1000 resultados para numeri trascendenti pi greco numero di Nepero Liouville Lindemann
Resumo:
La ricerca si prefigge di indagare sulla donna che commette reato nel corso dell’intera esperienza giuridica romana. Attraverso l’analisi delle fonti, con speciale riferimento a quelle letterarie, vengono analizzati i singoli illeciti in cui la donna stessa poteva assumere la qualifica di soggetto attivo, che danno luogo a un nutrito catalogo di fattispecie attinenti alla sfera sessuale, per quanto non manchino casi di maiestas e, più in generale, di cospirazione contro il principe. Nella presente ricerca si tenta dunque di investigare, proprio a partire dalla peculiare condizione riconosciuta alla donna all’interno della società romana, la sua dimensione ‘pubblica’, che sarebbe stata lesa con la commissione dell’illecito giacché la rea, in questo modo, avrebbe sovente compromesso un valore superindividuale, ossia la pudicitia. È proprio la lesione di siffatto principio, tale da assumere un ruolo centrale nel quadro dell’etica sessuale degli antichi romani, a giustificare la repressione degli illeciti femminili nella forma del crimen: non deve dunque meravigliare che la mulier, venuta meno all’onore familiare, sia sanzionata pubblicamente, potendosi intendere i reati dalla stessa commessi alla stregua di ‘attentati alla res publica’.
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Il carcinoma a cellule squamose è un tumore della pelle la cui incidenza è in costante crescita. Per questo motivo si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno di quella che è la dermatologia oncologica. Sebbene la nostra accuratezza diagnostica sia in progressivo miglioramento rimangono due nodi fondamentali da sciogliere: la differenziazione delle forme precoci dalla controparte precancerosa (cheratosi attinica), ed il riconoscimento di lesioni particolarmente aggressive con possibile prognosi infausta per stabilire un trattamento adeguato. La maggior attenzione rivolta a queste neoplasie ha portato negli ultimi anni ad innumerevoli pubblicazioni ed alla produzione di molteplici linee guida con indicazioni talvolta non conclusive, che spesso creano confusione nella pratica clinica quotidiana. In questo studio vengono prese in esame queste due problematiche analizzando la casistica a nostra disposizione. Vengono quindi valutati i criteri diagnostici dermoscopici ed il follow-up clinico e strumentale del carcinoma a cellule squamose con un intento di semplificare per rendere più agevole la pratica clinica. Inoltre, viene valutata l’utilità di alcuni marker molecolari come le proteine p16 e Ki67, che risultano facilmente reperibili, e la cui ricerca risulta poco costosa per valutarne l’utilità di uno studio più ampio in occasione di migliorare la definizione prognostica di queste lesioni.
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CONTESTO: Il rischio oncologico dell’esposizione al testosterone (T) di organi genitali in transgender AFAB non è noto. SCOPO: valutazione istologica di utero, cervice, salpingi e ovaia asportati in corso di intervento chirurgico di affermazione di genere (GAS) in AFAB che assumevano testosterone. MATERIALI E METODI: valutazione dei dati istologici condotta retrospettivamente tramite la consultazione di 187 cartelle cliniche di soggetti transgender AFAB sottoposti a GAS presso la Ginecologia dell’IRCCS Sant’Orsola, Bologna. RISULTATI: 187 transgender AFAB sono stati sottoposti a isteroannessiectomia bilaterale. Nessun paziente sottoposto a ovariectomia, chemioterapia o radioterapia prima della chirurgia. La mediana della durata di assunzione di T era di 36 mesi (12 mesi-14 anni). 96/187 (51.4%) uteri presentavano endometrio ipoattivo/atrofico, mentre 1 caso di iperplasia senza atipie cellulari è stato identificato (0.5%), 8/187 (4.3%) endometrio polipoide e 4/187 (2.2%) secretivo. Il più comune riscontro istologico cervicale è stata la cervicite cronica (n=174, 93%) associata a metaplasia (n=131,76%). Le salpingi sono risultate indenni in 90/187 (48.1%) casi e con infiammazione cronica in 91/187 (48,7%) casi. La maggior parte delle ovaie analizzate mostravano follicoli in diversi stati di maturazione (n=117, 62.5%). In 20 analisi istologiche sono stati identificati corpi lutei/corpi lutei emorragici (10.7%). CONCLUSIONI: Nessuna lesione premaligna o maligna è stata riscontrata in questi 187 soggetti che assumevano testosterone fino a un massimo di 168 mesi prima della chirurgia. La presenza di follicoli in vari stadi di sviluppo e di corpi lutei suggerisce la possibilità di cicli ovulatori in corso di terapia con testosterone. I risultati di questo studio confermano la sicurezza dell'uso prolungato di T sugli organi genitali di transgender AFAB. Seppur ancora limitate, le evidenze suggeriscono sempre più la mancanza di necessità assoluta di rimuovere utero e ovaia nei soggetti trasgender in terapia con T con il solo fine di prevenire patologie oncologiche.
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La propoli è una sostanza naturale prodotta dalle api operaie in seguito alla raccolta di resine ed estratti vegetali; è impiegata nell’alveare come materiale di costruzione con funzione cementante e protettiva. Essendo un prodotto di origine naturale, la sua composizione è estremamente complessa ed allo stesso tempo peculiare: molteplici sono le sostanze chimiche che ne fanno parte, la loro presenza e concentrazione dipende dal luogo d’origine, dall’ape, dalla stagione, dalla specie vegetale bottinata e da numerose altre variabili. È importante considerare la variabilità compositiva della propoli per poterne valutare le caratteristiche qualitative, che ancora oggi non sono ufficialmente definite a livello Europeo, ma che fanno riferimento principalmente all’intensità con cui essa è in grado di determinare effetti benefici nell’uomo. Dalla peculiarità delle molecole che la compongono emergono le sue potenzialità come sostanza antimicrobica, antiossidante, antiinfiammatoria ed antitumorale, caratteristiche che la rendono sempre più spesso oggetto di studi e ricerche scientifiche. In questo studio vengono messi a confronto i risultati ed i metodi analitici degli studi effettuati su tale matrice: ne deriva una forte difformità, data dall’origine dei campioni e dalla impossibilità, ad oggi, di ottenere un prodotto standardizzato.
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La malattia COVID-19 associata alla sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 (SARS-CoV-2) ha rappresentato una grave minaccia per la salute pubblica e l’economia globale sin dalla sua scoperta in Cina, nel dicembre del 2019. Gli studiosi hanno effettuato numerosi studi ed in particolar modo l’applicazione di modelli epidemiologici costruiti a partire dai dati raccolti, ha permesso la previsione di diversi scenari sullo sviluppo della malattia, nel breve-medio termine. Gli obiettivi di questa tesi ruotano attorno a tre aspetti: i dati disponibili sulla malattia COVID-19, i modelli matematici compartimentali, con particolare riguardo al modello SEIJDHR che include le vaccinazioni, e l’utilizzo di reti neurali ”physics-informed” (PINNs), un nuovo approccio basato sul deep learning che mette insieme i primi due aspetti. I tre aspetti sono stati dapprima approfonditi singolarmente nei primi tre capitoli di questo lavoro e si sono poi applicate le PINNs al modello SEIJDHR. Infine, nel quarto capitolo vengono riportati frammenti rilevanti dei codici Python utilizzati e i risultati numerici ottenuti. In particolare vengono mostrati i grafici sulle previsioni nel breve-medio termine, ottenuti dando in input dati sul numero di positivi, ospedalizzati e deceduti giornalieri prima riguardanti la città di New York e poi l’Italia. Inoltre, nell’indagine della parte predittiva riguardante i dati italiani, si è individuato un punto critico legato alla funzione che modella la percentuale di ricoveri; sono stati quindi eseguiti numerosi esperimenti per il controllo di tali previsioni.
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L’economia e l’ambiente sono da sempre considerati come i due elementi di una relazione inevitabile quanto difficile: il mercato, con i meccanismi concorrenziali ad esso connaturati, è visto come nemico dell’ambiente in quanto per le imprese, gli interessi puramente economici e di profitto prevalgono sulla tutela ambientale; l’ambiente invece frena il progresso tecnologico, pone vincoli allo sfruttamento delle risorse ambientali e condiziona lo sviluppo economico, il quale vuole aiutare a migliorare il tenore di vita della collettività. Pertanto tale tesi ha lo scopo di proporre modifiche all’attuale capitolato prestazionale dell’ANAS, tenendo conto delle politiche di “green economy” che orientano ad una nuova economia fatta di alleanza tra soggetti sociali ed istituzionali, di innovazione in ricerca, processi di produzione più sostenibili e di identità territoriale, tale da saper creare occupazione, rafforzare la comunità locale e dialogare nei mercati globali. È chiaro che, per quanto tali proposte possano delineare nuovi scenari comunitari in materia di appalti, si ha che la rivoluzione culturale nella visione e gestione del territorio potrà continuare a migliorare il rapporto tra qualità della vita e dell’ambiente. Quindi voglia essere, questa tesi, uno sprono anche alle nuove generazioni, le quali dovranno essere educate a considerare la “risorsa” come un bene da tutelare, da conservare e da utilizzare con oculatezza e ad integrare il “principio di responsabilità” verso l’ambiente con quello della “libertà” di godere delle risorse dell’ambiente stesso.
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La possibilità di avere accesso alle piattaforme streaming consente all’utente di avere a disposizione un vasto catalogo pieno di contenuti multimediali provenienti da ogni parte del mondo. I prodotti audiovisivi, di cui cresce costantemente il numero di consumatori, sono diventati uno dei mezzi principali della globalizzazione e dello scambio tra i popoli: un film o una serie televisiva sono portatori di elementi originari e tipici della cultura del paese che li produce. In questo contesto, risulta evidente l’importanza della traduzione audiovisiva: il compito dei traduttori è tentare di facilitare il contatto tra le culture e la comprensione degli elementi che le caratterizzano, nel passaggio da una lingua a un’altra. Tuttavia, a causa dei limiti derivanti dalla natura audiovisiva di questi testi, non è sempre possibile ottenere un risultato che rispetti il testo di partenza e che allo stesso tempo sia comprensibile allo spettatore. Per questi motivi, i traduttori si trovano spesso costretti a valutare, a seconda della vicinanza tra le due culture, se mantenere, eliminare o gestire con strategie adatte i termini culturospecifici. Dopo aver contestualizzato brevemente le origini e le caratteristiche della traduzione audiovisiva, l’elaborato in oggetto si propone di descrivere gli adattamenti in italiano e in spagnolo di alcune espressioni, collocate in uno specifico contesto culturale, della serie tv statunitense The Marvelous Mrs. Maisel (Amy Sherman-Palladino, 2017), con l’obiettivo di identificare le tecniche di traduzione e il principale approccio, source-oriented o target-oriented, adottato.
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Il presente elaborato tratta dei gallicismi nel russo, ossia dei prestiti che la lingua russa ha mutuato dal francese e, più in particolare, di una specifica categoria degli stessi: i fraseologismi non tradotti, come се ля ви, шерше ла фам o комильфо. Nel primo capitolo, di stampo teorico, approfondiremo il fenomeno del prestito linguistico e, in seguito, ci soffermeremo sulla classe dei gallicismi, con le sue specificità e le difficoltà definitorie che essa pone. Nel secondo capitolo ci focalizzeremo dapprima sul tema delle unità fraseologiche importate dal francese, per poi concentrarci sui fraseologismi non tradotti: i cosiddetti xenismi-gallicismi fraseologici. La particolarità di tali prestiti risiede nel fatto che, allo stato attuale della lingua, essi ci appaiono come non pienamente assimilati e quindi verosimilmente più propensi a conservare una forte fedeltà grammaticale e semantica con il loro prototipo francese. Questa peculiarità sarà l’oggetto della dell’analisi sperimentale che condurremo nel terzo capitolo. Con un approccio corpus-based, osserveremo l’uso di un campione di xenismi-gallicismi fraseologici in contesti comunicativi reali, con l’obiettivo di valutare l’effettivo grado di assimilazione degli stessi.
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In questa tesi abbiamo analizzato il non backtracking PageRank, un algoritmo di classificazione variante del PageRank che non considera il backtracking, cioè i cammini che tornano nel nodo da cui sono partiti al passo subito successivo. Lo scopo di questa variante è ottenere una classificazione migliore in tutti quei problemi in cui il backtracking viene evitato. Siamo partiti introducendo il PageRank standard, per poi spiegare nel dettaglio il non backtracking PageRank e quali fossero le analogie e differenze tra i due. Ci siamo poi chiesti come risolvere computazionalmente il problema, studiando il risolutore di sistemi lineari GMRES e facendo delle osservazioni su come si possano ridurre il numero di iterazioni e il tempo di calcolo tramite il precondizionamento. Infine, abbiamo eseguito degli esperimenti sulle reti stradali di alcune città e confrontato i risultati ottenuti tramite le diverse classificazioni.
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Nell’analisi del comportamento delle fondazioni profonde, è cruciale comprendere la relazione che governa il legame sforzo-deformazione quando si innesca uno scorrimento relativo tra il terreno e altri materiali di costruzione. Quando tra terreno e struttura insorge uno scorrimento relativo, vi è la formazione di una zona denominata “banda di taglio”, essa è una porzione di terreno costituita da un sottile strato posto a diretto contatto con la superficie di un materiale avente caratteristiche meccaniche differenti. L'interazione struttura-terreno avviene a causa della mobilitazione di una forza agente in direzione tangenziale alla superficie di contatto tra i due mezzi. Lo studio dei problemi d'interfaccia è rilevante per tutte quelle strutture la cui resistenza allo scorrimento risulta essere una componente predominante nei riguardi della risposta della fondazione nel suo complesso. Il presente lavoro di tesi ha come oggetto l’analisi sperimentale e la modellazione del comportamento meccanico della sabbia Rohsand 3152 a contatto con superfici d’acciaio di diversa ruvidezza. Tale tema di studio si inserisce in un più ampio programma di ricerca sullo studio del comportamento di pali battuti a punta aperta in terreni granulari sottoposti a sforzi assiali. L'obiettivo principale della tesi è quello di analizzare e interpretare i dati delle prove di laboratorio condotte su Rohsand 3152 e implementare un modello costitutivo elasto-plastico, capace di cogliere tutti gli aspetti che influenzano il comportamento d'interfaccia in condizioni di carico monotono.
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Mentre si svolgono operazioni su dei qubit, possono avvenire vari errori, modificando così l’informazione da essi contenuta. La Quantum Error Correction costruisce algoritmi che permettono di tollerare questi errori e proteggere l’informazione che si sta elaborando. Questa tesi si focalizza sui codici a 3 qubit, che possono correggere un errore di tipo bit-flip o un errore di tipo phase-flip. Più precisamente, all’interno di questi algoritmi, l’attenzione è posta sulla procedura di encoding, che punta a proteggere meglio dagli errori l’informazione contenuta da un qubit, e la syndrome measurement, che specifica su quale qubit è avvenuto un errore senza alterare lo stato del sistema. Inoltre, sfruttando la procedura della syndrome measurement, è stata stimata la probabilità di errore di tipo bit-flip e phase-flip su un qubit attraverso l’utilizzo della IBM quantum experience.
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Su ogni superficie cubica non singolare nello spazio proiettivo complesso giacciono esattamente 27 rette distinte. Questo è il primo risultato non banale sulle superfici algebriche di grado maggiore di 2 che ha dato inizio alla moderna geometria algebrica e che per la prima volta fu intuito nel 1849 da Arthur Cayley. In questa tesi verrà dimostrata la precedente affermazione generale prendendo inizialmente in considerazione la superficie cubica di Fermat per cui verranno ricavate esplicitamente le 27 rette. Inoltre si giungerà alla classificazione della Fermat a partire dal risultato ottenuto dal matematico svizzero L.Schläfli che classificherà le superfici cubiche lisce definite sul campo dei reali in base al loro numero di rette reali e piani tritangenti reali.
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Questo elaborato si pone l’obiettivo di approfondire la storia e le caratteristiche del mirandese, invitando alla riflessione sulla tutela e la conservazione delle lingue storiche e minoritarie e, più in generale, di tutti i sistemi linguistici. Il primo capitolo mira a dare una panoramica sulla nascita e sullo sviluppo del Portogallo e della lingua portoghese, andando a porre in evidenza i motivi alla base della forte omogeneità linguistica di questo Paese. Nel secondo capitolo viene posta l’attenzione sullo status giuridico, sulla storia e sulle caratteristiche del mirandese, che permettono di differenziarlo nettamente dal portoghese. Inoltre, è stata realizzata la traduzione di alcuni proverbi e indovinelli. Questa sezione si conclude con uno sguardo alle condizioni in cui verte attualmente il mirandese e con una riflessione sull’importanza della tutela e della valorizzazione di tale idioma. Il terzo e ultimo capitolo è incentrato sull’Italia, che, a differenza del Portogallo, presenta un panorama linguistico tutt’altro che omogeneo. Proprio in virtù di queste differenze, il capitolo si chiude con un confronto tra questi due Paesi.
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Gli sforzi di ricerca relativi all'High Performance Computing, nel corso degli anni, hanno prodotto risultati importanti inerenti all'incremento delle prestazioni sia in termini di numero di operazioni effettuate per periodo temporale, sia introducendo o migliorando algoritmi paralleli presenti in letteratura. Tali traguardi hanno comportato cambiamenti alla struttura interna delle macchine; si è assistito infatti ad un'evoluzione delle architetture dei processori utilizzati e all'impiego di GPU come risorse di calcolo aggiuntive. La conseguenza di un continuo incremento di prestazioni è quella di dover far fronte ad un grosso dispendio energetico, in quanto le macchine impiegate nell'HPC sono ideate per effettuare un'intensa attività di calcolo in un periodo di tempo molto prolungato; l'energia necessaria per alimentare ciascun nodo e dissipare il calore generato comporta costi elevati. Tra le varie soluzioni proposte per limitare il consumo di energia, quella che ha riscosso maggior interesse, sia a livello di studio che di mercato, è stata l'integrazione di CPU di tipologia RISC (Reduced Instruction Set Computer), in quanto capaci di ottenere prestazioni soddisfacenti con un impiego energetico inferiore rispetto alle CPU CISC (Complex Instruction Set Computer). In questa tesi è presentata l'analisi delle prestazioni di Monte Cimone, un cluster composto da 8 nodi di calcolo basati su architettura RISC-V e distribuiti in 4 piattaforme (\emph{blade}) dual-board. Verranno eseguiti dei benchmark che ci permetteranno di valutare: le prestazioni dello scambio di dati a lunga e corta distanza; le prestazioni nella risoluzione di problemi che presentano un principio di località spaziale ridotto; le prestazioni nella risoluzione di problemi su grafi e, nello specifico, ricerca in ampiezza e cammini minimi da sorgente singola.
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L'avanzamento dell'e-commerce e l'aumento della densità abitativa nel centro città sono elementi che incentivano l'incremento della richiesta merci all'interno dei centri urbani. L'attenzione all'impatto ambientale derivante da queste attività operative è un punto focale oggetto di sempre maggiore interesse. Attraverso il seguente studio, l'obiettivo è definire attuali e potenziali soluzioni nell'ambito della logistica urbana, con particolare interesse alle consegne dell'ultimo miglio. Una soluzione proposta riguarda la possibilità di sfruttare la capacità disponibile nei flussi generati dalla folla per movimentare merce, pratica nota sotto il nome di Crowd-shipping. L'idea consiste nella saturazione di mezzi già presenti nella rete urbana al fine di ridurre il numero di veicoli commerciali e minimizzare le esternalità negative annesse. A supporto di questa iniziativa, nell'analisi verranno considerati veicoli autonomi elettrici a guida autonoma. La tesi è incentrata sulla definizione di un modello di ottimizzazione matematica, che mira a designare un network logistico-distributivo efficiente per le consegne dell'ultimo miglio e a minimizzare le distanze degli attori coinvolti. Il problema proposto rappresenta una variante del Vehicle Routing Problem con time windows e multi depots. Il problema è NP-hard, quindi computazionalmente complesso per cui sarà necessario, in fase di analisi, definire un approccio euristico che permetterà di ottenere una soluzione sub-ottima in un tempo di calcolo ragionevole per istanze maggiori. L'analisi è stata sviluppata nell'ambiente di sviluppo Eclipse, attraverso il risolutore Cplex, in linguaggio Java. Per poterne comprendere la validità, è prevista un'ultima fase in cui gli output del modello ottimo e dell'euristica vengono confrontati tra loro su parametri caratteristici. Bisogna tuttavia considerare che l' utilizzo di sistemi cyber-fisici a supporto della logistica non può prescindere da un costante sguardo verso il progresso.