1000 resultados para Francia, Tito
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Fondo Margaritainés Restrepo
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El siguiente texto intenta ser una aportación a la historia de la traducción. Más concretamente, se analizan aspectos sobre la recepción de Mamita Yunai de Carlos Luis Fallas en Italia y Francia. Con la observación, en un primer estadio, de las condiciones de recepción de la obra en estos países se da una idea sobre el ámbito cultural en que se movieron las traducciones. En una segunda parte, se describen las traducciones (sobre todo, en sus factores culturales) para observar si el patrimonio cultural costarricense se ha mantenido en las versiones francesa e italiana.The following text is intended as a contribution to the history of translation. Specifically, we will analyze the reception of Mamita Yunai by Carlos Luis Fallas in Italy and France. In the first part, the observation of the conditions of reception of the novel in each of the countries provides an idea about the cultural environment where the translated versions were published. In the second part we will analyze the translations (their cultural elements, in particular) in order to observe whether the Costa Rican cultural heritage has been kept alive in the Italian and French versions.
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Subtít. de la cub.: seguido de una breve gramática y un vocabulario vascuence
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En el prefacio de El Hombre Primitivo como Filósofo, obra maravillosa editada originalmente en 1927, el antropólogo norteamericano Paul Radin reclamaba como “la más urgente necesidad para la etnología” la tarea de revisar en profundidad las tesis que afirman “...la idea de que en los pueblos primitivos existe un nivel fijo de inteligencia, que el individuo está por completo sumergido en el grupo, que no se encuentran pensadores ni filósofos” (1960:11). Más allá de las discusiones de la época, donde el tópico de la “mentalidad primitiva” fue central, el libro puso a disposición del gran público el interés por legitimar las dimensiones filosóficas y poéticas del pensamiento de hombres y mujeres pertenecientes a las entonces llamadas “sociedades primitivas”.
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First of all, with this dissertation we have set as principal goal to define and to characterize the pamphlet in a French-speaking context. To do this, we will try to delimit this type of text and to demonstrate that in many occasions this term is used for classifying documents whose principal characteristic is the polemic. In the approach to this dissertation, we have mainly found two problems: on the one hand to define what a pamphlet is and to demarcate it from other similar texts both from the point of view of the content as well as the form; and on the other hand, to try to discern if the pamphlet can be included under the title of Literature and if it constitutes a literary genre for itself. To do so, we will structure our investigation in several chapters gathered in two clearly delimited parts. At the end of each of them, we will draw some brief conclusions. The first part will be focused on the study of theoretical notions. We will approach this reflection from different perspectives: etymological, comparative, literary and generic. To do this, we will approach the theories of those schools or of those authors who are more convenient to our purpose, so both our matter of study and the areas where we want to study it, raise many problems of interpretation and classification. Our aim is not to do a study on the Literature concepts or on the Literary Genre, so we will simplify those theories that are related to its main characteristics...
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La cercanía geográfica y los vínculos históricos existentes entre Francia y África mantienen hasta la actualidad unas relaciones enmarcadas en un escenario de cooperación entre ambos. Sin embargo, el creciente número de migrantes de 1999 a 2013 desde las antiguas excolonias francesas, Malí y Senegal, llevó a Francia a impulsar una serie de herramientas para el codesarrollo, es decir, un conjunto de estrategias para que el migrante fuera un vector de desarrollo no solo para Francia sino para sus países de orígen. En ese sentido, este artículo pretende evaluar el codesarrollo como una herramienta discursiva de la política exterior francesa –a través del método de análisis del discurso de Teun van Dijk– en la cual ha prevalecido el poscolonialismo como una ideología que refleja una relación poder-conocimiento.
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Hace más de cuatro décadas en Argentina comenzó un proceso de desarticulación del sistema ferroviario que culminó con la privatización de los servicios. Con ello, han dejado de funcionar la gran mayoría de los trenes interurbanos de pasajeros con consecuencias sobre el ordenamiento territorial¬. En ese contexto, entendiendo que la disposición y características de las redes de transporte inciden en la organización del espacio, y ante la reciente formulación de proyectos de trenes de alta velocidad para nuestro país, resulta ineludible reflexionar sobre la política de transporte y territorial. Es en ese sentido, nos preguntamos ¿Qué relación se plantea entre las redes y los asentamientos de población?, ¿Qué características asumen estos ferrocarriles? y, finalmente ¿Cuáles serían las implicancias territoriales de la implementación de la alta velocidad en el contexto en que se encuentra hoy nuestra red ferroviaria? Intentando responder a dichas preguntas, se reflexiona sobre la relación entre el transporte y el territorio, particularmente respecto al transporte ferroviario de alta velocidad. Se recogen experiencias de países como España, Francia y Alemania, y se compara la evolución y las características que fueron adoptando las redes de altas velocidades en dichos países con las que asumirían los proyectos planteados para nuestro país.
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La tesi si propone di analizzare i procedimenti giudiziari avviati dalla magistratura francese nel dopoguerra - dal 1945 alla metà degli anni Cinquanta – a carico di ex partigiani per crimini commessi tra il 1944 e il 1° giugno 1946, data legale della cessazione delle ostilità. La tesi è strutturata in quattro capitoli tematici principali. Andando oltre la cesura rappresentata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la tesi esamina un aspetto poco conosciuto di quanto accaduto dopo la fine della guerra di liberazione, coinvolgendo alcuni dei suoi protagonisti. Fin dall'inizio, la Resistenza ha rappresentato una complessa "questione memoriale"; questo studio mostra come i processi ai partigiani si inseriscano nel quadro più ampio della difficile costruzione della memoria degli anni della guerra. In effetti, i processi ai partigiani hanno costituito un terreno di confronto politico e sono stati strumentalizzati. Inoltre, la tesi si inserisce nel dibattito storiografico intorno alla categoria della giustizia di transizione, completando un quadro che si limitava allo studio dell’epurazione. È un nuovo sguardo sul periodo di transizione che ci permette di osservare, in modo completo e complesso, il passaggio attraverso diverse forme di giustizia con continuità e rotture. In questo senso, lo studio dei processi porta alla luce una serie di dinamiche legate non solo agli attori direttamente coinvolti, ma anche alla società in generale.
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La tesi prende in esame l’attività artistica di Nicolò dell’Abate (Modena, 1509 – Parigi, 1571), con particolare riferimento alla sua grafica. L’artista lavorò circa sessanta anni suddivisi fra l’Emilia, in alcune delle sue piccole entità politiche autonome come Modena, Scandiano, Soragna, Busseto, Bologna, e la Francia, potente stato nazionale che, all’epoca qui presa in considerazione, era guidato dalla casata dei Valois: la carriera italiana di Nicolò dell’Abate si sviluppa in un arco temporale che si estende dal 1529 alla primavera del 1552, quando si trasferisce definitivamente oltralpe, morendo a Parigi alla fine di marzo del 1571. L’elaborato è diviso in quattro capitoli, dei quali il primo, introduttivo, ripercorre per sommi capi le principali tappe della sfaccettata attività italiana; il secondo e il terzo sono invece incentrati sull’esame dell’attività artistica francese del maestro, con particolare riferimento alla grafica, indagata sulla base della ricostruzione del contesto storico, culturale e artistico della Francia dell’epoca, con specifico riguardo alla corte reale della famiglia Valois nei periodi compresi fra l’arrivo di Nicolò, nel 1552, e la morte prematura del re Enrico II, nel 1559, e fra il 1560 e il 1571, durante il quale deteneva il potere de facto la regina madre Caterina de’ Medici, moglie di Enrico. Il quarto e ultimo capitolo costituisce il catalogo dei disegni italiani e francesi: è preceduto da un saggio introduttivo che esamina lo stile disegnativo di Nicolò dell’Abate in Italia e in Francia, le sue caratteristiche fondamentali e il suo mutamento, oltre alle tecniche grafiche impiegate dall’artista, la loro evoluzione e variazione e il loro ruolo nella sua poetica. Infine, in appendice, è presente il regesto delle fonti francesi sull’attività dell’artista e di alcuni dei maggiori esponenti della cosiddetta scuola di Fontainebleau.
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L’Unione europea è un progetto politico ed economico unico nel suo genere: un graduale e progressivo cammino che ha condotto le nazioni europee a concepire accordi di diversa natura, i quali hanno concesso di avviare un processo di unificazione. Il tema della sicurezza e della difesa dell'Unione europea è stato a lungo trattato come un aspetto quasi marginale nello scenario della politica d’integrazione europea. I risultati ottenuti in materia di sicurezza restano legati alla convergenza o alla divergenza degli approcci nazionali sui principali temi che la difesa europea dovrebbe affrontare per garantire gli interessi comuni dell’Unione. Nel corso degli anni, ci sono stati Paesi europei, le quali politiche assunte a livello nazionale, hanno influito maggiormente sullo sviluppo dei processi di integrazione: tra questi troviamo la Francia.
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Os benzodiazepínicos se tornaram disponíveis a partir da década de 1960 e, desde então, estão entre os psicofármacos mais prescritos. No Brasil, é a terceira classe de drogas mais prescrita, 2 e 5,6% da população já os usou na vida (contra 8,3% nos Estados Unidos). A fluoxetina é atualmente o medicamento antidepressivo mais prescrito no Brasil e no mundo, havendo indícios de que possa atuar na promoção de perda de peso durante vários meses após o início da terapia. Esta característica poderia ser um dos fatores propulsores deste consumo elevado. Ao realizar o diagnóstico situacional da Estratégia de Saúde da Família Titio José foi evidenciado a alta demanda de atendimentos na área de saúde mental, muitos deles envolvendo a prescrição e renovação de benzodiazepínicos e antidepressivos sem um diagnóstico nosológico estabelecido e seguimento longitudinal dos pacientes. A equipe participou da análise dos problemas levantados e considerou que no nível local temos recursos humanos e materiais para fazer um Projeto de Intervenção. Sendo assim foi criado um Plano de Ação com a finalidade de combater o uso abusivo de benzodiazepínicos e antidepressivos na Unidade de Saúde Tito José no Município de Morada Nova de Minas/MG.