997 resultados para Sanfelice, Giuseppe, 1665-1737.


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This Bill marks the first occasion on which the British legislature proposed to confer upon authors a lifetime interest in their literary works (with an additional eleven year post-mortem term vesting in their estates), as well as limited rights of translation and abridgement. In addition the draft legislation proposed to render null and void any contract purporting to assign an author's rights to another for a period of longer than ten years.
The commentary describes the background to the Bill, and in particular the attempts of the London book trade to secure more extensive legislative protection in both 1735 and 1737. It argues that the 1737 Bill is significant precisely because it was never made into law, and because it did not suit the best interests of the metropolitan booksellers. Instead, the book trade increasingly turned to the courts to further secure their commercial interests, giving rise to what is commonly referred to as the ‘battle of the booksellers' throughout the next 40 years.

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This case marks the first occasion, following the passage of the Statute of Anne 1710 (uk_1710), on which a living author sought to prevent the infringement of his own copyright before the courts, as well as the first time on which a ‘perpetual' injunction was granted to prevent the further unauthorised reproduction of the work.
The commentary describes the circumstances which led Gay to publish the work himself, by subscription, as well as the success he enjoyed (albeit posthumously) in preventing unauthorised versions of the work from being published. That a ‘perpetual' injunction was granted at the conclusion of the litigation was subsequently interpreted, by advocates of common law copyright, to suggest that, regardless of the Statute of Anne, the Lord Chancellor considered copyright to be a perpetual right.

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Introducción Se  ha alegado que durante el periodo colonial la población indígena de Costa Rica era tan escasa como para ser considerada de poca importancia. Monseñor Bernardo Thiel en su:”Monografía de la población de la República de Costa Rica durante el siglo XIX”, afirmó que  1522 la población indígena total de la Provincia de Costa Rica habría alcanzado unos 27 000 almas y que casi un siglo mas tarde en 1611, el  numero total de indígenas se  había reducido a  aproximadamente a la mitad de la cifra antes mencionada. Monseñor Theil publicó su monografía en el año 1902 e infortunadamente, dese entonces sus cálculos han sido considerados acertados, tanto por los costarricenses como por historiadores extranjeros.

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La tesi esamina il trattamento drammatico e musicale del soggetto di Semiramide in una delle sue prime trasposizioni operistiche: "La Semirami" di Giovanni Andrea Moniglia (Firenze 1625-1700) e Antonio Cesti (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Quest’opera è legata ai più importanti centri d’influenza dell’attività compositiva di Cesti – Firenze, Innsbruck, Vienna e Venezia – e riassume tutti i mondi produttivi della sua carriera, divisa fra gli ambienti di corte e i teatri cittadini veneziani. L’opera fu commissionata nel 1665 per le nozze dell’arciduca d’Austria Sigismondo Francesco a Innsbruck, ma fu rappresentata solo nel 1667 alla corte di Leopoldo I a Vienna, e infine ripresa a Venezia al teatro di S. Moisè nel 1674 con una serie di ritocchi e il nuovo titolo "La schiava fortunata": Giulio Cesare Corradi revisionò il testo e Marc’Antonio Ziani aggiornò la musica. La tesi contiene una prima parte di studio dell’opera suddivisa in cinque capitoli, in cui offro: una panoramica aggiornata della biografia del compositore aretino e la contestualizzazione della "Semirami" nella sua carriera, con particolare attenzione alla genesi e alle fasi evolutive del dramma; l’analisi drammaturgica e musicale dell’opera, in cui esamino le scelte compositive di Cesti in rapporto al testo poetico dato; infine la fortuna della "Semirami" con l’allestimento veneziano del 1674 e le sue riprese. Un capitolo è dedicato interamente alla fortuna del soggetto di Semiramide nel Seicento operistico. La seconda parte della tesi contiene l’edizione dei testi poetici della "Semiramide" (Firenze 1690), della "Semirami" (Vienna 1667) e della "Schiava fortunata" (Venezia 1674) con la presentazione delle aggiunte e sostituzioni riscontrate nei testimoni relativi agli allestimenti successivi, fino al 1693.

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La coltivazione della vite e la produzione di vino possono trarre molteplici benefici dalle interazioni con una matrice paesaggistica ricca di biodiversità, come il miglioramento della fertilità del terreno, la prevenzione dei fenomeni di erosione del suolo, il contrasto degli effetti del cambiamento climatico. Il lavoro di Tesi, realizzato nell’azienda Fondo San Giuseppe, a Brisighella (RA), ha analizzato le principali componenti biotiche e abiotiche, che conferiscono unicità ai vini (clima, suolo, sapere collettivo, vitigni, microrganismi), focalizzando i rilievi sperimentali sul bosco, la componente più importante e più caratterizzante i sistemi viticoli dell’azienda e del territorio. È stata dapprima effettuata l’analisi della matrice paesaggistica, esaminando la copertura percentuale e la numerosità di specie che formano lo strato arbustivo e arboreo, e in seguito sono stati realizzati rilievi produttivi su ceppi di Trebbiano Romagnolo e un campionamento di uve a diversa distanze dalla matrice boschiva. Le principali specie arboree riscontrate sono frassino da manna e carpino nero, accompagnate da altre specie quali sanguinello, acero campestre, ciliegio selvatico, ginepro, rovo, vitalba, rosa canina, e ginestra, distribuite in maniera diversa nei diversi strati vegetazionali. Alcune di queste specie sono caratterizzate da un alta emissione di composti organici volatili (VOCs) in grado di influenzare il profilo aromatico delle uve, evidenziando la rilevanza di promuovere la salvaguardia e lo studio degli agroecosistemi attraverso una metodologia interdisciplinare.

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Lo scopo di questo progetto è quello di offrire una proposta di traduzione verso lo spagnolo dell’opera letteraria Sciroppo, appartenente al genere letterario della letteratura per bambini e ragazzi, così come una sua analisi. La suddetta opera, scritta dall’autore italiano Giuseppe Viroli, racconta le avventure di un pupazzo di gomma di nome Sciroppo, e un gatto d’appartamento chiamato Serse, che dopo essersi conosciuti per caso, vivono tantissime avventure insieme, interagendo con una gran quantità di animali e di persone. Questo progetto contiene quattro capitoli: il primo sarà dedicato all’analisi dell’opera in questione, concentrandosi sugli elementi paratestuali presenti nel libro, sul contenuto, i temi e la finalità dell’opera, lo stile letterario e il percorso dell’autore. Il capitolo successivo offre un quadro teorico della letteratura per bambini e ragazzi in generale, spiegando le caratteristiche di questa disciplina e contestualizzandola sul piano storico. Nel terzo capitolo si presenta la proposta si traduzione verso lo spagnolo mentre nel quarto capitolo trova spazio il commento alla traduzione in cui si illustreranno la metodologia impiegata, i problemi riscontrati durante il processo traduttivo e le strategie per risolverli.

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The authors present considerations about death and brain death concepts, as well the legal aspects for its diagnosis in Brazil. They also present the UNICAMP Protocol for the Diagnosis of Brain Death, revised and according with the current law, with standard techniques for the diagnostic exam. They emphasize the importance of a mature ethical position for this frequent and challenging situation.

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This study aimed to assess the prevalence of aggressive periodontitis (AgP), and to investigate the association between demographic, socioeconomic and behavioral risk indicators with AgP in an untreated and isolated young population in Southeastern Brazil. For this cross-sectional survey, 134 subjects aged 12-29 years were selected by a census. Of those eligible, 101 subjects received a full-mouth clinical examination, and were interviewed using a structured written questionnaire. Cases were defined as individuals with 4 or more teeth with attachment loss > 4 mm or > 5 mm in the age groups 12-19 and 20-29, respectively. Overall, 9.9% of the subjects presented AgP (10.3% of the 12-19-year-olds and 9.7% of the 20-29-year-olds). The only risk indicator significantly associated with AgP in this isolated population was a high proportion of sites (> 30%) presenting supragingival calculus [OR = 23.2]. Having experienced an urgency dental treatment was a protective factor for AgP [OR = 0.1]. The authors concluded that this isolated and untreated population from Brazil presented a high prevalence of AgP. Local plaque-retaining factors played a major role in the prevalence of AgP in this isolated population, and should be included in further studies evaluating this destructive periodontal disease form.

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Previous studies indicated that patients with atherosclerosis are predominantly infected by human cytomegalovirus (HCMV), but rarely infected by type 1 Epstein-Barr virus (EBV-1). In this study, atheromas of 30 patients who underwent aortocoronary bypass surgery with coronary endartherectomy were tested for the presence of these two viruses. HCMV occurred in 93.3% of the samples and EBV-1 was present in 50% of them. Concurrent presence of both pathogens was detected in 43.3% of the samples.

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FUNDAMENTO: A doença periodontal representa risco à gestante portadora de valvopatia reumática, seja para contrair endocardite infecciosa, seja por propiciar complicações obstétricas. OBJETIVO: Estudar a frequência da doença periodontal em portadoras de valvopatia reumática durante a gravidez. MÉTODOS: Foram estudadas 140 gestantes, comparáveis quanto a idade e o nível socioeconômico, divididas em: 70 portadoras de doença valvar reumática e 70 mulheres saudáveis. Todas se submeteram a: 1) avaliação clínica odontológica que incluiu a análise dos seguintes parâmetros: 1.1) profundidade à sondagem, 1.2) distância da linha esmalte-cemento à margem gengival, 1.3) nível clínico de inserção, 1.4) índice de sangramento, 1.5) índice de placa bacteriana, e, 1.6) comprometimento de furca; e, 2) exame microbiológico nas amostras de saliva e do cone que considerou o controle positivo para as cepas das bactérias Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsithia e Aggregobacter actinomycetemcomitans. RESULTADOS: A lesão valvar mitral foi prevalente (65 casos = 92,8%) dentre as gestantes cardiopatas. A comparação entre os grupos mostrou não haver diferenças entre idade e a paridade, e embora tenham sido verificadas diferenças entre as medidas da distância da linha esmalte-cemento à margem gengival (p = 0,01) e o índice de placa (p=0,04), a frequência da doença periodontal identificada em 20 (14,3%) gestantes, não foi diferente entre os grupos (p = 0,147). O exame microbiológico mostrou uma proporção maior da bactéria P. gingivalis na saliva de gestantes saudáveis (p = 0,004). CONCLUSÃO: O estudo clínico e microbiológico periodontal durante a gravidez demonstrou igual frequência da doença periodontal em portadoras de valvopatia reumática quando comparada às mulheres saudáveis.

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Problematiza-se a afirmação de que não são válidas as estimativas sobre as condições de saúde bucal da população brasileira geradas pelo SB Brasil 2003. Criticam-se os elementos que pretendem sustentar esse ponto de vista com base apenas em conceitos estatísticos, sem prova empírica. Identificam-se reduções decorrentes da abordagem epistemocêntrica que recusa peremptoriamente outras formas de conhecimento e não reconhece o caráter multidisciplinar da epidemiologia. Reconstituem-se informações sobre a realização do levantamento e seu impacto na produção de conhecimento. Faz-se uma analogia entre ciência e arte, argumentando-se que, nas imagens obtidas por ambas, os saberes gerados a partir do objeto cognoscível assumem feições variadas e, portanto, o reconhecimento de sua validade requer amplo domínio do objeto e operações com adequados critérios de valor. Conclui-se pela cientificidade, validade e relevância da produção acadêmica desenvolvida a partir da base de dados do levantamento SB Brasil 2003.

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Variation among natural populations of Culex (Culex) quinquefasciatus Say is associated with different vectorial capacities. The species Cx. quinquefasciatus is present in the equatorial, tropical and subtropical zones in the Brazilian territory, with intermediate forms between Cx. quinquefasciatus and Culex pipiens occurring in regions of latitudes around 33°-35°S. Herein, we studied geographically distinct populations of Cx. quinquefasciatus by genetic characterization and analysis of intra-specific wing morphometrics. After morphological analysis, molecular characterization of Cx. quinquefasciatus and intermediate forms was performed by polymerase chain reaction of the polymorphic nuclear region of the second intron of the acetylcholinesterase locus. Additionally, the morphology of adult female wings collected from six locations was analyzed. Wing centroid sizes were significantly different between some geographical pairs. Mean values of R2/R2+3 differed significantly after pairwise comparisons. The overall wing shape represented by morphometric characters could be divided into two main groupings. Our data suggest that Brazilian samples are morphologically and genetically distinct from the Argentinean samples and also indicated a morphological distinction between northern and southern populations of Brazilian Cx. quinquefasciatus. We suggest that wing morphology may be used for preliminary assessment of population structure of Cx. quinquefasciatusin Brazil

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Introducción. La leche humana es el primer alimento escogido para alimentar a los recién nacidos (RN), especialmente a los prematuros (RNPT y a los de peso muy bajo (RNMBP). Cuando esta leche no está disponible, deben ser recetadas fórmulas especializadas, que promuevan un crecimiento y desarrollo adecuados. El uso de los hidrolizados proteicos (HP) en la UTI neonatal ha sido promovido, debido al riesgo potencial que los RNPT/MBP presentan, por la inmadurez gastrointestinal, problemas de absorción e intolerancia alimentaria. Sin embargo, tales formulaciones no fueran elaboradas para atender las necessidades específicas de estos niños, y pueden, cuando son utilizadas, ocasionar un déficit nutricional. Objetivo. Comparar la progresión de la nutrición enteral (NE) (a través de la oferta de volumen, calorías y proteínas), la evolución ponderal, y las complicaciones clínicas entre recién nacidos de peso muy bajo (RNPMB) alimentados con fórmula para prematuros (FP) e hidrolizado proteico (HP) en la UTI neonatal. Casuística y métodos. Fueran estudiados dos grupos de RNPMB: grupo 1:13RNPMB con edad gestacional media de nacimiento de 30 semanas, peso medio de nacimiento de 1 167 gramos, que recibieron FP. Grupo 2:8 RN con edad gestacional media de nacimiento de 29 semanas, peso medio de nacimiento de 1 141 gramos, alimentados con HP. Las ofertas de volumen, la de calorías y la de proteínas fueran diariamente calculadas para todos los niños en ambos grupos. La nutrición parenteral (NP) que complementaría a la terapia nutricional en las primeras semanas, también fue calculada. Los RNMBP fueron pesados diariamente, por la mañana, en balanza digital (escala de 10 g) debidamente calibrada. El peso medio diario fue calculado hasta el dia 15 de vida. Fueron construidas curvas de crescimento, a través del polinomio de segundo grado para ambos grupos. Para el análisis estadístico se utilizó el test de medias. Resultados. ) La oferta media de volumen, calorías y proteínas fue mayos en la primera semana en el grupo 2, pero de una forma no significativa (p=0.38; 0.34 y 0.05, respectivamente). En las semanas subsequentes, no hubo diferencias significativas en la progresión de NE entre los grupos. No fueron observadas complicaciones clínicas, sólo ocurrieron dos casos de distensión abdominal en el grupo 1, pero no fueron caracterizados como enterocolitis necrosante (ECN). No hubo diferencias estadísticas relacionadas con el aumento de peso entre los dos grupos durante el periodo de estudio; sin embargo, el grupo 1 presentó una tendencia de mejor evolución. conclusión. La prograsión de la NE fue semejante con la utilización de los dos tipos de fórmulas, no feron encontradas diferencias en el aumento de peso de los grupos, y no hubo complicaciones clínicas en ninguno de ellos. No hubo ventajas en el uso del HP en la UTI neonatal; por tanto, no está indicado para RNPMB, sin disfunción intestinal, debido a que su composición nutricional no prevé las necesidades de este grupo de niños