1000 resultados para E Società Cooperativa


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L’estudi que es presenta a continuació pretén indagar en una part concreta i en auge constant del món educatiu: l’atenció a la diversitat mitjançant l’estructura cooperativa d’aprenentatge. L’estudi ha estat realitzat a partir d’un estudi de cas, l’objectiu del qual és analitzar, comprendre i plantejar pràctiques educatives dirigides a promoure la inclusió satisfactòria de tot l’alumnat; siguin quines siguin les seves característiques individuals vers l’aprenentatge. Els resultats observats mostren l'existència d'un fort vincle entre la millora de la cohesió del grup i la capacitat de rebre i donar ajudes per part de l'alumnat.

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Educación inclusiva y aprendizaje cooperativo son dos conceptos distintos pero estrechamente relacionados: las aulas inclusivas requieren una estructura cooperativa de la actividad, y educar los valores relacionados con la cooperación exige que las aulas sean inclusivas. Pasar de una estructura de la actividad individualista y/o competitiva a una estructura de la actividad cooperativa es un elemento trascendental para hacer posible la inclusión de todo el alumnado en un aula común. Resultado del Proyecto PAC –desarrollado por el Grupo de Investigación sobre Atención a la Diversidad (GRAD) de la Universidad de Vic-, el Programa CA/AC (“Cooperar para Aprender / Aprender a Cooperar”) ofrece al profesorado de educación infantil, primaria y secundaria herramientas para enseñar al alumnado a aprender en equipo. Y a partir del mismo proyecto se ha desarrollado asimismo un proceso de formación/asesoramiento para introducir en las aulas nuevas prácticas docentes basadas en el aprendizaje cooperativo. Un número considerable de centros de distintas zonas de España están siguiendo este proceso y se han recogido una gran cantidad de datos que, debidamente analizados, nos sirvan para confirmar una de las hipótesis del proyecto de investigación que nos ocupa en estos momentos: que el cambio de una estructura individualista o competitiva por otra de tipo cooperativo contribuye a que puedan aprender juntos, en un aula inclusiva, todos los alumnos y las alumnas, sean cuales sean sus necesidades educativas y sus culturas de origen.

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El objetivo de este artículo es presentar el proyecto EcoSPORTech, cuya finalidad es la creación de una empresa social con jóvenes para la realización de actividades deportivas/ocio en el medio natural, integrando las nuevas tecnologías. Este proyecto supone una colaboración interdisciplinaria dentro de la Universidad de Vic, entre las facultades de Empresa y Comunicación (FEC), la de Ciencias de la Salud y el Bienestar (FCSB) y la de Educación (FE) e integra un equipo de profesionales procedentes de los ámbitos de la empresa, el marketing, el periodismo, el deporte y la terapia ocupacional. Estos profesores formarán al grupo de jóvenes con los que se creará la empresa y dirigirán la misma. Esta empresa (cooperativa) se integra en el vivero de empresas sociales que se está creando en la Universidad de Vic.

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El projecte se situa en una explotació agrícola de 20 ha, 18 de les quals estan destinades al cultiu d’ametllers de la varietat Vairo. L’explotació pertany al municipi de l’Albi, a la comarca de Les Garrigues, província de Lleida. Actualment a la finca existeix una nau industrial sense instal•lació elèctrica ni hidràulica i sense cap partició a l’interior que es fa servir com a magatzem d’eines. Les ametlles recollides a l’explotació són comercialitzades a una cooperativa de Reus. Els serveis dels que disposa la finca actualment són: - Escomesa elèctrica a l’entrada de la finca. - Aigua del canal Segarra-Garrigues pressuritzada. Escomesa a l’entrada de la finca. - Fossa sèptica de 50 m3. Es troba a 20 m del col•lector general pel qual s’evacuaran les aigües residuals. Es tracta d’una antiga bassa soterrada que ja existia i que se’n reconvertirà el seu ús. L’objectiu del projecte és descriure i dissenyar l’adequació de la nau industrial de dimensions 10 m x 12 m (120 m2) per implantar una indústria de processat primari d’ametlla. El processat primari consisteix en el desclovat de l’ametlla (separació del gra de la closca), assecat del gra obtingut per aconseguir una humitat inferior al 6 % i finalment l’envasat d’aquest gra. Com a procés secundari s’envasarà i es comercialitzarà la closca obtinguda en el procés de descolvat

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Introduzione : Plinio il Giovane erogò una somma di denaro per costruire una biblioteca e assicurarne il funzionamento. Una cittadina donò al Municipio di Balerna due case di appartamenti con lo scopo di mantenervi pigioni moderate e di mettere i vani a disposizione quale abitazione primaria per la popolazione del Comune. Questi due esempi illustrano casi di donazioni gravate da un onere. Da essi si evince che la donazione modale consta di due elementi: un dono e una finalità posta allo stesso. Una tale donazione esemplifica l'idea di alterità dell'unità, come Giano - dio del Pantheon romano - il quale è rappresentato con due volti, che gli permettevano di vedere il passato e di scrutare il futuro. Così, il presente lavoro - anch'esso paradigma dell'alterità dell'unità - si prefigge lo scopo di creare un ponte tra il passato e il potenziale futuro, sulla scorta anche di testi filosofici e letterari, senza tacere la sua dimensione giuridica. Un'invocazione a Giano si giustifica: anche Seneca, nel suo canzonatorio poema sulla trasformazione in zucca dell'imperatore Claudio - l'Apocolocintosi - narra che il dio patrocinò l'interessato, siccome abile oratore e aduso all'arte forense poiché i suoi due volti indicano in senso metaforico - e ironico - la capacità di esaminare le questioni sotto tutti i loro aspetti. Ciò posto, giovi considerare che la donazione modale è costituita di due scorciatoie cognitive che espongono la sua alterità: l'una, il dono, rimanda all'idea di gratuità, di benevolenza, di amicizia, di reciprocità; l'altra, l'onere, riconduce all'onerosità, allo scambio, al contratto, alla commutatività. Così, per enucleare l'unità della donazione gravata da un onere occorre chinarsi sulla sua alterità e percorrere i cammini che essa propone: la gratuità e l'onerosità, per poi ridurre gli esiti nell'unitarietà dell'istituto. Il presente lavoro vaglia invero la donazione modale. Esso è nondimeno condito di riflessioni più generali inerenti alla teoria dei contratti e alla filosofia del diritto, in una digressione temporale che dal diritto romano porta al diritto svizzero, passando per alcuni glossatori e umanisti e, anche, attraverso alcune legislazioni regionali del XIX secolo. Donde un lavoro che, in ultima analisi, abbraccia più tematiche, suddivise come esposto in appresso. Il primo capitolo, di introduzione al tema, è un compendio della terminologia latina del dono, ottenuto individuando esempi addotti dalle fonti giuridiche e fatti narrati da scrittori latini. Dacché la legge si palesa mediante uno scritto insieme di segni che esprimono concetti - mi è parso opportuno soffermarmi sulle sfaccettature linguistiche del "dono". La società romana era tributaria di molteplici rapporti di amicizia, i cui contenuti hanno poi dato adito ai cosiddetti contratti gratuiti. A Roma, la gratuità era un concetto bicefalo. Esisteva una gratuità propriamente detta e una gratuità qualificata di lucrativa. L'una escludeva l'altra. Esse godevano di un campo d'applicazione autonomo e indipendente. Queste due nozioni sono l'oggetto del secondo capitolo. Dato che la donazione modale è una commistione tra gratuità e onerosità, dopo aver esposto i criteri della gratuità, il terzo capitolo si incentra sull'analisi del modus testamentario e del concetto di donazione remuneratoria. Lungo le pagine del quarto capitolo, preludio al nucleo stesso della tesi, si tratteggia lo sviluppo giuridico della donazione nel diritto romano: da causa di atti a contratto indipendente. Dopo avere tracciato i contorni degli elementi che si fondono nel concetto di donazione gravata da un onere (dono, gratuità, onerosità), il quinto capitolo contiene la base del presente studio: l'analisi della donazione modale. Assemblando i risultati emersi nei capitoli precedenti, si definisce e si delimita questo istituto, si elabora la sua maturazione storica e concettuale. L'incedere della tesi, in ambito svizzero, segue quasi pedissequamente la struttura romanistica del primo titolo. Dopo una presentazione di alcune legislazioni del XIX secolo, nel preludio, il secondo capitolo si concentra sulla nozione di gratuità, quale può essere estrapolata dal Codice civile, dal Codice delle obbligazioni e dalla Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento. Il terzo capitolo tratta dell'onerosità, limitata al Codice civile e, principalmente, all'onere successorio. La tesi si chiude, nel quarto capitolo, con una digressione sulla donazione gravata da un onere nel diritto svizzero. In questo lavoro i quesiti di fondo, cui si cerca di fornire una risposta, riguardano la natura e la struttura dell'istituto in esame: di che tipo di contratto si tratta? È gratuito, lucrativo o oneroso? Come risponde il donatario inadempiente? Permettetemi un'avvertenza preliminare: i testi letterari, giuridici e filosofici su cui poggia il primo titolo sono vecchi di un paio di millenni, e, prima di giungere nelle nostre biblioteche e nelle nostre case, hanno subito un percorso tortuoso. Alcuni sono stati alterati, altri modificati. Errori di trascrizione si sommano ad adeguamenti alle nuove realtà storiche. Ciò premesso, i testi letterari e filosofici sono presentati nelle versioni indicate nelle pagine della bibliografia e non sono stati l'oggetto di particolari attenzioni interpolazionistiche, critiche che affiorano tuttavia per i frammenti giuridici più interessanti per il presente lavoro.

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A cultivar de trigo (Triticum aestivum L.) CD 117 foi obtida pela Cooperativa Central de Pesquisa Agrícola, por meio do cruzamento entre os genótipos PF 87373 e OC 938, a partir de uma linha selecionada na geração F6. Após dois anos de ensaios preliminares e cinco anos de avaliação em ensaios de valor de cultivo e uso, a cv. CD 117 foi indicada para cultivo no Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paraná, São Paulo, Mato Grosso do Sul, Mato Grosso, Goiás, Minas Gerais e Distrito Federal. Essa cultivar de trigo apresenta ampla adaptação, elevada qualidade industrial e rendimento médio de grãos de 3.877 kg ha-1, que supera em 6,3% a média das cultivares testemunhas.

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Desenvolupament d'una aplicació Android sobre la cooperativa FentPaís.

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We have included the effective description of squark interactions with charginos/neutralinos in the MadGraph MSSM model. This effective description includes the effective Yukawa couplings, and another logarithmic term which encodes the supersymmetry-breaking. We have performed an extensive test of our implementation analyzing the results of the partial decay widths of squarks into charginos and neutralinos obtained by using FeynArts/FormCalc programs and the new model file in MadGraph. We present results for the cross-section of top-squark production decaying into charginos and neutralinos.

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La radio cognitiva es una tecnología inalámbrica propuesta para usar eficientemente los recursos del espectro radioeléctrico permitiendo así reducir la carga existente en las bandas de frecuencia de uso libre.Las redes de radio cognitiva son capaces de escanear el espectro y adaptar sus parámetros para operar en las bandas no ocupadas. Para evitar interferir con usuarios con licencia que operan en un determinado canal, la sensibilidad de las redes tiene que ser muy alta. Ello se consigue con métodos de detección cooperativos. Los métodos de detección cooperativa actuales tienen una carencia de robustez ya sea frente a ataques puntuales o continuos.En este artículo presentamos un método de fusión por grupos que tiene presente el comportamiento de los usuarios a corto y largo plazo. Al realizar la fusión de los datos, el método se basa en dar mayor peso a los grupos de usuarios con mayor unanimidad en sus decisiones.Los resultados de las simulaciones prueban que en presencia de atacantes el método de fusión por grupos propuesto consigue una detección superior a otros métodos, cumpliendo los requisitos de sensibilidad mínimos de las redes de radio cognitiva incluso con un 12 de usuarios reiteradamente maliciosos o un 10 de atacantes puntuales.

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Cognitive radio networks sense spectrum occupancyand manage themselves to operate in unused bands without disturbing licensed users. Spectrum sensing is more accurate if jointly performed by several reliable nodes. Even though cooperative sensing is an active area of research, the secureauthentication of local sensing reports remains unsolved, thus empowering false results. This paper presents a distributed protocol based on digital signatures and hash functions, and ananalysis of its security features. The system allows determining a final sensing decision from multiple sources in a quick and secure way.

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Si ritiene comunemente che le spinte emancipatrici femminili si siano imposte con maggior vigore nei luoghi contraddistinti da mercati lavorativi più sviluppati e da maggiori opportunità di impiego retribuito, mentre nei contesti periferici, caratterizzati da marginalità economica, queste spinte sarebbero state più flebili. Il ritardo della modernizzazione di molte regioni di montagna sarebbe quindi responsabile del perdurare di una realtà femminile segnata da dipendenza e "arretratezza" sociale e culturale. Il volume si propone di analizzare in modo critico il nesso tra marginalità (economica, culturale, geografica) e discriminazione femminile, ampliando le prospettive di genere e contribuendo così al dibattito in corso da diversi anni sulle società di montagna del passato e sul loro divenire all'interno della realtà europea. I contributi abbracciano diversi contesti montani europei e prendono in esame alcuni nodi tematici quali i profili dei ruoli femminili, il loro inserimento nel mercato lavorativo e le rappresentazioni che scaturiscono dalle loro attività, delineando molteplici prospettive per lo studio del binomio genere-montagna.

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La intenció d'aquest article és presentar I'experiencia pedagbgica portada a terme als estudis de magisteri -especialitat educació infantil-, durant el curs 2004105 i 2005/06. El treball que presentem és fruit d'un projecte que neix en el context de la reflexió que comporta la implementacio del sistema europeu de transferencia i acumulació de crPdits (ECTS) en els estudis superiors, de la inquietud d'innovar i del convenciment de la importincia que té treballar de manera cooperativa i interdiscipliniria en el si d'un centre educatiu. El treball té com a finalitat donar impuls a la cultura de la qualitat a través de la detecció, del seguiment, de la difusió i de l'intercanvi de les bones practiques a l'etapa d'educació infantil que es porten a terme en els centres d'ensenyament on els estudiants de primer curs realitzen les seves prictiques, i ensenyar i aprendre a treballar cooperativament. La manera més 16gica d'emfasitzar l'us del coneixement i les habilitats dels estudiants dins d'un marc cooperatiu, tal com es trobaran quan siguin membres de la societat, és dedicar molt de temps a l'aprenentatge d'aquestes habilitats en relacions cooperatives amb els altres. Uohnson i Johnson, 1977, p.62-63) S'ha treballat de manera cooperativa i interdisciplinhria, tant pel que fa al professorat de les diferents assignatures implicades (Seminari/ Practicum, Noves Tecnologies Aplicades a l1EducaciÓ i Educació Plhstica) com en la forma d'organització del treball a l'aula per part de l'alumnat en equips cooperatius.

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Au moment où débutent les chasses aux sorcières, dans la première moitié du XVe siècle, des écrits de différente nature décrivent les méfaits des sectes de sorciers et tentent d'expliquer la possibilité et la réalité de leurs actes afin de donner aux tribunaux d'inquisition ou aux justices séculières un cadre d'action acceptable. Les traités de démonologie, qui prennent leur essor au même moment, ne proposent pas seulement une réflexion sur la nouvelle croyance au sabbat des sorcières, mais ils s'efforcent aussi de rassembler tout le savoir relatif au diable et aux démons et à leur pouvoir d'action sur le monde et sur les êtres humains. Ils examinent les relations possibles entre les démons et les hommes dans le cadre de la sorcellerie, de la magie ou de la possession, tout en indiquant les moyens de se protéger des attaques démoniaques.Les démonologues, experts dans la 'science des démons', cherchent à insérer la croyance au sabbat dans le cadre traditionnel de la démonologie chrétienne, qu'ils contribuent à redéfinir. Leurs écrits, qui sont à la fois des synthèses et des oeuvres de rupture, sont le produit d'une méthode intellectuelle pensée comme scientifique et rationnelle.La présente étude est basée sur l'analyse thématique de plusieurs traités de démonologie inédits, parmi lesquels le Tractatus contra invocatores demonum, du théologien dominicain Jean Vinet (c.1450), le Flagellum hereticorum fascinariorum de l'inquisiteur dominicain Nicolas Jacquier (1458), ainsi que le Flagellum maleficorum de Pierre Mamoris, professeur de théologie à Poitiers (avant 1462). Ces textes anticipent d'une trentaine d'années le contenu du fameux Marteau des sorcières (1486), considéré souvent à tort comme le premier traité du genre.