986 resultados para Girometti, Giuseppe.


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During this work has been developed an innovative methodology for continuous and in situ gas monitoring (24/24 h) of fumarolic and soil diffusive emissions applied to the geothermal and volcanic area of Pisciarelli near Agnano inside the Campi Flegrei caldera (CFc). In literature there are only scattered and in discrete data of the geochemical gas composition of fumarole at Campi Flegrei; it is only since the early ’80 that exist a systematic record of fumaroles with discrete sampling at Solfatara (Bocca Grande and Bocca Nuova fumaroles) and since 1999, even at the degassing areas of Pisciarelli. This type of sampling has resulted in a time series of geochemical analysis with discontinuous periods of time set (in average 2-3 measurements per month) completely inadequate for the purposes of Civil Defence in such high volcanic risk and densely populated areas. For this purpose, and to remedy this lack of data, during this study was introduced a new methodology of continuous and in situ sampling able to continuously detect data related and from its soil diffusive degassing. Due to its high sampling density (about one measurement per minute therefore producing 1440 data daily) and numerous species detected (CO2, Ar, 36Ar, CH4, He, H2S, N2, O2) allowing a good statistic record and the reconstruction of the gas composition evolution of the investigated area. This methodology is based on continuous sampling of fumaroles gases and soil degassing using an extraction line, which after undergoing a series of condensation processes of the water vapour content - better described hereinafter - is analyzed through using a quadrupole mass spectrometer

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Alla luce delle improrogabili necessità ambientali, le prospettive di crescita del mercato dei bio-combustibili e quindi del biodiesel, sono molto ampie; si rende quindi necessario lo sviluppo di nuovi processi chimici in grado di valorizzare il co-prodotto della sintesi del biodiesel, ovvero il glicerolo. Tra le varie opzioni proposte dalla recente letteratura scientifica e brevettuale, la trasformazione one-pot del glicerolo ad acido acrilico può rappresentare una soluzione. All’interno di questa tematica, durante il periodo di tesi ho eseguito uno studio di catalizzatori a base di ossidi misti contenenti tungsteno, molibdeno e/o vanadio. Tali ossidi presentano sia funzionalità acida, necessaria per il primo stadio di disidratazione del glicerolo ad acroleina, sia funzionalità redox, necessaria all’ossidazione dell’acroleina ad acido acrilico. I sistemi tri-componente W-V-Mo si sono rivelati catalizzatori attivi e selettivi per la sintesi diretta di glicerolo ad acido acrilico. La miglior performance catalitica di questa classe di catalizzatori ha consentito di ottenere selettività in acido acrilico del 31%, con selettività totale ad acido acrilico ed acroleina superiore al 38% (valori tra i più elevati rispetto a quelli riportati in letteratura). Infine, si è dimostrato che i catalizzatori a base di W-V-Mo sono sistemi potenzialmente sfruttabili anche in impianti a doppio stadio per la produzione di acido acrilico con alimentazioni miste propilene/glicerolo. Ulteriori studi sono attualmente in corso per approfondire le capacità catalitiche degli ossidi misti studiati.

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Negli ultimi anni l’interesse nei confronti dell’H2 è cresciuto notevolmente per l’aumento della richiesta energetica mondiale. Uno dei processi più importanti per la produzione di H2 utilizza la reazione di Water-Gas Shift (WGS) per il trattamento delle correnti in uscita dai processi di steam reforming o di ossidazione parziale catalitica. CO + H2O  CO2 + H2 ∆H0298 = -41,2 KJ/mol Sono quindi stati sviluppati sistemi catalitici attivi nella reazione di WGS a media temperatura (circa 300 °C). Partendo da sistemi catalitici a base di Cu/Zn/Al, ottenuti da precursori idrotalcitici e sviluppati in lavori di tesi precedenti, sono state effettuate modifiche nella composizione al fine di aumentarne l’attività e la stabilità. L’aggiunta di piccole quantità di Mg ha un effetto positivo sull’attività dei sistemi catalitici, con effetti più evidenti a 250 °C. Tuttavia, l’aumento del contenuto di Mg, sebbene migliori le proprietà fisiche del catalizzatore (area superficiale e dispersione del Cu) sia del campione calcinato che di quello scaricato dopo reazione, peggiora drasticamente l’attività catalitica. L’aggiunta di piccole quantità di Mg sembra portare alla stabilizzazione della specie attiva Cu+ e promuovere un meccanismo redox superficiale (Cu0 e Cu+). E’ possibile correlare la conversione del CO con il rapporto ZnO/Cu, confermando il ruolo nella reazione di WGS dell’interazione Cu0/ZnO libero. La sostituzione di Mg con Ba comporta un miglioramento delle prestazioni catalitiche, in particolare nelle condizioni MTS (300 °C), suggerendo una più facile dissociazione dell’acqua legata alla stabilizzazione degli ossidrili da parte dei siti basici. È però accompagnato da una diminuzione della stabilità nelle condizioni di reazione. L’aggiunta di piccole quantità di La, Ce o Zr (con un rapporto Al/R = 50 mol/mol) incrementa la stabilità termica, sia in termini di proprietà fisiche che di attività catalitica. A seguito dei cicli termici di invecchiamento accelerato, infatti, non si riscontrano importanti diminuzioni di attività catalitica, evidenziando un’elevata stabilità della fase attiva.

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La chirurgia con ultrasuoni focalizzati guidati da MRI (MR-g-FUS) è un trattamento di minima invasività, guidato dal più sofisticato strumento di imaging a disposizione, che utilizza a scopo diagnostico e terapeutico forme di energia non ionizzante. Le sue caratteristiche portano a pensare un suo possibile e promettente utilizzo in numerose aree della patologia umana, in particolare scheletrica. L'osteoma osteoide affligge frequentemente pazienti di giovane età, è una patologia benigna, con origine ed evoluzione non chiare, e trova nella termoablazione con radiofrequenza continua sotto guida CT (CT-g-RFA) il suo trattamento di elezione. Questo lavoro ha valutato l’efficacia, gli effetti e la sicurezza del trattamento dell’osteoma osteoide con MR-g-FUS. Sono stati presi in considerazione pazienti arruolati per MR-g-FUS e, come gruppo di controllo, pazienti sottoposti a CT-g-RFA, che hanno raggiunto un follow-up minimo di 18 mesi (rispettivamente 6 e 24 pazienti). Due pazienti erano stati esclusi dal trattamento MR-g-FUS per claustrofobia (2/8). Tutti i trattamenti sono stati portati a termine con successo tecnico e clinico. Non sono state registrate complicanze o eventi avversi correlati all’anestesia o alle procedure di trattamento, e tutti i pazienti sono stati dimessi regolarmente dopo 12-24 ore. La durata media dei trattamenti di MR-g-FUS è stata di 40±21 min. Da valori di score VAS pre-trattamento oscillanti tra 6 e 10 (su scala 0-10), i trattamenti hanno condotto tutti i pazienti a VAS 0 (senza integrazioni farmacologiche). Nessun paziente ha manifestato segni di persistenza di malattia o di recidiva al follow-up. Nonostante la neurolisi e la risoluzione dei sintomi, la perfusione del nidus è stata ritrovata ancora presente in oltre il 70% dei casi sottoposti a MR-g-FUS (4/6 pazienti). I risultati derivati da un'analisi estesa a pazienti più recentemente arruolati confermano questi dati. Il trattamento con MR-g-FUS sembra essere efficace e sicuro nel risolvere la sintomatologia dell'osteoma osteoide.

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Obbiettivo. Analizzare la funzionalità polmonare e diaframmatica dopo interventi di plicatura del diaframma con rete di rinforzo peri-costale eseguiti per relaxatio e riparazione di ernia transdiaframmatica cronica mediante riduzione e sutura diretta. Metodi. Dal 1996 al 2010, 10 pazienti con relaxatio unilaterale del diaframma e 6 pazienti con ernia transdiaframmatica cronica misconosciuta sono stati sottoposti a chirurgia elettiva. Gli accertamenti preoperatori e al follow-up di 12 mesi includevano prove di funzionalità respiratoria, misura della pressione massimale inspiratoria alla bocca in clino e ortostatismo, emogasanlisi, TC del torace e dispnea score. Risultati. I pazienti dei due gruppi non differivano in termini di funzionalità respiratoria preoperatoria nè di complicanze postoperatorie; al follow-up a 12 mesi il gruppo Eventrazione mostrava un significativo aumento del FEV1% (+18,2 – p<0.001), FVC% (+12,8 – p<0.001), DLCO% (+6,84 – p=0,04) e pO2 (+9,8 mmHg – p<0.001). Al contrario nrl gruppo Ernia solo il miglioramento della pO2 era significativo (+8.3 – p=0.04). Sebbene la massima pressione inspiratoria (PImax) fosse aumentata in entrambi i gruppi al follow-up, i pazienti operati per ernia mostravano un miglioramento limitato con persistente caduta significativa della PImax dall’ortostatismo al clinostatismo (p<0.001). Il Transitional dyspnoea score è stato concordante con tali miglioramenti pur senza differenze significative tra i due gruppi. La TC del torace ha evidenziato una sopraelevazione dell’emidiaframma suturato, senza recidiva di ernia, mentre i pazienti sottoposti a plicatura hanno mantenuto l’ipercorrezione. Conclusioni. L’utilizzo di un rinforzo protesico è sicuro e sembra assicurare risultati funzionali migliori a distanza in termini di flussi respiratori e di movimento paradosso del diaframma (valutato mediante PImax). Lacerazioni estese del diaframma coinvolgenti le branche principali di suddivisione del nervo frenico si associano verosimilmente a una relaxatio che può quindi ridurre il guadagno funzionale a lungo termine se non adeguatamente trattata mediante l’utilizzo di un rinforzo protesico.

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Solo il 60% dei candidati alla resincronizzazione cardiaca risponde in termini di rimodellamento ventricolare inverso che è il più forte predittore di riduzione della mortalità e delle ospedalizzazioni. Due cause possibili della mancata risposta sono la programmazione del dispositivo e i limiti dell’ approccio transvenoso. Nel corso degli anni di dottorato ho effettuato tre studi per ridurre il numero di non responder. Il primo studio valuta il ritardo interventricolare. Al fine di ottimizzare le risorse e fornire un reale beneficio per il paziente ho ricercato la presenza di predittori di ritardo interventricolare diverso dal simultaneo, impostato nella programmazione di base. L'unico predittore è risultato essere l’ intervallo QRS> 160 ms, quindi ho proposto una flow chart per ottimizzare solo i pazienti che avranno nella programmazione ottimale un intervallo interventricolare non simultaneo. Il secondo lavoro valuta la fissazione attiva del ventricolo sinistro con stent. I dislocamenti, la soglia alta di stimolazione del miocardio e la stimolazione del nervo frenico sono tre problematiche che limitano la stimolazione biventricolare. Abbiamo analizzato più di 200 angiografie per vedere le condizioni anatomiche predisponenti la dislocazione del catetere. Prospetticamente abbiamo deciso di utilizzare uno stent per fissare attivamente il catetere ventricolare sinistro in tutti i pazienti che presentavano le caratteristiche anatomiche favorenti la dislocazione. Non ci sono più state dislocazioni, c’è stata una migliore risposta in termini di rimodellamento ventricolare inverso e non ci sono state modifiche dei parametri elettrici del catetere. Il terzo lavoro ha valutato sicurezza ed efficacia della stimolazione endoventricolare sinistra. Abbiamo impiantato 26 pazienti giudicati non responder alla terapia di resincronizzazione cardiaca. La procedura è risultata sicura, il rischio di complicanze è simile alla stimolazione biventricolare classica, ed efficace nell’arrestare la disfunzione ventricolare sinistra e / o migliorare gli effetti clinici in un follow-up medio.

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Le scelte di asset allocation costituiscono un problema ricorrente per ogni investitore. Quest’ultimo è continuamente impegnato a combinare diverse asset class per giungere ad un investimento coerente con le proprie preferenze. L’esigenza di supportare gli asset manager nello svolgimento delle proprie mansioni ha alimentato nel tempo una vasta letteratura che ha proposto numerose strategie e modelli di portfolio construction. Questa tesi tenta di fornire una rassegna di alcuni modelli innovativi di previsione e di alcune strategie nell’ambito dell’asset allocation tattica, per poi valutarne i risvolti pratici. In primis verificheremo la sussistenza di eventuali relazioni tra la dinamica di alcune variabili macroeconomiche ed i mercati finanziari. Lo scopo è quello di individuare un modello econometrico capace di orientare le strategie dei gestori nella costruzione dei propri portafogli di investimento. L’analisi prende in considerazione il mercato americano, durante un periodo caratterizzato da rapide trasformazioni economiche e da un’elevata volatilità dei prezzi azionari. In secondo luogo verrà esaminata la validità delle strategie di trading momentum e contrarian nei mercati futures, in particolare quelli dell’Eurozona, che ben si prestano all’implementazione delle stesse, grazie all’assenza di vincoli sulle operazioni di shorting ed ai ridotti costi di transazione. Dall’indagine emerge che entrambe le anomalie si presentano con carattere di stabilità. I rendimenti anomali permangono anche qualora vengano utilizzati i tradizionali modelli di asset pricing, quali il CAPM, il modello di Fama e French e quello di Carhart. Infine, utilizzando l’approccio EGARCH-M, verranno formulate previsioni sulla volatilità dei rendimenti dei titoli appartenenti al Dow Jones. Quest’ultime saranno poi utilizzate come input per determinare le views da inserire nel modello di Black e Litterman. I risultati ottenuti, evidenziano, per diversi valori dello scalare tau, extra rendimenti medi del new combined vector superiori al vettore degli extra rendimenti di equilibrio di mercato, seppur con livelli più elevati di rischio.

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studio di fattibilità di un motore diesel fan con all'interno argomenti sviluppati circa albero motore, pistone e testata

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In this work we studied the efficiency of the benchmarks used in the asset management industry. In chapter 2 we analyzed the efficiency of the benchmark used for the government bond markets. We found that for the Emerging Market Bonds an equally weighted index for the country weights is probably the more suited because guarantees maximum diversification of country risk but for the Eurozone government bond market we found a GDP weighted index is better because the most important matter is to avoid a higher weight for highly indebted countries. In chapter 3 we analyzed the efficiency of a Derivatives Index to invest in the European corporate bond market instead of a Cash Index. We can state that the two indexes are similar in terms of returns, but that the Derivatives Index is less risky because it has a lower volatility, has values of skewness and kurtosis closer to those of a normal distribution and is a more liquid instrument, as the autocorrelation is not significant. In chapter 4 it is analyzed the impact of fallen angels on the corporate bond portfolios. Our analysis investigated the impact of the month-end rebalancing of the ML Emu Non Financial Corporate Index for the exit of downgraded bond (the event). We can conclude a flexible approach to the month-end rebalancing is better in order to avoid a loss of valued due to the benchmark construction rules. In chapter 5 we did a comparison between the equally weighted and capitalization weighted method for the European equity market. The benefit which results from reweighting the portfolio into equal weights can be attributed to the fact that EW portfolios implicitly follow a contrarian investment strategy, because they mechanically rebalance away from stocks that increase in price.

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La necessità di raggiungere la sostenibilità ambientale delle produzioni industriali rappresenta un motore di sviluppo per tecnologie impiantistiche innovative e nuove filosofie produttive. Ad esempio, la necessità di promuovere lo smaltimento dei clorofluorocarburi, causa i loro dimostrati effetti dannosi sullo strato di ozono stratosferico, ha promosso lo sviluppo di nuovi processi industriali[1]. In questo ambito ha acquisito sempre maggior importanza la reazione di idrodeclorurazione, in particolare, rivolta alla produzione di idrocarburi fluorurati insaturi che mostrino caratteristiche interessanti per la produzione di polimeri con specifiche proprietà di resistenza meccanica, termica e chimica[2]. In questo lavoro di tesi sono stati studiati catalizzatori innovativi per la reazione di idrodeclorurazione in presenza di H2 di un etere clorofluorurato prodotto dalla Solvay Specialty Polymers Italy (1,2dicloro 1,2,2-trifluoro-1-trifluorometossi etano - AM) per la produzione di perfluorometilviniletere (MVE).

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This dissertation investigates corporate governance and dividend policy in banking. This topic has recently attracted the attention of numerous scholars all over the world and currently remains one of the most discussed topics in Banking. The core of the dissertation is constituted by three papers. The first paper generalizes the main achievements in the field of relevant study using the approach of meta-analysis. The second paper provides an empirical analysis of the effect of banking corporate governance on dividend payout. Finally, the third paper investigates empirically the effect of government bailout during 2007-2010 on corporate governance and dividend policy of banks. The dissertation uses a new hand-collected data set with information on corporate governance, ownership structure and compensation structure for a sample of listed banks from 15 European countries for the period 2005-2010. The empirical papers employ such econometric approaches as Within-Group model, difference-in-difference technique, and propensity score matching method based on the Nearest Neighbor Matching estimator. The main empirical results may be summarized as follows. First, we provide evidence that CEO power and connection to government are associated with lower dividend payout ratios. This result supports the view that banking regulators are prevalently concerned about the safety of the bank, and powerful bank CEOs can afford to distribute low payout ratios, at the expense of minority shareholders. Next, we find that government bailout during 2007-2010 changes the banks’ ownership structure and helps to keep lending by bailed bank at the pre-crisis level. Finally, we provide robust evidence for increased control over the banks that receive government money. These findings show the important role of government when overcoming the consequences of the banking crisis, and high quality of governance of public bailouts in European countries.

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This thesis gives an overview of the history of gold per se, of gold as an investment good and offers some institutional details about gold and other precious metal markets. The goal of this study is to investigate the role of gold as a store of value and hedge against negative market movements in turbulent times. I investigate gold’s ability to act as a safe haven during periods of financial stress by employing instrumental variable techniques that allow for time varying conditional covariance. I find broad evidence supporting the view that gold acts as an anchor of stability during market downturns. During periods of high uncertainty and low stock market returns, gold tends to have higher than average excess returns. The effectiveness of gold as a safe haven is enhanced during periods of extreme crises: the largest peaks are observed during the global financial crises of 2007-2009 and, in particular, during the Lehman default (October 2008). A further goal of this thesis is to investigate whether gold provides protection from tail risk. I address the issue of asymmetric precious metal behavior conditioned to stock market performance and provide empirical evidence about the contribution of gold to a portfolio’s systematic skewness and kurtosis. I find that gold has positive coskewness with the market portfolio when the market is skewed to the left. Moreover, gold shows low cokurtosis with the market returns during volatile periods. I therefore show that gold is a desirable investment good to risk averse investors, since it tends to decrease the probability of experiencing extreme bad outcomes, and the magnitude of losses in case such events occur. Gold thus bears very important and under-researched characteristics as an asset class per se, which this thesis contributed to address and unveil.

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In questo lavoro si descrive la realizzazione di un apparato per misure di diffusione Compton da solidi, mostrando in seguito i risultati ottenuti. Nel primo capitolo si introducono alcuni fondamenti sui processi di diffusione di radiazione, affrontati attraverso un approccio di tipo classico. Nel secondo capitolo si descrive la diffusione anelastica di tipo Compton, partendo dal caso dell'elettrone stazionario e spostandosi successivamente sull'elettrone bersaglio in moto; sempre in questo capitolo si introducono cenni su sezione d'urto differenziale non relativistica, regime Compton e profili Compton. Nel terzo capitolo sono riportate le proprietà fondamentali dei rivelatori a semiconduttore, che verranno utilizzati nel corso della prova. Nel quarto capitolo si ha la descrizione dell'apparato sperimentale: partendo da una sorgente di bario, viene riportata la progettazione di un apparato atto a realizzare misure di diffusione Compton a diversi angoli; in particolare, sono descritti i progetti per la produzione dei collimatori per la sorgente e il rivelatore e il procedimento di calibrazione dello stesso. Nel quinto capitolo vengono esposti i risultati sperimentali, realizzando misure di diffusione a diversi angoli e sfruttando campioni differenti; vengono qui verificate alcune proprietà della diffusione Compton, come la dipendenza dall'angolo e dal materiale bersaglio. Nel sesto ed ultimo capitolo, infine, si riportano alcune conclusioni sul lavoro svolto.

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Pervasive Sensing is a recent research trend that aims at providing widespread computing and sensing capabilities to enable the creation of smart environments that can sense, process, and act by considering input coming from both people and devices. The capabilities necessary for Pervasive Sensing are nowadays available on a plethora of devices, from embedded devices to PCs and smartphones. The wide availability of new devices and the large amount of data they can access enable a wide range of novel services in different areas, spanning from simple data collection systems to socially-aware collaborative filtering. However, the strong heterogeneity and unreliability of devices and sensors poses significant challenges. So far, existing works on Pervasive Sensing have focused only on limited portions of the whole stack of available devices and data that they can use, to propose and develop mainly vertical solutions. The push from academia and industry for this kind of services shows that time is mature for a more general support framework for Pervasive Sensing solutions able to enhance frail architectures, promote a well balanced usage of resources on different devices, and enable the widest possible access to sensed data, while ensuring a minimal energy consumption on battery-operated devices. This thesis focuses on pervasive sensing systems to extract design guidelines as foundation of a comprehensive reference model for multi-tier Pervasive Sensing applications. The validity of the proposed model is tested in five different scenarios that present peculiar and different requirements, and different hardware and sensors. The ease of mapping from the proposed logical model to the real implementations and the positive performance result campaigns prove the quality of the proposed approach and offer a reliable reference model, together with a direction for the design and deployment of future Pervasive Sensing applications.

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People are daily faced with intertemporal choice, i.e., choices differing in the timing of their consequences, frequently preferring smaller-sooner rewards over larger-delayed ones, reflecting temporal discounting of the value of future outcomes. This dissertation addresses two main goals. New evidence about the neural bases of intertemporal choice is provided. Following the disruption of either the medial orbitofrontal cortex or the insula, the willingness to wait for larger-delayed outcomes is affected in odd directions, suggesting the causal involvement of these areas in regulating the value computation of rewards available with different timings. These findings were also supported by a reported imaging study. Moreover, this dissertation provides new evidence about how temporal discounting can be modulated at a behavioral level through different manipulations, e.g., allowing individuals to think about the distant time, pairing rewards with aversive events, or changing their perceived spatial position. A relationship between intertemporal choice, moral judgements and aging is also discussed. All these findings link together to support a unitary neural model of temporal discounting according to which signals coming from several cortical (i.e., medial orbitofrontal cortex, insula) and subcortical regions (i.e., amygdala, ventral striatum) are integrated to represent the subjective value of both earlier and later rewards, under the top-down regulation of dorsolateral prefrontal cortex. The present findings also support the idea that the process of outcome evaluation is strictly related to the ability to pre-experience and envision future events through self-projection, the anticipation of visceral feelings associated with receiving rewards, and the psychological distance from rewards. Furthermore, taking into account the emotions and the state of arousal at the time of decision seems necessary to understand impulsivity associated with preferring smaller-sooner goods in place of larger-later goods.