785 resultados para restauro, chiesa, rovina, paesaggio
Resumo:
Questa tesi illustra una nuova tecnica di imaging per la diagnostica dei Beni Culturali basata sull’utilizzo di neutroni, e la confronta con la più comune tecnica a raggi X. Dopo una panoramica sui due diversi tipi di radiazioni, si evidenziano le loro differenze e la loro complementarietà nella realizzazione di radiografie e tomografie di opere d’arte riscontrate in letteratura. L’utilizzo dei neutroni si mostra in grado di ampliare le informazioni ricavabili con i raggi X, consentendo una visualizzazione completa dell’opera e un migliore approccio in eventuali interventi di restauro. Successivamente sono analizzati e elaborati alcuni dati acquisiti nell’ambito del progetto NICHE (Neutron Imaging for Cultural Heritage) proposto da alcuni laboratori della rete INFN-CHNet (Cultural Heritage Network dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il cui obiettivo principale è la realizzazione della prima facility per l’imaging a neutroni in Italia.
Resumo:
La coltivazione della vite e la produzione di vino possono trarre molteplici benefici dalle interazioni con una matrice paesaggistica ricca di biodiversità, come il miglioramento della fertilità del terreno, la prevenzione dei fenomeni di erosione del suolo, il contrasto degli effetti del cambiamento climatico. Il lavoro di Tesi, realizzato nell’azienda Fondo San Giuseppe, a Brisighella (RA), ha analizzato le principali componenti biotiche e abiotiche, che conferiscono unicità ai vini (clima, suolo, sapere collettivo, vitigni, microrganismi), focalizzando i rilievi sperimentali sul bosco, la componente più importante e più caratterizzante i sistemi viticoli dell’azienda e del territorio. È stata dapprima effettuata l’analisi della matrice paesaggistica, esaminando la copertura percentuale e la numerosità di specie che formano lo strato arbustivo e arboreo, e in seguito sono stati realizzati rilievi produttivi su ceppi di Trebbiano Romagnolo e un campionamento di uve a diversa distanze dalla matrice boschiva. Le principali specie arboree riscontrate sono frassino da manna e carpino nero, accompagnate da altre specie quali sanguinello, acero campestre, ciliegio selvatico, ginepro, rovo, vitalba, rosa canina, e ginestra, distribuite in maniera diversa nei diversi strati vegetazionali. Alcune di queste specie sono caratterizzate da un alta emissione di composti organici volatili (VOCs) in grado di influenzare il profilo aromatico delle uve, evidenziando la rilevanza di promuovere la salvaguardia e lo studio degli agroecosistemi attraverso una metodologia interdisciplinare.
Resumo:
La tesi ha come oggetto di studio l’ex idroscalo di Pavia, realizzato nel 1926 parallelamente alla prima linea aerea commerciale italiana: la Torino-Trieste operata dalla S.I.S.A. L’edificio venne concepito come un’opera infrastrutturale, lontana da pretese di bellezza formale. Se da un lato, la sua monumentalità è esaltata dalla struttura intelaiata in calcestruzzo armato, dall’altro, la mano artistica di Giuseppe Pagano si palesa nell’armonia estetica che tenta di aggiungere valori ulteriori rispetto a quelli dell’edilizia industriale. Il lavoro di ricerca tratta: il riconoscimento dell’architetto in relazione al periodo storico, evidenziando le influenze artistiche che hanno caratterizzato l’idroscalo; lo studio dedicato alla famiglia Cosulich che commissionò i lavori e di come questa abbia condizionato le scelte progettuali; l’analisi del cantiere, degli elementi tecnico-costruttivi e dei caratteri ornamentali; la descrizione della storia recente dell’edificio. L’ex idroscalo oggi permane in uno stato di totale abbandono. L’esigenza del suo recupero nasce dalla volontà di ridare luce ad un’opera che per troppi anni è rimasta nascosta ed isolata, incapace di manifestare il suo stile e la sua storia. La proposta progettuale verte al recupero dell’edificio attraverso delle scelte conservative con l’obiettivo di non snaturare l’immagine storica. L’idea è quella di ridare all’idroscalo la sua forma originale mettendo in risalto, in chiave moderna, alcuni elementi caratteristici eliminati dal degrado. All’interno si propone una riconversione degli spazi tramite l’inserimento di volumi disposti in direzione degli assi principali. All’esterno l’edificio dialoga in maniera diretta con il contesto naturalistico del Ticino attraverso scelte progettuali finalizzate alla valorizzazione del paesaggio. La nuova destinazione funzionale sarà rivolta all’intera comunità pavese, con l’ottica di un utilizzo quotidiano volto ad attività sociali, culturali e commerciali.
Resumo:
Sapersi muovere con efficienza è fondamentale per tutti gli esseri viventi. Gli uccelli sono abili navigatori del cielo e, per orientarsi, utilizzano diversi tipi di bussole naturali e un orologio circadiano che gli consente di compensare i cambiamenti giornalieri dovuti alla rotazione terrestre. Essi sono in grado di immagazzinare, in una mappa cognitiva, le informazioni percepite durante i vari voli effettuati; queste possono derivare da riferimenti sia di tipo visivo, che di altro genere, come odori e geomagnetismo, e consentono ai volatili di ritrovare facilmente la strada di casa. Gli uccelli, inoltre, sono in grado di percepire il flusso ottico proveniente da un paesaggio pieno di irregolarità (come può esserlo una foresta o una superficie ondosa marina); grazie ad esso possono controllare con precisione l'altitudine di volo a bassa quota e possono individuare ostacoli nelle immediate vicinanze in modo da evitare collisioni. Durante le migrazioni capita di volare a quote più elevate per cercare di risparmiare energie e, in questo caso, gli uccelli possono controllare la loro altitudine con un errore all'incirca di 10m, poiché sono in grado di percepire direttamente le variazioni di pressione atmosferica. Per risparmiare energie sono molto abili nello sfruttare la forza dei venti e nel compensarne la deriva. Gli uccelli possiedono diverse abilità che spiegano la loro impressionante capacità di navigazione e quindi rappresentano un ottimo spunto per apprendere diverse tecniche in modo da migliorare i nostri metodi di orientamento ed elaborazione dei dati.
Resumo:
A epidemia ocasionada pela disseminação da infecção pelo HIV é uma ameaça real para saúde humana e os avanços relacionados ao surgimento da terapia antiretroviral resultou em aumento da sobrevida, diminuição das internações por doenças oportunistas e queda da mortalidade, desde que aja correta e rigorosa adesão ao tratamento, que assume grande importância diante da perspectiva de uma vida longa e com qualidade, pois estudos indicam que a eficácia do tratamento exige que o uso do esquema terapêutico deva ser igual ou superior a 95% das doses prescritas. OBJETIVOS: Deste projeto de Intervenção (PI) foi promover a adesão dos indivíduos com AIDS ao tratamento, no município de Maracaju/MS, caracterizar os mesmos e conhecer os fatores que dificultam a adesão ao tratamento. MÉTODO: O PI foi desenvolvido no período de janeiro a abril de 2014, na Unidade Central de Saúde (UCS) de Maracaju/MS, junto a 20 pacientes doentes de AIDS não aderentes ao tratamento. Inicialmente foi aplicado um questionário, objetivando estabelecer o perfil destes pacientes, abordando a idade, sexo e o motivo pelo qual se afastou do tratamento. Após esta etapa, foram desenvolvidas atividades como consultas médicas, visitas domiciliares, reuniões e atividades educativas junto a equipe da unidade de saúde para estimular a adesão ao tratamento medicamentoso. RESULTADOS: Dos 20 participantes do PI, quanto à condição econômica, 10 pertencem à classe D, o que pode contribuir também para dificultar a adesão ao tratamento. A maioria (18) são heterossexuais e , 16 são solteiros. Quanto aos motivos que levaram ao abandono do tratamento, a depressão, medo de perder o emprego e a condição econômica foram um dos fatores mais citados para justificar o abandono ao tratamento. Conhecendo os não aderentes ao tratamento e os motivos da não aderência ao tratamento, foram realizadas reuniões de acolhimento, ações com foco em educação em saúde, visando promover a troca de conhecimento e experiência entre os pacientes e também entre médico e paciente através de consultas individuais, de modo a mostrar a importância da adesão ao tratamento e também esclarecer sobre direitos dos portadores de HIV/AIDS. CONCLUSÕES: Ao final do PI foi conseguido que 16 indivíduos retornassem ao tratamento , assim como foi identificado as possíveis causas da descontinuidade no mesmo, de forma a compreender melhor o doente de AIDS e propor que o PI seja mantido como forma de melhorar a adesão dos mesmos. Diante dos objetivos alcançado levanta-se a necessidade de se repensar nas práticas educativas desenvolvidas pelos profissionais nas unidades de saúde, visando discutir a importância das abordagens de aconselhamento e acolhimento do paciente soropositivo e doente de AIDS.