991 resultados para C di GMP


Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The ALICE Collaboration reports the measurement of the relative J/psi yield as a function of charged particle pseudorapidity density dN(ch)/d eta in pp collisions at root s = 7 TeV at the LHC. J/psi particles are detected for p(t) > 0, in the rapidity interval vertical bar y vertical bar < 0.9 via decay into e(+)e(-), and in the interval 2.5 < y < 4.0 via decay into mu(+)/mu(-) pairs. An approximately linear increase of the J/psi yields normalized to their event average (dN(J/psi)/dy)/(dN(J/psi)/dy) with (dN(ch)/c eta)/(dN(ch)/d eta) is observed in both rapidity ranges, where dN(ch)/d eta is measured within vertical bar eta vertical bar < 1 and p(t) > 0. In the highest multiplicity interval with (dN(ch)/d eta)(bin)) = 24.1, corresponding to four times the minimum bias multiplicity density, an enhancement relative to the minimum bias J/psi yield by a factor of about 5 at 2.5 < y <4 (8 at vertical bar y vertical bar < 0.9) is observed. (C) 2012 CERN. Published by Elsevier B.V. All rights reserved.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The ALICE experiment has measured low-mass dimuon production in pp collisions at root s = 7 TeV in the dimuon rapidity region 2.5 < y < 4. The observed dimuon mass spectrum is described as a superposition of resonance decays (eta, rho, omega, eta', phi) into muons and semi-leptonic decays of charmed mesons. The measured production cross sections for omega and phi are sigma(omega)(1 < p(t) < 5 GeV/c. 2.5 < y < 4) = 5.28 +/- 0.54(stat) +/- 0.49(syst) mb and sigma(phi)(1 < p(t) < 5 GeV/c. 2.5 < y < 4) = 0.940 +/- 0.084(stat) +/- 0.076(syst) mb. The differential cross sections d(2)sigma/dy dp(t) are extracted as a function of p(t) for omega and phi. The ratio between the rho and omega cross section is obtained. Results for the phi are compared with other measurements at the same energy and with predictions by models. (C) 2012 CERN. Published by Elsevier B.V. All rights reserved.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

In questa tesi verranno trattati sia il problema della creazione di un ambiente di simulazione a domini fisici misti per dispositivi RF-MEMS, che la definizione di un processo di fabbricazione ad-hoc per il packaging e l’integrazione degli stessi. Riguardo al primo argomento, sarà mostrato nel dettaglio lo sviluppo di una libreria di modelli MEMS all’interno dell’ambiente di simulazione per circuiti integrati Cadence c . L’approccio scelto per la definizione del comportamento elettromeccanico dei MEMS è basato sul concetto di modellazione compatta (compact modeling). Questo significa che il comportamento fisico di ogni componente elementare della libreria è descritto per mezzo di un insieme limitato di punti (nodi) di interconnessione verso il mondo esterno. La libreria comprende componenti elementari, come travi flessibili, piatti rigidi sospesi e punti di ancoraggio, la cui opportuna interconnessione porta alla realizzazione di interi dispositivi (come interruttori e capacità variabili) da simulare in Cadence c . Tutti i modelli MEMS sono implementati per mezzo del linguaggio VerilogA c di tipo HDL (Hardware Description Language) che è supportato dal simulatore circuitale Spectre c . Sia il linguaggio VerilogA c che il simulatore Spectre c sono disponibili in ambiente Cadence c . L’ambiente di simulazione multidominio (ovvero elettromeccanico) così ottenuto permette di interfacciare i dispositivi MEMS con le librerie di componenti CMOS standard e di conseguenza la simulazione di blocchi funzionali misti RF-MEMS/CMOS. Come esempio, un VCO (Voltage Controlled Oscillator) in cui l’LC-tank è realizzato in tecnologia MEMS mentre la parte attiva con transistor MOS di libreria sarà simulato in Spectre c . Inoltre, nelle pagine successive verrà mostrata una soluzione tecnologica per la fabbricazione di un substrato protettivo (package) da applicare a dispositivi RF-MEMS basata su vie di interconnessione elettrica attraverso un wafer di Silicio. La soluzione di packaging prescelta rende possibili alcune tecniche per l’integrazione ibrida delle parti RF-MEMS e CMOS (hybrid packaging). Verranno inoltre messe in luce questioni riguardanti gli effetti parassiti (accoppiamenti capacitivi ed induttivi) introdotti dal package che influenzano le prestazioni RF dei dispositivi MEMS incapsulati. Nel dettaglio, tutti i gradi di libertà del processo tecnologico per l’ottenimento del package saranno ottimizzati per mezzo di un simulatore elettromagnetico (Ansoft HFSSTM) al fine di ridurre gli effetti parassiti introdotti dal substrato protettivo. Inoltre, risultati sperimentali raccolti da misure di strutture di test incapsulate verranno mostrati per validare, da un lato, il simulatore Ansoft HFSSTM e per dimostrate, dall’altro, la fattibilit`a della soluzione di packaging proposta. Aldilà dell’apparente debole legame tra i due argomenti sopra menzionati è possibile identificare un unico obiettivo. Da un lato questo è da ricercarsi nello sviluppo di un ambiente di simulazione unificato all’interno del quale il comportamento elettromeccanico dei dispositivi RF-MEMS possa essere studiato ed analizzato. All’interno di tale ambiente, l’influenza del package sul comportamento elettromagnetico degli RF-MEMS può essere tenuta in conto per mezzo di modelli a parametri concentrati (lumped elements) estratti da misure sperimentali e simulazioni agli Elementi Finiti (FEM) della parte di package. Infine, la possibilità offerta dall’ambiente Cadence c relativamente alla simulazione di dipositivi RF-MEMS interfacciati alla parte CMOS rende possibile l’analisi di blocchi funzionali ibridi RF-MEMS/CMOS completi.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Questa dissertazione esamina le sfide e i limiti che gli algoritmi di analisi di grafi incontrano in architetture distribuite costituite da personal computer. In particolare, analizza il comportamento dell'algoritmo del PageRank così come implementato in una popolare libreria C++ di analisi di grafi distribuiti, la Parallel Boost Graph Library (Parallel BGL). I risultati qui presentati mostrano che il modello di programmazione parallela Bulk Synchronous Parallel è inadatto all'implementazione efficiente del PageRank su cluster costituiti da personal computer. L'implementazione analizzata ha infatti evidenziato una scalabilità negativa, il tempo di esecuzione dell'algoritmo aumenta linearmente in funzione del numero di processori. Questi risultati sono stati ottenuti lanciando l'algoritmo del PageRank della Parallel BGL su un cluster di 43 PC dual-core con 2GB di RAM l'uno, usando diversi grafi scelti in modo da facilitare l'identificazione delle variabili che influenzano la scalabilità. Grafi rappresentanti modelli diversi hanno dato risultati differenti, mostrando che c'è una relazione tra il coefficiente di clustering e l'inclinazione della retta che rappresenta il tempo in funzione del numero di processori. Ad esempio, i grafi Erdős–Rényi, aventi un basso coefficiente di clustering, hanno rappresentato il caso peggiore nei test del PageRank, mentre i grafi Small-World, aventi un alto coefficiente di clustering, hanno rappresentato il caso migliore. Anche le dimensioni del grafo hanno mostrato un'influenza sul tempo di esecuzione particolarmente interessante. Infatti, si è mostrato che la relazione tra il numero di nodi e il numero di archi determina il tempo totale.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

L'argomento di questa tesi è l'architettura di rete Delay-/Disruption-Tolerant Networking (DTN), progettata per operare nelle reti “challenged”, dove la suite di protocolli TCP/IP risulta inefficace a causa di lunghi ritardi di propagazione del segnale, interruzioni e disturbi di canale, ecc. Esempi di reti “challenged” variano dalle reti interplanetarie alle Mobile Ad-Hoc Networks (MANETs). Le principali implementazioni dell'architettura DTN sono DTN2, implementazione di riferimento, e ION, sviluppata da NASA JPL per applicazioni spaziali. Una grande differenza tra reti spaziali e terrestri è che nello spazio i movimenti dei nodi sono deterministici, mentre non lo sono per i nodi mobili terrestri, i quali generalmente non conoscono la topologia della rete. Questo ha portato allo sviluppo di diversi algoritmi di routing: deterministici per le reti spaziali e opportunistici per quelle terrestri. NASA JPL ha recentemente deciso di estendere l'ambito di applicazione di ION per supportare anche scenari non deterministici. Durante la tesi, svolta presso NASA JPL, mi sono occupato di argomenti diversi, tutti finalizzati a questo obiettivo. Inizialmente ho testato la nuova implementazione dell'algoritmo IP Neighbor Discovery (IPND) di ION, corretti i bug e prodotta la documentazione ufficiale. Quindi ho contribuito ad integrare il Contact Graph Routing (CGR) di ION nel simulatore DTN “ONE” utilizzando la Java Native Interface (JNI) come ponte tra il codice Java di ONE e il codice C di ION. In particolare ho adattato tutte le librerie di ION necessarie per far funzionare CGR all'interno dell'ambiente di ONE. Infine, dopo aver analizzato un dataset di tracce reali di nodi mobili, ho contribuito a progettare e a sviluppare OCGR, estensione opportunistica del CGR, quindi ne ho curato l'integrazione in ONE. I risultati preliminari sembrano confermare la valididi OCGR che, una volta messo a punto, può diventare un valido concorrente ai più rinomati algoritmi opportunistici.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Two healthy cats underwent elective surgical procedures under general anesthesia. One developed severe esophagitis leading to esophageal rupture, mediastinitis, and pyothorax. The other cat developed esophageal stricture, diverticulum formation, and suspected iatrogenic perforation. Both cats had signs of dysphagia and regurgitation beginning a few days after anesthesia. The first cat also had severe dyspnea due to septic pleural effusion and pneumomediastinum. In the second cat, endoscopy revealed diffuse esophagitis, an esophageal stricture, and a large esophageal diverticulum. Rupture of the esophageal wall occurred while inflating the esophagus for inspection. Due to the poor prognosis, both cats were euthanized. Necropsy revealed severe esophageal changes. Postanesthetic esophagitis has been previously described in dogs and cats; however, severe life-threatening esophageal injuries rarely occur as a sequel to general anesthesia. To the authors' knowledge, esophageal rupture secondary to perianesthetic reflux has never been reported in cats.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The patient with abdominal aortic aneurysm (AAA) commonly is a nondiabetic, white man with a history of smoking. Moreover, AAA represents a leading cause of death in elderly men in Western countries. The purpose of this manuscript is to review current evidence as to the pathobiology of AAA as well as potential future drug targets to prevent progression of AAA.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The T2K collaboration reports a precision measurement of muon neutrino disappearance with an off-axis neutrino beam with a peak energy of 0.6 GeV. Near detector measurements are used to constrain the neutrino flux and cross section parameters. The Super-Kamiokande far detector, which is 295 km downstream of the neutrino production target, collected data corresponding to 3.01×1020 protons on target. In the absence of neutrino oscillations, 205±17 (syst.) events are expected to be detected and only 58 muon neutrino event candidates are observed. A fit to the neutrino rate and energy spectrum assuming three neutrino flavors, normal mass hierarchy and θ23≤π/4 yields a best-fit mixing angle sin2(2θ23)=1.000 and mass splitting |Δm232|=2.44×10−3 eV2/c4. If θ23≥π/4 is assumed, the best-fit mixing angle changes to sin2(2θ23)=0.999 and the mass splitting remains unchanged.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The T2K experiment has observed electron neutrino appearance in a muon neutrino beam produced 295 km from the Super-Kamiokande detector with a peak energy of 0.6 GeV. A total of 28 electron neutrino events were detected with an energy distribution consistent with an appearance signal, corresponding to a significance of 7.3σ when compared to 4.92 ± 0.55 expected background events. In the PMNS mixing model, the electron neutrino appearance signal depends on several parameters including three mixing angles θ12, θ23, θ13, a mass difference Δm232 and a CP violating phase δCP. In this neutrino oscillation scenario, assuming |Δm232|=2.4×10−3 eV2, sin2θ23=0.5, δCP=0, and Δm232>0 (Δm232<0), a best-fit value of sin22θ13 = 0.140+0.038−0.032 (0.170+0.045−0.037) is obtained.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Divisa in tre parti: nella prima e seconda si descrive l'istoria ; nella terza poisi pongono le Confutazioni dell'Eresie principali.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

La asignatura Ciencias Sociales y su Dictica I (Geografía) de los estudios de Grado en Educación Primaria es, en la Universitat de les Illes Balears y en la mayoría de universidades españolas, el único contacto académico que mantendrán los futuros maestros con la Geografía. Existe un ambiente de preocupación sobre la formación de los maestros en España, inquietud que no es exclusiva de los geógrafos ni de nuestro país. El presente trabajo indaga en los conocimientos mínimos de Geografía exigibles a los futuros docentes a través de una prueba de conocimientos basada, en gran parte, en el currículo de Ciencias Sociales de Educación Primaria de la Comunidad Autónoma de las Islas Baleares. Los resultados obtenidos demuestran que el alumnado del Grado en Educación Primaria no ha interiorizado esos contenidos tras su dilatada trayectoria académica. Asimismo desvelan que aunque ninguna variable es determinante, el género, la escasa presencia de materias de Geografía en el sistema educativo español y el nivel de formación de los padres son algunos de los factores que inciden en los resultados alcanzados por los alumnos en una prueba piloto sobre la que se basa la investigación.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Background and Aims: Reproductive life events are potential triggers of mood episodes in women with bipolar disorder. We aimed to establish whether a history of premenstrual mood change and postpartum episodes are associated with perimenopausal episodes in women who have bipolar disorder. Methods: Participants were 339 post-menopausal women with DSM-IV bipolar disorder recruited into the Bipolar Disorder Research Network (www.bdrn.org). Women self-reported presence (N = 200) or absence (N = 139) of an illness episode during the perimenopausal period. History of premenstrual mood change was measured using the self-report Premenstrual Symptoms Screening Tool (PSST), and history of postpartum episodes was measured via semi-structured interview (Schedules for Clinical Assessment in Neuropsychiatry, SCAN) and inspection of case-notes. Results: History of a postpartum episode within 6 months of delivery (OR = 2.13, p = 0.03) and history of moderate/severe premenstrual syndrome (OR = 6.33, p < 0.001) were significant predictors of the presence of a perimenopausal episode, even after controlling for demographic factors. When we narrowed the definition of premenstrual mood change to premenstrual dysphoric disorder, it remained significant (OR = 2.68, p = 0.007). Conclusions: Some women who have bipolar disorder may be particularly sensitive to reproductive life events. Previous mood episodes in relation to the female reproductive lifecycle may help clinicians predict individual risk for women with bipolar disorder approaching the menopause. There is a need for prospective longitudinal studies of women with bipolar disorder providing frequent contemporaneous ratings of their mood to overcome the limitations of retrospective self-report data.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Licenciatura en Filosofia