411 resultados para Bamberg


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Felicita Sartori, nata a Pordenone nel 1714 ca. come figlia del notaio Felice Sartori e di Tommasa Scotti, ricevette la sua prima formazione artistica intorno al 1724 da suo zio, il calcografo Antonio dall'Agata a Gorizia. Tramite lo zio la quattordicenne si trasferisce a Venezia dove entra nella bottega-casa di Rosalba Carriera per perfezionarsi nella miniatura e nella pittura a pastello senoché nelle varie tecniche della grafica. Durante gli anni seguenti Felicita diventa, accanto alle sorelle di Rosalba, la collaboratrice piú stretta della Carriera che in questi anni tocca il colmo della fama artistica, dovuto soprattutto al suo strepitoso successo riscosso durante il soggiorno a Parigi dal 1720 al 1721. I numerosissimi incarichi che le giungono da tutta l'Europa incrementano la produttivitá e lasciano supporre che la bottega abbia contribuito in misura notevole a contentare tali richieste. Negli anni dopo il 1730 l'attività di Felicita oltre le varie attività pittoriche entro la bottega della Carriera si estende alla produzione di incisioni per le pubblicazioni di Gaspare Stampa e di Jacques-Bénigne Bossuet. Incide inoltre le stampe dai disegni di Giovanni Battista Piazetta, pubblicati da Antonio Maria Zanetti. La finora anonima collaboratrice della famosa veneziana esce dall'ombra quando, nel 1741, viene nominata artista di corte da Augusto III, principe elettore di Sassonia e ré di Polonia. Trasferitosi a Dresda, si unisce poche settimane dopo la nomina in matrimonio al consigliere di corte Franz Joseph von Hoffmann, che probabilmente aveva concosciuto nel 1740 nello studio veneziano di Rosalba spesso frequentato dall'elettore e del suo seguito. Felicita continua la su attività a Dresda dove nella Gemäldegalerie Alte Meister si conservano tuttora 15 miniature di sua mano. Grazie alle ricerche dedicate a queste opere è stato possibile di aumentare l'œuvre della Sartori di altre opere tra cui una Betsabea al bagno (coll. priv. München) già nelle collezioni reali sassoni. Sembra che l'artista dopo la morte del marito nel 1749, si sia trasferito con un secondo marito a Bamberg ma altre fonti citano la sua presenza a Dresda nel 1753 dove secondo le notizie fornite da Jean Pierre Mariette muore nel 1760 all'età di soli 46 anni.

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The Codex Biblioteca Casanatense 1409 which has for a long time been neg- lected in Parzival scholarship, transmits German translations of three continuations of Chre ́tien de Troyes‘ Roman de Perceval ou Le Conte du Graal together with the last two books (XV/XVI) of Wolfram von Eschenbach’s Parzival. This article supports the for- merly casually made assumption that the Casanatense manuscript is in fact a direct copy of Codex Donaueschingen 97, the so called Rappoltsteiner Parzifal. As is to be shown, marks in the Donaueschingen codex, as well as significant copying errors in the Casanatense text and its treatment of initials suggest a direct relationship of the two witnesses. The notion of ,writing scene‘ (Schreibszene) with its implications of linguistic semantics, instrumentality, gesture and self reflection, proposed in modern literary scholarship, can help to understand peculiarities of the copying process in the Casanatensis, such as the numerous conceptual abbreviations and the adaptations in the handling of headings. In the final part of the article, the hypothesis is corroborated, that the copy of the Casa- natensis might have been produced in the surroundings of Lamprecht von Brunn (ca. 1320–1399), bishop of Strasburg and Bamberg, and counsellor of the emperor Charles IV.

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Within the framework of research into educational inequality, this paper focuses on the educational success of children who experience parental separation prior to the transition from primary into secondary education. Related to this, the first education passage following primary school is observed. The question arises as to whether children growing up in single parent households after parental separation and whether children in this category who in addition experienced the formation of a stepfamily differ from one another and from children growing up in “nuclear families” in regard to their scholastic performance and transition success. For that reason, not only scholastic performance (grades) but also the type of school attended following primary school are of particular interest. Furthermore, differences regarding parental educational decision-making are examined (vgl. Stocké 2007). The analyses are based on data from the longitudinal study "BIKS 8-14" (educational processes, competence development and selection decisions in preschool- and school age) that has been undertaken at the Otto Friedrich University in Bamberg.

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Bamberg, Univ., Diss., 1756