cann, Helmut Creutz, William Darity. Thomas Estermann. Paul Glover. Thomas Greco. Matina Hámmerli. Michel Herland. John Hotson. Margrit Kennedy. Bernard Litaer. Michael Linton. Wemer Onken, Edwin Riegel, Wemer Rosenberger. Klaus Schmitt. Lewis Solomon. Dieter Suhr, Robert Swann y Susan Witt. entre otros . Finalmente, analizaremos las características y las posibilidades teórico-prácticas de aplicar ese heterodoxo esquema monetario a escala nacional, tarea que hasta ahora no se ha intentado en país alguno. A lo largo de la parte tercera y final de este ensayo, indudablemente la más atractiva (pero también la más arriesgada), analizaremos las posibilidades de aplicación de estos esquemas monetarios al caso peruano a niveles subnacionales, enfatizando su viabilidad para los ámbitos locales. Luego de analizar la actual modalidad de acumulación y el sistema financiero del Perú y sus consecuencias, esbozaremos algunos lineamientos generales que podrían ser de utilidad -considerando las especificidades del espacio al que se aplicarían- para elaborar un programa general y proyectos-piloto para diversos ámbitos, los que específicamente podrían abarcar los espacios más disímiles: desde la macrourbe Lima-Metropolitana o su Cono Norte, pasando por la región Inka o la ciudad de Huancayo, hasta llegar a un pueblo como Mala o Chincheros, sólo a manera de ejemplo e ilustración por el momento.

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Tesis (Maestría en Economía con Especialidad en Economía Industrial) U.A.N.L.

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Tesis (Maestría en Administración con Especialidad en Finanzas) U.A.N.L.

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Negli ultimi anni i modelli VAR sono diventati il principale strumento econometrico per verificare se può esistere una relazione tra le variabili e per valutare gli effetti delle politiche economiche. Questa tesi studia tre diversi approcci di identificazione a partire dai modelli VAR in forma ridotta (tra cui periodo di campionamento, set di variabili endogene, termini deterministici). Usiamo nel caso di modelli VAR il test di Causalità di Granger per verificare la capacità di una variabile di prevedere un altra, nel caso di cointegrazione usiamo modelli VECM per stimare congiuntamente i coefficienti di lungo periodo ed i coefficienti di breve periodo e nel caso di piccoli set di dati e problemi di overfitting usiamo modelli VAR bayesiani con funzioni di risposta di impulso e decomposizione della varianza, per analizzare l'effetto degli shock sulle variabili macroeconomiche. A tale scopo, gli studi empirici sono effettuati utilizzando serie storiche di dati specifici e formulando diverse ipotesi. Sono stati utilizzati tre modelli VAR: in primis per studiare le decisioni di politica monetaria e discriminare tra le varie teorie post-keynesiane sulla politica monetaria ed in particolare sulla cosiddetta "regola di solvibilità" (Brancaccio e Fontana 2013, 2015) e regola del GDP nominale in Area Euro (paper 1); secondo per estendere l'evidenza dell'ipotesi di endogeneità della moneta valutando gli effetti della cartolarizzazione delle banche sul meccanismo di trasmissione della politica monetaria negli Stati Uniti (paper 2); terzo per valutare gli effetti dell'invecchiamento sulla spesa sanitaria in Italia in termini di implicazioni di politiche economiche (paper 3). La tesi è introdotta dal capitolo 1 in cui si delinea il contesto, la motivazione e lo scopo di questa ricerca, mentre la struttura e la sintesi, così come i principali risultati, sono descritti nei rimanenti capitoli. Nel capitolo 2 sono esaminati, utilizzando un modello VAR in differenze prime con dati trimestrali della zona Euro, se le decisioni in materia di politica monetaria possono essere interpretate in termini di una "regola di politica monetaria", con specifico riferimento alla cosiddetta "nominal GDP targeting rule" (McCallum 1988 Hall e Mankiw 1994; Woodford 2012). I risultati evidenziano una relazione causale che va dallo scostamento tra i tassi di crescita del PIL nominale e PIL obiettivo alle variazioni dei tassi di interesse di mercato a tre mesi. La stessa analisi non sembra confermare l'esistenza di una relazione causale significativa inversa dalla variazione del tasso di interesse di mercato allo scostamento tra i tassi di crescita del PIL nominale e PIL obiettivo. Risultati simili sono stati ottenuti sostituendo il tasso di interesse di mercato con il tasso di interesse di rifinanziamento della BCE. Questa conferma di una sola delle due direzioni di causalità non supporta un'interpretazione della politica monetaria basata sulla nominal GDP targeting rule e dà adito a dubbi in termini più generali per l'applicabilità della regola di Taylor e tutte le regole convenzionali della politica monetaria per il caso in questione. I risultati appaiono invece essere più in linea con altri approcci possibili, come quelli basati su alcune analisi post-keynesiane e marxiste della teoria monetaria e più in particolare la cosiddetta "regola di solvibilità" (Brancaccio e Fontana 2013, 2015). Queste linee di ricerca contestano la tesi semplicistica che l'ambito della politica monetaria consiste nella stabilizzazione dell'inflazione, del PIL reale o del reddito nominale intorno ad un livello "naturale equilibrio". Piuttosto, essi suggeriscono che le banche centrali in realtà seguono uno scopo più complesso, che è il regolamento del sistema finanziario, con particolare riferimento ai rapporti tra creditori e debitori e la relativa solvibilità delle unità economiche. Il capitolo 3 analizza l’offerta di prestiti considerando l’endogeneità della moneta derivante dall'attività di cartolarizzazione delle banche nel corso del periodo 1999-2012. Anche se gran parte della letteratura indaga sulla endogenità dell'offerta di moneta, questo approccio è stato adottato raramente per indagare la endogeneità della moneta nel breve e lungo termine con uno studio degli Stati Uniti durante le due crisi principali: scoppio della bolla dot-com (1998-1999) e la crisi dei mutui sub-prime (2008-2009). In particolare, si considerano gli effetti dell'innovazione finanziaria sul canale dei prestiti utilizzando la serie dei prestiti aggiustata per la cartolarizzazione al fine di verificare se il sistema bancario americano è stimolato a ricercare fonti più economiche di finanziamento come la cartolarizzazione, in caso di politica monetaria restrittiva (Altunbas et al., 2009). L'analisi si basa sull'aggregato monetario M1 ed M2. Utilizzando modelli VECM, esaminiamo una relazione di lungo periodo tra le variabili in livello e valutiamo gli effetti dell’offerta di moneta analizzando quanto la politica monetaria influisce sulle deviazioni di breve periodo dalla relazione di lungo periodo. I risultati mostrano che la cartolarizzazione influenza l'impatto dei prestiti su M1 ed M2. Ciò implica che l'offerta di moneta è endogena confermando l'approccio strutturalista ed evidenziando che gli agenti economici sono motivati ad aumentare la cartolarizzazione per una preventiva copertura contro shock di politica monetaria. Il capitolo 4 indaga il rapporto tra spesa pro capite sanitaria, PIL pro capite, indice di vecchiaia ed aspettativa di vita in Italia nel periodo 1990-2013, utilizzando i modelli VAR bayesiani e dati annuali estratti dalla banca dati OCSE ed Eurostat. Le funzioni di risposta d'impulso e la scomposizione della varianza evidenziano una relazione positiva: dal PIL pro capite alla spesa pro capite sanitaria, dalla speranza di vita alla spesa sanitaria, e dall'indice di invecchiamento alla spesa pro capite sanitaria. L'impatto dell'invecchiamento sulla spesa sanitaria è più significativo rispetto alle altre variabili. Nel complesso, i nostri risultati suggeriscono che le disabilità strettamente connesse all'invecchiamento possono essere il driver principale della spesa sanitaria nel breve-medio periodo. Una buona gestione della sanità contribuisce a migliorare il benessere del paziente, senza aumentare la spesa sanitaria totale. Tuttavia, le politiche che migliorano lo stato di salute delle persone anziane potrebbe essere necessarie per una più bassa domanda pro capite dei servizi sanitari e sociali.

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El presente trabajo persigue varios objetivos entrelazados entre sí. En primer lugar, busca informar sobre la dolarización oficial, definiendo y diferenciándola de la dolarización espontánea, los lugares en que se ha dado y sus principales diferencias con otros regímenes cambiarios. En segundo lugar, pretende presentar los argumentos que se han formulado a su favor o en su contra, considerando las realidades latinoamericanas, si bien se le ha dado un sesgo, teniendo presente principalmente el caso peruano. En tercer lugar, se quieren dar a conocer los diversos economistas que han escrito en torno al tema y que han tomado posición en torno a él, para lo cual también se ha añadido una bibliografía relativamente exhaustiva. Ésta le permitirá al lector interesado profundizar en los detalles y matices diferenciales existentes entre los economistas, políticos y periodistas que se han expresado sobre la materia. Finalmente, se ha querido dar una lectura ideológica y geopolítica a la propuesta dolarizadora, tratando de auscultar a los beneficiarios, los perjudicados y las consecuencias del proceso4. En este último sentido, si bien nos centraremos en la argumentación económica en torno a la dolarización, es evidente que el tema está colmado de aristas políticas, sociales y hasta culturales, algunas de las cuales se translucirán en el guión que sigue. Sin embargo, por la propia naturaleza del trabajo, muchos temas de la dolarización plena, así como varios otros -estrechamente ligados a ella- han tenido que ser relegados a un segundo plano, tratándose marginalmente en el texto que sigue o sencillamente han sido suprimidos de él5. De ahí que resulte indispensable que el propio lector se aproxime más al tema, familiarizándose con la bibliografía anexa.

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Analiza la devaluación del sol respecto al dólar como resultado de la dinámica del “mercado libre” de cambios (reinstaurado el 11 de octubre de 1977). En este artículo se intenta dar unos pasos para dar respuesta a la interrogante que lo encabeza, señalando asimismo algunos elementos a considerarse en la proyección del tipo de cambio hasta fines de 1978.

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El artículo describe de forma clara, práctica y concreta algunos productos financieros de cobertura, como lo son los forwards y las opciones, que ofrecen las entidades financieras actualmente en el país, más allá de un planteamiento básico teórico, que le permita a las empresas tener un acercamiento real a algunas alternativas con las que pueden contar en el mercado para implementar coberturas afines a sus necesidades

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Se analizan los contenidos que han de enseñar los docentes y aprender los alumnos. Se pone énfasis en el papel del profesorado y la responsabilidad que ha de asumir en esta tarea. Las materias o la propia utilidad de estos contenidos son algunos de los conceptos analizados.

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Incluye Bibliografía