948 resultados para Eco-Efficienza, Life Cycle Assessment (LCA),rete di distribuzione idrica,Embodied energy
Resumo:
Questo progetto di ricerca si pone l'obiettivo di gettare luce sul commercio delle spezie nel Medioevo, a partire dai preziosi dati contenuti nei registri del dazio di Bologna (1388-1448), nei quali venivano raccolti tutti i prodotti afferenti al cosiddetto "dazio della mercanzia" che transitavano in città per poi proseguire il viaggio verso altre destinazioni. Nel Medioevo, Bologna rappresentava un importante snodo per collegare i principali empori del mare Adriatico (prima fra tutti Venezia) con i mercati della Toscana, come Firenze, Pisa e il suo sbocco marittimo, Porto Pisano, da cui le spezie salpavano in direzione di altre regioni europee, come la Francia, l'Inghilterra, la penisola iberica e le Fiandre. I quantitativi di spezie giornalieri, mensili, annuali e totali costituiscono un dato inedito ed inaspettato: infatti, un prodotto tradizionalmente descritto dalla storiografia come raro, prezioso e difficile da reperire, affluiva in realtà con sorprendente costanza e raggiungendo volumi molto elevati. Considerando che Bologna, nonostante la sua importanza nel panorama italiano, rappresentava pur sempre uno snodo "minore" nella complessa rete di circuiti commerciali su cui erano solite viaggiare le spezie (come le grandi rotte marittime, per esempio), questi quantitativi tanto elevati di spezie ci obbligano a riflettere su quanto detto sino ad ora sul commercio di questi prodotti nel Medioevo e a mettere i dati bolognesi a confronto con quelli provenienti da altre fonti. Affiancando al tradizionale metodo storiografico un approccio "empirico", che tenga conto delle caratteristiche materiali ed organolettiche delle spezie, nonché delle informazioni provenienti da un ampio numero di fonti – non necessariamente legate al periodo preso in esame – è possibile riaprire il dibattito attorno a questo tema, che ha ancora molto da offrire alla ricerca storico alimentare.
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Già ad uno sguardo esterno la normativa chiamata a disciplinare la condizione giuridica delle chiese cattoliche nel nostro Paese appare caratterizzata da un elevato grado di complessità: impressione che trova conferma sia con riferimento al diritto canonico, nella cui prospettiva le disposizioni appositamente dedicate ai 'loca sacra' dal Codex Iuris Canonici richiedono di essere affiancate dalle indicazioni provenienti – ai rispettivi, differenti livelli – tanto dalla Conferenza Episcopale Italiana quanto dai dicasteri della Curia romana; sia nell'ottica dell'ordinamento italiano, che agli 'edifici destinati all’esercizio pubblico del culto cattolico' riserva un'attenzione specifica, emergente nella legislazione unilaterale così come in quella pattizia. A fronte di una simile eterogeneità, sono d’altra parte note le problematiche che il tempo presente pone innanzi alle esigenze di una corretta amministrazione del patrimonio ecclesiastico – spesso pure dotato di un inestimabile valore storico-artistico –, le quali si riversano sulla preservazione stessa di tali immobili. Prendendo le mosse da questi presupposti, la trattazione si propone di effettuare una lettura sistematica delle diverse fasi in cui si articola il 'ciclo vitale' di un'ipotetica chiesa cattolica, così da ricostruire organicamente e criticamente quel quadro complessivo che permetta di formulare le soluzioni più appropriate per rispondere a questioni risalenti e sfide inedite. È quindi con questo intento che, una volta definito esattamente il concetto di chiesa-edificio, vengono ripercorsi i momenti in cui si sviluppa, anche giuridicamente, la sua esistenza: dalla pianificazione al finanziamento delle nuove costruzioni, con una speciale attenzione all'apporto che può essere offerto da parte della CEI; dagli utilizzi ammessi nel diritto canonico alle tutele garantite da parte statale; dalle misure di salvaguardia ai criteri per la loro adeguata gestione, comprendenti tanto i profili relativi alla conservazione quanto quelli riguardanti la valorizzazione; dalle implicazioni di un'eventuale riduzione a uso profano fino ai requisiti dettati per la nuova destinazione dell'immobile.
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The design optimization of industrial products has always been an essential activity to improve product quality while reducing time-to-market and production costs. Although cost management is very complex and comprises all phases of the product life cycle, the control of geometrical and dimensional variations, known as Dimensional Management (DM), allows compliance with product and process requirements. Hence, the tolerance-cost optimization becomes the main practice to provide an effective application of Design for Tolerancing (DfT) and Design to Cost (DtC) approaches by enabling a connection between product tolerances and associated manufacturing costs. However, despite the growing interest in this topic, a profitable application in the industry of these techniques is hampered by their complexity: the definition of a systematic framework is the key element to improving design optimization, enhancing the concurrent use of Computer-Aided tools and Model-Based Definition (MBD) practices. The present doctorate research aims to define and develop an integrated methodology for product/process design optimization, to better exploit the new capabilities of advanced simulations and tools. By implementing predictive models and multi-disciplinary optimization, a Computer-Aided Integrated framework for tolerance-cost optimization has been proposed to allow the integration of DfT and DtC approaches and their direct application for the design of automotive components. Several case studies have been considered, with the final application of the integrated framework on a high-performance V12 engine assembly, to achieve both functional targets and cost reduction. From a scientific point of view, the proposed methodology provides an improvement for the tolerance-cost optimization of industrial components. The integration of theoretical approaches and Computer-Aided tools allows to analyse the influence of tolerances on both product performance and manufacturing costs. The case studies proved the suitability of the methodology for its application in the industrial field, providing the identification of further areas for improvement and refinement.
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L’energia da onda potrebbe assumere un ruolo fondamentale per la transizione energetica durante i prossimi decenni, grazie alla sua continuità nel tempo molto superiore rispetto ad altre risorse rinnovabili e alla sua vasta distribuzione nello spazio. Tuttavia, l’energia da onda è ancora lontana dall’essere economicamente sostenibile, a causa di diverse problematiche tecnologiche e alle difficoltà finanziarie associate. In questa ricerca, si è innanzitutto affrontata una delle maggiori sfide tecniche, nello specifico la progettazione e modellazione di sistemi di ancoraggio per i dispositivi galleggianti, proponendo possibili soluzioni per la modellazione numerica di sistemi di ancoraggio complessi e per l’ottimizzazione dei dispositivi stessi. Successivamente sono state analizzate le possibili sinergie strategiche di installazioni per lo sfruttamento della energia da onda con altre risorse rinnovabili e la loro applicazione nel contesto di aree marine multiuso. In particolare, una metodologia per la valutazione della combinazione ottimale delle risorse rinnovabili è stata sviluppata e verificata in due diversi casi studio: un’isola e una piattaforma offshore. Si è così potuto evidenziare l’importante contributo della risorsa ondosa per la continuità energetica e per la riduzione della necessità di accumulo. Inoltre, è stato concepito un metodo di supporto decisionale multicriteriale per la valutazione delle opzioni di riuso delle piattaforme offshore alla fine della loro vita operativa, come alternativa al decommissionamento, nell’ottica di una gestione sostenibile e della ottimizzazione dell’uso dello spazio marino. Sulla base dei criteri selezionati, l’inclusione di attività innovative come la produzione di energia da onda si è dimostrata essere rilevante per rendere vantaggioso il riuso rispetto al decommissionamento. Numerosi studi recenti hanno infatti sottolineato che, nell’ambito della “crescita blu”, i mercati come l’oil&gas, le attività offshore e le isole stimoleranno lo sviluppo di tecnologie innovative come lo sfruttamento dell’energia da onda, promuovendo la sperimentazione e fornendo un importante contributo all’avanzamento tecnico e alla commercializzazione.
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Chapter 1, a general introduction on Botrytis cinerea and its threat to crop production is presented. What Botrytis looks like, its life cycle, why it is a threat to agricultural production, its worldwide pest status, and its current state of management is further elaborated on. Chapter 2, a general introduction on Plasmopara viticola, its threat to grape production and management strategies presented. Chapter 3, titled " RNA Interference Strategies for Future Management of Plant Pathogenic Fungi: Prospects and Challenges ", presents the rapid improvement and extensive implementation of RNA interference (RNAi) technology for the management of fungal pathogens. In this chapter, we describe the application of exogenous RNAi involved in plant pathogenic fungi and discuss dsRNA production, formulation, and RNAi delivery methods. Chapter 4, titled " Exogenous dsRNAs against chitin synthase and glucan synthase genes suppress the growth of the pathogenic fungus Botrytis cinerea " addresses two important questions: Is RNAi technology functional for B. cinerea control ? And which target genes can be exploited for RNAi-based B.cinerea disease control ? Upon target genes selections, an exogenous RNAi protocol was set up and we could effectively deliver a known dose of bacterially produced double stranded RNA (dsRNA) to induce RNAi in B. cinerea. Chapter 5, titled " Double-Stranded RNA Targeting Dicer-Like Genes Compromises the Pathogenicity of Plasmopara viticola on Grapevine “, which deals mainly on RNAi induction against Plasmopara viticola. This chapter addresses two main questions: Is RNAi technology functional in contrasting Plasmopara viticola? And which target genes can be exploited for RNAi-based disease control in Plasmopara viticola?. In the last Chapter (Chapter 6) titled “General discussions and perspectives for future research”, the major research findings from this thesis are discussed together with perspectives for future research.
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Wheat productivity is alarmingly threatened by climate change in the Mediterranean Basin, where it is mainly cultivated as a rainfed crop and where the latest climatic projections foresee a rise in temperatures and a reduction in precipitation, with important yield losses expected, being drought the main abiotic stress hampering wheat productivity. Assessing and quantifying the alterations in wheat life cycle caused by climate change is thus a key goal, as well as understating the underlying mechanisms of drought resistance. The first part of this thesis is focused on these main topics. A precise quantification of climate change effects on wheat in this area was performed through a case study, coupling phenological, meteorological and grain quality data before and after climate change. Then, accurate and detailed literature search was performed, reviewing the main controversies regarding the reliability of various functional traits to be used as breeding tools for improving wheat drought stress resistance. The second part of this thesis is focused in identifying interesting genetic material to improve wheat drought stress resistance in the Mediterranean Basin, analyzing drought response on a panel of tetraploid wheat accessions in vitro and in vivo as well as in open field trials, chosen in the attempt to represent as much as possible the biodiversity of tetraploid wheat. The third part of this thesis highlights differences in technological, nutritional and nutraceutical quality between modern cultivars and landraces, focusing on lipids, primary metabolites and bioactive compounds. In fact, wheat adaptation to climate change does not only mean to guarantee satisfactory yields in adverse conditions. It also means to provide millions of consumers with a diet-base food crop, with an improved nutraceutical and nutritional quality. Therefore, investigation and selection process for abiotic stress resistance and for improved quality has to go hand in hand.
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Studio e progettazione di una soluzione tecnologica da fissare a una testa di focalizzazione laser movimentata da un braccio robotico. Il fine dello strumento creato è migliorare l'efficienza e l'ergonomia della fase di setting dell'impianto e abbassare il tempo impiegato per misurare la distanza del laser dal pezzo. Nel corpo della tesi sono state analizzate varie opzioni realizzative con i relativi pro e contro e infine vengono mostrate le diverse fasi di prototipazione del prodotto scelto.
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In questa tesi si è approfondito dal punto di vista impiantistico ed energetico il primo progetto pilota “e-SAFE”, relativo ad un condominio di edilizia popolare sito a Catania. Il progetto europeo “e-SAFE” mira alla riqualificazione “globale” del patrimonio edilizio UE, con obiettivi quali la decarbonizzazione, tramite raggiungimento di edifici nZEB, e la sicurezza sismica, includendo finalità sociali. È stata svolta la progettazione degli impianti tecnici relativi ai servizi di climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) e produzione acqua calda sanitaria (ACS), tramite adozione di sistema a pompa di calore abbinato ad impianto fotovoltaico provvisto di batterie di accumulo, al fine di massimizzare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Una soluzione innovativa è stata prevista per il sistema ACS tramite bollitori decentralizzati che permettono l’eliminazione della rete di ricircolo e dotano il servizio centralizzato di una certa “individualità”, con adozione di logiche di controllo che consentono di sfruttare al massimo l’energia da fotovoltaico. Sono state quindi svolte analisi energetiche, relative a tre casi impiantistici (senza PV, con PV e con batterie d’accumulo), con modellazione del sistema edificio-impianto adottando una procedura di calcolo orario, per poi confrontare i consumi elettrici, le emissioni e i principali indicatori energetici al fine di dimostrare la bontà delle scelte progettuali effettuate. Si è dimostrato come l’impiego dell’impianto fotovoltaico, abbinato ad un corretto dimensionamento delle batterie di accumulo, consente di ottimizzare la contemporaneità di produzione e consumo di energia. Nonché permette di minimizzare il prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale, consumando e stoccando in loco l’elettricità autoprodotta da fonti energetiche totalmente rinnovabili.
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La presente tesi di laurea vuole affrontare il tema degli allagamenti in ambito urbano e si inserisce all’interno di un progetto già in essere riguardante la realizzazione di un modello numerico del sistema di drenaggio della città di Ravenna. L'obbiettivo è la modellazione in 2D delle aree della città del comparto nord caratterizzate da eventi di Pluvial flooding con particolare riguardo ai siti di interesse archeologico facenti parte del patrimonio UNESCO. Il caso di studio, inoltre, è ripreso dal programma SHELTER (Sustainable Historic Environments hoListic reconstruction through Technological Enhancement and community based Resilience) finanziato nell’ambito del programma per la ricerca europea Horizon 2020. Nel presente elaborato verranno dunque simulati i vari scenari idraulici caratterizzati da eventi di precipitazione riferiti a tempi di ritorno differenti al fine di analizzare la risposta del comparto nord della rete di Ravenna, per valutarne le critica tramite l’utilizzo del software EPA SWMM. I risultati ottenuti saranno dunque rielaborati per essere utilizzati nella realizzazione di carte tematiche grazie all’utilizzo del software GIS. Tali carte permetteranno quindi di valutare le aree maggiormente soggette a fenomeni di allagamento. I risultati verranno infine analizzati attraverso il software di modellazione bidimensionale HEC-RAS riuscendo così a comprendere meglio il fenomeno dell’allagamento urbano. Verrà posta una particolare attenzione nelle zone dove sono presenti i siti facenti parte del patrimonio UNESCO: Basilica di San Vitale e Battistero Ariani. I risultati ottenuti dalla modellazione, permetteranno infine, di valutare le metodologie e gli approcci per ridurre i deflussi superficiali durante la precipitazione e, quindi le portate in fognatura, andando così a garantire una protezione idraulica e ambientale del territorio aumentando la resilienza del comparto urbano.
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La tesi si occupa della rigenerazione urbana, ambientale e architettonica dell’attuale piazza Garibaldi, partendo dal progetto di Alberto Burri per la stessa area. Con occhio critico la proposta del maestro viene sviscerata e approfondita per poi portare con sé un progetto di rigenerazione del sistema urbano. Nonostante le splendide e monumentali architetture, e seppur essendo uno dei grandi accessi alla città storica, l’area ha perso la sua centralità a causa di vari mutamenti urbanistici effettuati nel corso del tempo. In seguito ad una analisi storica e percettiva, è stata proposta la riprogettazione dell’area consapevolmente alla sua storia e alle necessità odierne. Il progetto si pone l’obiettivo di donare alla città un nuovo spazio dedicato al grande artista e aprire quest’ultima verso l’esterno con un nuovo degno accesso. Il progetto quindi prevede la progettazione di una piazza, Piazza Burri, con un giardino adiacente, il Giardino delle Sculture, e un centro culturale e artistico, al Fondazione Alveare. La proposta progettuale si collega agli altri spazi espositivi della città promuovendo così una rete di collegamento che riaccenda l’area, e Città di Castello, dal punto di vista dell’attrattività.
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The purpose of this thesis is to present the concept of simulation for automatic machines and how it might be used to test and debug software implemented for an automatic machine. The simulation is used to detect errors and allow corrections of the code before the machine has been built. Simulation permits testing different solutions and improving the software to get an optimized one. Additionally, simulation can be used to keep track of a machine after the installation in order to improve the production process during the machine’s life cycle. The central argument of this project is discussing the advantage of using virtual commissioning to test the implemented software in a virtual environment. Such an environment is getting benefit in avoiding potential damages as well as reduction of time to have the machine ready to work. Also, the use of virtual commissioning allows testing different solutions without high losses of time and money. Subsequently, an optimized solution could be found after testing different proposed solutions. The software implemented is based on the Object-Oriented Programming paradigm which implies different features such as encapsulation, modularity, and reusability of the code. Therefore, this way of programming helps to get simplified code that is easier to be understood and debugged as well as its high efficiency. Finally, different communication protocols are implemented in order to allow communication between the real plant and the simulation model. By the outcome that this communication provides, we might be able to gather all the necessary data for the simulation and the analysis, in real-time, of the production process in a way to improve it during the machine life cycle.
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The aim of this thesis is to use the developments, advantages and applications of "Building Information Modelling" (BIM) with emphasis on the discipline of structural design for steel building located in Perugia. BIM was mainly considered as a new way of planning, constructing and operating buildings or infrastructures. It has been found to offer greater opportunities for increased efficiency, optimization of resources and generally better management throughout the life cycle of a facility. BIM increases the digitalization of processes and offers integrated and collaborative technologies for design, construction and operation. To understand BIM and its benefits, one must consider all phases of a project. Higher initial design costs often lead to lower construction and operation costs. Creating data-rich digital models helps to better predict and coordinate the construction phases and operation of a building. One of the main limitations identified in the implementation of BIM is the lack of knowledge and qualified professionals. Certain disciplines such as structural and mechanical design depend on whether the main contractor, owner, general contractor or architect need to use or apply BIM to their projects. The existence of a supporting or mandatory BIM guideline may then eventually lead to its adoption. To test the potential of the BIM adoption in the steel design process, some models were developed taking advantage of a largely diffuse authoring software (Autodesk Revit), to produce construction drawings and also material schedule that were needed in order to estimate quantities and features of a real steel building. Once the model has been built the whole process has been analyzed and then compared with the traditional design process of steel structure. Many relevant aspect in term of clearness and also in time spent were shown and lead to final conclusions about the benefits from BIM methodology.
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Vision systems are powerful tools playing an increasingly important role in modern industry, to detect errors and maintain product standards. With the enlarged availability of affordable industrial cameras, computer vision algorithms have been increasingly applied in industrial manufacturing processes monitoring. Until a few years ago, industrial computer vision applications relied only on ad-hoc algorithms designed for the specific object and acquisition setup being monitored, with a strong focus on co-designing the acquisition and processing pipeline. Deep learning has overcome these limits providing greater flexibility and faster re-configuration. In this work, the process to be inspected consists in vials’ pack formation entering a freeze-dryer, which is a common scenario in pharmaceutical active ingredient packaging lines. To ensure that the machine produces proper packs, a vision system is installed at the entrance of the freeze-dryer to detect eventual anomalies with execution times compatible with the production specifications. Other constraints come from sterility and safety standards required in pharmaceutical manufacturing. This work presents an overview about the production line, with particular focus on the vision system designed, and about all trials conducted to obtain the final performance. Transfer learning, alleviating the requirement for a large number of training data, combined with data augmentation methods, consisting in the generation of synthetic images, were used to effectively increase the performances while reducing the cost of data acquisition and annotation. The proposed vision algorithm is composed by two main subtasks, designed respectively to vials counting and discrepancy detection. The first one was trained on more than 23k vials (about 300 images) and tested on 5k more (about 75 images), whereas 60 training images and 52 testing images were used for the second one.
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L’attuale sistema produttivo prevede un processo lineare: si prelevano materie prime, si utilizzano per realizzare il proprio prodotto e si generano scarti. Questo ha inevitabilmente portato allo sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta e alle problematiche relative allo smaltimento di quantità sproporzionate di rifiuti. Il sistema è evidentemente in crisi e questo non è affatto d’aiuto all’economia, tantomeno all’emergenza climatica alla quale semmai contribuisce. La simbiosi industriale si presenta come una soluzione in grado di ridurre le emissioni inquinanti e ottenere un’economia redditizia e sostenibile. La sua implementazione richiede che ci siano le giuste condizioni per riuscire a creare una vera e propria rete di aziende in connessione tra loro. L’elaborato prevede nella parte iniziale un excursus sulle pratiche di simbiosi industriale e i loro esempi, per poi concentrarsi sull’area di interesse, analizzando il tessuto imprenditoriale e sezionandolo tramite criteri di scelta, al fine di evidenziare possibili situazioni favorevoli a questa metodologia. Il lavoro è stato realizzato durante l’attività di tirocinio presso Enea, nell’ambito del progetto Marlic per la regione Marche. Lo studio si propone tuttavia di ricercare soluzioni replicabili in luoghi e contesti anche diversi da quello preso in esame; l’obiettivo è dimostrare ulteriormente l’efficacia e l’efficienza della metodologia offrendo alternative verosimili.
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Questo lavoro si propone di implementare tre scenari di compromissione informatica tramite l'ausilio della strumentazione fornita da Ansible e Docker. Dopo una prima parte teorica di presentazione delle più recenti vulnerabilità/compromissioni informatiche, si passa all'illustrazione degli strumenti e dell'architettura degli scenari, anche tramite l'ausilio di codice. Tramite la funzione UNIX time si effettua l'analisi di diverse tecniche di distribuzione, dimostrando come l'automazione abbia effettivi e seri vantaggi rispetto ad una continua implementazione manuale, principalmente da un punto di vista temporale e computazionale.