507 resultados para Haraway, Donna
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Fil: Valobra, Adriana María. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación. Instituto de Investigaciones en Humanidades y Ciencias Sociales (UNLP-CONICET); Argentina.
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Este artículo analiza el papel de los drones en la emergencia de nuevas formas de participación política e impugnación del poder por parte de colectivos sociales. El artículo plantea una lectura feminista de los drones como ciborgs (humanos-máquinas) para explorar las agencias distribuidas entre actores humanos y no humanos con el propósito de visibilizar las relaciones de poder y analizar la configuración de contra-realidades. Se presentan ocho casos de colectivos sociales que, con la ayuda de un dron, disputan el poder de gobiernos, empresas transnacionales además de desempeñar innovadoras intervenciones públicas.
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Questa tesi si propone di fare luce sulla figura e sulle idee di Aleksandra Michajlovna Kollontaj (San Pietroburgo 1987 – Mosca 1952), attivista per i diritti delle donne, bolscevica e membro del partito comunista sovietico, nel quadro della storia dell’Unione Sovietica dal 1917 all’inizio degli anni ’30 del Novecento. Verrà presentato l’articolo "Novaja ženščina", in cui l’autrice delinea un modello per tutte le future cittadine sovietiche: la cosiddetta 'donna nuova', che rifiuta la 'schiavitù' del ruolo esclusivo di madre e moglie e afferma la propria libertà attraverso il lavoro e l’impegno sociale Si riprenderanno le vicende del romanzo della Kollontaj "Vasilisa Malygina". L’eroina che dà il titolo all’opera è la trasposizione letteraria della donna nuova e rappresenta le contraddizioni di una 'creatura di transizione' fra l’epoca prerivoluzionaria e quella sovietica. In seguito verranno messe il luce le contraddizioni nelle proposte della Kollontaj. Per ultimo verrà delineato un quadro delle libertà civili introdotte nella Russia degli anni ’20 e il successivo ritorno, con la salita al potere di Stalin, alla repressione delle libertà e a un rigido controllo statale su tutti gli ambiti della vita. Si sottolineerà come il corso della storia non permise alle idee proposte dalla Kollontaj di affermarsi nella quotidianità della vita sovietica.
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By appropriating the images of the schizophrenic and the cyborg from Deleuze and Guattari, and from Donna Haraway respectively, this paper seeks to discuss the relationship between human and computer, composer and performer in a way that undermines and subverts the normal binaries commonly employed, and even implied in the descriptions of these relationships in this paper. “Nine for ones in nine”, despite employing the use of the OpenMusic software in its composition, retains a degree of choice and indeterminacy for the performers; despite employing the use of precise just harmony in its design and intent, the work depends upon the imprecision of human control rather than ceding to the precision of a synthesiser. Given the vast possibilities opened up to composers by the use of computers to calculate and create sound, why then do composers continue to employ performers in the realisation of their designs, and rely on sometimes hundreds of years-old technology to articulate them in real time? The very social and imprecise aspect of the act of performance is key to the messy, compromised, and complicit product that scores such as Nine for ones in nine aim to produce.
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Andiamo ad inquadrare la figura femminile nell’organizzazione criminale presa in esame, ovvero la ‘Ndrangheta, mafia calabrese il cui nome deriva dal sostantivo greco andragathòs, che si traduce in forza, virilità, valore. È una mafia definita da molti come “liquida” per lo straordinario potere di penetrare in ogni ambito del sociale ed estendere i propri confini ben oltre il territorio calabro. Fondata sullo stretto ed indissolubile vincolo di sangue, la struttura interna della ‘Ndrangheta viene suddivisa in due livelli: la “Società Minore”, di cui fanno parte picciotto, camorrista e sgarrista, e la “Società Maggiore” che prevede “doti” di santista, vangelo, quartino, quintino e associazione. Più cosche, legate tra loro, danno vita al “Locale”, che costituisce l’unità fondamentale di aggregazione mafiosa su un determinato territorio, quasi sempre coincidente con un villaggio o con un rione di una città. Per la costituzione del “Locale” è necessaria la presenza di almeno 49 affiliati. Ogni locale è diretto da una terna di ‘ndranghetisti, detta copiata, quasi sempre rappresentata dal capobastone, dal contabile e dal capocrimine.
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La ricerca si prefigge di indagare sulla donna che commette reato nel corso dell’intera esperienza giuridica romana. Attraverso l’analisi delle fonti, con speciale riferimento a quelle letterarie, vengono analizzati i singoli illeciti in cui la donna stessa poteva assumere la qualifica di soggetto attivo, che danno luogo a un nutrito catalogo di fattispecie attinenti alla sfera sessuale, per quanto non manchino casi di maiestas e, più in generale, di cospirazione contro il principe. Nella presente ricerca si tenta dunque di investigare, proprio a partire dalla peculiare condizione riconosciuta alla donna all’interno della società romana, la sua dimensione ‘pubblica’, che sarebbe stata lesa con la commissione dell’illecito giacché la rea, in questo modo, avrebbe sovente compromesso un valore superindividuale, ossia la pudicitia. È proprio la lesione di siffatto principio, tale da assumere un ruolo centrale nel quadro dell’etica sessuale degli antichi romani, a giustificare la repressione degli illeciti femminili nella forma del crimen: non deve dunque meravigliare che la mulier, venuta meno all’onore familiare, sia sanzionata pubblicamente, potendosi intendere i reati dalla stessa commessi alla stregua di ‘attentati alla res publica’.
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La ricerca, divisa in tre parti, analizza il frammento superstite del film collocandolo nell’ambito del filone dei film “seriali “che si affermano, anche in Italia, parallelamente alle più note esperienze americane, dove emerge un nuovo modello di donna audace ed indipendente. Lo studio si concentra sul restauro e sulla fonte letteraria del film, il romanzo scritto da Carolina Invernizio nel 1909, nonché sul contesto dei romanzi d’appendice a lungo denigrati dalla critica letteraria e oggetto di analisi storiografica e narratologica solo a partire dagli anni Settanta del Novecento. Viene inoltre esaminata la figura della poliziotta dilettante, progenitrice delle detective donne che popolano i prodotti della serialità contemporanea. Si constata che la dimensione filmica libera il personaggio della protagonista dalle maglie ancora retrive della letteratura d’appendice, restituendoci un'immagine femminile dai tratti dinamici e moderni.
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Background. La scoliosi idiopatica adolescenziale nelle ragazze tende a progredire più spesso, di conseguenza necessitano frequentemente di trattamenti. Sebbene l’impatto della scoliosi sulla gravidanza e sul parto sia una preoccupazione comune nelle donne, la letteratura che studia l'influenza dell'AIS sulla salute femminile è scarsa e contrastante. Obiettivo. Indagare l’influenza reciproca tra scoliosi idiopatica adolescenziale, sessualità e fertilità, gravidanza e parto. Metodo. È stata condotta una Scoping review utilizzando PubMed, CINAHL, Scopus, TripDataBase, Biomed central. A seguito del processo di selezione, sono stati individuati e inclusi 12 articoli, pubblicati tra il 2000 e il 2020. Risultati. Le donne con AIS possono avere maggiore difficoltà di concepimento, necessità di ricorrere a trattamenti di fertilità, incidenza e severità della dorsolombalgia, la quale, nella maggior parte dei casi, non compromette le attività quotidiane e si risolve dopo il parto. La scoliosi non è associata né ad una maggiore incidenza di parto pretermine né ad un maggior tasso di induzione del travaglio. Per quanto riguarda l’analgesia locoregionale, si evidenziano maggiori difficoltà nell'inserimento del catetere epidurale. La gravidanza determina una lieve progressione della curva scoliotica, paragonabile alla naturale progressione della scoliosi nelle donne che non hanno mai avuto una gravidanza. Conclusioni. La scoliosi idiopatica adolescenziale non rappresenta in sé un fattore di rischio della gravidanza, ma richiede una conoscenza adeguata del fenomeno e un’assistenza personalizzata e su misura rispetto ai desideri della donna e al tipo/grado di patologia presente. Sarebbero necessari studi prospettici più ampi per indagare ulteriormente le tematiche prese in esame, i quali risulterebbero preziosi per il personale ostetrico che consiglia le donne sia durante la pianificazione del concepimento sia nel corso della gravidanza.
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BACKGROUND: Age-related cataracts (ARCs) are an important cause of blindness in developing countries. Although antioxidants may be part of the body's defense to prevent ARC, environmental contaminants may contribute to cataractogenesis. In fish-eating populations of the lower Tapajos region, elevated exposure to mercury (Hg) has been reported, and blood levels of selenium (Se) range from normal to very high (> 1,000 mu g/L). OBJECTIVES: We examined ARCs in relation to these elements among adults (>= 40 years of age) from 12 riverside communities. METHODS: Participants (n = 211) provided blood samples and underwent an extensive ocular examination. Inductively coupled plasma mass spectrometry was used to assess Hg and Se in blood and plasma. RESULTS: One-third (n = 69; 32.7%) of the participants had ARC. Lower plasma Se (P-Se; < 25th percentile, 110 mu g/L) and higher blood Hg (B-Hg; >= 25th percentile, 25 mu g/L) were associated with a higher prevalence odds ratio (POR) of ARC [adjusted POR (95% confidence interval), 2.69 (1.11-6.56) and 4.45 (1.43-13.83), respectively]. Among participants with high P-Se, we observed a positive but nonsignificant association with high B-Hg exposure, whereas among those with low B-Hg, we observed no association for P-Se. However, compared with the optimum situation (high P-Se, low B-Hg), the POR for those with low P-Se and high B-Hg was 16.4 (3.0-87.9). This finding suggests a synergistic effect. CONCLUSION: Our results suggest that persons in this population with elevated Hg, the cataractogenic effects of Hg may be offset by Se. Because of the relatively small sample size and possible confounding by other dietary nutrients, additional studies with sufficient power to assess multiple nutrient and toxic interactions are required to confirm these findings.
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Despite recent advances, patients with malignant brain tumors still have a poor prognosis. Glioblastoma (WHO grade 4 astrocytoma), the most malignant brain tumor, represents 50% of all astrocytomas, with a median survival rate of <1 year. It is, therefore, extremely important to search for new diagnostic and therapeutic approaches for patients with glioblastoma. This study describes the application of superparamagnetic nano-particles of iron oxide, as well as monoclonal antibodies, of immunophenotypic significance, conjoined to quantum dots for the ultrastructural assessment of glioblastoma cells. For this proposal, an immunophenotypic study by flow cytometry was carried out, followed by transmission electron microscopy analysis. The process of tumor cell labeling using nanoparticles can successfully contribute to the identification of tumorigenic cells and consequently for better understanding of glioblastoma genesis and recurrence. In addition, this method may help further studies in tumor imaging, diagnosis, and prognostic markers detection.
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We describe and present initial results of a weak lensing survey of nearby (z less than or similar to 0.1) galaxy clusters in the Sloan Digital Sky Survey (SDSS). In this first study, galaxy clusters are selected from the SDSS spectroscopic galaxy cluster catalogs of Miller et al. and Berlind et al. We report a total of seven individual low-redshift cluster weak lensing measurements that include A2048, A1767, A2244, A1066, A2199, and two clusters specifically identified with the C4 algorithm. Our program of weak lensing of nearby galaxy clusters in the SDSS will eventually reach similar to 200 clusters, making it the largest weak lensing survey of individual galaxy clusters to date.