855 resultados para Specialty drinks
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The consumption of specific functional foods (FF) and some determinants of FF item selection were assessed using a questionnaire administered to 1112 individuals in the Canary Islands (Spain). Food items considered were Milk products: easily digestible milk (or milk low in lactose), milk enriched with vitamins and/or minerals, skimmed milk with soluble fiber, milk with royal jelly, milk with modified fatty acids (omega 3), milk products low in fat, pro-biotic foods (yoghurt and fermented milk) and yoghurt with phytosterols; Cereals: fortified breakfast cereals, wholemeal cereals and energy bars; Drinks: juices and enriched drinks, stimulating drinks and isotonic drinks; DHA-enriched, low cholesterol eggs; Meat products: low salt sausages and cooked low fat ham; Fats: enriched margarine, margarine rich in phytosterols and
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[ES]El campo de la evaluación va adquiriendo una importancia progresiva en España. Hasta hace pocos años los estudiosos de la especialidad eran pocos en nuestro país y aun hoy, en el campo de las lenguas extranjeras, el número de investigadores es pequeño. Una de las áreas donde la evaluación de lenguas extranjeras en España se ha fijado recientemente es la de la ubiquidad. Proyectos como PAULEX Universitas y más recientemente OPENPAU han puesto de manifiesto la necesidad del uso de dispositivos móviles para la realización de pruebas estandarizadas. [EN]The field of evaluation is acquiring growing importance in Spain . Until recently scholars specialty were few in our country and even today, in the field of foreign languages , the number of researchers is small. One area where the assessment of foreign languages in Spain has been recently set is that of ubiquity. Projects like PAULEX Universitas and more recently OPENPAU have revealed the necessity of the use of mobile devices for conducting standardized tests.
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[EN]The consumption of specific functional foods (FF) and some determinants of FF item selection were assessed using a questionnaire administered to 1112 individuals in the Canary Islands (Spain). The results indicated that the highest prevalence was fortified drinks (63.6%; 95%CI: 60.7–66.5). Overall FF consumption prevalence was 80.1% (95%CI: 77–83): single FF item consumption being rare. There were significant inter-group relationships, and some group intakes (milk products, cereals and drinks) were related to age but with no overall relationship between consumption and age. The education level was significantly related to the consumption of cereals, drinks, meat products and condiments (c2 test p ¼ 0.04).
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Il Protocollo di Montreal, che succede alla Convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono richiede l’eliminazione di idrocarburi contenenti cloro (CFC). Nel corso degli ultimi decenni ha quindi assunto importanza la reazione di idrodeclorurazione di clorofluorocarburi, in particolare rivolta alla produzione di idrocarburi fluorurati che sono risultati interessanti per la produzione di polimeri con specifiche caratteristiche di resistenza meccanica, termica e chimica. In questo lavoro di tesi, svolto in collaborazione con SOLVAY SPECIALTY POLYMERS ITALY, sono stati studiati catalizzatori innovativi per la produzione di perfluorometilviniletere (MVE), mediante idrodeclorurazione di perfluorometilcloroviniletere (AM). Attualmente la reazione di produzione industriale dell’MVE, condotta con l'utilizzo di quantità stechiometriche di Zn e dimetilformammide (DMF), presenta il notevole problema dello smaltimento di grandi quantità di zinco cloruro e di DMF. La reazione studiata, condotta in catalisi eterogenea, in presenta di H2, presenta una forte dipendenza dalla natura dei metalli utilizzati oltre che dal tipo di sintesi dei catalizzatori impiegati. Nell'ambito di questo lavoro è stato sviluppato un metodo, a basso impatto ambientale, per la sintesi si nanoparticelle preformate da utilizzare per la preparazione di catalizzatori supportati si TiO2 e SiO2. Le nanosospensioni ed i sistemi catalitici prodotti sono stati caratterizzati utilizzando diverse metodologie di analisi quali: XRD, XRF, TEM, TPR-MS, che hanno permesso di ottimizzare le diverse fasi della preparazione. Allo scopo di osservare effetti sinergici tra le specie utilizzate sono stati confrontati sistemi catalitici monometallici con sistemi bimetallici, rivelando interessanti implicazioni derivanti dall’utilizzo di fasi attive nanoparticellari a base di Pd e Cu. In particolare, è stato possibile apprezzare miglioramenti significativi nelle prestazioni catalitiche in termini di selettività a perfluorometilviniletere all’aumentare del contenuto di Cu. La via di sintesi ottimizzata e impiegata per la produzione di nanoparticelle bimetalliche è risultata una valida alternativa, a basso impatto ambientale, ai metodi di sintesi normalmente usati, portando alla preparazione di catalizzatori maggiormente attivi di quelli preparati con i metalli standard.
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La necessità di raggiungere la sostenibilità ambientale delle produzioni industriali rappresenta un motore di sviluppo per innovative tecnologie impiantistiche e nuove filosofie produttive. Ad esempio, la necessità di promuovere lo smaltimento dei clorofluorocarburi, causa i loro dimostrati effetti dannosi sullo strato di ozono stratosferico, ha promosso lo sviluppo di nuovi processi industriali. In questo ambito ha acquisito sempre maggior importanza la reazione di idrodeclorurazione di clorofluorocarburi (CFC), in particolare rivolta alla produzione di idrocarburi fluorurati insaturi che mostrano caratteristiche interessanti per la produzione di polimeri con specifiche proprietà di resistenza meccanica, termica e chimica. In questo lavoro di tesi, svolto in collaborazione con SOLVAY SPECIALTY POLYMERS ITALY, sono stati studiati catalizzatori innovativi per la reazione di idrodeclorurazione del 1,2-dicloro-1,2,2-trifluoro-1-(triflurometossi)etano (AM) a 1,2,2-trifluoro-1-(trifluorometossi)etene (MVE).
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Lo studio del lato soggettivo del rapporto è centrale nella teoria dell’obbligazione. Ci si chiede se la modificazione di una o anche di entrambe le parti del rapporto determini sempre la sua estinzione o se, invece, si conservi la sua unitarietà oggettiva. La risposta a questo interrogativo è stata diversa a seconda delle diverse epoche storiche. Nel diritto romano si riteneva che la variazione di qualunque soggetto determinasse l’estinzione del rapporto e la costituzione di una nuova obbligazione (novazione soggettiva). Tale soluzione è stata osteggiata dai codificatori moderni per i quali, in caso di modifica delle personae non si ha estinzione del rapporto, ma solo il mutamento di uno dei suoi elementi. Quanto ai diritti di garanzia, in particolare l’ipoteca, i principi generali essenzali sono la specialità e l’accessorietà. Quest’ultima caratteristica è dirimente in caso di modificazione soggettiva del rapporto e ciò emerge in sede di trattazione delle singole fattispecie del Codice Civile che la determinano, sia quanto al creditore sia quanto al debitore. Per velocizzare il subentro nel credito, nel 2007 è stato approvato il decreto Bersani (sulla portabilità del mutuo) che ha consentito di rimuovere vincoli a tale circolazione, nell’ambito dei rapporti bancari. Le caratteristiche della modificazione del rapporto obbligatorio, tuttavia, possono minare l’efficacia della riforma Bersani. Questo è il motivo per il quale taluni studiosi ritengono necessario procedere a un’ampia rivisitazione dell’intero diritto ipotecario, eliminando, sulla scia di quanto accaduto in altri ordinamenti europei, il requisito dell’accessorietà del vincolo. Nonostante ciò, a causa dei rischi connessi a questa riforma, si ritiene preferibile affinare il meccanismo di perfezionamento della portabilità, eliminandone le criticità, senza però pregiudicare le sicurezze dell’attuale sistema giuridico, di cui l’accessorietà dell’ipoteca rispetto al credito costituisce un importante caposaldo.
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La necessità di raggiungere la sostenibilità ambientale delle produzioni industriali rappresenta un motore di sviluppo per tecnologie impiantistiche innovative e nuove filosofie produttive. Ad esempio, la necessità di promuovere lo smaltimento dei clorofluorocarburi, causa i loro dimostrati effetti dannosi sullo strato di ozono stratosferico, ha promosso lo sviluppo di nuovi processi industriali[1]. In questo ambito ha acquisito sempre maggior importanza la reazione di idrodeclorurazione, in particolare, rivolta alla produzione di idrocarburi fluorurati insaturi che mostrino caratteristiche interessanti per la produzione di polimeri con specifiche proprietà di resistenza meccanica, termica e chimica[2]. In questo lavoro di tesi sono stati studiati catalizzatori innovativi per la reazione di idrodeclorurazione in presenza di H2 di un etere clorofluorurato prodotto dalla Solvay Specialty Polymers Italy (1,2dicloro 1,2,2-trifluoro-1-trifluorometossi etano - AM) per la produzione di perfluorometilviniletere (MVE).
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In this thesis we focus on optimization and simulation techniques applied to solve strategic, tactical and operational problems rising in the healthcare sector. At first we present three applications to Emilia-Romagna Public Health System (SSR) developed in collaboration with Agenzia Sanitaria e Sociale dell'Emilia-Romagna (ASSR), a regional center for innovation and improvement in health. Agenzia launched a strategic campaign aimed at introducing Operations Research techniques as decision making tools to support technological and organizational innovations. The three applications focus on forecast and fund allocation of medical specialty positions, breast screening program extension and operating theater planning. The case studies exploit the potential of combinatorial optimization, discrete event simulation and system dynamics techniques to solve resource constrained problem arising within Emilia-Romagna territory. We then present an application in collaboration with Dipartimento di Epidemiologia del Lazio that focuses on population demand of service allocation to regional emergency departments. Finally, a simulation-optimization approach, developed in collaboration with INESC TECH center of Porto, to evaluate matching policies for the kidney exchange problem is discussed.
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Pharmacological cognitive enhancement (CE) is a topic of increasing public awareness. In the scientific literature on studentrnuse of CE as a study aid for academic performance enhancement, there are high prevalence rates regarding the use ofrncaffeinated substances (coffee, caffeinated drinks, caffeine tablets) but remarkably lower prevalence rates regarding the usernof illicit/prescription stimulants such as amphetamines or methylphenidate. While the literature considers the reasons andrnmechanisms for these different prevalence rates from a theoretical standpoint, it lacks empirical data to account for healthyrnstudents who use both, caffeine and illicit/prescription stimulants, exclusively for the purpose of CE. Therefore, wernextensively interviewed a sample of 18 healthy university students reporting non-medical use of caffeine as well as illicit/rnprescription stimulants for the purpose of CE in a face-to-face setting about their opinions regarding differences in generalrnand morally-relevant differences between caffeine and stimulant use for CE. 44% of all participants answered that there is arngeneral difference between the use of caffeine and illicit/prescription stimulants for CE, 28% did not differentiate, 28% couldrnnot decide. Furthermore, 39% stated that there is a moral difference, 56% answered that there is no moral difference andrnone participant was not able to comment on moral aspects. Participants came to their judgements by applying threerndimensions: medical, ethical and legal. Weighing the medical, ethical and legal aspects corresponded to the students’rnindividual preferences of substances used for CE. However, their views only partly depicted evidence-based medical aspectsrnand the ethical issues involved. This result shows the need for well-directed and differentiated information to prevent thernpotentially harmful use of illicit or prescription stimulants for CE.
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Le reti transeuropee sono uno dei vettori della competitività, dell’integrazione e dello sviluppo sostenibile dell’Unione. La tesi mette in luce la progressiva affermazione di una coerente politica infrastrutturale europea a carattere strumentale, esaminando tale evoluzione sotto tre profili: normativo, istituzionale e finanziario. In primo luogo, sotto il profilo normativo, la tesi evidenzia, da un lato, la progressiva emancipazione delle istituzioni dell’Unione dall’influenza degli Stati membri nell’esercizio delle proprie competenze in materia di reti transeuropee e, dall’altro, lo sviluppo di relazioni di complementarietà e specialità tra la politica di reti e altre politiche dell’Unione. L’elaborato sottolinea, in secondo luogo, sotto il profilo istituzionale, il ruolo del processo di «integrazione organica» dei regolatori nazionali e del processo di «agenzificazione» nel perseguimento degli obiettivi di interconnessione e accesso alle reti nazionali. La tesi osserva, infine, sotto il profilo finanziario, l’accresciuta importanza del sostegno finanziario dell’UE alla costituzione delle reti, che si è accompagnata al parziale superamento dei limiti derivanti dal diritto dell’UE alla politiche di spesa pubblica infrastrutturale degli Stati membri. Da un lato rispetto al diritto della concorrenza e, in particolare, al divieto di aiuti di stato, grazie al rapporto funzionale tra reti e prestazione di servizi di interesse economico generale, e dall’altro lato riguardo ai vincoli di bilancio, attraverso un’interpretazione evolutiva della cd. investment clause del Patto di stabilità e crescita. La tesi, in conclusione, rileva gli sviluppi decisivi della politica di reti europea, ma sottolinea il ruolo che gli Stati membri sono destinati a continuare ad esercitare nel suo sviluppo. Da questi ultimi, infatti, dipende la concreta attuazione di tale politica, ma anche il definitivo superamento, in occasione di una prossima revisione dei Trattati, dei retaggi intergovernativi che continuano a caratterizzare il diritto primario in materia.
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Il presente studio è stato effettuato per comprendere le abitudini degli studenti universitari britannici in termini di consumo di alcol e i rischi legati a due fenomeni frequenti nel Regno Unito: il binge drinking (consumo eccessivo di alcol in un breve lasso di tempo, spesso per raggiungere velocemente lo stato di ebbrezza) e, in misura minore, il drink spiking (contaminazione di bevande con droghe o alcol). Attraverso un’analisi di studi accademici, sondaggi e articoli della stampa britannica, verrà presentato nella prima parte il ruolo dell’alcol nel Regno Unito, verranno fornite varie definizioni di binge drinking ed evidenziate le variazioni di significato del termine nel tempo. Saranno, poi, presentati i livelli di assunzione di riferimento di alcol emessi dall’NHS, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, seguiti da un’analisi sull’uso dell’alcol nel Regno Unito. Per quanto riguarda gli studenti universitari, verranno analizzati i motivi che li spingono al consumo di alcol, il binge drinking e le NekNomination (giochi alcolici online), l’uso dei pre-drinks (ritrovi serali tra amici per bere alcol prima di uscire) e le modalità in cui college e università aiutano gli studenti per evitare loro di incorrere in rischi legati all’alcol. In particolare, verranno analizzati drink spiking, violenze sessuali e fisiche, rischi per la salute e morte accidentale, e verranno presentate alcune strategie applicate per evitarli. La seconda parte verterà sull’analisi e discussione dei risultati di un sondaggio realizzato a Durham (Regno Unito) nel febbraio 2015 attraverso interviste a studenti universitari britannici e portieri di college e proprietari e membri dello staff di pub e bar locali con domande basate sulle loro esperienze, opinioni ed eventuali testimonianze riguardo il consumo di alcol, i fenomeni e i rischi sopra menzionati. Lo studio ha portato a vari risultati che hanno permessi di confermare e ampliare conoscenze pregresse sui temi trattati.
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Both liver and muscle glycogen stores play a fundamental role in exercise and fatigue, but the effect of different CHO sources on liver glycogen synthesis in humans is unclear. The aim was to compare the effect of maltodextrin (MD) drinks containing galactose, fructose, or glucose on postexercise liver glycogen synthesis.
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In Switzerland, every physician has the right to report a patient that is potentially unfit to drive to the licensing authority without violating medical confidentiality. Verified information regarding physicians' attitudes concerning this discretionary reporting and the frequency of such reports are not available. In order to answer these questions, 635 resident physicians were sent a questionnaire. The response rate was 52%. On average, the responding physicians--for all specialties--reported 0.31 patients (SD 0.64, 95% CI 0.24-0.38) in the year before the survey and 1.00 patient (SD 1.74, 95% CI 0.81-1.20) in the past 5 years. Seventy-nine percent of the responding physicians indicated knowing the current legal requirements for driving in Switzerland. In applied logistic regression analysis, only two factors correlate significantly with reporting: male sex (odds ratio 5.4) and the specialty "general medicine" (odds ratio 3.4). Ninety-seven percent of the physicians were against abolishing medical discretionary reporting and 29% were in favor of introducing mandatory reporting. The great majority of the questioned physicians supported the discretionary reporting of drivers that are potentially unfit to drive as currently practiced in Switzerland. The importance and the necessity of a regular traffic medicine-related continuing education for medical professionals are shown by the low number of reports per physician.
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Despite its short existence, vascular surgery has already grown out of the scope of a mono-specialty. Meanwhile emerging interests of other competing specialties push into the field of vascular care. Continuous technological innovation drives the need for sub-specialisation to provide disease-centred expertise; however, treatment success equally depends on balanced patient-centred care. Vascular surgeons are amidst this controversy and are currently challenged by their own demand to offer all aspects of vascular care - as "the vascular specialist". This article discusses the natural driving forces towards sub-specialisation and appraises advantages and limitations with respect to the future of integrated vascular care.
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Excessive consumption of acidic drinks and foods contributes to tooth erosion. The aims of the present in vitro study were twofold: (1) to assess the erosive potential of different dietary substances and medications; (2) to determine the chemical properties with an impact on the erosive potential. We selected sixty agents: soft drinks, an energy drink, sports drinks, alcoholic drinks, juice, fruit, mineral water, yogurt, tea, coffee, salad dressing and medications. The erosive potential of the tested agents was quantified as the changes in surface hardness (ΔSH) of enamel specimens within the first 2 min (ΔSH2-0 = SH2 min - SHbaseline) and the second 2 min exposure (ΔSH4-2 = SH4 min - SH2 min). To characterise these agents, various chemical properties, e.g. pH, concentrations of Ca, Pi and F, titratable acidity to pH 7·0 and buffering capacity at the original pH value (β), as well as degree of saturation (pK - pI) with respect to hydroxyapatite (HAP) and fluorapatite (FAP), were determined. Erosive challenge caused a statistically significant reduction in SH for all agents except for coffee, some medications and alcoholic drinks, and non-flavoured mineral waters, teas and yogurts (P < 0·01). By multiple linear regression analysis, 52 % of the variation in ΔSH after 2 min and 61 % after 4 min immersion were explained by pH, β and concentrations of F and Ca (P < 0·05). pH was the variable with the highest impact in multiple regression and bivariate correlation analyses. Furthermore, a high bivariate correlation was also obtained between (pK - pI)HAP, (pK - pI)FAP and ΔSH.