463 resultados para utopia
Resumo:
The Brazilian Federal Constitution promulgated in 1988 created the concept of Social Welfare, which is based on the triad: Health, Social Security and Social Assistance. The Unified Health System (SUS) was then instituted. SUS is a conquest of a society that seeks social justice, integrality, equalitarian and universal access to health services. In the present essay, I succinctly discourse on the various meanings of integrality. I present the theoretical basis of complexity and transdisciplinarity by opposing to reductionism, aiming at showing that, by means of transdisciplinarity and intersectoriality, integrality can be achievable.
Resumo:
Com este artigo examinamos os conceitos de utopia e heterotopia, como colocados por Michel Foucault, a partir da noção de lugar e não-lugar. O filme Avatar é o objeto com o qual seguimos, passo a passo, os princípios estabelecidos para caracterização das heterotopias. Nesses lugares outros, procuramos mostrar os pontos de inflexão das propostas de contestação ou de compensação, no que diz respeito aos processos que não respondem aos nossos ideais, ou, mais que isso, não respondem à preservação e dignidade de nossa espécie.
Resumo:
O texto analisa a trama dos sonhos, dos desejos e da realidade de uma família de retirantes nordestinos que, tratados como bichos, sonham um dia fazer valer sua condição de homens. Embora atravessada pela dúvida e pela incerteza impostas pelos obstáculos de uma realidade desumana, a narrativa fala também da persistência de sonhos e desejos que não deixa morrer a esperança utópica dos personagens e do próprio autor, ainda que vaga, do advento de um mundo humanizado.
Resumo:
The present thesis has as its object of study a project called “Education towards Peace and No Violence”, developed in the town of Altinópolis, in the inner part of the state of São Paulo, Brazil. Based on the analysis and the studies that were carried out, it was possible to identify the difficulties in the implementation of the project, as well as the positive results evidenced by the reduction of the reports of violence in the town. Through a careful research of the historical facts, it shall be demonstrated the progress of education, particularly in Brazil, throughout the years. In addition, a panoramic view of the studies and programs for peace developed in North America and Occidental Europe will be presented. The education for peace based in the holistic concept of human development appeared as a new educational paradigm that works as a crucial instrument in the construction process towards a peaceful and more human society based in social justice.
Resumo:
Nel trentennale dalla morte di Gianni Rodari, la tesi elabora problemi e riflessioni circa la maggiore urgenza corrente tra gli attuali studi rodariani: la necessità, per la cultura nazionale, di conferire a Gianni Rodari e alla letteratura per l’infanzia il ruolo intellettuale determinante da essi rivestito. La tesi sceglie di concentrarsi sui maggiori libri poetici e sul capolavoro teorico, la Grammatica della fantasia, utilizzando come strumenti il confronto con Gramsci, con la tradizione del folklore, con i grandi scrittori per l’infanzia dell’Inghilterra e con le altre esperienze poetiche del Novecento, discutendo Rodari da una specola esclusivamente filologica e letteraria. Parte prima: Rodari utopista. Nella prima parte Gianni Rodari viene inquadrato in un confronto diretto con l’Antonio Gramsci dei Quaderni, che aveva lucidamente individuato la separatezza tutta italiana tra classe intellettuale e mondo popolare, con conseguente inesistenza di una letteratura nazionale-popolare e di una specifica letteratura per l’infanzia. Rodari, primo intellettuale a dedicare tutto se stesso al riempimento di questa lacuna, risponde con intento sociale e politico al problema, adottando un atteggiamento che la tesi definisce utopico. Tramite una disamina del pensiero delle utopie letterarie a confronto con la tradizione popolare del paese di Cuccagna, la tesi procede all’accurato rinvenimento nell’opera di Rodari dei luoghi utopici, tutti orientati a suggerire un utilizzo dell’utopia come chiave per forzare un presente insoddisfacente e accedere a un futuro costruito da ogni individuo in prima persona. Parte seconda: Rodari poeta nonsense? Scritta in Inghilterra presso l’Istitute of Germanic and Romance Studies della University of London, la seconda e corposa parte della tesi si propone come un ampliamento della traccia gettata nel 1983 dall’articolo di Cristina Bertea Gianni Rodari in Gran Bretagna. La tesi analizza dapprima il problema del nonsense, ancora scarsamente trattato in Italia, riflettendo criticamente sulla maggiore bibliografia anglosassone che ha studiato il tema. Successivamente, mette a raffronto il lavoro linguistico che Gianni Rodari ha compiuto lungo l’arco di tutta la vita e le tecniche di composizione poetica elaborate nella Grammatica della fantasia con gli strumenti retorico-formali del nonsense individuati nell’opera di Lewis Carroll, di Edward Lear e delle nursery rhymes inglesi. Parte terza: Traccia per una mappatura della poesia per l’infanzia in Italia, a partire da Gianni Rodari. L’ultima parte della tesi si avventura alla ricerca di un percorso possibile attraverso la poesia per l’infanzia del Novecento e le sue esperienze di comicità. I capitoli si soffermano sul nonsense di Toti Scialoja e di Nico Orengo, sui precedenti di Lina Schwarz e Alfonso Gatto, sul Petel di Zanzotto, sulla poesia di soglia di Vivian Lamarque e sull’eredità della Grammatica della fantasia con particolare riferimento a Calicanto, di Ersilia Zamponi e Roberto Piumini.
Resumo:
Lo studio è rivolto alla creazione di uno spazio eterotopico. Nell’atto di riconsacrare un’isola attraverso l’acquisizione di strutture polisemiche che al valore d’uso uniscono un forte valore di scambio simbolico, pensate per dar vita a comunità provvisorie. Il progetto apre anche alla possibilità d’una dea “rifondazione” del lavoro teatrale attraverso l’allestimento di uno spazio che dà accesso alla trasformazione artistica e personale, luogo separato, esterno all’esperienza quotidiana, catalizzatore di energie. Attori principali di questo spazio sono due teatri, gemelli, simmetrici, complementari. Pensati ibridando la struttura aperta degli antichi teatri greci e l’uso umano e culturale dei “ghat” indiani affacciati sull’acqua. Uno rivolto a nord/ovest, Elettra. Uno, simmetrico, rivolto a sud/est, Artemide. Il progetto figura di accampamenti, vero cantone di lavoro. Immagine della “nave” e della “tenda desertica nomade” che sono metafore seminali del progetto. Il simbolismo è all’apice, e raggiunge altre note di intensità nella struttura di uno Jazzo, che ricorda l’operazione di fondazione di ogni città antica. Ogni aspetto, confezionato dal ruolo di un architettura guardata come maieutica del genius loci.
Resumo:
At the mid-latitudes of Utopia Planitia (UP), Mars, a suite of spatially-associated landforms exhibit geomorphological traits that, on Earth, would be consistent with periglacial processes and the possible freeze-thaw cycling of water. The suite comprises small-sized polygonally-patterned ground, polygon-junction and -margin pits, and scalloped, rimless depressions. Typically, the landforms incise a dark-toned terrain that is thought to be ice-rich. Here, we investigate the dark-toned terrain by using high resolution images from the HiRISE as well as near-infrared spectral-data from the OMEGA and CRISM. The terrain displays erosional characteristics consistent with a sedimentary nature and near-infrared spectra characterised by a blue slope similar to that of weathered basaltic-tephra. We also describe volcanic terrain that is dark-toned and periglacially-modified in the Kamchatka mountain-range of eastern Russia. The terrain is characterised by weathered tephra inter-bedded with snow, ice-wedge polygons and near-surface excess ice. The excess ice forms in the pore space of the tephra as the result of snow-melt infiltration and, subsequently, in-situ freezing. Based on this possible analogue, we construct a three-stage mechanism that explains the possible ice-enrichment of a broad expanse of dark-toned terrain at the mid-latitudes of UP: (1) the dark-toned terrain accumulates and forms via the regional deposition of sediments sourced from explosive volcanism; (2) the volcanic sediments are blanketed by atmospherically-precipitated (H2O) snow, ice or an admixture of the two, either concurrent with the volcanic-events or between discrete events; and, (3) under the influence of high obliquity or explosive volcanism, boundary conditions tolerant of thaw evolve and this, in turn, permits the migration, cycling and eventual formation of excess ice in the volcanic sediments. Over time, and through episodic iterations of this scenario, excess ice forms to decametres of depth. (C) 2015 Elsevier B.V. All rights reserved.