925 resultados para riduzione selettiva della furfurale sintesi di alcol furfurilico catalizzatori a base di CaO e CaCO3 metanolo come fonte di idrogeno reazione di Hydrogen Transfer


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Il termine Gaslighting trae origine dal titolo di un’opera teatrale del 1944, “Gaslight”. Narra la storia di un marito che, utilizzando delle strategie, in particolare l’alterazione della luce delle lampade a gas della casa, spinge la moglie a dubitare di se stessa e delle sue capacità critiche fino a condurla sull’orlo della pazzia. Modalità di abuso psicologico che solo di recente ha suscitato l’interesse di studiosi, psicologi, psichiatri, medici e giuristi. Attenzione da attribuire anche ad una maggiore partecipazione ai problemi sociali realizzata dai mass-media che espongono al pubblico quotidiane storie di persecuzioni e maltrattamenti famigliari. Per cui il presente lavoro ha come obiettivo proprio la descrizione del fenomeno del gaslighting, ponendo particolare attenzione agli aspetti prettamente giuridici di questa forma di abuso psicologico.

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Il monopolio statale si rompe in Italia già nel 1976 e le piccole antenne private sono nate come funghi. Talvolta gli studiosi hanno ipotizzato che questo settore radiofonico fiorisca e sia in continua crescita in Italia, comparato particolarmente alla situazione finlandese. Tra i radioascoltatori internazionali l'Italia è considerata il paradiso delle antenne locali per la gran quantità degli impianti radiofonici in ambito locale. Si ipotizza anche che la gran quantità delle stazioni di radio garantisca automaticamente l'obiettività dell'informazione, o almeno la polifonia della radio. Invece in Finlandia lo Stato ha limitato il diritto di impiantare una stazione radio e il numero delle stazioni in rete con una legge abbastanza rigida a livello europeo per controllare la privatizzazione del settore e la diffusione della nuova ideologia di radiofonia libera. Con la mia ricerca vorrei affermare la correttezza di tali ipotesi e, allo stesso tempo, verificare se l'Italia sia tuttora un paradiso di radiofonia locale. Uno degli scopi di questa ricerca è far capire che la formazione e la struttura del campo radiofonico dipende spesso della società intorno a sé. Dal momento che l'analisi si basa parzialmente sui metodi quantitativi, diamo un'occhiata ai numeri delle stazioni statali, reti nazionali e seminazionali e radio locali e provinciali nella provincia di Parma e in Finlandia Propria. Inoltre in questa tesi di laurea vorrei ricercare quali potrebbero essere i motivi storici, legislativi, culturali ed economici che hanno influito sul precoce sviluppo italiano nel campo della radiofonia locale. Per dare una più ampia visione della situazione italiana, ho fatto delle osservazioni sulla struttura del campo radiofonico in questi due paesi, sulle differenze essenziali tra Finlandia e Italia e sui motivi che influiscono nella nascita della radiofonia privata in ambito locale paragonando i fatti italiani con quelli finlandesi. Questa ricerca può dare un contributo importante agli appassionati del radioascolto ed essere utile come inizio di una più vasta valutazione di radiofonia locale per coloro che sono interessati ai mass media come mezzi di comunicazione, di potere e di democrazia. Contrariamente agli articoli anteriori e alle ricerche fatte, ormai la radiofonia provinciale non ha più molta importanza in Italia. Possiamo dire che non ci sia più un modello italiano da ammirare, perché le reti nazionali dominano le frequenze e raccolgono ormai un pubblico di dimensioni ragguardevoli e in continua crescita. Anche se il numero delle emittenti locali è diminuito notevolmente nella provincia di Parma, non possiamo concludere che la radiofonia locale in Italia sia morta basandosi su una sola ricerca che riguarda il cambiamento della struttura radiofonica in una località italiana.

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Con il termine "Mobile-Health" si intende l’uso di tecnologie mobili in ambito medico-sanitario. Questa tesi si propone di fornire un quadro generale di come i sistemi di Mobile-Health possano aiutare nell'assistenza e nel monitoraggio della gravidanza. Attraverso l'analisi delle ricerche effettuate in questo campo, e lo studio dei sistemi attualmente utilizzati in ambito ospedaliero, si cerca di valutare se effettivamente questo tipo di tecnologie può fornire un contributo significativo nell'assistere le donne incinte. Viene trattato il tema del Self-Management che riguarda appunto l'auto-gestione della propria condizione di salute attraverso l’uso di tecnologie mobili. Vengono introdotti problemi e complicazioni della gravidanza e i corrispettivi trattamenti. Si analizzano studi e ricerche che riguardano dispositivi e software per le donne incinte, compreso il tema delle “app mediche”. Infine, grazie al contributo delle dottoresse Iliana Colonna e Marina Carfagna (coordinatrici ostetriche negli ospedali di Rimini e Cesena), si presenta una panoramica sull’attuale uso di tecnologie nei reparti ospedalieri di ostetricia.

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Il presente elaborato si propone di analizzare i moderni sistemi d’isolamento sismico. In particolare si studiano il funzionamento e le procedure di calcolo degli isolatori a pendolo scorrevole, facendo riferimento alle prescrizioni dell’attuale normativa tecnica e si analizza l’affidabilità sismica di una struttura isolata con tali dispositivi. Nell’ottica di voler introdurre i concetti base della progettazione antisismica, nel primo capitolo, vengono descritte le origini del fenomeno sismico, per arrivare alla definizione di accelerogramma di un terremoto. Per comprendere il passaggio da accelerogramma a spettro dell’azione sismica, si introduce la dinamica dei sistemi ad un grado di libertà per poi arrivare a definire gli spettri di risposta previsti dall’attuale normativa. Nel secondo capitolo vengono illustrati gli scopi e le funzionalità dell’isolamento sismico per poi passare in rassegna le principali tipologie di dispositivi antisismici attualmente in commercio. Nel terzo capitolo si analizza nel dettaglio il funzionamento degli isolatori a pendolo scorrevole, studiandone la modellazione matematica alla base e le procedure di calcolo previste dall’Eurocodice 8 e dalle NTC 08. Nello stesso capitolo viene progettato un dispositivo di isolamento a pendolo scorrevole, secondo l'analisi lineare equivalente. Nel quarto capitolo viene illustrata l’analisi sismica effettuata dagli ingegneri Castaldo, Palazzo e Della Vecchia, dell’università di Salerno, i cui risultati sono riportati nella rivista scientifica Engeneering structures, n. 95, 2015, pp. 80-93. Lo studio è effettuato sul modello strutturale tridimensionale di un edificio in calcestruzzo armato, isolato alla base con dispositivi a pendolo scorrevole.

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La salvaguardia e conservazione del Patrimonio Artistico ed Architettonico rappresentano un aspetto imprescindibile di ogni cultura, e trovano le loro fondamenta nella coscienza e conoscenza dei Beni. Il rilievo è l’operazione basilare per acquisire una conoscenza rigorosa di un oggetto nella sua geometria e in altre sue caratteristiche. Le finalità delle operazioni di rilevamento sono molteplici, dall’archiviazione a scopo di documentazione fino all’indagine conservativa volta alla diagnostica e alla progettazione di interventi. I modelli digitali, introdotti dallo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, permettono una perfetta conoscenza del bene, non necessitano di contatto diretto durante la fase di rilevamento e possono essere elaborati secondo le esigenze del caso. Le tecniche adottate nel Reverse Engineering si differenziano per il tipo di sensore utilizzato: quelle fotogrammetriche utilizzano sensori di tipo “passivo” e trovano oggi largo impiego nel settore dei Beni Culturali grazie agli strumenti di Structure from Motion, mentre strumenti basati su sensori di tipo “attivo” utilizzano Laser o proiezione di luce strutturata e sono in grado di rilevare con grande precisione geometrie anche molto complesse. La costruzione del modello della fontana del Nettuno e della torre Garisenda di Bologna costituiscono un valido esempio di applicazione delle tecniche di rilievo digitale, e dimostrano la validità delle stesse su oggetti di diversa dimensione in due diversi ambiti applicativi: il restauro e il monitoraggio. Gli sviluppi futuri del Reverse Engineering in questo ambito sono molteplici, e la Geomatica rappresenta senza dubbio una disciplina fondamentale per poterli realizzare.

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In questa tesi si discute la formulazione di una teoria quantistica della dinamica libera di particelle e stringhe relativistiche. La dinamica relativistica viene costruita in entrambi i casi a partire dalla formulazione classica con invarianza di gauge della parametrizzazione di, rispettivamente, linee e fogli di mondo. Si scelgono poi condizioni di gauge-fixing dette di cono-luce. La teoria quantistica viene poi formulata usando le prescrizioni di quantizzazione canonica di Dirac.

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It is observed that Hartmann flow sustains wave propagation in its centre region for waves whose phase speed is less than the maximum flow speed. Similar to the previous observations it is found that viscous boundary layers around the critical level and at the wall replace the exponential regions and wave sinks required for over-reflection in the inviscid flow. The uniform magnetic field stabilizes the flow for small-wave-number disturbances along thez-direction. Over-reflection is confined to a few ranges of phase speeds for which the two boundary layers are close together rather than widely separated. These ranges correspond exactly to those for which unstable eigenmodes exist. Over-reflection is associated with a wave phase tilt opposite in direction to the shear.

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A Administração Pública brasileira vive uma significativa crise de eficiência, enquanto a reforma gradual da legislação facilitou o acesso ao Poder Judiciário. No lugar de pleitear direitos perante o Poder Executivo e, na eventual hipótese de indeferimento, buscar a correção pontual de abusos ou ilegalidades na via judicial, cada vez mais pessoas têm procurado de imediato a tutela jurisdicional, como se o juiz pudesse ou devesse substituir o papel do administrador. Isto sobrecarrega os tribunais, desvirtua o seu papel e contribui para que eles passem a padecer dos mesmos problemas que a Administração. À luz da garantia de inafastabilidade da apreciação das lesões a direito pelo Judiciário, a jurisprudência já condicionou o interesse de agir ao exaurimento da via administrativa, já dispensou totalmente o prévio requerimento administrativo, e, em movimento pendular, recentemente iniciou esforço para, entre os dois extremos, delinear as hipóteses em que a existência de interesse processual de agir depende de um ato de indeferimento administrativo que caracterize a resistência do réu à pretensão do autor para que, sem criar óbices intransponíveis à concretização dos direitos, o acesso desmedido aos juízes não se converta em novo obstáculo ao acesso à Justiça efetiva.

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In this work we investigate the lateral periodicity of symmetrically strained (GaIn)As/GaAs/Ga(PAs)/GaAs superlattices by means of X-ray scattering techniques. The multilayers were grown by metalorganic Vapour phase epitaxy on (001)GaAs substrates, which were intentionally off-oriented towards the [011]-direction. The substrate off-orientation and the strain distribution was found to affect the structural properties of the superlattices inducing the generation of laterally ordered macrosteps. Several high-resolution triple-crystal reciprocal space maps, which were recorded for different azimuth angles in the vicinity of the (004) Bragg diffraction and contour maps of the specular reflected beam collected in the vicinity of the (000) reciprocal lattice point, are reported and discussed. The reciprocal space maps clearly show a two-dimensional periodicity of the X-ray peak intensity distribution which can be ascribed to the superlattice periodicity in the direction of the surface normal and to a lateral periodicity in a crystallographic direction coinciding with the miscut orientation. The distribution and correlation of the vertical as well as of the lateral interface roughness was investigated by specular reflectivity and diffuse scattering measurements. Our results show that the morphology of the roughness is influenced by the off-orientation angle and can be described by a 2-dimensional waviness.

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Two approximate formulae to calculate the eigenvalues of pure quadrupole interaction in Mossbauer effect studies have been proposed and the eigenvalue coefficients in the formulae have been given for various excited states and ground states of the nucleus with different spin. All the eigenvalues of pure quadrupole interaction between both excited state and ground state of nucleus with spin I = 3/2 divided-by 9/2 and the electric-field gradient with different asymmetry parameter (eta = 0 divided-by 1.0) have been calculated by these formulae. The results show that the accuracies in all the calculations are more satisfactory or same in comparison with those obtained by the formula of Shenoy and Dunlap, especially when the asymmetry parameter of electric-field gradient is larger than 0.8 for the nucleus with spin I = 5/2.

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This article presents the application of a theatrical technique—Playback Theatre, which was developed in the United States during the 1970s—to social intervention, as a narrative and listening space that confers value and dignity upon the person and the unique and distinct individual experiences that facilitate their social and relational integration. This art of being oneself, as the author states, uses the oral tradition and spontaneous and creative communication of psychodrama and combines them with theatrical expression. This technique has been shown to be pertinent to both community social work and support groups for persons in problematic situations. The aim of this is to celebrate some specific moment of their lives, as individuals or as a community, and to define strategies for improving living conditions or resolving or alleviating conflicts. It is also used to assess the achievements of the proposed objectives, to strengthen the motivation to change and to transform existing relationships into collaborative ones. This is possible not only owing to the participation of persons, but also to the assumption of different roles that can permit the overcoming of certain traumatic events.In addition to support groups, it is used for the training and supervision of social work professionals. The theatrical technique in question allows them to assume roles as diverse as narrator, audience or actor, whether simultaneously or successively. Taking the role of «performer» or guide to the theatrical action requires prior preparation in order for the group of participants to be able to pool their individualities and their emotions and reflect on them. The participatory methodology that Playback Theatre proposes is important in community social work and is posed in a new and transformative key.

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O presente estudo ocupa-se de uma problemática em Didática – as relações entre a investigação científica e o desenvolvimento do campo – e assenta no pressuposto de que essas relações se constroem conjugando o pensamento e a atuação de investigadores, académicos, professores, e formadores de professores, numa ação conjunta conduzida com a participação comprometida das suas instituições profissionais e orientada para o desenvolvimento de todos os intervenientes, da sua área de atividade e, assim, do ensino/aprendizagem e dos alunos. Nesse sentido, o estudo foi concebido no intuito de criar condições propícias ao estreitamento das relações em foco, tendo em vista, simultaneamente, o aprofundamento do conhecimento sobre a problemática. Assumiu, pois, uma finalidade de intervenção no terreno e uma finalidade científica de avaliação da experiência proporcionada por essa intervenção, na expectativa do alargamento da compreensão do objeto de estudo. Na confluência dessas finalidades, a investigação desenvolveu-se como um estudo de caso norteado por duas proposições teóricas: - A colaboração entre académicos e professores, no âmbito de projetos de investigação em Didática, e o comprometimento das instituições profissionais de ambos com essas iniciativas colaborativas poderão favorecer o desenvolvimento do campo, dos atores que nele intervêm e das instituições implicadas. - A formação contínua de professores centrada na investigação em Didática poderá constituir espaço privilegiado para o desenvolvimento dessas dinâmicas de colaboração. No alinhamento destas proposições com a finalidade interventiva do estudo, diferentes atores em Didática foram desafiados a envolver-se numa iniciativa de investigação/formação colaborativa e daí resultou o caso analisado nesta investigação, o projeto ICA/DL (Investiga, Colabora e Atua em Didática de Línguas). Tal projeto, realizado no âmbito de uma parceria formalizada num Protocolo de Colaboração, envolveu uma equipa composta por cinco docentes do Departamento de Didática e Tecnologia Educativa (atual Departamento de Educação) da Universidade de Aveiro e por 4 professores da Escola Secundária Dr. João Carlos Celestino Gomes – Ílhavo e implicou ainda, institucionalmente, a universidade, a escola e o Centro de Formação das Escolas do Concelho de Ílhavo (atualmente, Centro de Formação de Associação de Escolas dos Concelhos de Ílhavo, Vagos e Oliveira do Bairro). As atividades do projeto iniciaram-se no final de 2003, com os primeiros encontros de negociação da parceria, e prolongaram-se até meados de 2007, altura em que a equipa reuniu pela última vez. O programa operacional central desenvolveu-se entre janeiro de 2004 e novembro de 2005 e concretizou-se num percurso de investigação e de formação em colaboração entre académicos e professores, concebido e implementado pela equipa e acreditado pelo Conselho Científico-Pedagógico da Formação Contínua. Tal programa centrou-se no estudo de um tópico em Didática de Línguas (a competência de aprendizagem plurilingue), na realização de intervenções de ensino/aprendizagem, no âmbito do mesmo tópico, junto dos alunos na escola e na avaliação da experiência com base em dados empíricos. A investigação que sobre o caso se conduziu, ao orientar-se, na prossecução da segunda finalidade estabelecida, para a compreensão da influência das dinâmicas colaborativas de investigação/formação sobre o desenvolvimento dos intervenientes (equipa, parceiros institucionais e alunos na escola), é também um estudo de impacte. A condução do processo empírico deu prioridade à produção de uma leitura integrada e complexa, capaz de evidenciar os impactes do projeto, interpretando-os com base na análise dos processos que terão condicionado a sua ocorrência. Nessa medida, a metodologia revestiu-se, intencionalmente, de uma natureza eminentemente interpretativa e qualitativa, socorrendo-se da triangulação de fontes, dados e procedimentos de análise. Contudo, o método integrou também procedimentos quantitativos, em particular, um exercício estatístico que, correlacionando totais de evidências verificadas e totais de evidências possíveis, procurou tornar mais precisa a avaliação da dimensão do impacte alcançado pelo projeto. Ensaiou-se, assim, uma abordagem metodológica em estudos de impacte em Educação, que propõe potenciar a compreensão de casos complexos, conjugando interpretação e objetivação/quantificação. A análise desvendou constrangimentos e obstáculos na vivência dos princípios conceptuais fundadores da noção de investigação/formação colaborativa que sustentou as proposições de partida e que fez emergir o ICA/DL. Tais dificuldades limitaram a assunção de responsabilidades partilhadas na condução processual da experiência, condicionaram dinâmicas supervisivas nem sempre colaborativas e facilitadoras e manifestaram-se em atitudes de compromisso por vezes frágil com o projeto. E terão afetado a concretização das expectativas iniciais de desenvolvimento de todos os participantes, determinando impactes de dimensão globalmente algo dececionante, assimetrias substantivas de influência da experiência levada a cabo no desenvolvimento profissional dos elementos da equipa e no desenvolvimento institucional e repercutindo-se em efeitos pouco expressivos no desenvolvimento dos alunos, no que toca a capacidades ativas de comunicação e de aprendizagem, enquadradas pelo tópico didático trabalhado no âmbito do projeto. Mas revelaram-se também sinais claros de que se avançou no sentido da concretização dos pressupostos colaborativos que sustentaram a iniciativa. Foi possível reunir académicos, professores e instituições educativas em torno da ideia de investigação/formação em colaboração e mobilizá-los como parceiros que se comprometeram na construção de um projeto assente nessa ideia. E percebeu-se que, apesar de pouco expressivo, houve impacte, pois há indicadores de que o projeto contribuiu positivamente para o desenvolvimento dos intervenientes. Na equipa, sinalizaram-se efeitos sobretudo nas práticas de ensino/aprendizagem das professoras e, no caso particular de uma delas, que teve uma participação mais envolvida em atividades de investigação, manifestaram-se impactes substancialmente mais notórios do que nos restantes elementos do grupo e que abrangeram diferentes dimensões da profissionalidade. As académicas, embora menos do que as professoras, também evidenciaram desenvolvimento, dominantemente, nos planos da investigação em Didática de Línguas e da formação de professores. E o ICA/DL parece ter proporcionado também impactes positivos junto das instituições implicadas, especialmente junto da universidade, designadamente, no que toca ao aprofundamento do pensamento sobre a problemática que sustentou a experiência e ao desenvolvimento de projetos de investigação. Por seu turno, os alunos, tendo revelado sinais modestos de reforço das suas capacidades de ação como interlocutores em situações de comunicação plurilingue e como aprendentes de línguas, deram mostras claras de terem tomado consciência de atitudes e de recursos que favorecem o desenvolvimento desses dois papéis. Para além disso, os responsáveis pela parceria, apesar dos obstáculos que limitaram o alcance dos seus propósitos, reafirmaram, na conclusão do projeto, a sua confiança nos princípios colaborativos que os uniram, antecipando a continuidade de uma experiência que entenderam como primeiro passo na concretização desses princípios. No balanço das fragilidades vividas e dos ganhos conquistados pelo ICA/DL, o estudo permite renovar a convicção inicial no poder transformador das práticas de investigação/formação colaborativa em Didática, e assim, na emergência de uma comunidade una de professores e de académicos, movida por um projeto comum de desenvolvimento da Educação. Nessa perspetiva, avançam-se sugestões que abrangem a investigação, o processo de ensino/aprendizagem nas escolas, a formação de professores, as políticas em Didática e a Supervisão.

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Dall'inizio della crisi economica del 2008 il populismo ha assunto una dimensione europea presentandosi in contesti fino ad allora considerati insospettabili come il Regno Unito. Questa diffusione non ha toccato però la Terra Lusitana. Lo scopo di questa tesi è quello di riflettere sulle cause che determinano l'immunità al populismo del Portogallo. Dopo una rassegna generale con i principali contributi sull'argomento abbiamo individuato nella letteratura le variabili in grado di spiegare il successo e l'insuccesso dei fenomeni di populismo. Invece di applicarle direttamente al solo caso portoghese abbiamo preferito testarle su quattro nazioni europee caratterizzate dalla presenza del populismo e soggette ad una crisi economico-politica: Spagna, Francia, Italia, Grecia. Il risultato di questa comparazione ci ha portato a scartare tutte le variabili tranne quella della Leadership permettendoci di proporre l'ipotesi che il mancato successo populista in Portogallo derivi dall'assenza di imprenditori politici capaci di sfruttare la struttura di opportunità apertasi con la crisi economico-politica. Abbiamo testato questa nostra ipotesi andando ad analizzare due dei casi di populismo riscontrabili: Alberto João Jardim, governatore di Madeira, ed il Partido Nacional Renovador, partito ascrivibile alla destra radicale populista. Entrambi i casi da noi analizzati sembrano dimostrare la nostra teoria.

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Contient : 1 Lettre de « FRANÇOYS DE LORRAINE,... à la royne... Du camp de Mariebourg, le premier jour de juillet 1554 » ; 2 « Coppie de la lettre du roy HENRY second... au pape Paul 4e, au mois de juin 1556 » ; 3 Lettre d'« ANTOYNE [DE BOURBON] au roy... A Nerac, le VIe jour de may 1556 » ; 4 Lettre d'« ANTOYNE [DE BOURBON] à monseigneur mon cousin, monseigneur le duc de Montmorancy, pair et connestable de France... A Nerac, le XIme jour de may 1556 » ; 5 Lettre d'« ANTOYNE [DE BOURBON] au roy... A Nerac, le XVIe jour d'apvril 1556 » ; 6 Lettre, en arabe, du sultan SOLIMAN II au roi Henri II. 1556 ; 7 Traduction italienne de ladite lettre, par « IBRAHIM BECH » ; 8 « Double des lectres escriptes au roy par l'archevesque de Vienne [CHARLES DE MARILLAC]. Du XXVIe fevrier 1556 » ; 9 Lettre de « F[RANÇOIS], cardinal DE TOURNON,... De Fossembrun, ce XXVIIe de febvrier 1556 » ; 10 Lettre de « F[RANÇOIS], cardinal DE TOURNON,... à monsieur le duc de Montmorency, pair et conestable de France... De Fossembrun, ce pe[nultie]me febvrier 1557 » ; 11 « Advis en ytalien. 1555. Il tesmoigne l'affoiblissement de l'esprit de l'Empereur, aussi bien que du corps » ; 12 Lettre de « JOAN CARACCIOLO, prince DE MELPHE, lieutenant general pour le roy es pays d'Itallye et Piedmont, aux commissaires et contrerolleurs depputez pour le faict des monstres des gens de guerre estans à la solde et service dudict Sgr oudict pays de Piedmont... A Thurin, ce IIIIme jour d'aoust M. V.C.XLVIII » ; 13 Lettre de PHILIBERT « BABOU, e[vêque] d'Angoulesme... au roy... De Romme, ce XIme jour de jung 1558 » ; 14 « Oct. 1555. Sur la resignation de l'Empire, faitte par l'empereur CHARLES, et l'election faitte par les electenrs conformement à la dicte resignation » ; 15 Lettre de D'« URFE,... à monseigneur de Beauregard, conseiller du roy et secretaire de ses finances... De Rome, ce seizeiesme jour de septembre 1550 » ; 16 Lettre de D'« URFE,... au roy... De Rome, ce XXIIe d'octobre 1550 » ; 17 Lettre, en italien, d'« il conte DELLA MIRANDOLA,... al re... Della Mirandola, il XII di febraro del LII » ; 18 Lettre de D'« URFE,... à monsieur de Beauregard,... De Rome, ce XXIXe jour d'aoust 1550 » ; 19 Lettre de D'« URFE,... à monseigneur de Beauregard,... De Rome, ce XXIIme jour de septembre 1550 » ; 20 Lettre de D'« URFE,... à monsieur le connestable... De Rome, se XVI de septanbre 1550 » ; 21 Lettre de D'« URFE,... à monsieur le connestable... De Rome, se XIIII de septambre 1550 » ; 22 Lettre, avec chiffre, de « CLAUDE DE LA GUICHE, e[vêque] de Mirepois... à monseigneur le duc de Montmorency,... De Rome, ce XXIIe novembre 1551 » ; 23 Lettre de « BOUCHER,... à monseigneur le connestable... De Rome, ce vendredi XXe jour de novembre 1550 » ; 24 Lettre, avec chiffre, de « DE MORVILLIERS,... au roy... De Venize, le XIIe jour de novembre 1549 » ; 25 « Double de la depesche que Nicquet a apporté de Rome... Du 6 may 1557 » ; 26 « Coppie de lettre du Sr DE LANSSAC à monseigneur d'Avansson, de XIe d'aouyst 1556 » ; 27 Lettre de « SANSAC,... au roy... De La Myrende, le Ve fevrier 1551 » ; 28 Minute de lettre de « monseigneur le connestable [ANNE DE MONTMORENCY] à monseigneur le legat Caraffe. Du XVme aoust 1556 » ; 29 Minute de lettre de « monseigneur le connestable à monseigneur de St Papol, du XIIIIe aoust 1556, par monseigneur de Lanssac » ; 30 « Departement des compaignies de la gendarmerye pour faire les monstres du present quartier de janvier, fevrier, mars, par les commissaires ordinaires des guerres, au XXe d'apvril prochainement venant, et celles de Picardye et Isle de France au Xe jour dudict moys... Faict à Montereau Fault Yonne, le XVIIe jour de mars, l'an M. V.C.XLIX » ; 31 Copie de lettres closes de « HENRY [II] à Me Jaques Bochetel,... Fontainebleau, le XXVIIme jour de janvier, l'an mil cinq cens quarante neuf » ; 32 Copie de lettres closes de « HENRY [II]... A Fontainebleau, le XVIIIe jour de decembre, l'an mil V.C.XLIX » ; 33 Lettre de « DE MONTGOMERY,... à monseigneur le conetable... De Dijon, le XVIe jour d'aoust 1538 » ; 34 Copie de lettres closes de « HENRY [II]... A Vallery, le XXe jour de mars mil V.C. quarente neuf » ; 35 Minute de lettre de « monseigneur le connestable [ANNE DE MONTMORENCY] à monseigneur le cardinal Du Bellay. Du XXIIIe aoust 1553 » ; 36 Lettre, en italien, d'« il conte DELLA MIRANDOLA,... al re... Della Mirandola, il di 8 di marzo 1552 » ; 37 Lettre de « FORQUEVAULX,... à monseigneur le connestable... De La Mirandole, le XXIIIme de janvier 1551 »