983 resultados para Castellví, Juan Basilio de Conde de Cervelló, 1675-1754-Correspondencia
Resumo:
[ES] Un análisis histórico-artístico del patrimonio olvidado de nuestra ciudad. Un acervo cultural que espera nuestra actuación inmediata, ya que de ello depende parte de la conservación de la historia reciente de la capital.
Resumo:
Durante la transición a la democracia tuvieron lugar numerosas reformas políticas que el franquismo había reprimido bajo el yugo de sus principios nacionalistas. Los avances democráticos dotaron a las Comunidades Autónomas de órganos propios en que Cataluña implican la legislación y el fomento de la lengua catalana. Estas serán las coordenadas para el estudio del protagonista de "El amante bilingüe" según las cuales deberá enfrentar una nueva realidad social, emocional y lingüística. El asalto a ese desconocido panorama en Cataluña obliga a Marés a encontrar una identidad nueva desde donde hacer frente a conflictos análogos a los vividos en su pasado monolingüe.
Resumo:
[ES] Los inquisidores castigaron a Pablo de Olavide en 1776, pero fueron Grimaldi, ministro de Estado, y Carlos III los que le eligieron como castigo ejemplar para responder a la agitación política provocada por el conde de Aranda en su deseo de volver al poder. Como no podían tocar a un grande de España como Aranda, se vengaron en su protegido Olavide y lo llevaron a las cárceles secretas de la Inquisición. Todo se acordó con Su Majestad. [EN] Inquisitors punished Pablo de Olavide in 1776, but Grimaldi, Minister of State, Inquisitors punished Pablo de Olavide in 1776, but Grimaldi, Minister of State, and Charles III were the ones who chose his case as an exemplary punishment to respond to the political turmoil caused by the Count of Aranda after an attemp to return to power. As they could not punish a grandee of Spain such as Aranda, they took revenge on his protégé Olavide and took him to the secret prisons of the Inquisition. Everything was agreed with His Majesty.
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Il presente elaborato si propone di analizzare il racconto dalla scrittrice argentina María Teresa Andruetto (Premio Hans Christian Andersen 2012) El país de Juan, nell’edizione pubblicata dalla casa editrice spagnola Anaya nel 2003. Nel 2014 ne è stata proposta la traduzione in italiano con il titolo Il paese di Juan, ad opera di Ilide Carmignani. La storia, che narra di due bambini costretti a migrare dalla campagna alle favelas argentine (Villas), si presenta come una vera e propria sfida traduttiva per il contrasto tra la poeticità del linguaggio e il realismo del mondo raccontato ed il forte legame con il contesto locale in cui è inserita. Lo studio consta di tre capitoli principali: nel primo si approfondiscono la vita, le opere, lo stile e la concezione della letteratura della Andruetto. Dopo aver impostato tale cornice stilistica e contestuale, si prosegue, nel secondo capitolo, con l’analisi del testo originale, dove vengono messi in luce gli aspetti formali e stilistici della scrittura, le tematiche, gli elementi grafici, le illustrazioni e il contesto storico-sociale. Si passa poi, nel terzo ed ultimo capitolo, ad un’analisi della traduzione italiana del libro rispetto alla capacità di ricreare un tipo di linguaggio altamente innovativo, la salvaguardia delle figure retoriche, degli aspetti grafici e dei riferimenti culturali, elementi di fondamentale importanza per creare una traduzione in grado di aprire gli orizzonti del giovane lettore. Inoltre, si confrontano i glossari della versioni spagnola e italiana evidenziandone differenze e affinità. Si pone infine l’accento sull’indiscutibile abilità della Carmignani nel saper mantenere la dicotomia testuale tra realismo e mistero, riferendosi anche all’importanza della collaborazione tra lo scrittore e il traduttore, legame che senza dubbio è possibile cogliere nella traduzione Il paese di Juan.