939 resultados para Impuesto del timbre-Valencia (Regne)-S. XVIII
Resumo:
[ES] La evolución historiográfica ocurrida en los últimos años en relación con el mundo de las finanzas en general y las Haciendas reales en particular, ha generado grandes cambios en la percepción del interés por el gasto de los Estados. La potenciación del deseo de observar cómo las Monarquías del Antiguo Régimen gestionan la atención a sus necesidades, conlleva aparejada una creciente atención por el estudio de los organismos encargados de dicha actuación. Entre estas instituciones destaca en la España del siglo XVIII la Tesorería Mayor o Tesorería General. Su estudio permite conocer la evolución política de la Monarquía y de su relación con las finanzas privadas desde una perspectiva diferente. Los estudios centrados en la actuación de este organismo, su composición interna, su estructura territorial, los mecanismos de su ordenación contable y, en definitiva, cualquier tipo de actuación ocurrida dentro del ámbito de su gestión son el objeto del presente estudio.
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Programa de doctorado: Fuentes, métodos e historiografía para la investigación del mundo atlántico.
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Programa de doctorado [de] Lengua Española y Lingüística General.
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[ES] Se aportan nuevos datos para conocer el movimiento de personas y productos que se produjo en Santa Cruz de Tenerife en el siglo XVIII, utilizando como fuente las evidencias arqueológicas y antropológicas procedentes de las excavaciones realizadas en la Iglesia de La Concepción. Los análisis de ADNmt de la población adulta han demostrado la diversidad de la población asentada en la ciudad, destacando el alto porcentaje de linajes subsaharianos. En la muestra infantil estudiada (21 falanges) se identificaron mayoritariamente linajes europeos. Los 6 fragmentos analizados de pipas de fumar de origen holandés presentaron una composición compatible con la pirofilita.
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La ricerca ha come oggetto l’edizione critica di circa tremila regesti di documenti di area bolognese datati al X-XII secolo. I documenti sono stati trascritti tra il XVII e XVIII secolo in undici cartulari ecclesiastici, conservati presso l’Archivio di Stato di Bologna. Il lavoro s’inserisce nel progetto di edizione delle carte bolognesi di epoca medievale in corso presso la cattedra di Paleografia latina e Diplomatica dell’Università di Bologna, attualmente incentrata sull’edizione delle carte del secolo XII. La ricerca si propone come strumento di supporto a tale progetto e come completamento delle carte già pubblicate: i cartulari, infatti, offrono spesso copie di documenti mancanti dell’originale o in cattivo stato di conservazione, e costituiscono l’unica traccia di una memoria storica altrimenti perduta. Le raccolte esaminate si collocano a ridosso del periodo napoleonico, quando la maggior parte degli enti ecclesiastici venne soppressa e i loro beni incamerati dallo Stato; esse quindi rispecchiano la condizione dei principali archivi ecclesiastici cittadini dei primi secoli del Medioevo bolognese. La ricerca è strutturata in una prima parte volta a definire in termini storico-diplomatistici la tipologia di fonte esaminata: oggi i cartulari non sono più intesi come semplici raccoglitori di documenti, ma come sistema organico di fonti in grado di far luce su aspetti importanti della storia dell’ente che li ha prodotti. L’indagine del loro contesto di produzione permette di comprenderne meglio le finalità, la forma e il valore giuridico. Parte della ricerca è stata poi incentrata sullo studio delle ragioni che hanno portato gli istituti religiosi bolognesi alla redazione dei cartulari: a tal fine è stata esaminata la legislazione ecclesiastica cinque-settecentesca in materia di conservazione della documentazione e il rapporto della legislazione stessa con la prassi archivistica. Infine è stata realizzata l’edizione critica vera e propria dei regesti, mirante a descrivere le caratteristiche principali di ciascun cartulario.