982 resultados para La gallina ciega


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Resumen en ingl??s y castellano.

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Resumen tomado de la publicación. El trabajo obtuvo la Mención Especial en el apartado 'Experiencias Escolares' del 'XIX Concurso de Investigación Educativa sobre Experiencias Escolares' convocado en 2005 por la ONCE

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La vongola Chamelea gallina è un mollusco appartenente alla famiglia Veneridae avente un'ampia distribuzione nel Mediterraneo. L’animale vive su fondali sabbiosi o sabbiosi – fangosi, con distribuzione aggregata, in prossimità della costa, a bassa profondità da 0 a 15metri. Nel presente studio è stata stimata sia la biomassa di Chamelea gallina espressa in kg/mq che la distribuzione di taglia, per valutare l’accrescimento della specie. L’accrescimento della vongola, così come per altre specie fossorie è influenzato da fattori biotici e abiotici, come la temperatura, lo stato trofico delle acque, la natura dei sedimenti ed infine la densità. Lo scopo di questa tesi è stato quello di monitorare l’attività di pesca delle vongole nel Compartimento di Rimini e raccogliere gli elementi conoscitivi esistenti a fine di ottimizzare la gestione della risorsa. A tal fine sono state realizzate a Rimini due campagne di pesca nel mese di Luglio e Dicembre 2014, utilizzando una draga idraulica di tipo commerciale conforme agli standard previsti dalla legge. Il campionamento è stato effettuato su 9 transetti perpendicolari alla costa con stazioni a 0,25-0,50-0,75 e proseguendo 1 Miglio qualora nei campioni vi sia ancora la presenza di vongole. A fine di valutare la frazione di individui con taglia inferiore a quella commerciale (25mm), all’interno della draga è stato posto un retino campionatore. Il materiale contenuto nella draga è stato selezionato al vibro-vaglio installato a bordo, attrezzato con griglie aventi fori del diametro di 19mm di apertura. Tutte le vongole trattenute dal vaglio sono state analizzate per ottenere una distribuzione di taglia. I risultati acquisiti nel corso della presente indagine hanno evidenziato una generale situazione di sofferenza per la taglia commerciale. In particolare sono state catturate molte vongole della prima maturità sessuale (14mm). Tutto ciò potrebbe essere proprio un’indicazione di banco in ricostituzione e ripresa dopo una situazione di crisi. Per quanto riguarda le forme giovanili i risultati ottenuti dalle due campagne di pesca indicano una notevole differenza di densità dei banchi di Chamelea gallina. Tali risultati sono stati ottenuti con il software ImageJ, il quale è in grado di rilevare la larghezza massima delle singole vongole. Infine sono stati registrati i valori di biomassa espressi in kg/mq, evidenziando una discreta oscillazione di valori tra le stazioni campionate. Infatti in entrambi i campionamenti le stazioni situate all’ interno degli strati più costieri presentano nella maggior parte dei casi valori, sia in biomassa che in numero, maggiori rispetto a quelle di largo. Concludendo, l’insieme dei dati raccolti ha evidenziato la necessità di urgenti misure di controllo e regolamentazione della risorsa, dei parametri eco-ambientali e della pesca esercitata, al fine di acquisire quelle informazioni utili per avviare un corretto piano di gestione della risorsa.

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La conoscenza dell’età e della crescita dei bivalvi è un requisito fondamentale per uno studio di dinamica di popolazione e per una gestione ottimale della risorsa. Lo scopo di questa tesi è quello di individuare una metodologia valida per riconoscere la precisa natura dell’origine dei microincrementi di crescita nel guscio di Chamelea gallina, riconoscendo le discontinuità annuali all’interno del guscio. Sono stati prelevati gusci di individui di C. gallina provenienti da un precedente campionamento nella baia della Vallugola il 06/09/2013. Le valve sono state incluse in resina epossidica e sezionate dall’umbone al margine centrale e levigate così da poter osservare le fettine ottenute allo stereomicroscopio a luce trasmessa. Il vantaggio riscontrato di questa metodologia è rappresentato dalla inaccessibilità delle strutture di deposizione alle perturbazioni ambientali anche se risulta impossibile annullare i possibili effetti dovuti all’attività di pesca o di altri eventi stressanti. Sono stati individuati solamente organismi con uno o due anni di età. I picchi di rallentamento della crescita sincronizzati in ogni classe di taglia potrebbero indicare tassi di accrescimento costanti entro le classi di taglia. Si può notare inoltre una certa ciclicità con cui si presentano i picchi di rallentamento della crescita. Essi si presentano circa ogni 10-12 crestine corrispondenti ipoteticamente ad una annualità. Un limite di questa metodica è dato dal fatto che si riesce a leggere l’informazione contenuta nel guscio ma, senza una validazione non è possibile associarla ad un preciso periodo di vita dell’organismo. A causa delle tempistiche limitate, non è stato possibile condurre esperimenti di crescita in campo per validare la periodicità delle micro linee di accrescimento ma sarebbe auspicabile in futuro riuscire a svolgere almeno una delle diverse metodiche di validazione.

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Uno de los aspectos que hace más interesante la teoría de juegos, al margen de los resutlados, en algunos casos sorprendentes, es precisamente la posiblidad de intervenir en ámbiros de las ciencias sociales donde un cierto componenete de aleatoriedad es inherente a los mismos, y en los cuales las varibales que intervienen tienen relación con el comportamiento humano, tanto individual como de grupo. De este modo, el desarrollo d ela teoría de juegos llevó al planteamiento de diversos dilemas, generalmente centrados entre la tensión entre conflicto, riesgo o cooperación, que por su aplicación a situaciones muy diversas constituyen una parte significativa de dicha teoría. Entre las más conocidas están: el, ya tratado, dilema del prisionero, el juego del gallina o su versión en términos de la evolución de las especies, conocida com el dilema de halcones y palomas. Dilemas que muestran de alguna manera, la dificultad y al mismo tiempo la posiblidad de estudiar, y en algunos casos determinar, las consecuencias del comportamiento humano, espeicalmente cuando estas consecuencias dependen de la combinación de las estrategias utilizadas por los distintos implicados.

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La nueva normativa de la UE referida al bienestar de las gallinas ponedoras exige, en sus alojamientos, una superficie útil (S.U.) por gallina muy superior a la que es habitual fuera de sus fronteras. El objetivo de este trabajo es estudiar la influencia de una S.U. inferior a la indicada en la normativa UE sobre los resultados productivos. La población estudiada fue de 1008 gallinas ponedoras, 504 de estirpe semi pesada y 504 de estirpe ligera, alojadas en 168 jaulas (84 por estirpe), dispuestas en 8 filas, a razón de 4 y 5 gallinas/jaula (571,5 Y 457,2 cm2/ave, respectivamente). Las gallinas alojadas con una mayor densidad produjeron huevos de mayor peso medio (64,8 vs 63,6 g; P=0,012) y, por ende, también un mayor porcentaje de huevos de gramaje elevado (XL), de más de 73 g (12,3 vs 8,96%; P=0,0015). También se observó el mismo efecto en las gallinas semi pesadas (64,8 vs 63,5 g; P=0,03), con un porcentaje de huevos XL superior al doble (15,3 vs 7,11 %; P<0,001). No hubo diferencias en la intensidad de puesta media a lo largo de la puesta. El color de la yema tendió a ser más elevado en las gallinas alojadas con mayor densidad (10,1 vs 9,74). Las gallinas ligeras mostraron una mejor calidad de albumen (95,1 U Haugh vs 92,1; P<0,001) y menos color de la yema (9,55 vs 10,3; P<0,001). No hubo efecto de la densidad sobre la mortalidad, siendo ésta de un 10% en las gallinas que dispusieron de menos espacio, frente al 7,81%

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Lo scopo di questo elaborato è stato individuare una possibile correlazione tra le condizioni ambientali e la presenza di Escherichia coli in vongole lupino. I dati relativi a campioni raccolti nel periodo 2008-2015 nella zona tra Cervia e Fano sono stati messi in relazione con alcuni parametri quali salinità dell’acqua, temperatura, ossigeno di fondo, pH e livello del fiume Marecchia. Sono stati presi in considerazione oltre 350 campioni, in cui i conteggi di E. coli mediante tecnica MPN sono stati suddivisi in tre categorie: cariche basse (<50 MPN/100g); cariche intermedie (50-230 MPN/100g); cariche alte, ossia non conformi al regolamento europeo (>230 MPN/100g). L’eventuale significatività della relazione tra E. coli e le variabili considerate è stata valutata attraverso il test chi-quadrato e il test di Kruskal-Wallis. Per quanto riguarda il test chi-quadrato, eseguito in relazione ad anno, mese e stagione, si è visto che i campioni più inquinati derivano dagli anni 2010 e 2012, dai mesi novembre/dicembre e in generale dalla stagione autunnale. L’analisi della varianza tramite test di Kruskal-Wallis ha evidenziato che le frequenze dei campioni nelle tre categorie non sono significative in relazione alla salinità. Al contrario, per i parametri temperatura e livello del fiume Marecchia sono stati ottenuti risultati significativi: infatti, le cariche microbiche più alte corrispondono a temperature più basse delle acque e a periodi di maggiore portata del fiume. Questo episodio riflette sicuramente un aspetto biologico legato al ciclo vitale di Chamelea gallina, che vive la sua fase riproduttiva nella stagione più calda, diminuendo quindi la sua attività filtrante, fonte di contaminazione. Al contempo questo andamento è anche spiegabile dall’apporto di contaminanti dalle precipitazioni e dai fiumi che trascinano sostanze organiche inquinanti di natura antropica, che costituiscono fonte di nutrimento per le specie microbiche come E. coli ed altri enterobatteri.

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Para analizar el aporte de la producción de patio con la seguridad alimentaria y la canasta básica familiar, se realizó un estudio con el objetivo de, analizar el aporte de la producción de patio a la seguridad alimentaria y la canasta básica familiar en ocho municipios del centro norte de Nicaragua durante el 2014. Investigación descriptiva, basada en entrevista semiestructurada con una muestra aleatoria y significativa del 50% del total de familias vinculadas al proyecto “Desarrollo Rural Sostenible en Dos Territorios Climáticamente Inteligentes (MAPNoruega)”, que ejecuta el Centro Tropical de Investigación y Enseñanza (CATIE) en Nicaragua. El estudio se realizó con 600 familias participantes del proyecto. “A pesar que se reconoce la importancia del sistema patio por su aporte a la producción de alimentos en el hogar, hace falta analizar, cuál es, el aporte de estos productos en la diversificación y calidad de la dieta familiar, así como, estimar el valor monetario de la producción, tanto para el autoconsumo como para comercialización. Por tal situación se realizó un análisis del aporte del patio a la seguridad alimentaria nutricional, para ello se identificaron cuáles son los productos que se obtienen en este sistema y se priorizaron los más representativos. Con esta información se realizó una base de datos en Excel, que permitió hacer análisis del patio por familia y municipio. Se identificó cuales de los productos forman parte del patrón alimentario de la zona de estudio y su aporte a la diversificación de la dieta familiar. Así mismo, se realizó una valoración de los aportes del patio al costo de la canasta básica alimentaria familiar, considerando el valor bruto de los productos obtenidos en el patio. Los resultados del estudio indican, que en los patios de los ocho municipios existe una gran variedad de productos llegando a reportar 110 en total. Los 25 productos más representativos contribuyen con 6 de los 10 grupos de alimentos recomendados en la canasta básica nacional, así mismo en este sistema se producen 28% de los productos del patrón alimentario de la zona (plátanos y bananos, carne de gallina y pollo, huevos y café). De la producción obtenida las familias destinan 64% para autoconsumo y 36% es comercializado. Para 13.7% de las familias los valores brutos por venta y consumo representan 15% del valor de los productos alimenticios mensual de la canasta básica nacional. Con esta investigación se logró reconocer que el patio, está aportando significativamente con la seguridad alimentaria nutricional de las familias rurales, por la variedad de alimentos que ahí se producen y que forman parte de la dieta familiar (frutas, hortalizas, carne y huevo) y también destaca importancia por su aporte al costo de la canasta básica alimentaria de la zona rural.

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El presente estudio inicia a raíz de un análisis FODA (Fortalezas, oportunidades, debilidades, amenazas) que realizó la Fundación Intervida El Salvador, para implementar un proyecto que se dedique a la producción y comercialización de gallinas y pavos criollos. Mediante dicho análisis la fundación observa y analiza las condiciones climatológicas del lugar que son propicias para el desarrollo de las especies, la voluntad de algunos jefes de familia de participar en el proyecto y la forma de ayudar a solventar algunas de las necesidades (alimenticias y económicas) de los habitantes del lugar involucrados en el proyecto. A partir de lo anterior en la fundación surge la necesidad de implementar un estudio de mercado que ayude a identificar de manera más fácil el mercado donde se dirigirá el producto. Es de esta forma como se procedió a determinar a través de encuestas quienes serían los clientes potenciales que demandarían el producto, para así establecer cuáles serían los lugares de distribución; como también los niveles de producción que sean necesarios para abastecer la demanda resultante, además de ello que permita conocer la cantidad y con que frecuencia demandan el producto, así como su precio en el mercado. Al igual que las encuestas se hizo uso de una guía de preguntas con el propósito de recolectar información de las personas involucradas para conocer cuáles son sus expectativas y beneficios que esperan obtener del proyecto. Los resultados obtenidos al implementar la metodología para la recolección de la información fueron muy importantes ya que por medio de ellos se pudo determinar que los restaurantes, comedores y pequeños comerciantes que era la población a investigar compran este tipo de aves, lo cual significa que el producto tiene demanda, pero a la vez se pudo verificar que la el producto gallina tiene mayor demanda. Cabe resaltar también que en su mayoría los compradores adquieren este producto de productores de aves de traspatio siendo así una ventaja para el proyecto ya que es esta misma clase de aves que se va a comercializar. También pudo determinarse que la demanda de estas aves es en cualquier época; pero en especial las gallinas, ya que los pavos únicamente son demandados en navidad. Además se conoció que el producto se demanda con bastante frecuencia y en cantidades significativas por lo que hay un mercado considerable para poder cubrir; así mismo los precios que este tipo de aves tiene en el mercado es bastante aceptable, ya que permitiría asignar un precio accesible y que además este logre cubrir los costos en que se han incurrido y así competir en el mercado. De los resultados obtenidos en la investigación se concluye que los pequeños comerciantes son los que demandan más el producto ya que representan el 62.07 % del total de la población encuestada, Se cubrirá únicamente el 1% de la demanda existente para el producto gallina y el 4.7% para el producto pavo ya que el número de aves con las que se cuentan no son suficiente para cubrir un mayor porcentaje de demanda, Por otra parte el lugar de distribución más indicado para la comercialización del producto es Santa Tecla debido a la cercanía donde se ubica la granja , Los precios a los que se compran los productos oscilan entre $ 5.00 para gallinas y para el producto pavo en más de $ 20.00 pudiendo así determinar un precio competitivo y con el cual se recuperan los costos incurridos . Después de haber realizado el estudio se sugiere incrementar la producción con la adquisición de más aves de diferente edad para poder cubrir una mayor demanda, la mejor forma de dar a conocer el producto es mediante la venta personal ya que si se da a conocer por otros medios se incurrirá en mayores costos para los niveles de producción actuales, se debe mejorar la tecnología para que de esta forma se incremente la producción de aves.

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Antecedentes: en Cuenca el uso de plantas medicinales en patologías tradicionales según la cosmovisión andina se mantiene vigente, en los mercados es habitual ver personas que buscan esta medicina, haciendo importante un estudio de la problemática. Objetivo: estudiar las patologías andinas relacionadas al uso de plantas medicinales en los mercados 10 de Agosto, el Arenal y 9 de Octubre de la ciudad de Cuenca. Método: investigación cualitativa, enfoque narrativo e interpretativo, con participación de seis mujeres de sabiduría de los mercados de Cuenca. Las técnicas empleadas: observación directa y entrevistas semi-estructuradas, diario de campo, grabaciones y fotografías. Los datos se procesaron en categorías y diagramas en Atlas.ti, se presentan en narraciones y esquemas. Resultados: las patologías andinas tratadas comúnmente; en el recién nacido, el mal de ojo; lactantes, el espanto; escolares, el shungo; adolescentes y adultos los nervios. Etiologías: estación del año, ambientes desagradables, castigo divino y causas humanas. Sintomatología compromete el estado general: irritabilidad, llanto y decaimiento. Tratamiento: fe cristiana, ritual de limpia y herramientas complementarias. Para la limpia se usa un atado de plantas medicinales, las más utilizadas: chilchil, ruda, eucalipto y flor de guano. Conclusiones: La patología andina tiene leyes y principios propios, las enfermedades mayormente atendidas: el mal de ojo, espanto, mal aire y shungo. Sintomatología es de tipo general. El tratamiento se basa en el ritual con el atado de plantas medicinales y el huevo de gallina. Cada enfermedad se explica en base a una medicina de tipo mágico-religiosa.

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Este libro es una invitación reconceptualizar las maneras de escuchar, conocer, acompañar y educar a los niños desde la primera infancia en un mundo multicultural, cambiante y posmoderno. Los trabajos que lo integran parten de perspectivas que generan nuevas formas de ver, hacer y estar en el mundo, ofrecen una reconstrucción de la psicología del desarrollo y destacan la importancia de la cultura, la etnia, el género y la sexualidad, sin olvidar la historia, la política y el discurso científico.

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In 1967 Brisbane Repertory Theatre made a decision that was to change the city's cultural landscape in a significant and lasting way. Faced with crippling theatre rental costs, Brisbane Rep. found a realistic solution by converting one of its properties - an old Queenslander - into a unique theatre space. The theatre-in-the box that emerged, aptly called La Boite, opened on 23 June 1967 with a production of John Osborne's Look Back in Anger. This experimental space excited the imagination of a new, younger audience not previously interested in Brisbane Rep's essentially conservative fare. It attracted a new group of directors and actors keen to be part of a changing repertoire that embraced more radical, non-mainstream productions, some of which were of Australian plays. The decade after 1967 was a period of change and development unprecedented in La Boite's history. Since then the company has sustained and grown its commitment to Australian plays and the commissioning of new works. To what extent was this most significance moment in La Boite's transformational journey influenced by southern 'new waves' of change? With the benefit of hindsight, it is now time for a re-consideration of Brisbane's distinctive contribution to the New Wave.