897 resultados para traduzione, giornalismo, poliglotti, cognitivismo
Resumo:
Questa tesi è un'analisi del linguaggio in relazione alle questioni di genere, con un focus finale sulla rappresentazione dei femminicidi da parte delle testate giornalistiche italiane, diviso in quattro parti. Il primo capitolo è sull'origine della misoginia in Occidente. Il secondo parla della Critical Discourse Analysis, un approccio all'analisi critica del discorso che fa capire quanto il linguaggio influenzi la società e possa essere usato per farlo. Il terzo capitolo parla dell'intreccio tra lingua e ideologia, la prima parte si focalizza sulla linguistica e la seconda sul sessismo della lingua italiana. La quarta parte è un'analisi del linguaggio di molti articoli di giornale dell'anno 2016 su due casi di femminicidio in Italia, in particolare sulle rappresentazioni (che risultano stereotipate) di vittime e carnefici.
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L’étude que je viens de mener s’adresse principalement à un public universitaire, aux italiens, à mes amis et professeurs, et à toutes ces personnes curieuses comme moi, qui n’ont pas encore eu la chance de connaitre la Roumanie dans le sens de son lien bien étroit avec la France. Il s’agit d’une analyse contextuelle et spécifique à la fois. Bien que restant une étude de surface sur de nombreux aspects j’ai tenté de montrer, à travers l’historiographie atypique de la culture roumaine, que celle-ci s’imprègne avant tout du français, aussi bien par son mimétisme socio-culturel que par l’évolution de sa langue. Nous avons pu constater à travers divers exemples - en partant du phénomène social “Petit-Paris” aux termes calqués en passant par l’intertextualité française - que la France a joué un rôle majeur dans l’épanouissement de la culture roumaine. Plus particulièrement, l’étude de la farce fantaisiste de Ion Luca Caragiale, O soacră, m’a permis de comprendre et de partager à travers l’analyse et la traduction de cette pièce ce mimétisme classique que le théâtre français prodiguait tant au XVIIè siècle.
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Ho incentrato la mia tesi sul sottotitolaggio, spiegandone le origini, le tecniche e ho approfondito la figura del sottotitolatore ed il fansub. Ho approfondito inoltre il tema dei metodi educativi alternativi, ai quali si fa riferimento nei video che ho scelto per il mio progetto di sottotitolaggio. Ho creato i sottotitoli in italiano dei video "El sistema educativo del siglo XXI", "La educación explicada por un niño" e di un estratto del video "Enséñame pero bonito", che ci danno un quadro generale in merito al sistema educativo vigente e nei quali si parla della possibilità di cambiarlo, prendendo spunto da metodi educativi alternativi. Per ciascun video ho incluso l'analisi delle scelte traduttive e dei problemi riscontrati durante la creazione dei sottotitoli in italiano.
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Pratica riabilitativa innovativa che associa alle cure tradizionali l’interazione con l’animale, la terapia con il mezzo del cavallo ha riscosso negli ultimi anni un notevole successo ed è oggi una realtà sempre più popolare e riconosciuta anche in Italia. Autorità nel campo e nella ricerca rimangono però Paesi quali Stati Uniti, Francia e Belgio, a cui si devono molte delle pubblicazioni scientifiche a riguardo. Il presente elaborato ha per oggetto una riflessione sulla lingua speciale impiegata nel settore, con particolare attenzione alla multidisciplinarità e alla pluriappartenenza che ne caratterizzano la terminologia in contesti di comunicazione esperto-esperto e che possono generare notevoli difficoltà traduttive. Punto di riferimento per l’analisi linguistica è il volume “Thérapies avec le cheval”, scritto ed edito dalla F.E.N.T.A.C. (Fédération nationale de thérapies avec le cheval), di cui sono stati tradotti alcuni estratti a dimostrazione di quanto osservato. Il lavoro si articola in sei capitoli: il primo traccia una panoramica del settore della TMC in Italia, con rimandi alla realtà francese; il secondo, dedicato allo studio della terminologia, presenta una prima sezione incentrata sulla multidisciplinarità e una seconda sulla pluriappartenenza; il terzo capitolo contiene il testo a fronte tratto dal volume già menzionato e il quarto la proposta di traduzione; il quinto è di commento alle scelte traduttive; il sesto è riservato alle conclusioni.
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La storia della calligrafia orientale, la sua evoluzione stilistica, i materiali e le tecniche che la caratterizzano e il suo profondo significato nella cultura giapponese in quanto disciplina meditativa e strettamente connessa allo Zen. L'arte, l’eleganza e la filosofia tipiche della cultura giapponese sono l’essenza di questa magica disciplina.
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Esta tesis nace como propuesta de traducción del español al italiano de un extracto de la novela "El bailarín de tango", del autor argentino Juan Terranova. El objetivo de este trabajo era producir un texto de carácter conversacional que fuera natural y comunicativo, con particular atención a la equivalencia de modismos, disfemismos y signos de puntuación, típicos del lenguaje oral. Se ha puesto el enfoque sobre los argentinismos y términos procedentes del lunfardo, presentes en número considerable en la obra, basada exclusivamente en conversaciones telefónicas entre dos mujeres, que hablan con el lenguaje coloquial del dialecto porteño. La tesis comienza con la presentación del texto original y de sus características formales, como el estilo, el tipo de lenguaje utilizado por el autor y su género textual, seguida por una breve presentación del autor y de la corriente literaria a la que pertenece esta novela, la Nueva Narrativa Argentina. Más adelante, en un análisis de la tarea realizada, se exponen los factores considerados más significativos desde el punto de vista traductológico, como la variedad argentina del español y sus elementos presentes en el texto, los culturemas y los ya nombrados disfemismos y signos de puntuación, acompañados por una explicación que justifica la elección tomada para su transmisión al italiano. Por último, se presenta la propuesta de traducción del capítulo en cuestión y, como anexo, el texto original.
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Questo elaborato è il frutto di un’esperienza di vita personale. L’estate scorsa, infatti, ho svolto uno stage curriculare di un mese a Marsiglia, presso la redazione del quotidiano La Marseillaise. Durante il tirocinio ho avuto la preziosa opportunità di mettermi nei panni di una giornalista e di scrivere un articolo in francese che è stato pubblicato nel quotidiano. Qualche mese fa, mentre riflettevo sul possibile argomento del mio elaborato finale, ho pensato che sarebbe stato bello raccogliere tutti i ricordi e le emozioni di questo mese speciale e metterli per iscritto. Mi sono quindi messa all’opera, cercando di unire al racconto riflessioni ed analisi sugli eventi e le emozioni narrate. Nell’introduzione parlerò di come è nata l’idea di partire per Marsiglia, successivamente, nel primo capitolo, affronterò la questione del genere chiamato “récit de vie”, cioè racconto di vita, e delle sue caratteristiche, per poi tuffarmi completamente nel flusso del racconto nei capitoli 2, 3, 4, 5 e 6.
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Nonostante sia pubblicamente riconosciuto il potere dei media di influenzare e creare opinioni, pochi studi si sono occupati del loro ruolo in quanto possibili promotori di ideologie improntate al razzismo o, al contrario, ad una visione multiculturale della società. Se tuttavia, si analizzano i dati che fanno riferimento al modo in cui le minoranze etniche sono rappresentate dai media e alla posizione lavorativa che esse ricoprono nell'industria televisiva e cinematografica, si può evincere come siano determinanti i mezzi di comunicazione di massa, sia nella percezione di sé che acquisiscono le minoranze etniche stesse, sia nella considerazione che di loro ha la popolazione autoctona di un Paese. Questo studio cercherà di mettere in luce la situazione attuale in Gran Bretagna in cui, nonostante esistano programmi televisivi dedicati alle minoranze etniche e queste siano impiegate nei media, è necessario un maggiore impegno perché queste siano più equamente rappresentate. Verrà commentata e analizzata, inoltre, la proposta di sottotitolaggio del video “Race on Screen” realizzato dall'organizzazione britannica Runnymede Trust che tratta, appunto, il tema dei BAME nei media britannici.
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Lo scopo di questa tesi è mettere a confronto due tecniche di sottotitolaggio presenti sul mercato, sottotitolando uno spezzone del film “This is England”. Il primo approccio è il sottotitolaggio tradizionale, ovvero la creazione di sottotitoli in una data lingua a partire dall’audio e dallo script nella lingua dei dialoghi originali. Il secondo metodo è il pivot subtitling, che consiste nella creazione di sottotitoli in una determinata lingua a partire da sottotitoli esistenti in una lingua diversa da quella dei dialoghi originali. Questa tesi nasce dalla curiosità di sperimentare personalmente le due tecniche e formare una mia opinione critica al riguardo. Così è seguita la scelta di un film. Il film “This is England”, di difficile comprensione a causa di accenti particolarmente marcati di alcuni protagonisti, della densità di alcuni dialoghi e dei riferimenti culturali alla sottocultura inglese skinhead nata a fine anni ‘60. La parte principale del lavoro è stata la creazione dei sottotitoli. Nel primo capitolo introdurrò il film, spiegherò la prima fase del lavoro, ovvero come ho svolto il processo del sottotitolaggio tradizionale, successivamente seguiranno nozioni sui pivot subtitles e il secondo processo di creazione di quelli italiani. Il secondo capitolo spiegherà il concetto di qualità dei sottotitoli. Successivamente seguiranno i commenti ai sottotitoli: si tratterà di mettere a confronto i sottotitoli ottenuti con le due diverse tecniche per la medesima battuta o scena. Per finire analizzerò le differenze che emergono dalle due tecniche, l’impatto sul pubblico, i vantaggi e gli svantaggi di ognuna e i motivi per cui una viene utilizzata più dell’altra. Queste considerazioni serviranno per dare una risposta alla questione della tesi: in cosa consiste la differenza fra le due tecniche? Sono accettabili entrambi i risultati seppur diversi?
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Traduzione dallo slovacco in italiano della mostra "Momenti significativi della vita di Ludovit Stur", tenutasi a Forlì in occasione delle "Giornate slovacche".
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Con questo elaborato si è voluto analizzare un episodio della serie televisiva britannica Peaky Blinders e farne una proposta di traduzione in forma di sottotitolaggio. L’elaborato è stato diviso in tre macro-capitoli. Nel primo macro-capitolo vengono analizzati la traduzione audiovisiva e il sottotitolaggio, nel secondo viene contestualizzata la serie televisiva, riassunto l’episodio che è stato sottotitolato ed esposto l’accento “Brummie”. L’ultimo macro-capitolo è dedicato al commento alla traduzione, in cui vengono discusse le difficoltà riscontrate nella realizzazione dei sottotitoli e le soluzioni che sono state adottate.
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Ce mémoire est un travail d'analyse du sous-titrage du film de Xavier Dolan "Les Amours Imaginaires". Ce sous-titrage a été réalisé par CMC Video afin de traduire le scénario original du film –qui est en français québécois– en français standard pour la distribution du film en France. Dans la partie introductive du mémoire nous décrivons les caractéristiques de la variété de français parlée au Québec et nous introduisons le film et le cinéaste. Ensuite la partie centrale est une analyse lexicale, morphologique et syntaxique du sous-titrage que nous avons effectuée à l'aide de différents exemples tirés de la transcription parallèle du scénario et des sous-titres correspondants. Nous considérons ce mémoire comme un point de départ du long parcours d'un recherche qui viserait à donner des justifications à la raison pour laquelle les films et les émissions télévisées québécoises sont presque systématiquement doublées ou sous-titrées en France.
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"L'uomo è una creatura essenzialmente linguistica": noi dipendiamo dalla lingua. Questo rapporto di reciproca dipendenza è innegabile: cosa ne sarebbe di noi umani senza la lingua, e come farebbe a sussistere la lingua senza il fattore umano? La creatività, incarnata in ambito linguistico proprio dai parlanti, svolge un ruolo chiave e assicura, oltreché un (auspicabile) tratto sempiterno, un'evoluzione alla lingua. Le neoformazioni e i neologismi fungono da emblema dell'esigenza comunicativa dell'uomo, ma le neoformazioni sono sintomo della sana patologia del far capire e dell'essere capiti. L'idea per questa tesi è nata dalla dizionarizzazione dell'aggettivo "petaloso". Oltre ad una parte teorica sull'arricchimento lessicale, questo scritto contiene la relazione di un esperimento (un'intervista con una serie di domande aperte) condotto per studiare l'atteggiamento di parlanti italiani nei confronti delle neoformazioni. Sono stati presi in analisi i seguenti fattori: reazione, interpretazione e accettazione.
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Lo studio si occupa di fluency e analizza alcuni aspetti che la definiscono (pause vuote, pause piene, segnali discorsivi, riformulazioni). Si analizzano frequenza e durata di tali fenomeni, attraverso due corpora di produzioni orali di due gruppi di parlanti della lingua inglese: gli studenti italiani del corso di Mediazione Linguistica Interculturale della Scuola di Lingue, Letterature, Interpretazione e Traduzione di Forlì, Università di Bologna, e partecipanti britannici di un programma radiofonico. Si è ritenuto utile comparare le produzioni orali di studenti della lingua inglese a quelle di oratori pubblici madrelingua. Si è cercato di bilanciare i due corpora in termini di genere. Sono stati utilzzati i software Praat, per identificare la morfologia e la durata delle variabili, e Notetab Light, per l'annotazione dei corpora. I risultati della ricerca mostrano che le differenze maggiori tra i due gruppi risiedono nella durata delle pause vuote e nella frequenza, durata e e varietà di suoni delle pause piene, oltre a sillabe aggiuntive, sillabe allungate e riformulazioni. Le sillabe aggiuntive appaiono tipiche della produzione orale degli studenti italiani, in quanto, per la maggior parte, le parole della lingua italiana terminano con un suono vocalico. E' inoltre emersa una questione di genere. Le parlanti di sesso femminile, in entrambi i corpora, impiegano maggiormente le variabili della fluency prese in esame, rispetto ai parlanti di sesso maschile. Sulla base di questa ricerca e ricerche future si potranno ideare moduli di insegnamento dell'inglese basati sulla fluency come fattore primario di competenza linguistica. Il Capitolo 1 introduce lo studio. Il Capitolo 2 presenta lo stato dell'arte sul tema. Il Capitolo 3 presenta la metodologia dello studio. Il Capitolo 4 è dedicato a illustrare e discutere i risultati della ricerca. Il Capitolo 5 presenta considerazioni conclusive e future prospettive per l'insegnamento dell'inglese e per la ricerca.
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In today’s globalized world, air travel is one of the fastest growing markets. Millions of aircrafts take off and then touch down all around the world each day. This well-synchronized symphony, however, is much more complex than it seems, and communication – language - plays a crucial role during a plane’s journey. Misunderstandings and miscommunications can have disastrous effects, so the adoption of a standard phraseology to be used during flight is a means to overcome language barriers, avoid ambiguous expressions and guarantee a safe and effective operation of an aircraft. Little is known about the interaction that goes on between pilots and air traffic controllers (ATCOs), and even though the language of aviation is English, cockpit communication can be hard to understand for people who are not familiar with this specific language. The scope of this thesis is to examine the origins of this uncommon language, the characteristics and peculiarities of air communication and to shed a little light on this mystery called Aviation English.