937 resultados para Artusi, Glossario, Culinario, Italiano, Russo


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L'obiettivo della tesi è la compilazione del glossario culinario italiano-russo che “racchiudere” termini culinari artusiani e propone una versione russa basandosi anche sulla traduzione parziale del libro in lingua russa. La tesi si divide in sette parti: introduzione, capitoli primo, secondo, terzo e quarto, conclusione e bibliografia. Il primo capitolo introduce la figura di Pellegrino Artusi con brevi cenni sulla sua vita e tratteggia, altresì, le peripezie ed il successo internazionale della sua opera ed il suo approdo in Russia. Il secondo capitolo è dedicato alla ricerca terminologica e alle fasi propedeutiche alla creazione del glossario. Inoltre, vengono spiegate le risorse usate per la creazione dei corpora. Avendo a disposizione la traduzione parziale de “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene” in russo (traduzione di I. Alekberova) fornita dalla Casa Artusi, si cerca di spiegare la scelta dei termini italiani messi a confronto con quelli esistenti nella traduzione russa. Il terzo capitolo introduce il glossario stesso preceduto da una breve spiegazione. Ogni “entrata” contiene il termine, la sua categoria grammaticale e la sua definizione in entrambe le lingue, seguita nella maggior parte dei casi dalle collocazioni o dagli esempi d'uso oppure dai sinonimi. Il quarto capitolo presenta commenti alla compilazione del glossario. Qui vengono analizzati i problemi riscontrati durante la fase compilativa, si presentano le soluzioni trovate e si forniscono esempi concreti. Ci sono anche commenti alle voci non presenti nel glossario. Infine, vi è una breve conclusione del percorso affrontato seguita dalla bibliografia e dalla sitografia. ENGLISH The purpose of this dissertation is to present a bilingual Italian-Russian glossary based on the culinary terms drawn from Artusi's cooking book "The Science of Cooking and the Art of Fine dining". The dissertation consists of an introduction, 4 chapters, conclusions and a list of bibliography. An introduction presents an overview of the entire dissertation. The first chapter includes a presentation of Pellegrino Artusi, brief introduction to his life, his book and the success it has had around the world and mainly in Russia. The second chapter focuses on the creation and use of comparable and parallel corpora that have been created ad hoc for the purpose of the glossary. It also describes the different programs that have been used in order to select the terminology. The third chapter presents the structure of the bilingual culinary glossary followed by the glossary itself. Each entry contains the term, its gramatical category and the definition in both languages followed by, in most but not all cases, collocation, synonyms and additional notes. The fourth chapter presents an analysis of the compilation of the glossary combined with comments and examples. This chapter is followed by final conclusions of the present dissertation. The last part contains a bibliography that includes all the resources that have been used for the completion of this dissertation followed by the webliography.

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Questa tesi di laurea magistrale ha come obiettivo quello di individuare gli equivalenti interlinguistici in bulgaro, italiano e russo dei concetti trattati nel compendio sugli strumenti di navigazione aerea redatto dall'Office Québécois de la Langue Française. Nel primo capitolo verranno brevemente presentati gli strumenti di navigazione e le tecniche di navigazione. Ci si soffermerà poi sull'istituzione dell'OACI (Organizzazione dell'Aviazione Civile Internazionale), sugli obiettivi e sui metodi della ricerca terminologica di questa tesi. Nel secondo capitolo verrà descritto il compendio sugli strumenti di navigazione aerea e illustrata la sua origine; si parlerà del soggiorno presso l'OQLF e l'Università di Laval e saranno presentati i collaboratori che hanno partecipato alla realizzazione di questa tesi. Il terzo capitolo si propone di illustrare le fonti utilizzate per la ricerca terminologica e di comparare i risultati ottenuti. Le fonti di cui si è usufruito hanno una natura, un pubblico, autori e obbiettivi molto diversi fra loro e ci si vuole interrogare quindi sulla possibilità di conciliazione di queste differenze per la redazione di un glossario multilingue. Nel capitolo quarto, dopo una breve riflessione sulla politica editoriale adottata, sarà esposto il database realizzato nelle tre lingue di lavoro (bulgaro, italiano e russo). Alcune note forniscono le indicazioni necessarie per comprendere come si è agito nei confronti del documento preesistente, redatto in francese ed in inglese e come questo abbia influenzato le decisioni prese sugli equivalenti delle lingue di lavoro. Il capitolo quinto vuol invece esporre le difficoltà incontrate in fieri e le strategie usate per ovviare a queste problematiche. Ci si soffermerà ancora una volta sulle fonti e sulla loro affidabilità, alla luce dei risultati ottenuti e della riflessione condotta a posteriori. Infine, saranno proposte delle riflessioni conclusive sul lavoro svolto, sugli obbiettivi iniziali e il lavoro finale.

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Nell'ambito del presente lavoro il fenomeno di multiformità del termine si esprime in una stratificazione cognitiva riconducibile alla variazione terminologica e viene esaminato in maniera trasversale su entrambe le lingue di lavoro. La terminologia del dominio “Macchine per il riempimento” nasce sotto forma di testi scritti e orali che sono frutto sia di diversi contesti extralinguistici sia della percezione stratificata dei testi. A livello terminografico, i processi interdipendenti di produzione della terminologia stratificata e della sua percezione stratificata si concretizzano in asimmetrie cognitive. La Tesi intende registrare le asimmetrie cognitive presenti nella terminologia del dominio prescelto mediante l'impiego del modello del Dizionario Esplicativo Combinatorio (DEC). Oltre ad essere uno strumento particolarmente adatto a tal fine, il DEC si pone a base di diversi progetti nel settore del lessico specialistico fruibili sul WEB. Il presente lavoro costituisce il primo contributo scientifico elaborato in Italia di adattamento del DEC alla terminologia tecnica. Nella prima parte del lavoro si tratteggia il progetto on-line DiCoEnviro sviluppato dall'Osservatorio Linguistico Senso-Testo (OLST) dell’Università di Montreal in base al nucleo teorico e teoretico DiCo. In seguito si opera una contestualizzazione del modello DEC, sia mediante l’excursus biografico dell'autore Igor Mel'čuk sia mediante la descrizione della teoria Smysl<=>Tekst, fondante il DEC – in termini universalmente impiegabili. In seguito ancora, con la trattazione contemporanea in entrambe le lingue di lavoro, si analizzano le particolarità terminologiche del dominio in base ai testi appartenenti a diverse tipologie testuali. L'analisi porta a tratteggiare quella catena di percezione “dal produttore del macchinario all'utilizzatore diretto” che costituisce la radice delle asimmetrie cognitive-oggetto di ricerca. Sulla scorta delle asimmetrie individuate si formulano proposte di configurazione del DEC funzionali alla sua applicazione al settore terminologico. I risultati lasciano supporre che adattamenti simili a quelli proposti, mutatis mutandis, produrrebbero risultati altrettanto soddisfacenti in ciascun settore industriale.

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Questo elaborato finale nasce dalla curiosità di saperne di più sulle microsabbiatrici per dentisti e odontotecnici a seguito del tirocinio curriculare. Scopo di questo glossario trilingue di base è quello di aiutare i futuri tirocinanti curriculari innanzitutto a conoscere questo macchinario di nicchia, utilizzato nei laboratori odontotecnici, e in secondo luogo di fornire loro la relativa traduzione in inglese e tedesco. Il lavoro si è svolto quanto segue: sono partita dalla consultazione di materiale terminologico online e sulle microsabbiatrici. Dopo aver letto attentamente tutti i testi raccolti, ho diviso il materiale della parte introduttivo-teorica dal materiale per la creazione dei corpora. Ho creato il corpus nelle diverse lingue, dal quale ho estratto i lessemi e le traduzioni che mi sono stati utili durante l’esperienza del tirocinio. Infine ho redatto trentadue schede terminologiche così divise: il macchinario e i suoi accessori, i materiali abrasivi e le tecniche di lavorazione.

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La mia tesi è una proposta di un glossario trilingue in italiano, inglese e croato, sulle infezioni sessualmente trasmissibili. Decrivo i metodi e gli approcci che ho utilizzato per creare il glossario con SLD Multiterm e analizzo la situazione della mediazione linguistica italiano-croata ospedaliera oltre il confine.

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l presente lavoro è concepito come una risorsa di cui usufruire per migliorare le condizioni di partenza di una sessione di interpretariato sull’agricoltura biodinamica. Una tempestiva fornitura da parte dei committenti di materiale informativo relativamente al tema della conferenza può risultare determinante ai fini di un interpretariato di qualità. Ma il materiale formativo è raramente prodotto da interpreti e raramente per gli interpreti e, se non si tratta del testo del discorso da tradurre, rischia di essere poco utile. Ecco che quindi acquisisce una certa valenza il punto di vista dell’interprete qualificato, che riesce più facilmente di altri profili a produrre materiale informativo per chi si appresta ad effettuare un interpretariato, individuando in maniera più immediata di un “non addetto ai lavori” ciò che il processo di preparazione richiede e come quest’ultimo andrà ad influire sulla buona riuscita o meno dell’interpretariato in questione. L’agricoltura è stata uno dei primi settori produttivi a subire il processo di integrazione europea. Con la recente (ri)scoperta dell’importanza della sostenibilità e quindi dell’agricoltura biologica, questo processo ha subito un nuovo impulso, specialmente in seguito all’emanazione di nuove leggi e alla conseguente elaborazione di una quantità considerevole di materiale in tutte le lingue ufficiali dell’UE. In questo contesto, è interessante osservare e approfondire la lingua speciale dell’agricoltura biodinamica, movimento interno al fenomeno del biologico ma che ne è al contempo anche il principale precursore. Il metodo biodinamico è infatti dotato di una terminologia ancora non completamente standardizzata, ma molto ricca di concetti tipici. Aiutare l’interprete a fare propri questi concetti, per migliorare la propria performance così come per approfondire meglio l’argomento è stato lo scopo del lavoro.

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Lo scopo di questa tesi è di esplorare l'importanza del concetto giapponese del "ma" nella musica tradizionale, in particolare in quella del compositore Tōru Takemitsu, tramite la traduzione del saggio "The concept of 'ma' and the music of Tōru Takemitsu" (Jonathan L. Chenette, 1982) dall'inglese all'italiano. L'elaborato partirà da un'introduzione generale sul concetto del "ma" nella mentalità giapponese, per proseguire con la biografia di Tōru Takemitsu e una panoramica dei motivi che hanno portato a scegliere la traduzione del saggio di Chenette. Dopo la traduzione in sé e per sé e il commento della stessa, sarà anche fornito in appendice un glossario inglese-italiano della terminologia musicale utilizzata dall'autore all'interno del saggio.

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Fashion is a mighty social phenomenon, therefore its linguistic representation, like many other aspects, serves as an opportunity to study the bonds between two languages. The first chapter of this thesis examines both the technical jargon of dress makers and the richer, more creative language used in glossy magazines, in an attempt to determine whether the language of fashion should be considered a language for specific purpose (LSP) or not. The second chapter provides a theoretical framework for translating a technical text and contributions of different scholars are taken into account. The third chapter delves deeper into the core of the work, the technical translation itself. It analyses the different strategies, the translation transformations, that proved to be necessary in the transition from Italian into Russian. Since the lexicon of special languages is their most obvious distinguishing characteristic, the commentary focuses on what are considered the most effective ways of enriching the Russian vocabulary of fashion, international words, calques and loanwords, especially form English and French. Overall, this influence has greatly accelerated in the last past decades because of dramatic changes in society and economy.

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Prendendo in esame diverse angolature d’analisi è indagata la situazione attuale della produzione tradizionale della ceramica salentina. La ricerca comprende la descrizione della situazione culturale attuale, l’analisi qualitativa e quantitativa dei dati raccolti sul campo e la costruzione di un quadro generale multidimensionale della rappresentazione di un’area culturale. Il primo capitolo della tesi tratta il problema teorico dei linguaggi specialistici e delle peculiarità a essi legati. La dottoranda fornisce un quadro completo ed esaustivo della bibliografia sia italiana che anglosassone sull’argomento affrontato. Questo capitolo fa da introduzione al problema della comunicazione specialistica nell’ambito della quale si svolgono le interviste. Il secondo capitolo presenta la metodologia utilizzata durante la ricerca svolta sul campo. La metodologia della ricerca sul campo include i metodi etnografici di osservazione partecipante e linguistico antropologici di interviste non strutturate. Il terzo capitolo della tesi è dedicato alla descrizione etnografica del processo produttivo. Questo capitolo ha un valore rilevante per l’intera ricerca poiché oltre ai termini italiani sono riportati tutti i termini tradizionali e descritti dettagliatamente i momenti della produzione. Va dimostrata una profonda conoscenza della lavorazione della ceramica nel Salento non solo nel suo stato attuale ma anche nel passato. Come parte conclusiva di questo capitolo è proposta una riflessione di carattere filosofico e antropologico sul ruolo dell’artigiano come Creatore, proponendo paragoni con la figura del Demiurgo platonico descritto nel “Timeo” e l’analisi del cambiamento dello statuto di oggetto da manufatto a oggetto industriale basandosi sul lavoro di Baudrillard. Il quarto capitolo è strutturato in modo diverso rispetto agli altri perché rappresenta la parte centrale della tesi e propone quattro diversi tipi di analisi linguistica possibile. La prima analisi riguarda l’ideologia linguistica e la sua espressione nel parlato inosservato. E’ fornita la prospettiva teorica sulla problematica di ideologia linguistica e dimostrata la conoscenza dei testi sia di natura sociologica (Althusser, Bourdieu, Gouldner, Hobsbawm, Thompson, Boas) che di natura linguistica (Schieffelin Bambi B., Woolard Kathryn A., Kroskrity Paul V., eds. 1998 Language ideologies : practice and theory. New York Oxford, Oxford University press). Golovko analizza i marcatori spazio-temporali utilizzati dagli artigiani per costruire le tassonomie del pronome “noi” e la contrapposizione “noi” – altri. Questa analisi consente di distinguere i diversi livelli d’inclusione ed esclusione del gruppo. Un altro livello di analisi include la valutazione degli usi del passato e del presente nel parlato per costruire le dimensioni temporali del discorso. L’analisi dei marcatori spazio-temporali consente di proporre una teoria sulla “distanza” tra i parlanti che influisce la scelta del codice oppure la sua modifica (passaggio dal dialetto all’italiano, la scelta della varietà a seconda dell’interlocutore). La parte dedicata all’ideologia si conclude con un’analisi profonda (sia quantitativa che qualitativa) dei verbi di moto che sono stati raggruppati in una categoria denominata dalla Golovko “verbi di fase” che rappresentano usi non standard dei verbi di moto per esprimere il passaggio da una fase all’altra. Il termine “fasale” prende spunto non dalla letteratura linguistica ma dal libro di Van Gennep “Les rites de passage” che discute dell’importanza dei riti di passaggio nella cultura africana e nella ricerca etnografica e folkloristica. È stato rilevato dalla dottoranda che i passaggi da una fase produttiva all’altra hanno un valore particolare anche nella produzione della ceramica e soprattutto negli usi particolari dei verbi di moto. Analizzati in profondità, questi usi particolari rispecchiano non solo fattori linguistici ma anche la visione e la percezione di queste fasi delicate in modo particolare dagli artigiani stessi. Sono stati descritti i procedimenti linguistici come personalizzazione e alienazione dell’oggetto. Inoltre la dottoranda ha dimostrato la conoscenza della letteratura antropologica non solo inerente la zona da lei studiata ma anche di altre come, ad esempio, dell’Africa Sub Sahariana. Nella parte successiva del quarto capitolo viene proposta un’altra chiave di lettura delle problematiche linguistiche: l’analisi del lessico utilizzato dagli artigiani per poter classificare i gruppi identitari presenti nella comunità studiata. E’ proposta l’analisi dei rapporti all’interno dei gruppi professionali che sono generalmente classificati come solidarietà e distinzione. La terminologia ha origine sociologica, infatti viene proposto un quadro teorico degli studi sulla solidarietà (Durkheim, Appandurai, Harré, Zoll) e l’adattamento del termine in questo senso coniato da Bourdieu “la distiction”. L’identità linguistica è affrontata sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista sociologico. Per svolgere l’analisi sulle identità assunte dagli artigiani e poter ricondurre la scelta volontaria e a volte non conscia di uno stile (consistente di un insieme di termini) inteso come espressione d’identità assunta dagli artigiani, la dottoranda riflette sul termine “stile” nella sua accezione sociolinguistica, com’è usuale negli studi anglosasoni di ultima generazione (Coupland, Eckert, Irvine e altri). La dottoranda fornisce una classificazione delle identità e ne spiega la motivazione basandosi sui dati empirici raccolti. La terza parte del quarto capitolo è dedicata all’analisi del linguaggio specialistico degli artigiani e alla descrizione dei tratti solitamente assegnati a questo tipo di linguaggio (monoreferenziaità, trasparenza, sinteticità e altri). La dottoranda svolge un’analisi di carattere semantico dei sinonimi presenti nel linguaggio degli artigiani, analizza il rapporto con la lingua comune, riporta l’uso delle metafore e casi di produttività linguistica. L’ultima parte del quarto capitolo consiste nell’analisi dei tratti non standard nel linguaggio degli artigiani classificati considerando il livello di variazione (lessico, morfologia e morfosintassi e sintassi) e spiegati con gli esempi tratti dalle interviste. L’autrice riflette sui cambiamenti avvenuti nella lingua parlata italiana e nella sua varietà regionale basandosi sui lavori “classici” della linguistica italiana (Berruto, Sobrero, Stehl, Bruni, D’Achille, Berretta, Tempesta e altri) studiandone attentamente i processi evidenziati nella sua descrizione. Lo scopo e l’apice della tesi consiste nell’analisi del repertorio linguistico degli artigiani e la discussione delle dinamiche in corso (livellamento del dialetto, convergenza e divergenza del dialetto, italianizzazione e regionalizzazione dell’italiano). La dottoranda propone un suo schema di rapporti tra italiano e dialetto motivando pienamente la sua teoria. A corollario la tesi è composta anche da un glossario dei termini tecnici e un album fotografico che aumentano l’interesse del lavoro dandogli un valore culturale.

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In der vorliegenden Masterarbeit geht es um das Thema Selbstreparaturen beim Simultandolmetschen vom Deutschen ins Italienische und konzentriert man vor allem auf das progressive Verhalten der Studierenden im Laufe des Studiums. Um das oben genannte Phänomen zu analysieren, wurden zehn Studierenden im Masterstudiengang Konferenzdolmetschen an der Fakultät SSLMIT in Forlì (heute DIT) der Universität von Bologna ausgewählt. Ihre Leistungen bei den Prüfungen vom Simultandolmetschen vom ersten Jahr, zweites Jahr und Endprüfung, zusammen mit dementsprechenden Originaltexten, wurden gesammelt, transkribiert und analysiert. Der Zweck der vorliegenden Masterarbeit besteht darin, die Ansätze der Studierenden zum Phänomen der Selbstreparaturen zu beobachten, um dann feststellen zu können, ob eine Verbesserung zu verzeichnen ist oder nicht. Die Verbesserung lässt sich durch die folgende drei Parameter messen: Vollendung von abgeschnittenen Wörtern und Korrektur von falsch ausgesprochenen Wörtern; effektive Reparatur von Error-Repair und verbesserte Formulierung von Appropriatness-Repair; Verminderung von carry-over effect. Die Ergebnisse zeigen, dass es im Laufe des Studiums für keine Studierende eine reine Verbesserung für alle drei Parameter zu verzeichnen ist: manchmal gibt es Verbesserungen, manchmal ist die Tendenz unregelmäßig, manchmal gibt es sogar Verschlechterungen. Der Grund dieser Ungleichartigkeit liegt darin, dass das Ergebnis von zu vielen Bedingungen abhängig ist: mehreren Themen und Präsentationsarten, unterschiedlichen Redegeschwindigkeiten und noch die Vorbereitung der Studierenden in jenem präzisen Moment und die Vollständigkeit des Briefings, das von den Professoren den Studierenden vor der Prüfungen gegeben wird. Auch der Versuch, die Leistungen von verschiedenen Studierenden in Bezug auf den gleichen Text zu vergleichen, war nicht in der Lage, einen eindeutigen Ansatz zu definieren. Das bedeutet, dass jeder Studierende ein eigenes Profil erarbeitet, das im Laufe des Studiums noch nicht so weit entwickelt ist, um ähnliche Leistungen beim Dolmetschen jeder Textart erreichen zu können.

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Настоящая защитная работа касается вероятностное прогнозирование в синхронном переводе с немецкого на итальянский. В первой главе речь идет об особенностиях синхронного перевода. В частности говорится о стратегиях, которые помогают переводчику правильно переводить синхронно, то есть когда он должен одновременно слушать речь на одном языке и передавать смысль на другом языке. Во второй главе представляются разные исследования в литературе, выделяя особое внимане на исследованиях, посвещенных синхронному переводу с немецкого. В третьей главе предаставляется провоженное исследование, которое фокузирует на то, как студенты в течение тренировки относятся к антиципации в синхронном переводе с немецкого на итальянский. В последной главе обсуждаются результаты провеженного исследования, которые показывают, что студенты антиципируют правильно но совершенно редко. Это значит, что они используют такую стратегию только тогда, когда они чувствуют себя уверенными, что их ожидания – правильны. В итоге делаются выводы и дается несколько советов, чтобы улучшить подход к этой стратеге во время тренировки.

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La tesi indaga l’esperienza del teatro comunitario, una delle espressioni artistiche più originali e pressoché sconosciute nel panorama teatrale novecentesco, che ha avuto in Argentina un punto di riferimento fondamentale. Questo fenomeno, che oggi conta cinquanta compagnie dal nord al sud del paese latinoamericano, e qualcuna in Europa, affonda le sue radici nella Buenos Aires della post-dittatura, in una società che continua a risentire degli esiti del terrore di Stato. Il teatro comunitario nasce dalla necessità di un gruppo di persone di un determinato quartiere di riunirsi in comunità e comunicare attraverso il teatro, con l'obiettivo di costruire un significato sociale e politico. La prima questione messa a fuoco riguarda la definizione della categoria di studio: quali sono i criteri che consentono di identificare, all’interno della molteplicità di pratiche teatrali collettive, qualcosa di sicuramente riconducibile a questo fenomeno. Nel corso dell’indagine si è rivelata fondamentale la comprensione dei conflitti dell’esperienza reale e l’individuazione dei caratteri comuni, al fine di procedere a un esercizio di generalizzazione. La ricerca ha imposto la necessità di comprendere i meccanismi mnemonici e identitari che hanno determinato e, a loro volta, sono stati riattivati dalla nascita di questa esperienza. L’analisi, supportata da studi filosofici e antropologici, è volta a comprendere come sia cambiata la percezione della corporeità in un contesto di sparizione dei corpi, dove il lavoro sulla memoria riguarda in particolare i corpi assenti (desaparecidos). L’originalità del tema ha imposto la riflessione su un approccio metodologico in grado di esercitare una adeguata funzione euristica, e di fungere da modello per studi futuri. Sono stati pertanto scavalcati i confini degli studi teatrologici, con particolare attenzione alle svolte culturali e storiche che hanno preceduto e affiancato l’evoluzione del fenomeno.

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Il tema del mio elaborato finale è la sottotitolazione del film “A passeggio per Mosca” di Georgij Danelija (1963), un noto regista russo. I suoi film più famosi sono “Мимино” (Mimino) e “Осенный марафон” (“Maratona d’autunno”). L’attore protagonista del film è Nikita Michalkov, famoso attore e regista, nonché personaggio controverso della vita culturale russa; il suo film più famoso è “Утомлённые солнцем” (“Sole ingannatore”). I personaggi più anziani furono interpretati da attori famosi quali Rolan Bykov, attore di teatro, e Vladimir Basov, regista e attore straordinariamente versatile. I ruoli principali, invece, furono affidati ad attori meno noti: Aleksej Loktev e Evgenij Steblov, che si dedicarono entrambi al teatro per gran parte della propria vita, e Galina Pol’skich, che divenne una grande attrice di film drammatici. Straordinari sono anche il lavoro dell’operatore cinematografico Vadim Jusov e quello del compositore Andrej Petrov. Il film suscitò diverse impressioni nel pubblico e nella critica e fu accolto positivamente da Chruščёv: presto sarebbe diventato un simbolo del “Disgelo”, un periodo in cui Chruščёv effettuò un’opera di destalinizzazione dell’URSS: il clima era quindi più disteso, sebbene vi fosse un malcontento diffuso a causa dell’economia fallimentare dello Stato. La canzone finale, che contribuì al successo del film, esprime perfettamente quest’atmosfera spensierata, che pervade anche Mosca, la vera protagonista del film. Della capitale vengono inquadrati i luoghi più importanti: tra questi il parco Gorkij, la metropolitana e il GUM. Tradurre i sottotitoli del film non è stato facile. In particolare, ho incontrato difficoltà nel tradurre alcune particelle russe che non hanno un equivalente in italiano e battute in cui erano presenti importanti riferimenti culturali. Il lavoro a cui mi sono dedicata con più impegno è stato la traduzione della canzone finale: desideravo che i sottotitoli italiani fossero in rima e conservassero il significato dei versi originari.

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Il presente studio, condotto nell'ambito dell'amministrazione comunale, porta alla realizzazione di un database terminologico trilingue in italiano, francese e tedesco, dei relativi sistemi concettuali e del glossario. L'obiettivo del lavoro è di realizzare strumenti che permettano di veicolare in francese e in tedesco la terminologia utilizzata all'interno dell'ambito analizzato. I sistemi concettuali e le schede terminologiche nelle due lingue di arrivo possono essere inoltre consultate da un pubblico francese o tedesco che voglia comprendere la struttura del comune italiano. Dopo aver presentato, nel primo capitolo, un possibile ambito di utilizzo di un glossario sull'amministrazione comunale, ci si dedica all'ente locale di prossimità. Il secondo capitolo è infatti stato dedicato al comune, alla sua storia e a come si presenta oggi in Italia, in Francia e in Germania, soffermandosi in quest'ultimo paese sulla struttura del comune nel Land Renania Settentrionale-Vestfalia. Nel terzo capitolo ci si concentra sul metodo di lavoro utilizzato nell'ambito della ricerca terminologica, passando dalla teoria alla pratica: dopo una prima parte nozionistica dedicata alla definizione dei concetti di terminologia, termine, linguaggi specialistici e del modus operandi abitualmente utilizzato, si passa infatti all'esperienza personale che ha condotto alla realizzazione dei prodotti finali. Nel quarto capitolo si presenta dapprima la definizione di sistema concettuale e inseguito sono inseriti i sistemi concettuali in italiano, francese e tedesco corredati da una breve introduzione che, assieme alla legenda, si propone come chiave di lettura degli stessi. Nel quinto capitolo sono infine presentate la definizione di scheda terminologica, elemento centrale del termbase, e le schede trilingui in italiano, francese e tedesco. Il database terminologico, gli schemi concettuali e il glossario sono realizzati a partire dal punto di vista italiano: essi rispecchiano infatti la struttura dell'ente amministrativo di base in Italia nelle lingue prese in esame.

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Il presente lavoro si inserisce all’interno del progetto che da più di quindici anni si sta portando avanti presso il Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita (Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna) e che riguarda la creazione di risorse terminologiche specifiche per le esigenze professionali e di formazione degli interpreti di conferenza. La peculiarità del Laboratorio risiede nel fatto che gli strumenti terminologici e terminografici sono usati anche per descrivere elementi del lessico naturale: sia le risorse che servono per strutturare un discorso orale (nessi e segnali discorsivi), sia le espressioni linguistiche che, per il loro stretto legame con una determinata lingua-cultura, possono creare problemi traduttivi a livello semantico e sintattico (espressioni idiomatiche, collocazioni, locuzioni, ecc.). Proprio su queste espressioni è incentrato il lavoro di questa tesi; il nucleo è rappresentato dalla creazione di 40 schede terminografiche dedicate a locuzioni italiane che presentano diversi gradi di “fissità” e di idiomaticità. Il termine ‘locuzione’ è stato usato in senso ampio per includere diverse tipologie di espressioni quali collocazioni, espressioni idiomatiche, costruzioni con verbi supporto e locuzioni propriamente dette. Lo scopo principale, infatti, non era costruire una classificazione teorica, bensì creare una risorsa che potesse servire all’interprete nell’ambito sia professionale sia formativo. Le schede, infatti, sono state costruite in modo che possano servire sia come glossario per identificare equivalenti funzionali nelle altre lingue di lavoro (i primi 5 campi di ogni scheda), sia come strumento per sviluppare una competenza lessicale “alta” legata, appunto, alla conoscenza della struttura e dei modi d’uso di espressioni formulari che possono variare sensibilmente da una lingua-cultura a un’altra (gli ultimi 5 campi). Le schede, costruite basandosi su risorse lessicografiche e terminografiche e su un corpus di resoconti di sedute parlamentari, devono essere considerate come il primo passo nella creazione di un database terminologico multilingue.