949 resultados para Finale, Emilia, castello, biblioteca, centro, civico, terremoto


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Resumen basado en el de la publicacin

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Se trata de un anlisis de la importancia de la biblioteca escolar como elemento dinamizador del plan de lectura del centro, y como elemento tanto transversal como instrumental para la formacin del alumno .

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Se analiza el papel que la legislacin educativa ha otorgado a la biblioteca escolar, las funciones que debera tener en el centro y se ofrecen pautas para la organizacin y el funcionamiento de la misma, concretamente se hacen recomendaciones sobre las instalaciones, la sealizacin, las actividades que se pueden desarrollar, el personal, el proceso tcnico, los servicios y los fondos con los que debera contar.

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El trabajo obtuvo un premio de la Modalidad B de los Premios Tom??s Garc??a Verdejo a las buenas pr??cticas educativas en la Comunidad Aut??noma de Extremadura para el curso 2011

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Questa tesi di laurea nasce da una collaborazione con il Centro Studi Vitruviani di Fano, unassociazione nata il 30 Settembre 2010 nella mia citt. Le note vicende riguardanti la Basilica vitruviana di Fano fanno della citt adriatica il luogo pi autorevole per accogliere un Centro Studi Internazionale dedicato allopera di Vitruvio. Questa associazione nata come contenitore di riferimento per eventi e iniziative legate al mondo della classicit intesa come momento storico, ma anche come pi ampio fenomeno non solo artistico che interessa trasversalmente tutta la cultura occidentale. La creazione di unistituzione culturale, di fondazione pubblico-privata, con l'obiettivo di porsi a riferimento internazionale per il proprio ambito di ricerca, notizia comunque rilevante in un periodo in cui lo Stato vara larticolo 7 comma 22 di una legge che ribadisce la fine dei finanziamenti agli enti, agli istituti, e alle fondazioni culturali. Il Centro Studi Vitruviani dovr diventare presto sede di momenti scientifici alta, borse di studio, occasioni divulgative, mostre, iniziative didattiche. Lalto livello scientifico mi si presentato subito chiaro durante questi mesi di collaborazione con il Centro, quando ho avuto loccasione di incontrare e conoscere e contattare personalit quali i Professori Salvatore Settis, Pierre Gros, Howard Burns, Antonio Corso, Antonio Monterroso e Piernicola Pagliara. Attualmente nella mia citt il Centro Studi ha una sede non adeguato, non fruibile al pubblico (per problemi accessi in comune con altri Enti) e non riconoscibile dallesterno. Lattuale sede allinterno del complesso conventuale del S.Agostino. Il Centro Studi mi ha proposto di valutare la possibilit di un ampliamento dellassociazione in questo edificio storico. Nel mio progetto stato previsto un processo di acquisizione totale del complesso, con un ripensamento dellaccesso riconoscibile dallesterno, e un progetto di rifunzionalizzazione degli spazi interni. stata inserita unaula per la presentazione di libri, incontri e congressi, mostre ed esposizioni, pubblicazioni culturali e specialistiche. Il fatto interessante di questa sede che ledificio vive sulle rovine di un tempio romano, gi visitabile e inserite nelle visite della citt sotterranea. Fano, infatti, una citt di mare, di luce e nello stesso tempo di architetture romane sotterranee. Lidentit culturale e artistica della citt incisa nelle pieghe dei suoi resti archeologici. Le mura augustee fanesi costituiscono il tratto pi lungo di mura romane conservate nelle citt medio-adriatiche. Degli originari 1750 metri, ne rimangono circa 550. Di grande suggestione sono le imponenti strutture murarie rinvenute sotto il complesso del SantAgostino che hanno stimolato per secoli la fantasia e suscitato l'interesse di studiosi ed appassionati. Dopo la prima proposta il Centro Studi Vitruviani mi ha lanciato una sfida interessante: lallargamento dellarea di progetto provando a ripensare ad una musealizzazione delle rovine del teatro romano dellarea adiacente. Nel 2001 limportante rinvenimento archeologico delledificio teatrale ha donato ulteriori informazioni alle ricostruzione di una pianta archeologica della citt romana. Questa rovine tutte da scoprire e da ripensare mi si sono presentate come unoccasione unica per il mio progetto di tesi ed, inoltre, estremamente attuali. Nonostante siano passati dieci anni dal rinvenimento del teatro, dellarea mancava un rilievo planimetrico aggiornato, unipotesi ricostruttiva delle strutture. Io con questo lavoro di Tesi provo a colmare queste mancanze. La cosa che ritengo pi grave la mancanca di un progetto di musealizzazione per inserire la rovina nelle visite della Fano romana sotteranea. Spero con questa tesi di aver donato materiale e suggestioni alla mia citt, per far comprendere la potenzialit dellarea archeologica. Per affrontare questo progetto di Tesi sono risultate fondamentali tre esperienze maturate durante il mio percorso formativo: prima fra tutte la partecipazione nel 2009 al Seminario Internazionale di Museografia di Villa Adriana Premio di Archeologia e Architettura Giambattista Piranesi organizzato nella nostra facolt dal Prof. Arch. Sandro Pittini. A noi studenti stata data la possibilit di esercitarci in un progetto di installazioni rigorosamente temporanee allinterno del sedime archeologico di Villa Adriana, grande paradigma per larchitettura antica cos come per larchitettura contemporanea. Nel corso del quarto anno della facolt di Architettura ho avuto loccasione di seguire il corso di Laboratorio di Restauro con i professori Emanuele Fidone e Bruno Messina. Il laboratorio aveva come obiettivo principale quello di sviluppare un approccio progettuale verso la preesistenza storica che vede l'inserimento del nuovo sull'antico non come un problema di opposizione o di imitazione, ma come fertile terreno di confronto creativo. Durante il quinto anno, ho scelto come percorso conclusivo universitario il Laboratorio di Sintesi Finale Larchitettura del Museo, avendo gi in mente un progetto di tesi che si rivolgesse ad un esercizio teorico di progettazione di un vero e proprio polo culturale. Il percorso intrapreso con il Professor Francesco Saverio Fera mi ha fatto comprendere come larchitettura dell'edificio collettivo, o pi semplicemente delledificio pubblico si lega indissolubilmente alla vita civile e al suo sviluppo. per questo che nei primi capitoli di questa Tesi ho cercato di restituire una seria e attenta analisi urbana della mia citt. Nel progetto di Tesi prevedo uno spostamento dellattuale Sezione Archeologica del Museo Civico di Fano nellarea di progetto. Attualmente la statuaria e le iscrizioni romane sono sistemate in sei piccole sale al piano terra del Palazzo Malatestiano: nel portico adiacente sono esposti mosaici e anfore sottoposte allazione continua di volatili. Anche la Direttrice del Museo, la Dott.ssa Raffaella Pozzi convinta del necessario e urgente spostamento. Non possibile lasciare la sezione archeologica della citt allinterno degli insufficienti spazi del Palazzo Malatestiano con centinaia di reperti e materiali vari (armi e uniformi, pesi e misure, ceramiche, staturia, marmi, anfore e arredi) chiusi e ammassati allinterno di inadeguati depositi. Il tutto stato opportunamente motivato in un capitolo di questa Tesi. Credo fortemente che debbano essere le associazioni quali il CSV assieme al gi attivissimo Archeclub di Fano e il Museo Archeologico, i veri punti di riferimento per questa rinascita culturale locale e territoriale, per promuovere studi ed iniziative per la memoria, la tutela e la conservazione delle fabbriche classiche e del locale patrimonio monumentale. Questo lavoro di Tesi vuole essere un esercizio teorico che possa segnare linizio di un nuovo periodo culturale per la mia citt, gi iniziato con listituzione del Centro Studi Vitruviani. Levento folkloristico della Fano dei Cesari, una manifestazione sicuramente importante, non pu essere lunico progetto culturale della citt! La Fano dei Cesari pu continuare ad esistere, ma deve essere accompagnata da grandi idee, grandi mostre ed eventi accademici.

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L'oggetto di questa tesi la villa i Torrioni situata nel comune di San Prospero in provincia di Modena. Si tratta di una villa a due torri presumibilmente sorta nella prima met del Cinquecento, in aperta campagna. L'interesse verso il fabbricato nasce dallo stato di danno provocato dagli eventi sismici che hanno coinvolto questi territori tra il maggio e il giugno del 2012, aggravato dalla condizione di abbandono in cui verteva da diversi anni. La tesi si divide in tre parti: conoscenza del manufatto, valutazione del rischio sismico e progetto di restauro.

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Il progetto per il nuovo centro sportivo di Mirandola nasce prima di tutto dalla volont di dare alla citt un nuovo fronte e un nuovo ingresso. Lo studio generale del masterplan della citt, prevede la creazione di tre grandi assi. Il primo a creare un mercato a cielo aperto lungo lesistente parco, attraverso piccoli padiglioni dislocati lungo il percorso pedonale; il secondo che si sviluppa lungo il grande asse storico con laccesso diretto al centro storico; il terzo, perpendicolare rispetto agli altri, che attraversa Mirandola da est a ovest e infine lultimo asse che dalle mura storiche arriva fino allaccesso principale del nuovo campo sportivo passando per lospedale. Partendo da questa idea quindi, si pu subito notare come questo nuovo spazio vuole essere un collante tra il centro storico e la campagna, cosi importante in questa zona. Il nuovo centro sportivo vuole rivalorizzare unarea di Mirandola ora priva di servizi. Gli edifici si sviluppano li dove era gi presente un campo da calcio. La prima scelta stata quella di creare una struttura che non si imponesse troppo sul nuovo fronte e quindi sulla nuova arteria, per questo stato scelto di interrare di quattro metri i campi da gioco. Il centro sportivo cosi facendo non si eleva troppo e lunico elemento che supera i cinque metri la copertura delle tribune. La struttura del campo sportivo circondata dal verde, in modo da creare, come stato fatto in grande scala per il masterplan generale, un filtro che potesse separare ma anche aprirsi al resto della citt e della campagna. Oltre al grande spazio interrato dedicato allo sport presente anche unaltra zona verde, in parte interrata, che rappresenta una arena a cielo aperto. Larena fornita di unampia tributa e di una rampa verde che svetta di due metri dal livello del terreno. Larena stata progettata per permettere a questo spazio di non essere solo un luogo adibito allo sport ma anche un luogo di incontri dove si possano fare concerti altre attivit culturali o semplicemente come unarea verde di incontro. Proprio questo spazio movimenta ancora di pi il fronte stradale, grazie anche allaiuto dellalberatura. Un altro asse fondamentale il grande percorso pedonale perpendicolare agli altri tre percorsi verdi che si sviluppa accanto alla nuova infrastruttura. Esso parte proprio dallaccesso principale al campo sportivo fino a collegarsi con il grande parco/mercato. Al di la della strada il percorso viene arricchito con alcuni setti formati dai resti del terremoto e inglobati nel verde cosi da schermare gli edifici che a breve si affacceranno sulla grande arteria stradale.

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Il progetto si sviluppa in primo luogo a scala urbana nel centro storico di Mirandola, insistendo sul tema del limite andato perduto con la demolizione della cinta muraria. Il disegno del centro nasce dalla suggestione che identifica in Giovanni Pico della Mirandola lautore dellHypnerotomachia Poliphili. Il nucleo storico della citt diventa il luogo del percorso onirico di Polifilo alla ricerca dellamata, che collega aree verdi trasformate in giardini allarea del castello. Lapprofondimento a scala progettuale coinvolge larea dellantica cittadella del castello. Il tema principale quindi il costruire nel costruito, il confronto con le preesistenze e le tante trasformazioni che il luogo ha subito. Il progetto si basa sul disegno degli spazi pubblici e sul tema culturale che larea stessa offre, data la presenza del museo civico e del teatro. Il nuovo edificio un centro culturale nel quale si accolgono ulteriori esposizioni museali e spazi dedicate a sedi di associazioni culturali cittadine.

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La tesi analizza la vulnerabilit di un aggregato edilizio posto in Mirandola, studiando le vulnerabilit e i danneggiamenti sui prospetti e negli interni degli edifici.

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Se presenta en este trabajo una aproximacin metodolgica al estudio de uso de revistas por parte de los investigadores del Centro de Investigaciones Opticas. Integrando la tcnica de Anlisis de Citaciones y de Anlisis de Redes Sociales se realiza la construccin de mapas con gran capacidad de sntesis de informacin compleja. Se estima que su elaboracin contribuira con informacin valiosa a la hora de pensar la distribucin equitativa de recursos econmicos para compra de ttulos