962 resultados para Cementerios-Italia


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A reprint of the edition of 1875-1882.

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Fil: Malandra, Andrés. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

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Fil: Malandra, Andrés. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

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La presente tesi di dottorato ha riguardato l'indagine fitochimica della biodiversità spontanea di Humulus lupulus L. in Emilia Romagna e la valutazione degli effetti del clima dell'Italia settentrionale sul metabolismo secondario di cultivar di luppolo. In particolare, lo studio ha previsto l'individuazione di ecotipi di luppolo provenienti da zone planiziali e collinari di'Emilia Romagna e Lombardia, la loro messa a dimora in un campo collezione appositamente allestito, e il monitoraggio della resa di campo e della produzione di metaboliti secondari di natura polare (acilfluoroglucinoli, flavonidi isoprenilati) e apolare (terpeni e sequiterpeni). Gli obiettivi primari sono stati la valutazione di entità da portare direttamente in coltivazione o da introdurre in percorsi di breeding del luppolo in Italia, oltre all'ottimizzazione di metodi innovativi per lo screening dell'intero germoplasma italiano. Per definire le caratteristiche fitochimiche dei coni di luppolo sono stati messi a punto metodi cromatografici HPLC-UV, HPLC-MS/MS e GC-MS e metodi spettroscopici 1H-NMR. Nel corso del triennio i metodi sono stati applicati a 10 cultivar e oltre 30 ecotipi , alcuni dei quali hanno fornito dati anche a conclusione dell'intero periodo di acclimatazione. Per tutti si è anche verificata la resilienza alle diverse condizioni climatiche incontrate Le analisi chimiche hanno permesso di individuare una sostanziale differenza tra gli ecotipi e le cultivar, con i primi che si caratterizzano per una produzione modesta di α-acidi e β-acidi e un profilo aromatico ricco di isomeri del selinene. Questo risultato può essere interessante per l’industria della birra nazionale e in particolare per il settore dei microbirrifici artigianali, in quanto i luppoli più pregiati sono proprio quelli con un basso contenuto di acidi amari e ricchi di oli essenziali che possano impartire alle birre prodotte note aromatiche particolari e legate al territorio. L’indagine agronomica monitorata su tre anni di produzione ha anche fatto emergere la resistenza degli ecotipi italiani al clima caldo e siccitoso e ha evidenziato invece come le cultivar estere abbiano limiti fisiologici a queste condizioni. Confrontando il profilo fitochimico delle cultivar coltivate in Italia con i prodotti acquistati nei paesi d’origine è emerso che il metabolismo secondario per alcune cultivar è particolarmente differente, come nel caso della cultivar Marynka, che rispetto agli standard commerciali ha prodotto in Italia coni ricchi di oli essenziali con alte quantità di trans-β-farnesene, cambiandone le caratteristiche da varietà amaricante ad aromatica. I risultati ottenuti dimostrano la fattibilità della coltivazione di Humulus lupulus L. sul territorio nazionale con ottime prospettive di produttività per gli ecotipi italiani. Inoltre da questi primi risultati è ora possibile intraprendere un programma di breeding per la creazione di nuove varietà, più resistenti al caldo e con le caratteristiche desiderate in base all’utilizzo del prodotto, sia per quanto riguarda l’industria della birra, sia la cosmetico-farmaceutica per la produzione di estratti.

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A partire da un’analisi complessiva della struttura di Palazzo Italia Expo, è stata approfondita nel dettaglio la realizzazione del rivestimento. Sono emerse soluzioni costruttive fortemente innovative, dettate da necessità architettoniche ben precise: si è cercato di conciliare il concept della foresta urbana con le esigenze funzionali che il palazzo doveva soddisfare. Nella scelta del materiale da rivestimento si è optato per un “cemento biodinamico” brevettato per l’occasione da ItalCementi, e studiato anch’esso con obiettivi ben definiti: ricercare una brillantezza e purezza del colore durevole nel tempo, e avvicinarsi sempre più all’esigenza di sostenibilità ambientale delle strutture. Si è cercato di analizzare l'effettiva capacità di questo cemento di soddisfare i requisiti prefissati nel corso tempo, anche attraverso un'analisi comparativa con il cemento utilizzato nella chiesa Dives in Misericordia a Roma di Richard Meier.

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Mallorca, the largest of the Balearic Islands, is a well-known summer holidays destination; an ideal place to relax and enjoy the sun and the sea. That tourist gaze reflected on postcards results from advertising campaigns, where cinema played an important role with documentaries and fiction films. The origins of that iconography started in the decades of the 1920’s and 1930’s, reflecting the so-called myth of the “island of calm”. On the other hand, the films of the 1950’s and 1960’s created new stereotypes related to the mass tourism boom. Busy beaches and the white bodies of tourists replaced white sandy beaches, mountains and landscapes shown up in the movies of the early decades of the 20th century. Besides, hotels and nightclubs also replaced monuments, rural landscapes and folk exhibitions. These tourist images mirror the social and spatial transformations of Mallorca, under standardization processes like other seaside mass tourist destinations. The identity was rebuilt on the foundations of "modernity". Although "balearization" has not ceased, nowadays filmmaking about Mallorca is advertising again a stereotype close to that one of the 1920s and 1930s, glorifying the myth of the "island of calm". This singular identity makes the island more profitable for capital that searches socio-spatial differentiation in post-fordist times.

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Germany, Italy and Japan were engaged in China from the turn of the 20th century to WWII. However, they formed an anti-Chinese alliance only at the final stage of their presence there, when Japan assumed an undisputed role of leader in the region. Despite its alliance with the Axis powers, Japan never implemented racial laws against the Jews in China. All of them took part in the Boxer Upraising suppression and received as a consequence extraterritorial rights and concessions. Moreover, Japan won the war against China in 1895 and transformed itself from a tributary country of China into an imperialistic power. It took possession of Taiwan and in the 1930s established a puppet government in Manchuria.Germany followed different route obtaining as indemnity for the murders of two missionaries the control of the Shandong province, which was later expanded thanks to the anti-Boxer coalition's victory. However, Germany lost all possessions when China entered WWI. The issue of Shandong was finally resolved at the Conference for Disarmament hold in Washington in 1921-2. Japan failed to gain ex-Germany territories. Finally, Italy arrived in the Far East at the turn of the century but was not very interested in the oriental colonialism to the same extent it was interested in Africa. Tianjin was its only concession in China, and it took almost a decade before a subvention to arrive from the Italian government for its development.In the 1920s and 1930s Germany and Italy engaged in successful diplomatic, commercial and military relationships with China. In fact, both were considered China's partners thanks to their experts at the service of the Chinese government. On the other hand, Japan position was opposite to them, because of its plans of aggression towards China which was to be transformed into “the natural extension” of the mainland. In 1935 Italy declared war on Ethiopia and abandoned the seat at the League of Nations. China interpreted the Italian aggression as the endorsement of Japan's politics towards China in Manchuria, and the relations between the two countries were broken off. After that Italy supported Wang Jingwei's puppet government during the Japanese occupation of China. Germany followed the same path in 1937, when it was evident that the Japanese were playing the leading role in the region, and decided to ally with Wang Jingwei too. Both Italy and Germany decided also to recognise the Manzhuguo and established diplomatic relations, definitively turning their backs on the old Chinese ally.The Rome-Berlin-Tokyo Axis sealed the alliance among the three countries, and it confirmed Japan as the leading power in the region. Nevertheless Japan did not apply the racial law against the Jews in China.

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Questo elaborato ha lo scopo di delineare gli eventi storici e i fattori sociali e culturali che hanno portato alla nascita e allo sviluppo di una certa percezione dell’Italia in Giappone. Tale percezione, sebbene a volte basata su una visione stereotipata del Bel Paese, è tendenzialmente molto positiva ed è la conseguenza del crescente interesse che i giapponesi nutrono per l’Italia. La tesi è strutturata in tre capitoli: il primo è dedicato alla storia delle relazioni tra il Giappone e l’Occidente; il secondo si focalizza sui rapporti tra l’Italia e il Giappone in particolare, dai primi contatti fino a oggi, e una parte consistente del capitolo è incentrata sull'analisi degli stereotipi; infine il terzo si concentra sui contatti Italia-Giappone da un punto di vista culturale, analizzando le reciproche influenze in ambiti specifici (quali l’arte, il cinema, la lingua e la cucina) e vengono forniti alcuni esempi di rappresentazione dell’immagine dell’Italia nella cultura nipponica.

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L’innovazione ed il trasferimento tecnologico rappresentano una delle leve fondamentali per rispondere alla sfida della competizione economica internazionale ed al progresso economico del proprio paese. Una delle attività che più implementa tale processo consiste nella ricerca scientifica finalizzata all'applicazione industriale dei risultati accademici ottenuti. Assume particolare rilevanza il ruolo svolto dalle università in questo contesto. Il seguente elaborato si propone di analizzare il fenomeno degli spin-off accademici, ovvero realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico\innovativo derivanti da un'iniziativa imprenditoriale da parte di un professore o ricercatore nel tentativo di valorizzare i risultati ottenuti durante il proprio percorso accademico. L’intento è quello di andare a strutturare tale fenomeno nel contesto italiano, tramite l’analisi di un insieme di variabili caratterizzanti ciascuno spin-off. Dal confronto di queste variabili è possibile capire quali effetti concreti questo nuovo tipo di fare impresa ha nel tessuto imprenditoriale nazionale. Il principale fattore competitivo in una economia basata sulla conoscenza consiste infatti proprio nell’innovazione tecnologica. Favorire dunque la fruibilità dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica, incoraggiare partnership di lungo periodo fra mondo della ricerca e tessuto industriale e diffondere la cultura della innovazione e della protezione della proprietà intellettuale rappresentano gli elementi principali affinché sia possibile implementare il fenomeno degli spin-off. La parte iniziale della seguente trattazione ha lo scopo di introdurre il lettore al fenomeno degli spin-off con considerazioni e definizioni teoriche. Il secondo capitolo definisce le modalità di raccolta dati e descrive le variabili principali analizzate. Il terzo capitolo, infine, è dedicato all’analisi dei dati precedentemente introdotti con relativa discussione dei risultati ottenuti.