160 resultados para Rosalba Carriera
Resumo:
L’obiettivo della tesi è quello di sviluppare un’applicazione mobile per iOS al fine di creare un servizio all’utente che semplifichi il processo di consultazione della designazione della gara. Ho iniziato la mia esperienza arbitrale nell’Ottobre del 2008, quando per curiosità mi sono iscritto al corso gratuito organizzato dalla sezione di Bologna; da quel momento fare l’arbitro è diventata una passione. L’idea di sviluppare un’applicazione mobile è nata nel momento in cui ho riscontrato difficoltà, insieme ai miei colleghi, nel consultare il portale Web ogni qualvolta si presentasse la necessità di visualizzare la designazione arbitrale. In mancanza di un’applicazione mobile che permettesse l’accesso al portale Web dell’associazione, denominato Sinfonia 4 You, ho preso in considerazione la possibilità di sviluppare questo servizio. Per rendere concreta l’idea, ho avuto bisogno del supporto informatico dell’Associazione Italiana Arbitri. Nel corso della mia carriera da arbitro, ho avuto modo di conoscere i responsabili informatici nazionali dell’associazione, così da renderli partecipi della mia idea. Intuendo le potenzialita` del lavoro che volevo sviluppare, ho avuto la possibilità di essere invitato, attraverso il responsabile informatico della sezione di Bologna, nonché mio correlatore Luca Lipparini, di essere invitato a Coverciano (FI) per confrontarmi con il comitato informatico dell’associazione. All’incontro, ho avuto modo di far vedere una simulazione del prototipo che fino ad allora avevo sviluppato. Da quel momento, la collaborazione è stata concreta e fine ad un obiettivo comune. I responsabili hanno esposto la loro idea di volere già sviluppare un’applicazione mobile simile per le piattaforme Android e Windows Mobile. Tuttavia, la mia grande passione per il mondo Apple mi ha permesso di focalizzarmi sullo sviluppo dell’applicazione su iOS.
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L’idea di sviluppare il presente lavoro è scaturita da alcune considerazioni sulla metodologia di preparazione dell’interprete. In particolare è nata dalla consapevolezza che la sfida principale di questa professione risiede nel fatto di dover gestire, durante l’intera carriera, un confronto impari con una quantità potenzialmente infinita di concetti e termini nuovi da assimilare. Ciò è dovuto in primis all’intrinseca vastità della lingua, principale strumento di comunicazione, e implica che ogni volta l’interprete si trovi a operare in uno degli innumerevoli contesti estremamente eterogenei in cui può essere richiesto il suo servizio, caratterizzati ciascuno da una propria cultura e da un suo lessico settoriale sul quale è necessario prepararsi, spesso disponendo solo di pochi giorni per farlo. Una delle strategie possibili per fare fronte in modo efficace al costante flusso di informazioni da assimilare è la specializzazione, ovvero lo studio approfondito e a lungo termine di uno o più settori tematici, con l’acquisizione graduale della relativa terminologia settoriale nelle varie lingue di lavoro. Il presente lavoro propone l’utilizzo di sistemi di rappresentazione grafica della conoscenza come strumenti a supporto di questo processo di specializzazione, con l’aiuto dei quali mettere a fuoco e fissare sia la componente concettuale, sia quella terminologica relativa ad un dominio specifico. A mo’ di esempio è stato scelto il settore moda, poiché ritenuto particolarmente adeguato agli scopi proposti. Il software utilizzato è la versione freeware di MindMaple. L’elaborato è suddiviso in due parti: la prima ne descrive l’impianto teorico e comprende la descrizione dei processi di categorizzazione della realtà da un punto di vista psicologico-cognitivo (cap.1), integrata da una panoramica delle diverse tipologie di sistematizzazione della conoscenza, dei loro ambiti di applicazione (cap.2), e soffermandosi infine sull’approfondimento dei vari tipi di schemi: mentali, concettuali, ecc.(cap.3) Nella seconda parte del lavoro viene dapprima fornita una descrizione generale del dominio al quale appartiene l’argomento dello schema, ossia il settore moda, esponendo le ragioni di tale scelta e soffermandosi su alcune particolarità del lessico settoriale (cap. 4). L’ultimo capitolo è infine dedicato alla presentazione dell’elaborato grafico con un’ introduzione sulle funzionalità principali del software utilizzato, la descrizione dello schema nei vari suoi aspetti, come la struttura e le fasi di sviluppo, nonché alcuni esempi concreti relativi a problematiche terminologiche incontrate sia in fase di sistematizzazione del lessico che durante la ricerca di equivalenti interlinguistici.
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In questo elaborato, articolato in quattro sezioni principali, propongo la traduzione di poesie per l’infanzia scritte dagli autori brasiliani Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença, con attenzione particolare alla riproduzione delle sonorità originali. Nella prima sezione, presento un excursus riassuntivo della storia della letteratura brasiliana. Al fine di creare dei riferimenti cronologici e culturali per il lettore dell’elaborato, fornisco nozioni sulla nascita e lo sviluppo della letteratura in Brasile dalle origini fino ai giorni nostri, dando informazioni relative ad autori, opere e correnti letterarie e, quando necessario, citando avvenimenti storici particolarmente importanti. Accanto a questa contestualizzazione più generica, i paragrafi presentano approfondimenti sull’evoluzione che la letteratura dedicata all’infanzia ha avuto in Brasile attraverso i secoli. La seconda sezione si concentra sugli autori delle poesie tradotte, ovvero Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença. Per ognuno di essi riporto le notizie biografiche più importanti, le tappe della carriera letteraria, la linea di pensiero e di scrittura che li caratterizza maggiormente e i titoli delle loro opere più famose. Successivamente troviamo la sezione dedicata al lavoro di traduzione. Ognuna delle tredici poesie è presentata a fianco della propria traduzione, così da poter cogliere già a un primo sguardo le peculiarità che caratterizzano l’originale e versione italiana da me proposta. Infine, l’ultima sezione dell’elaborato riguarda il commento della traduzione. In questa parte motivo l’atteggiamento traduttivo tenuto nei confronti dei testi, cosciente delle peculiarità del genere poesia e in particolare di quella rivolta a un pubblico di giovanissimi. In seguito, analizzo dettagliatamente quali sono stati i problemi riscontrati durante il mio lavoro e le strategie che ho adottato per superarli.
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È vero che, rispetto agli anni '50, l'emancipazione femminile ha fatto passi da gigante. La donna è riuscita a uscire dal rigido mondo della famiglia patriarcale, a fare carriera. Eppure, mi sembra che la paura per l'ascesa della donna non sia stata superata, che tutt'ora si continui a considerare la donna inferiore, in termini e con discorsi diversi dagli anni '50, ma pur sempre esistenti.
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L’obbiettivo principale della mia tesi è stato di valutare le potenzialità applicative di un ceppo di Lactobacillus salivarius, un ceppo di Lactobacillus crispatus ed un ceppo di Lactococcus lactis nisina produttore per la produzione di squacquerone. I ceppi erano stati selezionati sulla base di proprietà tecnologiche e antibatteriche. I ceppi oggetto di studio sono stati addizionati come colture aggiuntive, assieme alle colture starter normalmente utilizzate nel processo produttivo di formaggio squacquerone. I formaggi ottenuti sono stati caratterizzati e confrontati con il prodotto tradizionale per le loro caratteristiche microbiologiche, chimico-fisiche, in termini di vitalità delle colture microbiche impiegate e carico di microrganismi degradativi durante la conservazione refrigerata, per le loro caratteristiche reologiche, per il profilo in molecole volatili e per le caratteristiche sensoriali. Tutti i ceppi utilizzati hanno dimostrato una elevata capacità di sopravvivenza alle condizioni di maturazione/conservazione tipiche per questa tipologia di prodotto. Il ceppo di Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis hanno determinato un significativo incremento, rispetto al controllo, di molecole volatili quali chetoni e acidi grassi a corta catena che sono precursori di numerosissime molecole di aroma. Ulteriormente, i ceppi Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis hanno determinato una precoce diminuzione della durezza e della consistenza del prodotto (dopo 6 giorni), ed un incremento dopo 11 giorni di adesività e viscosità rispetto ai campioni di controllo e a quelli ottenuti con Lactobacillus crispatus indice di una più precoce proteolisi. I dati dell’analisi sensoriale indicano che i formaggi ottenuti con i ceppi Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis erano nettamente preferiti dai consumatori dopo 4, 6, e 8 giorni di conservazione. Concludendo, i risultati ottenuti dimostrano come l’addizione delle colture aggiuntive selezionate può rappresentare una strategia vincente per incrementare la shelf-life di formaggi freschi.
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L’elaborato si compone di cinque capitoli. Il primo è dedicato a un excursus della Letteratura per l’infanzia nel corso degli anni, soffermandosi sulla storia, lo sviluppo e la ricezione nel pubblico infantile di alcuni temi tabù quali il dolore, la sofferenza, l’assenza, la morte e la censura a cui spesso sono stati sottoposti. Il capitolo si sofferma, in particolare, sul tema della morte, cercando di tracciarne la presenza nella Letteratura per l’infanzia. Per permettere l’analisi di un così vasto tema, si è scelto di suddividere e analizzare alcune caratteristiche e simboli della morte presenti in racconti, romanzi e album illustrati dedicati al pubblico infantile. Infine, si è scelto di porre l’accento sulla pedagogia della morte, toccando il tema del lutto e della sepoltura. Il primo capitolo acquisisce importanza alla luce dell’analisi del racconto di Gonzalo Moure, nel quale queste tematiche sono molto presenti e vengono utilizzate senza ricorrere a censura. Il secondo capitolo analizza la vita dell’autore e propone i momenti più significativi della sua carriera artistica, professionale e personale, oltre al suo impegno sociale nell’associazione Bubisher a sostegno della causa saharawi. In questo capitolo troviamo, inoltre, un elenco dettagliato delle opere e delle collaborazioni letterarie dell’autore, un accenno al suo stile di scrittura e la trascrizione dell’intervista da me fatta in Spagna a settembre 2015. Nel terzo capitolo si propone l’analisi approfondita del racconto di Moure: l’aspetto paratestuale, le caratteristiche generali del libro, la trama, i personaggi, il tempo e lo spazio del racconto, così come i temi e i valori trattati. Sono inoltre presenti anche le interviste con l’illustratrice e con l’editor. Il quarto capitolo propone la traduzione del racconto En un bosque de hoja caduca, rispettando il layout della versione originale spagnola. Infine, il quinto capitolo vede il commento alla traduzione e le principali categorie di problemi linguistici riscontrati durante il processo traduttivo quali morfosintassi, lessico, toponimi e antroponimi, onomatopee, modi di dire e aspetti grafici.
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San Patrignano non rappresenta solo una comunità di recupero, ma anche un'azienda agricola che, al suo interno, vede realizzata l'intera filiera di produzione e lavorazione del latte vaccino. Uno dei prodotti di spicco, di grande importanza per l'economia locale, è certamente lo Squacquerone di Romagna Dop, un formaggio fresco, caratterizzato da particolari parametri chimico-fisici ed organolettici strettamente correlati al territorio d'origine. La ricerca, svoltasi in un periodo di dodici mesi, ha permesso di raccogliere un cospicuo quantitativo di dati, con l'obiettivo di valutare la qualità igienica, la sicurezza e la relazione con la materia prima utilizzata per la caseificazione. Le analisi sono state svolte secondo uno specifico piano di campionamento mensile, che prevedeva sia la determinazione della qualità microbiologica del latte utilizzato, prima e dopo la fase preliminare di pastorizzazione, sia la determinazione dei principali agenti degradativi e patogeni nel prodotto finito. Si sono volute evidenziare eventuali differenze in rapporto al periodo di raccolta del latte ed eventuali ripercussioni sulla qualità finale dello Squacquerone DOP. I risultati testimoniano l'ottima qualità del latte ottenuto dalle bovine presso la stalla San Patrignano, anche in relazione alla stagionalità. A conferma di ciò, la sporadica presenza di batteri degradativi, non in grado di influenzare in modo significativo la shelf life del prodotto Squacquerone, e l'assenza continuativa di batteri patogeni. Inoltre, i dati raccolti, in un'ottica di controllo qualità dell’azienda agricola, supportano l'identificazione dei punti critici del processo di produzione.
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L'elaborato presenta le opere della giovane scrittrice portoghese Ana Filipa Batista, blogger e scrittrice portoghese di diciassette anni, che ha conosciuto il suo debutto editoriale a soli undici anni. L’elaborato è articolato in tre capitoli, nei quali si ripercorre in ordine cronologico la carriera della giovane scrittrice, proponendo un’analisi delle sue opere dal punto di vista dei temi, dello stile, del linguaggio. Ogni capitolo è corredato da opportune traduzioni dal portoghese in italiano per poter guidare meglio il lettore attraverso il percorso suggerito. Ogni citazione è accompagnata dalla mia traduzione in nota o a fronte, mentre nel caso di testi particolarmente lunghi, si troverà la mia traduzione nel corpo della tesi e la versione originale portoghese in appendice.
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Radiolabelled somatostatin-based antagonists show a higher uptake in tumour-bearing mouse models than agonists of similar or even distinctly higher receptor affinity. Very similar results were obtained with another family of G protein-coupled receptor ligands, the bombesin family. We describe a new conjugate, RM2, with the chelator DOTA coupled to D-Phe-Gln-Trp-Ala-Val-Gly-His-Sta-Leu-NH(2) via the cationic spacer 4-amino-1-carboxymethyl-piperidine for labelling with radiometals such as (111)In and (68)Ga.
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Owing to its optimal nuclear properties, ready availability, low cost and favourable dosimetry, (99m)Tc continues to be the ideal radioisotope for medical-imaging applications. Bifunctional chelators based on a tetraamine framework exhibit facile complexation with Tc(V)O(2) to form monocationic species with high in vivo stability and significant hydrophilicity, which leads to favourable pharmacokinetics. The synthesis of a series of 1,4,8,11-tetraazaundecane derivatives (01-06) containing different functional groups at the 6-position for the conjugation of biomolecules and subsequent labelling with (99m)Tc is described herein. The chelator 01 was used as a starting material for the facile synthesis of chelators functionalised with OH (02), N(3) (04) and O-succinyl ester (05) groups. A straightforward and easy synthesis of carboxyl-functionalised tetraamine-based chelator 06 was achieved by using inexpensive and commercially available starting materials. Conjugation of 06 to a potent bombesin-antagonist peptide and subsequent labelling with (99m)Tc afforded the radiotracer (99m)Tc-N4-BB-ANT, with radiolabelling yields of >97% at a specific activity of 37 GBq micromol(-1). An IC(50) value of (3.7+/-1.3) nM was obtained, which confirmed the high affinity of the conjugate to the gastrin-releasing-peptide receptor (GRPr). Immunofluorescence and calcium mobilisation assays confirmed the strong antagonist properties of the conjugate. In vivo pharmacokinetic studies of (99m)Tc-N4-BB-ANT showed high and specific uptake in PC3 xenografts and in other GRPr-positive organs. The tumour uptake was (22.5+/-2.6)% injected activity per gram (% IA g(-1)) at 1 h post injection (p.i.). and increased to (29.9+/-4.0)% IA g(-1) at 4 h p.i. The SPECT/computed tomography (CT) images showed high tumour uptake, clear background and negligible radioactivity in the abdomen. The promising preclinical results of (99m)Tc-N4-BB-ANT warrant its potential candidature for clinical translation.
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Bombesin receptors are overexpressed on a variety of human tumors. In particular, the gastrin-releasing peptide receptor (GRPr) has been identified on prostate and breast cancers and on gastrointestinal stromal tumors. The current study aims at developing clinically translatable bombesin antagonist-based radioligands for SPECT and PET of GRPr-positive tumors.
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Somatostatin-based radiolabeled peptides have been successfully introduced into the clinic for targeted imaging and radionuclide therapy of somatostatin receptor (sst)-positive tumors, especially of subtype 2 (sst2). The clinically used peptides are exclusively agonists. Recently, we showed that radiolabeled antagonists may be preferable to agonists because they showed better pharmacokinetics, including higher tumor uptake. Factors determining the performance of radioantagonists have only scarcely been studied. Here, we report on the development and evaluation of four (64)Cu or (68)Ga radioantagonists for PET of sst2-positive tumors.
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Specific overexpression of cholecystokinin 2 (CCK2)/gastrin receptors has been demonstrated in several tumours of neuroendocrine origin. In some of these cancer types, such as medullary thyroid cancer (MTC), a sensitive diagnostic modality is still unavailable and therapeutic options for inoperable lesions are needed. Peptide receptor radionuclide therapy (PRRT) may be a viable therapeutic strategy in the management of these patients. Several CCK2R-targeted radiopharmaceuticals have been described in recent years. As part of the European Union COST Action BM0607 we studied the in vitro and in vivo characteristics of 12 1,4,7,10-tetraazacyclododecane-1,4,7,10-tetraacetic acid (DOTA)-conjugated CCK2R binding peptides. In the present study, we analysed binding and internalization characteristics. Stability, biodistribution and imaging studies have been performed in parallel by other centres involved in the project.
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The development of metabolically stable radiolabeled gastrin analogues with suitable pharmacokinetics is a topic of recent research activity. These imaging vectors are of interest because the gastrin/CCK2 receptor is highly overexpressed in different tumors such as medullary thyroid cancer, neuroendocrine tumors, and SCLC. The drawback of current targeting agents is either their metabolic instability or their high kidney uptake. We present the synthesis and in vitro and in vivo evaluation of 11 (111)In-labeled DOTA-conjugated peptides that differ by their spacer between the peptide and the chelate. We introduced uncharged but hydrophilic spacers such as oligoethyleneglycol, serine, and glutamine. The affinity of all radiopeptides was high with IC(50) values between 0.5 and 4.8 nM. The improvement of human serum stability is 500-fold within this series of compounds. In addition the kidney uptake could be lowered distinctly and the tumor-to-kidney ratio improved almost 60-fold if compared with radiotracers having charged spacers such as glutamic acid.
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PURPOSE: G protein-coupled receptor agonists are being used as radiolabeled vectors for in vivo localization and therapy of tumors. Recently, somatostatin-based antagonists were shown to be superior to agonists. Here, we compare the new [111In/68Ga]-labeled bombesin-based antagonist RM1 with the agonist [111In]-AMBA for targeting the gastrin-releasing peptide receptor (GRPR). EXPERIMENTAL DESIGN: IC50, Kd values, and antagonist potency were determined using PC-3 and HEK-GRPR cells. Biodistribution and imaging studies were done in nude mice transplanted with the PC-3 tumor. The antagonist potency was assessed by evaluating the effects on calcium release and on receptor internalization monitored by immunofluorescence microscopy. RESULTS: The IC50 value of [(nat)In]-RM1 was 14 +/- 3.4 nmol/L. [(nat/111)In]-RM1 was found to bind to the GRPR with a Kd of 8.5 +/- 2.7 nmol/L compared with a Kd of 0.6 +/- 0.3 nmol/L of [111In]-AMBA. A higher maximum number of binding site value was observed for [111In]-RM1 (2.4 +/- 0.2 nmol/L) compared with [111In]-AMBA (0.7 +/- 0.1 nmol/L). [(nat)Lu]-AMBA is a potent agonist in the immunofluorescence-based internalization assay, whereas [(nat)In]-RM1 is inactive alone but efficiently antagonizes the bombesin effect. These data are confirmed by the calcium release assay. The pharmacokinetics showed a superiority of the radioantagonist with regard to the high tumor uptake (13.4 +/- 0.8% IA/g versus 3.69 +/- 0.75% IA/g at 4 hours after injection. as well as to all tumor-to-normal tissue ratios. CONCLUSION: Despite their relatively low GRPR affinity, the antagonists [111In/68Ga]-RM1 showed superior targeting properties compared with [111In]-AMBA. As found for somatostatin receptor-targeting radiopeptides, GRP-based radioantagonists seem to be superior to radioagonists for in vivo imaging and potentially also for targeted radiotherapy of GRPR-positive tumors.