970 resultados para Spedale di S. Maria Nuova (Florence, Italy)


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Title vignette; decorative initials; tail-pieces.

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Parallel text in Italian and French on opposite pages.

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Issued in slipcase.

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In questo elaborato viene analizzata l’importanza di isolare termicamente in modo corretto le nostre abitazioni, per poterne trarre un vantaggio sia salutare che economico. E’ stata presa in esame la palazzina di Via Maria Zanotti situata nel comune di Imola (Bo). Si sono dapprima valutate le prestazioni energetiche dell’edificio, andando a calcolare la trasmittanza delle pareti e dei solai dell'edificio, che sono risultate inferiori rispetto a quelle prescritte oggi giorno nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna (BURERT) n.184 parte seconda. Affinché i valori della trasmittanza risultassero coerenti con quanto imposto dalla normativa si è avanzata l'ipotesi di andare ad inserire il sistema a cappotto. Si sono quindi analizzati diversi materiali isolanti fino a giungere alla scelta di quello più idoneo per la seguente struttura. Una volta scelto il materiale isolante è stata calcolata la trasmittanza delle pareti complessive dell'isolamento a cappotto, le quali sono risultate verificate nei confronti della normativa vigente. Si sono poi studiate le fasi necessarie per il montaggio del sistema a cappotto ed infine si è posta particolare attenzione ai dettagli costruttivi, evidenziando tutti i punti critici dell'edificio e le soluzioni di dettaglio necessarie per eliminare i ponti termici.

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Il presente lavoro di tesi nasce in seguito all’esperienza di tirocinio svolta presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Fulcro di questo lavoro è lo sviluppo di un sistema di pianificazione della dose per il trattamento dei pazienti sottoposti a Molecular Radionuclide Therapy (MRT). Presso tale struttura ospedaliera è già stato sviluppato uno strumento che si appoggia all’ambiente di lavoro Matlab per il calcolo dosimetrico. Tale programma è chiamato VoxelMed. Si tratta di uno strumento di calcolo che lavora al così detto voxel-level, tecnica di sviluppo recente che permette il calcolo della dose assorbita all’interno di un paziente in modo più dettagliato rispetto ai metodi di calcolo basati unicamente sulla stima media per organo, tipicamente impiegati in dosimetria tradizionale. Parte del lavoro di tesi consiste nell’implementare nuove modalità di calcolo ed aggiungere ulteriori accorgimenti all’attuale versione di VoxelMed. In VoxelMed è stata poi integrata ex-novo una componente di calcolo di misure radiobiologiche, in particolare della BED. La dose assorbita non è infatti un parametro sufficiente per valutare gli effetti della radiazione sui tessuti, a parità di tipo ed energia della radiazione gli effetti possono essere molto variabili. La BED è il parametro che tiene conto della risposta del tessuto sano o cancerogeno alla radiazione. Parte del lavoro è stato svolto sperimentalmente, tramite misure con fantocci acquisiti o preparati ad hoc. In particolare si sono utilizzati diverse tipologie di fantocci, per effettuare protocolli di calibrazione dei sistemi di acquisizione, misure di curve di effetto di volume parziale e test finali di verifica. Per un ulteriore verifica delle prestazioni di calcolo si sono effettuate misurazioni su un gruppo di pazienti e si sono confrontati i risultati con quelli ottenuti dal software maggiormente utilizzato nella pratica clinica, OLINDA/EXM.

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Il presente lavoro intende individuare le possibili configurazioni di Piano della Performance (PdP) utilizzabili dagli enti locali, provvedendo poi a delineare il livello di distribuzione e di allineamento dei PdP 2011-2013 dei Comuni medi e grandi rispetto alle suddette configurazioni. Inoltre, verrà valutato, tramite una griglia predisposta dagli autori, il livello di adeguatezza programmatica dei Piani della Performance dei Comuni medi e grandi, al fine di confermare le configurazioni esistenti o di proporne una nuova in caso di inadeguatezza delle prime.

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Collectionneur : Lesouëf, Auguste (1829-1906)

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Locality to other nodes on a peer-to-peer overlay network can be established by means of a set of landmarks shared among the participating nodes. Each node independently collects a set of latency measures to landmark nodes, which are used as a multi-dimensional feature vector. Each peer node uses the feature vector to generate a unique scalar index which is correlated to its topological locality. A popular dimensionality reduction technique is the space filling Hilbert’s curve, as it possesses good locality preserving properties. However, there exists little comparison between Hilbert’s curve and other techniques for dimensionality reduction. This work carries out a quantitative analysis of their properties. Linear and non-linear techniques for scaling the landmark vectors to a single dimension are investigated. Hilbert’s curve, Sammon’s mapping and Principal Component Analysis have been used to generate a 1d space with locality preserving properties. This work provides empirical evidence to support the use of Hilbert’s curve in the context of locality preservation when generating peer identifiers by means of landmark vector analysis. A comparative analysis is carried out with an artificial 2d network model and with a realistic network topology model with a typical power-law distribution of node connectivity in the Internet. Nearest neighbour analysis confirms Hilbert’s curve to be very effective in both artificial and realistic network topologies. Nevertheless, the results in the realistic network model show that there is scope for improvements and better techniques to preserve locality information are required.

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Grassroots innovations (GI) are promising examples of deliberate transformation of socio-technical systems towards resilience and sustainability. However, evidence is needed on the factors that limit or enable their success. This paper set out to study how GI use narratives to empower innovation in the face of incumbent socio-technical regimes. Institutional documents were comparatively analyzed to assess how the narratives influence the structure, form of action and external interactions of two Italian grassroots networks, Bilanci di Giustizia and Transition Network Italy. The paper finds an internal consistency between narratives and strategies for each of the two networks. The paper also highlights core similarities, but also significant differences in the ethical basis of the two narratives, and in the organizations and strategies. Such differences determine different forms of innovation empowerment and expose the niche to different potentials to transform incumbent regimes, or to the risk of being co-opted by them.