987 resultados para FILOLOGIA GERMANICA (CORSO AVANZATO),14696,Lingue e Letterature Straniere,0072,Lingue e letterature straniere,0078,,,,,,,2007,3


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Lo spagnolo si differenzia dalle altre lingue romanze per la sua abbondanza di arabismi; anche se la lingua spagnola si è sviluppata sulla base del latino volgare, il suo secondo elemento più caratterizzante è la presenza di un importante corpus lessico di origine araba. Tale è stato il risultato della convivenza di arabi e cristiani (ed ebrei) nella penisola iberica, durata più di ottocento anni. Quando i musulmani sbarcarono in Spagna (anno 711 d.C.) il latino e la sua cultura erano privi di dinamicità e bellezza, mentre la civiltà araba potente era in piena espansione, soprattutto tra i secoli IX e XII. I conquistati non poterono opporsi: l’arabo divenne la lingua del potere e gli abitanti della penisola sotto il dominio musulmano dovettero apprenderla. Ovviamente si conservava l’uso del latino nella scrittura e in ambito famigliare, ma gran parte della popolazione era pronta ad aprirsi alla lingua dei conquistatori, ricca di nuove sonorità, simbolo di esotica bellezza, ma soprattutto , lingua portatrice di conoscenza e sapere. L’arabo divenne quindi lingua veicolare tra le due comunità, sia in ambito politico-amministrativo sia in ambito culturale e scientifico.

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"Ricordi di scuola", il più celebre e personale tra i romanzi del giornalista, scrittore, umorista, nonché vignettista Giovanni Mosca, è il diario di un giovane maestro delle scuole elementari nella Roma fascista degli anni ’30. Il libro presenta uno stile semplice, fresco e lineare e racconta gli episodi di un maestro elementare e dei suoi alunni. La figura prevalente è sicuramente quella del maestro, un uomo “speciale” dalla personalità gentile, disponibile e per nulla severo, come ci si potrebbe aspettare, data l’epoca in cui il romanzo è ambientato, dimostrandosi comprensivo ed indulgente con i propri alunni senza però dimenticare la sua funzione educativa. Dal punto di vista della didattica il maestro Mosca si mostra diverso, quasi “rivoluzionario”. E’ un maestro che non dà voti e non boccia, che critica il nozionismo, i problemi astrusi e le poesie a memoria. Il racconto si compone di ventuno episodi, nei quali l’autore non nasconde la sua simpatia nei confronti degli alunni per la loro fantasia e la loro candida immaginazione e la sua ironia e la sua disapprovazione nei confronti degli adulti, di quei “grandi” che pensano di possedere la saggezza e la verità, ma che spesso si rivelano personaggi più immaturi e fragili dei loro stessi alunni. L’elaborato si compone di: introduzione al libro, traduzione di alcuni capitoli in lingua spagnola e analisi delle difficoltá traduttive incontrate durante la stesura.

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La tesi si ripropone di analizzare la figura dell’immigrato italiano nella Lione del Periodo interbellico. Partendo da considerazioni generali sull’immigrazione in Francia, il primo capitolo fornisce una visione generale sulla percezione degli stranieri oltralpe e indaga su come essi vengano confrontati a una società che li inquadra in rigide classificazioni identitarie, favorendo o meno la loro integrazione a seconda della nazionalità. Svolte queste premesse, il secondo capitolo è incentrato sugli italiani stanziatisi nel capoluogo della regione Rodano-Alpi. Con una prima analisi sulle principali aree di provenienza dei migranti, l’attenzione viene successivamente spostata sulle zone di arrivo, esaminando soprattutto i nuclei periferici che si sviluppano attorno alle grandi industrie, spesso in condizioni igieniche e ambientali del tutto precarie, e che accolgono la maggior parte dei lavoratori italiani. Il terzo capitolo si focalizza sul delicato gioco di equilibri tra fascismo e antifascismo. Se, da un lato, il regime tenta di controllare la vita dei cittadini italiani all’estero, coinvolgendo i consolati italiani, le associazioni cattoliche, sportive e musicali, dall’altro, i fuoriusciti e gli ambienti di sinistra vogliono allontanare gli italiani dalla sfera di influenza fascista. Un attento approfondimento è dedicato ai protagonisti di questi scontri e ai loro ideali. Gli anni ’30 sono caratterizzati da una serie di avvenimenti che influenzano significativamente la vita dei singoli migranti. Innanzi tutto, la Grande Depressione, che scatena aspre reazioni di xenofobia, obbligando numerosi immigrati al rientro in patria. Ma non solo, l’adesione italiana al Fronte popolare e alla guerra civile spagnola sono altri oggetti di studio del quarto capitolo. Il quinto capitolo conclude infine questo percorso. Incentrato sulla Seconda guerra mondiale, analizza gli immigrati italiani divisi tra occupazione tedesca, regime di Vichy, esercito e Resistenza francese.

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Questa tesi, nata da alcuni incontri avvenuti in questi tre anni di università, si propone di favorirne un altro. Nella traduzione di Fettnäpfchenführer Russland: Was sucht der Hering unterm Pelzmantel? di Veronika Wengert, infatti, si intersecano tre mondi, proprio quelli che hanno accompagnato la mia carriera universitaria: quello russo, descritto dall’autrice, quello tedesco, di cui il protagonista è rappresentante, e quello italiano, destinatario ideale della traduzione. Scopo dell’elaborato è quindi proporre a un ipotetico lettore italiano la traduzione dal tedesco di tre capitoli del libro, per me molto significativi per conoscere la cultura russa. Un incontro trilaterale per niente semplice, se si pensa che questo Fettnäpfchenführer, una “guida anti-gaffe per la Russia”, non è ascrivibile in un genere testuale definito e presenta funzioni testuali diverse, nonché molti riferimenti alla cultura tedesca e, ovviamente, alla realtà russa. Dopo un breve excursus su autrice e opera in questione, vengono analizzate alcune teorie della traduzione e altri aspetti interessanti, riguardanti soprattutto l’ironia e i realia. La traduzione italiana è affiancata dal testo originale tedesco, per facilitare il confronto e il riconoscimento delle strategie traduttive utilizzate, che vengono analizzate nel paragrafo successivo. Nella conclusione si ribadisce l’importanza della traduzione come ponte fra culture.

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Computer-assisted translation (or computer-aided translation or CAT) is a form of language translation in which a human translator uses computer software in order to facilitate the translation process. Machine translation (MT) is the automated process by which a computerized system produces a translated text or speech from one natural language to another. Both of them are leading and promising technologies in the translation industry; it therefore seems important that translation students and professional translators become familiar with this relatively new types of technology. Whether used together, not only might these two different types of systems reduce translation time, but also lead to a further improvement in the field of translation technologies. The dissertation consists of four chapters. The first one surveys the chronological development of MT and CAT tools, the emergence of pre-editing, post-editing and controlled language and the very last frontiers in this sector. The second one provide a general overview on the four main CAT tools that are used nowadays and tested hereto. The third chapter is dedicated to the experimentations that have been conducted in order to analyze and evaluate the performance of the four integrated systems that are the core subject of this dissertation. Finally, the fourth chapter deals with the issue of terminological equivalence in interlinguistic translation. The purpose of this dissertation is not to provide an objective and definitive solution to the complex issues that arise at any time in the field of translation technologies, this aim being well away from being achieved, but to supply information about the limits and potentiality that are typical of those instruments which are now essential to any professional translator.

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Il mio elaborato è focalizzato sulla storia dell’Estonia durante l’occupazione nazista, il periodo che ricoprì gli anni tra il 1941 al 1944. Il lavoro parte dalla descrizione della panoramica storica generale della seconda guerra mondiale in Estonia per passare al racconto dettagliato di uno degli strumenti di terrore utilizzato dai nazisti: i campi di concentramento. In questo lavoro mi soffermo sulle peculiarità dell’organizzazione dei più importanti campi di concentramento, che erano in funzione in tutto il territorio del paese in vari periodi della guerra e sulle categorie degli internati, dedicando una particolare attenzione ai deportati ebrei e all’Olocausto. Nonostante l’insieme dei campi estoni sia solo una piccola macchia nella mappa di tutti i campi creati dai nazisti nei territori occupati, esso fa parte di una delle tappe storiche più tragiche per il paese. La cosa che spesso viene dimenticata in Estonia e completamente sconosciuta all’estero. Pertanto, l’obiettivo che mi ero prefissata era quello di avvicinare il lettore italiano alla storia della seconda guerra mondiale in Estonia, non tramite una descrizione generale del regime, ma focalizzandosi sulla piccola realtà dei deportati nei campi di concentramento. Il tema del mio elaborato è strettamente legato agli aspetti del collaborazionismo, della memoria e dell’interpretazione della storia del paese. Sono gli argomenti che, come si vedrà, causano ancora problematiche nel paese baltico e pertanto sono molto attuali.

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Los mitos son un instrumento esencial para conocer la cultura de un pueblo y sus raíces porque nos permiten observar el mundo a través de la perspectiva singular de una determinada comunidad. Por ende, los mitos son vestigios de la visión común del mundo de un pueblo y de sus tradiciones y representan un instrumento para reconstruir la identidad social y cultural en el presente. Los mitos se emplean para revitalizar, subrayar y legitimizar la visión común que una determinada comunidad tiene y desempeñan, de este modo, un papel político. Los mitos vascos, en concreto, son esenciales y reflejan la necesidad del pueblo vasco de explicar el mundo y sus fenómenos sin embellecimientos superfluos. Los mitos vascos por excelencia son el mito de Mari, la divinidad-reina que representa un símbolo de fertilidad y el mito del Basajaun y Samartiniko, que intenta explicar el progreso derivado de la agricultura y de la industria. El culto de la etxe y los rituales que este culto implica representan un verdadero mito con sus propias divinidades. Por último, el euskera se presenta como el mito y el misterio más complejo de los euskaldunes. Todos estos relatos folclóricos y estas leyendas contribuyen a la creación de un único macromito: el mito vasco que se ha empleado en la sociedad contemporánea vasca para consolidar la identidad nacional y la unicidad de esta comunidad y para definir lo que significa realmente ser vascos.

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La finalità di questa tesi è un excursus a posteriori sulle derive degli estremismi ideologici come il femminismo e la misoginia. Ci si è avvalsi delle teorie di studiosi quali Freud, Lacan, Weininger, Simone de Beauvoir, come anche Maria Zambrano, Adriana Cavarero, John Berger, Judith Butler, Luce Irigay, Camille Paglia e altri esponenti pertinenti alla materia analizzata. Si è infine concluso con le teorie innovative di Silvia Montefoschi, formulando una soluzione ipotetica alle discriminazioni di genere, applicabile al campo socio-linguistico.

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La presente tesi si concentra sulla traduzione di parti scelte di Übersetzungstheorien. Eine Einführung, manuale di carattere saggistico ad opera della nota linguista tedesca Radegundis Stolze contenente una spiegazione esaustiva, chiara e dettagliata delle più note teorie divenute oggetto di studio della scienza della traduzione dalla nascita della disciplina fino ai giorni nostri. Punto di partenza dell’elaborato sarà l’analisi del saggio, in cui si tracciano le caratteristiche testuali del genere, sia per quanto riguarda il testo originale tedesco, sia per quanto riguarda quello italiano, in modo da notare le differenze e mettere in evidenza le principali tecniche da prendere in considerazione per la trasmissione del messaggio da un modello all’altro. In seguito sarà effettuata un’analisi del testo di partenza secondo i criteri di Brinker (2010) e Nord (2009) con particolare interesse all’aspetto grammaticale e tematico , al rapporto autore-lettore e agli aspetti interni ed esterni al testo. Sulla base di questa analisi verranno poi indicati gli aspetti più significativi a cui prestare attenzione durante la traduzione e si procederà alla traduzione vera e propria. Questa consta di due testi particolarmente significativi per la teoria della traduzione, rispettivamente il discorso sulla traduzione delle Sacre Scritture di Nida e la spiegazione della Teoria dello skopos di Vermeer e Rice. Alla traduzione vera e propria seguiranno un commento riguardante le principali problematiche incontrate e le tecniche utilizzate di volta in volta per risolverle e un paragrafo conclusivo a riassumere i risultati ottenuti.

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Le but de ce mémoire est d'identifier les caractéristiques typiques du discours touristique à travers une analyse argumentative de trois guides touristiques d'éditeurs et de langue français sur l'Italie du Sud, respectivement le guide «Routard», «Petit futé» et «Le guide bleu». Dans le premier chapitre, j'ai tracé l'histoire du développement et de la diffusion de ce genre textuel à travers les siècles. Ensuite, à travers une analyse non seulement linguistique mais qui prend en compte aussi les éléments et les stéréotypes culturels, j'ai mis en exergue les différences de style des trois guides et la manière dont ils présentent une destination peu connue au public français telle que l'Italie du Sud. En particulier, il a été possible, à travers les textes des guides, de retrouver une représentation pas toujours stéréotypée des Italiens et des Français aussi. Le dernier chapitre est consacré à une étude purement linguistique des textes touristiques, dont j'ai pris en considération des éléments récurrents comme la formule, le lexique évaluatif, la technique du balancement axiologique et la poéticité du langage. En conclusion, avec les outils fournis par l'analyse argumentative et culturelle, il a été possible de répertorier les éléments du style et du langage que l'on pourrait considérer comme typiques du discours de promotion touristique et, en même temps, d'identifier les différences entre les trois guides qui montrent comment un même genre peut se décliner de multiples façons différentes.

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Résumé Le propos général de ce travail est de s’interroger sur l’importance d’une éducation plurilingue et interculturelle dans le panorama mondial actuel, complexe et diversifié et sur les modalités qu’on peut utiliser pour faire de cette diversité, apparemment problématique, une richesse supplémentaire. Le problème de la pluralité linguistique en Europe est encore loin de trouver une réponse consensuelle. Je commencerai ainsi ce mémoire par une brève analyse de cette problématique et je m’arrêterai à une approche spécifique : l’intercompréhension entre langues apparentées, une solution possible et souhaitable dans le cadre d’une croissante mobilité intra-européenne. Le travail est divisé en trois parties, chacune correspondante à un chapitre. La première partie est consacrée au thème du « plurilinguisme » et au besoin d’une éducation plurilingue en Europe. La deuxième partie veut parcourir rapidement la question des politiques linguistiques, notamment de celles mise en place par l’Italie et la France dans le cadre de la diffusion et de l’apprentissage des langues. Dans la troisième partie, j’ analyserai, de manière plus approfondie, l’approche de l’intercompréhension, cherchant de donner une définition et une explication de ce concept et de faire comprendre son importance à l’intérieur de notre société. Je présenterai, en outre, comme exemples illustratifs, les plusieurs projets européens présents sur la scène. Le mémoire se terminera avec des réflexions de caractère général sur le sujet.

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Este trabajo se concentra sobre el papel que los anglicismos desempeñan en la lengua italiana. Se compara el uso de anglicismos en la lengua italiana con su uso en la lengua española, y se reflexiona sobre las razones de una presencia mayor en italiano de anglicismos no adaptados, y una tendencia en español a traducir los préstamos a la hora de importarlos, produciendo calcos. Se utilizarán los informativos televisivos como fuentes, en cuanto, por un lado, son espejo de la lengua hablada, y, por otro, influencian el proceso de interferencia, o sea, la manera en la que los anglicismos entran en la lengua de llegada. Se proponen ejemplos de palabras que los telediarios italianos utilizan en forma no adaptada, acompañados de su equivalente en español y un ejemplo práctico de su uso en informativos españoles. El objetivo de este trabajo es observar la proliferación de anglicismos en italiano, analizando el campo de la economía en informativos destinados a un público no especializado, comparando esta tendencia de la lengua italiana con la del español y reflexionar sobre la necesidad de uso de los anglicismos recogidos en el corpus del trabajo y/o su posible sustitución por equivalentes de las lenguas analizadas.

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Quel che Steiner e molti altri criticano alla lingua contemporanea è il fatto di conformarsi troppo facilmente ai dettami della scienza e della società odierna, svuotando le parole del loro senso e della loro bellezza. Ciò che la scienza e la società in generale tendono a dimenticare, infatti, è che la lingua è composta di parole, fonemi, suoni. La tesi si articola in due Sezioni: una Premessa pedagogica e una Premessa antropologica. La Premessa pedagogica si compone di un solo capitolo, nel quale metteremo a confronto due metodi apparentemente molto diversi tra loro ma che, in realtà, trovano un loro accordo. Si tratta di Jean Piaget e Maria Montessori: del primo affronteremo opere quali Lo strutturalismo e L’epistemologia genetica dal punto di vista dell’acquisizione dei processi cognitivi, focalizzandoci soprattutto sull’apprendimento del linguaggio; della seconda sottolineeremo gli approcci educativi tenuti al fine di un apprendimento linguistico che non risenta di traumi ma che sia fondato su basi scientifiche. Introdurremo il ruolo della musica nei piani didattici e l’importanza di assegnarle una funzione più precisa e determinante. La Premessa antropologica si compone di due capitoli, entrambi dedicati alla musica. Nel Capitolo I parleremo della musicoterapia, un tipo di approccio fondato sul potere comunicativo della musica al fine di ripristinare la comunicazione verbale come è comunemente intesa. Nel Capitolo II, infine, parleremo del Mother Tongue Method introdotto da Shinichi Suzuki e ancora oggi riconosciuto in tutto il mondo. Si tratta di una metodologia che vuole rendere la musica parte delle vite degli individui tanto spontaneamente quanto il linguaggio. La musica diventa, dunque, uno strumento utile a formare i bambini sin da piccoli perché possano affrontare ogni ambito della loro vita con fermezza e abilità.

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Lo scopo della seguente tesi è di presentare la traduzione di un capitolo della guida turistica “Sight-walking Bologna: Dalla parte della città”, dedicata al capoluogo emiliano. La guida propone diversi itinerari a tema, tutti inediti e di particolare interesse; quello che ho scelto è dedicato alla riscoperta dei canali sotterranei che attraversano la città ed è ricco di cenni storico-artistici e curiosità. Lo completano due ricette tipiche della cucina bolognese. A spingermi a scegliere questo tema è stato l’amore per la mia città, Bologna, e il desiderio di promuoverne ad un pubblico di lingua tedesca un aspetto che, nonostante l’impegno delle autorità e delle associazioni cittadine, è ancora poco conosciuto: il mondo sotterraneo nascosto nel suo “ventre”. Questa esperienza è stata estremamente utile e stimolante perché mi ha dato la possibilità di mettere in pratica le nozioni teoriche acquisite durante questi anni di studio nonché di migliorare la mia padronanza e naturalezza nell’uso della lingua tedesca. In secondo luogo mi ha consentito di conoscere meglio la storia della mia città e di guardarla con occhi diversi. Il mio lavoro si sviluppa in quattro capitoli. Nel primo e nel secondo capitolo vengono presentate le principali caratteristiche, rispettivamente, della guida turistica come tipo testuale e del testo specifico di cui mi sono occupata, con riferimento agli studi di Christiane Nord, Katharina Reiss e Mary Snell-Hornby. Il terzo capitolo contiene la mia proposta di traduzione e il quarto capitolo è invece dedicato all’analisi delle principali difficoltà incontrate nel processo traduttivo e alle strategie adottate per risolverle.

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Il Centro di Documentazione sul Nazionalsocialismo di Colonia è un importante sito museale che fornisce uno spaccato della vita, della società e della politica al tempo del Terzo Reich nella città di Colonia e non solo. Allestito in un edificio appartenuto alla Gestapo, nei sotterranei presenta ancora le prigioni in cui furono detenute alcune delle vittime del Regime, luogo oggi divenuto monumento commemorativo. Durante un soggiorno a Colonia nell’ambito del progetto Erasmus, ho avuto l’opportunità di tradurre in italiano l’audioguida del Centro di Documentazione. Vista la mole del testo integrale, in questa tesi vengono analizzati alcuni dei testi che per le loro caratteristiche linguistiche o di contenuto hanno presentato i maggiori problemi traduttivi. Si procederà inoltre ad un’analisi più generale della traduzione in ambito museale, descrivendone le peculiarità che influenzano la strategia traduttiva. Attraverso la selezione dei testi presentati in questa tesi, si è cercato di ricreare l’eterogeneità che caratterizza il testo dell’audioguida per quanto riguarda la tipologia testuale e il registro linguistico. In particolare, in ogni capitolo si analizza un genere testuale diverso: testi caratterizzati dal linguaggio coniato dal Nazionalsocialismo, testi a carattere storico, testi a carattere espressivo e infine una testimonianza orale. In ogni sezione si evidenzieranno le diverse esigenze traduttive e soprattutto le varie strategie adottate per far sì che le tante voci contenute nell’audioguida potessero raccontare la propria storia anche ad un pubblico italiano.