961 resultados para Circuito capacitivo
Resumo:
L'elaborato di tesi tratta la caratterizzazione del rendimento di un circuito convertitore di energia elettrica in energia meccanica. La conversione viene svolta con una procedura più complessa, ma più efficiente rispetto alla conversione classica. Il circuito studiato è soggetto alle problematiche legate all'energy harvesting, tuttavia ha il vantaggio di non necessitare di alimentazione esterna.
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La tecnologia odierna, orientata sempre di più verso il “low-power”, ha permesso di poter sviluppare sistemi elettronici in grado di autoalimentarsi senza alcun bisogno di sorgenti di energia tradizionali. Questo è possibile, ad esempio, utilizzando trasduttori piezoelettrici, in grado di trasformare l’energia meccanica, provocata ad esempio da una vibrazione, in un’altra forma di energia che, in tal caso, risulta essere una grandezza elettrica. Il settore principale in cui viene impiegato questo componente è quello dell’Energy Harvesting, ovvero un campo dell’elettronica in cui si cerca di estrarre dall'ambiente circostante bassissime quantità di energia mediante tecniche opportune, cercando di ridurre i consumi dei circuiti di controllo annessi e renderli, in maggior parte, il più possibile autosufficienti. L’obiettivo è quello di implementare alcune tecniche di recupero dell’energia mediante circuiti gestiti a microcontrollore e valutare se tali metodiche portino a risultati accettabili in grado di soddisfare quelli che sono i requisiti che il mondo dell’Energy Harvesting richiede.
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In questo lavoro si vuole mostrare come sia possibile realizzare un circuito per energy harvesting totalmente autonomo, quindi senza l’ausilio di batterie, per sorgenti ultra-low voltage, in particolare per sorgenti termoelettriche sottoposte a piccoli gradienti di temperatura ed in grado di erogare tensioni di qualche decina di millivolt. Si esporrà come il circuito sia capace di avviarsi, autosostenersi ed alimentare un piccolo carico. Si è scelta una architettura basata su componenti discreti suddivisa in due macro blocchi: un circuito di startup implementato attraverso un’architettura a trasformatore piezoelettrico e un boost converter pilotato in catena aperta da un oscillatore ultra-low power.
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Studio sul funzionamento dei dispositivi di lubrificazione e raffreddamento dei motoriduttori. Centraline di raffreddamento esterne. Analisi perdite di carico.
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Il lavoro presentato di seguito è volto al miglioramento delle prestazioni dell'apparato per la Tecar terapia prodotto da EME.srl. Tale apparato presenta, allo stato attuale, un sistema basato principalmente su circuiti a componenti attivi operanti in regione lineare che producono una oscillazione a 455kHz, la amplificano e infine la adattano alle caratteristiche richieste per tale apparato. Ampiezza dell'oscillazione e corrente sul carico (paziente) vengono controllate mediante un doppio sistema di retroazione: uno analogico e uno basato su microcontrollore. Entrambi i sistemi lavorano sui valori medi di tensione e corrente. Lo scopo di tale elaborato è quello di migliorare tale apparato rendendo possibile il controllo di nuovi parametri, come la frequenza di oscillazione cosa non possibile nell'attuale implementazione. Si valuterà, nell'ambito dell'attività di tesi, se mantenere l'idea costruttiva originale in cui si aveva un oscillatore autonomo con una cascata di amplificazione a efficienza non elevatissima, retroazionato analogicamente e un controllo mediante uC, oppure passare ad una nuova architettura totalmente gestita da uC sfruttando topologie utilizzate in altri macchinari di EME.srl con l'aggiunta di soluzioni tratte dal mondo delle energie rinnovabili. Per lo studio di tale apparato verrà effettuata inoltre una caratterizzazione sperimentale del corpo umano utilizzando la mano di un soggetto volontario per avere un carico campione realistico e cercando ulteriori riscontri in letteratura.
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L'elaborato riguarda il progetto di un circuito di condizionamento del segnale per sistemi di misura reologica. Il circuito è stato studiato per essere interfacciato con un sistema di misura in fase di studio all'Università di Bologna, sebbene il suo utilizzo nei sistemi di analisi nel dominio delle frequenze sia del tutto generale. Il sistema di misura esistente compie un'analisi chimico-fisica di alimenti, generalmente liquidi, in modo da caratterizzare nel dominio delle frequenze la risposta elettrica ad uno stimolo sinusoidale a frequenza variabile. In particolare, il sistema genera due segnali X(f) ed Y(f). Tuttavia, in molti casi di interesse la dinamica del segnale risulta molto piccola rispetto al range massimo del segnale. Lo scopo del circuito di condizionamento è quello di aumentare la dinamica dei segnali X(f) ed Y(f) in modo da rendere i grafici più leggibili. Tale obiettivo è stato ottenuto mediante la progettazione di un opportuno stadio di amplificazione a guadagno programmabile. Il sistema è controllato da un microcontrollore dotato di interfaccia USB con cui comunica con un PC. Le misure effettuate mostrano che il circuito progettato è in grado di amplificare correttamente la dinamica dei segnali acquisiti nel range 0-VDD.
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Introduzione alla tecnologia PCB. Introduzione software design Circuit Maker Conversione circuito per micro-potenze con CircuitMaker
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Questo lavoro di Tesi, svolto nell’ambito dell’esperimento BEC3 presso il LENS, costituisce il primo approccio al problema della stabilizzazione del campo magnetico di bias in una trappola per atomi ultra-freddi. Stabilizzare il campo magnetico generato da una coppia di bobine si traduce nello stabilizzare la corrente che le attraversa e il primo passo verso la soluzione di questo problema consiste nello stimare lo spettro di potenza del rumore in corrente del circuito. A questo scopo è stata misurata la PSD (Power Spectral Density) del segnale ai capi di diversi sensori per alcuni valori di corrente erogata da due diversi alimentatori. La PSD è stata misurata sia in maniera diretta, che indiretta, attraverso la trasformata di Fourier della Funzione di Autocorrelazione del segnale, misurata nelle stesse condizioni descritte. I dati raccolti costituiscono la base da cui partire per la progettazione e la realizzazione del circuito di stabilizzazione.
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Questo elaborato tratta la realizzazione di una scheda a circuito stampato. Essa è stata pensata con il compito di testare un circuito integrato per l'Energy Harvesting, progettato dall'Univesità di Bologna. La scheda implementerà numerose sorgenti alternative eterogenee Low-Power, cosicché il circuito integrato riuscirà ad estrapolarne una carica elettrica fino ad un massimo di alcuni milliwatt. Questa potenza sarà sufficiente ad alimentare qualsiasi dispositivo Low-Power.
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Nos interrogamos por los principios que hacen circular bienes desde los donantes hacia los receptores que intervienen en este circuito. Dadas las características de estas donaciones analizamos las "escenas sociales" donde ambos intervienen. Nos interesa discutir un punto sensible de las donaciones: su carácter gratuito o desinteresado. Lejos de suponer que estas donaciones están desprovistas de obligaciones, como sugiere parte de la literatura, consideramos que las mismas están presentes para animar la circulación de recursos. Lo que intentamos es interpretarlas como principios que explican este circuito. Desde esta perspectiva señalamos la triple circulación económica, simbólica y moral.
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A partir de las reflexiones sobre las contradicciones y posibilidades en el análisis de los discursos de científicos y las prácticas de los usuarios de Cannabis en Argentina, se pretende reconsiderar las tareas de las Ciencias Sociales en el escenario del presente social en transformación. El propósito es abordar un análisis desde una perspectiva geopolítica que no ignore los procesos ni la discusión científica que tienen lugar en los países de la región Cono Sur ya que dependen de un mismo circuito, el del tráfico ilegal de Cannabis, producido y prensado en Paraguay para comercializarlo en Brasil, Argentina, Chile y Uruguay. Con respecto a este último país, si bien significa un porcentaje pequeño de la producción, con la Regulación este 2014, se estipula que tenderá a salir del circuito como mercado de consumo en un tiempo corto. Al analizar los usos de esta planta podría resultar fructífero interpretar los alcances de reformas legislativas en el intento de reducir el poder económico de su tráfico ilegal en el Cono Sur, así como también cuando se trata de desvendar contradicciones inherentes al narcotráfico, que inyecta dinero ilegal a través del lavado de activos, invirtiéndolo en varios frentes, permitiendo su crecimiento exponencial. El narcotráfico se entiende a partir de esta investigación como circuito con actores invisibles y criminalizados y como segundo negocio ilegal más lucrativo y funcional a las crisis de sobreacumulación
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Fil: Rodríguez, Esteban. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.
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Exercícios físicos auxiliam na melhora do equilíbrio, entretanto há carência de protocolos específicos para trabalhar preventivamente o equilíbrio funcional (EF) e a possibilidade de quedas (PQ) em idosos da comunidade. O objetivo deste estudo foi avaliar o efeito de um Circuito de exercícios sensoriais (CE) sobre o EF e a PQ em mulheres idosas. Completaram o estudo 57 idosas, divididas em grupo experimental (G1= 32; 65,61±4,72 anos) e grupo controle (G2 = 25; 68,41±4,99 anos). G1 praticou 12 semanas de CE composto por 13 estaçoes em forma de circuito. Foram realizadas 2 aulas semanais de 50 minutos de duraçao, compostas por aquecimento, exercícios sensoriais e volta à calma. O grau de dificuldade foi progressivo ao longo do treinamento. EF e PQ foram avaliados antes e depois da intervençao, respectivamente pela Escala de Equilíbrio de Berg (EEB) e pelo Indice de Possibilidade de Quedas (IPQ). Utilizou-se estatística nao paramétrica para análise dos dados, adotando-se em todos os testes nível de significância 5(p¾0,05). G1 apresentou incremento significativo no EF (p = 0,001) e reduçao significativa na PQ (p = 0,013). Estes resultados indicam que a prática do Circuito de exercícios sensoriais é capaz de melhorar o equilíbrio e diminuir a possibilidade de quedas em idosas
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En el marco de Mundo Nuevo, Programa de Divulgación y Enseñanza de las Ciencias (UNLP), surge el proyecto "Los caminos de la diversidad". La propuesta está destinada a los alumnos, alumnas y docentes de ESB y tiene como propósito principal el de propiciar un intercambio de recursos y estrategias didácticas entre los docentes de los establecimientos educativos que forman parte del proyecto y los del Programa. Para llevarla a cabo se generó un espacio de trabajo diferente llamado "circuito" como práctica metodológica que permite un seguimiento sistemático y continuidad temporal de las actividades. Así, el "circuito" consiste en una serie de encuentros sucesivos con directivos, docentes, alumnos y alumnas que incluye entrevistas, trabajo en modalidad taller, tutorías y encuentros de integración. En este contexto se promueve la construcción activa de significados a través del aprendizaje cooperativo donde todos los integrantes del circuito se erigen como verdaderos actores y promotores de sus propios cambios; permitiendo además compartir un espacio de reflexión crítica sobre los saberes y haceres en el aula. El eje conceptual vertebrador se sustenta en la diversidad en sus distintas manifestaciones, con especial énfasis en la diversidad biológica y las relaciones que se establecen con otros conceptos centrales en ciencias tales como sistema, interacciones, patrones, procesos, etc. Se efectúa una evaluación "en proceso" de la propuesta valorando como aspectos positivos, entre otros, la retroalimentación continua que se establece entre los docentes participantes y los integrantes de Mundo Nuevo. La puesta en práctica se inició en el año 2005. Desde entonces participaron 18 cursos de 1er año de ESB, provenientes de 11 establecimientos educativos diferentes. Hasta la actualidad trabajaron en la propuesta 495 alumnos.
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Led to become a national productive Center, the Great Dourados Region, which consists of 40 cities located in the south of the state of Mato Grosso do Sul - Brazil, emerged as a grain productive region from the middle of the 1970s in the 20th century to the beginning of the 21st century. Using modern agricultural techniques, the land organization in this region was ruled by a development policy which was not concerned with the socio environmental aspects of the area. In this context, the present work aims to analyze the development process of the Great Dourados region, through soybean production and its relation to the confinement of the indigenous people present in the Area. This integration happened due to the money and for it, inserting this Region into a national productive pattern which guided the farmers to modern crops, mainly soybean. The land cultivation was not the only productive activity that granted the Region an economic integration, to both the national and international market. From the end of the Paraguay War (1870) to the middle of the 70s, there were at least two other ways to the regional economic integration. One of them happened with the traditional activities of cattle raising and the extraction of the Paraguay tea (maté/ Yerba Mate) from 1870 to 1937, which divided the regional territory into large farmlands focused on the external market. The other way happened with the need to create a market for the agricultural production and for the demand for manufactured goods, which reorganized the regional territory into small farmlands, as a result of colonization projects from 1943 to 1956. Since 1976, with the creation of the Special Program for the Development of the Great Dourados Region (Prodegran), the capitalist relations of production, which were consolidated in the area, were not ruled almost exclusively by the traditional activities of cattle raising and the extraction of the Paraguay tea, in order to create a new accumulation center connected to the modern crops. As this new accumulation center was created, the Region was led to a selective and dependent integration process, in which many farmers changed their accumulation centers to modern grain crops, causing environmental degradation, productive exclusion and ethnical-cultural conflicts with the indigenous community