996 resultados para Directores de cine - Francia
Resumo:
La tesi di ricerca si propone di esaminare due tipologie della canzone sociale nel XIX secolo, ed in particolare attorno al 1848. Lo studio del canto nei contesti presi in esame (l’Italia e la Francia) viene analizzato attraverso due piste di ricerca parallele tra loro. Da una parte si è utilizzato il concetto di sociabilité per conoscere i luoghi di produzione e di diffusione del canto (l’importanza della strada, dell’osteria, delle goguette parigine, degli chansonniers des rues e dei cantastorie) e le circostanze di utilizzazione della canzone (la canzone in quanto forma d’espressione orale ma anche come scrittura murale, foglio volante e volantino). Dall’altra l’analisi si è focalizzata sui contenuti dei testi musicali per mette in luce le differenti tematiche, le immagini linguistiche e le figure retoriche cantate dall’artigiano-operaio per far emergere le differenze dell’idea di nazione tra i due contesti presi in esame. L’attenzione posta alla comparazione condurrà all’evidenziazione di punti di contatto tra le due nazioni. Il canto, infatti, costituisce un terreno privilegiato per comprendere l’immagine dell’“altro”: quale immagine possedevano i lavoratori francesi dell’Italia risorgimentale? E gli artigiani italiani come percepivano la nazione francese? Il canto viene analizzato non solamente come un “testo” ma anche come una “pratica sociale”. Queste operazioni permetteranno di sondare più in profondità la funzione sociale svolta dalla canzone all’interno della cultura popolare e la sua importanza in quanto forma d’espressione e vettore di politicizzazione. La duplice utilizzazione del canto, in quanto “testo” e “pratica”, consente di inserire la ricerca all’interno di un filone storiografico che dalla storia sociale si muove a quella culturale. La canzone sociale rappresenta un fertile terreno di ricerca, non solamente all’interno di un singolo territorio nazionale, ma possiede un prezioso valore euristico in funzione comparativa.
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L’obiettivo di questo studio è comprendere come si sia evoluto il concetto di bene culturale in Italia nella seconda metà del Novecento. Pertanto si ritiene rilevante l’analisi delle vicende storiche e politiche sulla gestione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. In particolare si focalizza l’attenzione sullo sviluppo delle politiche pubbliche in Italia tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta. Un momento che si definisce come un punto cardine del dibattito e delle azioni politiche che prendono avvio, in Italia, nel periodo post-unitario. Passaggi centrali di questo processo si considerano l’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e le prime iniziative regionali nel campo della cultura. Ed è proprio nel rapporto tra centro e periferia che emerge una nuova attenzione ai beni culturali e all’elaborazione di politiche in questo campo. Al fine di uno sguardo europeo, nell’evoluzione delle politiche culturali, si considera peculiare il caso francese, con la creazione del Ministero degli Affari Culturali, alla fine degli anni Cinquanta.
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Dissertazione sull'immigrazione italiana in Francia dopo la seconda guerra mondiale, con una descrizione delle principali destinazioni scelte dagli italiani e le cause che hanno spinto gli italiani ad emigrare. In seguito vengono analizzate le condizioni di lavoro e i settori in cui gli italiani erano più impiegati, concludendo con una riflessione sull'integrazione all'interno della società francese degli italiani e più in generale sull'immigrazione di oggi
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L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi delle normative in materia di contratto di lavoro a termine in Italia, Francia e Spagna. Si tratta di Stati che, al pari del nostro, fanno un grandissimo uso di tale fattispecie, divenuta nei fatti il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, con percentuali complessive di rapporti a tempo determinato anche superiori a quelle italiane. Il confronto con due Paesi a noi vicini da un punto di vista giuridico, culturale e sociale è servito allo scopo di valutare la razionalità e l’opportunità delle profonde modifiche apportate alla disciplina generale da parte del decreto-legge n. 34/2014 (c.d. Decreto Poletti) ed ancora prima dalla riforma del sistema risarcitorio ad opera della legge n. 183/2010. Per ciascun ordinamento sono prese in considerazione le regole finalizzate alla tutela dei diritti dei lavoratori a termine, nonché gli orientamenti giurisprudenziali che hanno contribuito, specie in materia di non discriminazione, ad implementare il livello di protezione della posizione dei lavoratori stessi. Specifica attenzione viene dedicata, inoltre, alla disciplina del pubblico impiego, settore in cui si riscontra spesso un uso distorto delle assunzioni a tempo determinato, come testimoniano le vicende degli agents contractuels francesi e dei lavoratori c.d. indefinidos no fijos de plantilla. La conclusione della tesi è affidata allo studio del contenzioso originato dai tre Stati avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al fine di isolare eventuali momenti di sintesi delle differenze delle rispettive regolamentazioni. L’elemento aggregante che affiora dai dicta del supremo organo di giustizia comunitario è il principio di stabilità dell’impiego, la cui portata generale e trasversale può essere utile al fine di orientare l’attività produttiva e interpretativa delle norme nazionali nella direzione di un’implementazione delle tutele spettanti ai prestatori di lavoro a termine.
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Sono stati analizzati alcuni campioni provenienti dalla sezione stratigrafica di Col du Puech de la Suque (Montagne Noire, Francia Meridionale), raccolti in un intervallo comprendente il limite Devoniano/Carbonifero allo scopo di individuare il limite stesso in base alla identificazione e attribuzione biostratigrafica dei conodonti rinvenuti. Sono stati discussi i problemi che caratterizzano la definizione del limite e si è fornita una possibile soluzione.
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Purpose: Respiratory motion causes substantial uncertainty in radiotherapy treatment planning. Four-dimensional computed tomography (4D-CT) is a useful tool to image tumor motion during normal respiration. Treatment margins can be reduced by targeting the motion path of the tumor. The expense and complexity of 4D-CT, however, may be cost-prohibitive at some facilities. We developed an image processing technique to produce images from cine CT that contain significant motion information without 4D-CT. The purpose of this work was to compare cine CT and 4D-CT for the purposes of target delineation and dose calculation, and to explore the role of PET in target delineation of lung cancer. Methods: To determine whether cine CT could substitute 4D-CT for small mobile lung tumors, we compared target volumes delineated by a physician on cine CT and 4D-CT for 27 tumors with intrafractional motion greater than 1 cm. We assessed dose calculation by comparing dose distributions calculated on respiratory-averaged cine CT and respiratory-averaged 4D-CT using the gamma index. A threshold-based PET segmentation model of size, motion, and source-to-background was developed from phantom scans and validated with 24 lung tumors. Finally, feasibility of integrating cine CT and PET for contouring was assessed on a small group of larger tumors. Results: Cine CT to 4D-CT target volume ratios were (1.05±0.14) and (0.97±0.13) for high-contrast and low-contrast tumors respectively which was within intraobserver variation. Dose distributions on cine CT produced good agreement (< 2%/1 mm) with 4D-CT for 71 of 73 patients. The segmentation model fit the phantom data with R2 = 0.96 and produced PET target volumes that matched CT better than 6 published methods (-5.15%). Application of the model to more complex tumors produced mixed results and further research is necessary to adequately integrate PET and cine CT for delineation. Conclusions: Cine CT can be used for target delineation of small mobile lesions with minimal differences to 4D-CT. PET, utilizing the segmentation model, can provide additional contrast. Additional research is required to assess the efficacy of complex tumor delineation with cine CT and PET. Respiratory-averaged cine CT can substitute respiratory-averaged 4D-CT for dose calculation with negligible differences.
DIGITAL BOUNDARY DETECTION, VOLUMETRIC AND WALL MOTION ANALYSIS OF LEFT VENTRICULAR CINE ANGIOGRAMS.
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relazione di Pietro Perreau
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publ. dal Diogene Tama
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En el curso de los últimos años, la cuestión del empleo asalariado en la agricultura europea ha venido cobrando cada vez más relevancia, estrechamente ligada con el fenómeno de las migraciones internacionales e intercontinentales. La agricultura francesa posee una larga tradición en el empleo estacional de asalariados extranjeros, durante el último período reclutados principalmente en la región nordafricana del Magreb. Recientemente ha comenzado a cobrar importancia, también, el fenómeno de la subcontratación de mano de obra sudamericana, a través de empresas subcontratistas radicadas en España. El estudio analiza cual es el significado y qué efectos produce la introducción de asalariados con una nueva etnicidad en el ámbito del mercado de trabajo para la producción agrícola local. En tal sentido, se exponen resultados de una investigación de caso realizada en el departamento de Bouches-du-Rhône, al sureste de Francia, en torno a las producciones de fruta frescas y hortalizas.
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Este trabajo pretende, por una parte, instalar ciertos interrogante entre los docentes de bibliotecología y ciencias de la información y, por otra parte, presentar los lineamientos que orientan la investigación de las prácticas docentes que se muestran como una problemática poco explorada en las universidades del Mercosur y se extiende a lo pedagógico y a la enseñanza, en un sentido amplio, e involucra una diversidad de aspectos que incluyen lo didáctico, pero que a su vez lo exceden y anteceden con amplitud, dado que implica relacionar las dimensiones políticas, organizativas y curriculares, por otra parte, con el fin de verificar si somos capaces de cuestionarnos sobre nuestras propias prácticas de enseñanza partiendo de una visión positiva, es decir, sobre las posibilidades de indagar las “buenas prácticas de enseñanzas” ideadas, adoptadas y aplicadas por los docentes del primer año de las carreras de Bibliotecología y Ciencias de la Información de la región
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La comunicación científica se ha adaptado rápidamente a los nuevos modos de almacenamiento, publicación, difusión y conservación de resultados de los trabajos de investigación y otras producciones intelectuales, compitiendo con el espacio tradicional, casi exclusivo hasta no hace mucho tiempo, de las revistas. Sabemos que en el mundo académico de existe una gran cantidad de literatura científica y académica, producto de grandes esfuerzos, tanto de los gobiernos de los distintos países como de otras instituciones no gubernamentales y obviamente de los estudiosos e investigadores que generan, a diario, conocimiento especializado. Los repositorios digitales institucionales se han transformado en la opción de las universidades e institutos de investigación para sacar a la luz la producción intelectual. El desafío de los profesionales de la información es, precisamente, potenciar la visibilidad de la información depositada en estos espacios. En este trabajo se introducen algunas alternativas para el desarrollo y explotación de los repositorios, particularmente mediante el empleo de herramientas 2.0.