950 resultados para San Lorenzo fuori le mura (Church : Rome, Italy)


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Education is the basis for economic and social development, but there are great inequalities in education and access to documentary resources, audiovisual and technology, a situation that affects school performance. The Organization of the United Nations Educational and Scientific Organization (UNESCO) found a correlation between levels of inequality in a country and performance: the greater the inequality, the worse the performance. Investment in education affects human development and benefit is obtained for the individual and society, which is necessary to ensure social equity, so that there is quality education for all. One of the fundamental purposes of the educational process is to train Costa Rican human thinking, analytical and critical of their environment. The purpose of that is acquired through various methods of academic achievement, learning, participation and constant communication of knowledge between the administrative staff, faculty and students. It is appropriate for schools and colleges have a school library or Resource Center for Learning, it is the gathering, analysis and work of the educational community, working with the intellectual growth of students, faculty, staff and community through access to different services and learning resources provided by the library or CRA.

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Son tan notables y numerosos los testimonios literarios sobre el Monasterio de San Lorenzo el Real de El Escorial que convierten en temerario atrevimiento el intentar recogerlos en su totalidad. Por otra parte, quienes hayan tenido la oportunidad de consultar, por ejemplo, el libro de Saturnino Álvarez El Escorial en las letras españolas 1, pensarán que todo está dicho acerca de la literatura escurialense. Sin embargo, nada más lejos de esta apreciación. Cualquier estudio que ofrezca testimonios literarios del Real Monasterio podrá ser más o menos amplio pero no completo. En un principio, la idea para esta tesis surgió al contemplar desde el claustro de la torre de la Botica las diferentes dependencias donde se encuentran los fondos de la Biblioteca Real del Monasterio, observar el cuadro del primer bibliotecario jerónimo fray José de Sigüenza en el salón principal, y leer una obra del mismo titulada Fundación del Monasterio de El Escorial2 que me recomendó fray Luciano Rubio, siendo yo un joven novicio. En ella se historiaba la grandeza de un edificio único que resumía todos los parámetros del saber hasta la época. La elección de la literatura escurialense vino por sí sola al advertir que era un tema poco tratado en su conjunto y al comprobar que podía ser interesante ofrecer una visión objetiva de autores y obras que escriben sobre el Escorial, en los diferentes géneros literarios, a lo largo de los cuatro siglos y medio de existencia del Monasterio. Comentados estos preliminares, la introducción que ofrecemos pretende preparar el camino y marcar las pautas de todo lo que a continuación vamos a desarrollar. En los dictámenes o preceptiva del mundo clásico era aconsejable que la introducción de cualquier estudio debiera ser lo último que un autor escribiese. Aunque resulte contradictoria esta afirmación, parece lógica pues es al final de lo escrito cuando alguien puede tener una visión más completa de lo tratado...

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Bogotá (Colombia): Universidad de La Salle. Facultad de Ciencias Administrativas y Contables. Programa de Administración de Empresas

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Mapa de ubicación de amenazas naturales, con el objetivo de apoyar el proceso de prevención contra desastres naturales en el nivel local.

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Il sisma del 6 aprile ha palesato delle criticità già presenti nel territorio aquilano. Dopo l'emergenza ci si chiede quindi quale debba essere il futuro della città. Quello che risulta più evidente è sicuramente la scomparsa di un'interdipendenza tra città e territorio circostante che era invece alla base della nascita stessa del nucleo storico. Questo era infatti concepito inizialmente come una serie di entità eterogenee separate, 99 rioni che avrebbero ospitato la popolazione di altrettanti villaggi e castelli, ed arriva nel corso dei secoli ad inglobare un territorio molto più ampio di centri minori che si riconoscono nel capoluogo. Anche con la successiva crescita non si è mai sentita la necessità di provvedere ad uno sviluppo organizzato attraverso la realizzazione di servizi, ma si è sempre cercato di mantenere il centro storico come unico contenitore, non solo per la città ma per l'intero territorio. Così lo sviluppo fuori le mura è avvenuto soprattutto per mano privata generando una periferia caotica e disorganizzata come risposta alla domanda di alloggi, a cui non è mai stato dato l'onere, se non in fase progettuale, di sopperire alle necessità urbane di servizi e infrastrutture e soprattutto ad una totale mancanza di pianificazione di sviluppo futuro. Con la completa distruzione del centro storico è scomparso il cuore pulsante del territorio aquilano, a cui è subito seguito anche lo spegnimento della periferia, che gravitava e si appoggiava su di esso per la sua sopravvivenza. A questo punto la scelta di agire sulla prima periferia, in una zona di cerniera con il centro storico, diventa una scelta fondamentale, poiché questa diventa una possibilità per dare luogo ad una rinascita non solo della città dentro le mura ma dell'Aquila moderna. Poiché questo sia possibile è chiaro come l'attenzione maggiore debba rivolgersi non solo alla risposta della domanda abitativa, ma anche alla progettazione di spazi per la collettività, servizi a diversa scala e sedi per il piccolo e medio commercio per rendere possibili nuove opportunità sociali ed economiche. In quest'ottica risulta indispensabile mantenere un collegamento, fisico e visivo, con il centro storico, attraverso la riqualificazione della fascia verde a ridosso delle mura e la sua naturale prosecuzione al di là della strada nell'area di progetto. Una delle problematiche principali è stata inoltre la definizione o meno di un confine. La scelta è stata quella di una struttura aperta: una maglia senza un limite preciso ma con una chiara direzionalità che si rifà a quella del centro storico e che risulta la più adatta ad accogliere gli sviluppi futuri della città. Il progetto cerca quindi di interfacciarsi sempre con quelle che sono le preesistenze (come nel caso della Chiesa di S. Maria Mediatrice), per cui si perde una lettura chiusa del quartiere, a favore di un intervento che vuole essere una ricucitura piuttosto che un'imposizione al luogo. Diretta conseguenza è stata quindi la scelta di lavorare sugli spazi aperti, diversificandoli e caratterizzandoli a seconda delle situazioni, intesi come elementi di relazione, generatori di una fluida sequenza di luoghi, in cui l'edificio che vi trova sede non può essere scisso dal contesto circostante, ma ne diventa elemento complementare. Lo spazio assume così diverse declinazioni nel passaggio dal pubblico al privato, privo di cesure nette, alla ricerca di un abitare collettivo senza rinunce alla propria individualità. Alla varietà dei luoghi, si affianca anche la progettazione diversificata degli alloggi, per rispondere alle contemporanee esigenze dell'abitare.

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Mode of access: Internet.

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Cavalieri has engraved reproductions of Circignano's frecoes in the church of St. Thomas of Canterbury of the English College in Rome.

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Includes bibliographical references (p. [126]-143).