98 resultados para |Functionalism
Resumo:
With the purpose of analyzing the function developed byt the fable, this paper begins with its definition, historically linked to the rhetorical art, the teaching force and the literary value, to reach a grammatical analysis of the narrative structure in which genre is presented. From the functionalist point of view, the function determines the structure, and, accordingly, this study shows the fable resolved in specific modes of activation of the utterance formation basic processes such as the establishment of predications and the creation of the referential network of its participants. Since the beginning, the discursive activation of properties is crucial, which, working toward specific goals, configure linguistic characteristics that define the specific nature of the fable
Resumo:
This paper examines the historical role that Tesnires theory on the centrality of the verb exerted on some theoretical branches that study the way utterances are built in language. The main goal of this paper is to evaluate the impact that such a proposal had in changing the view of the clause being purely logical (a proposition) or purely syntactic (abstractly equated) to a view that embodies semantics and pragmatics to the syntactic organization of the utterance. A close examination of research dedicated to the grammatical and lexicographic description of Portuguese helps to illustrate the here proposed assessment and contributes to support the claim of the influence of Tesnire on current linguistic analyses.
Resumo:
This paper aims at offering an overview of the different functionalist approaches in all their programmes, by verifying which functionalist premises would be relevant in each case. This may be a way to elucidate the differentiated approach of certain themes and of certain objects of analysis, and especially, to contribute to a better account of certain relations between each proposal and others realms of knowledge.
Resumo:
Based on a functionalist approach, this paper analyzes the modalized expression pode ser as a complement-taking predicate which embeds a proposition (pode ser1) and as an independent structure (pode ser2), in contemporary written and spoken Brazilian Portuguese texts. We aim to identify degrees of (inter)subjectivity, revealing a process of (inter)subjectification (TRAUGOTT, 2010 among others). The analysis carried out in this paper is supported by parameters of (inter)subjectivity of modal elements (TRAUGOTT; DASHER, 2002) and by the notion of modality as a multifunctional category, serving not only to encodethe speakers attitude regarding the modalized content, but also as a pragmatic strategy, as a regulator of communicative situation. The exam reveals pode ser as a strongly demanded structure in interaction, a fairly requested set and also productive and useful for interpersonal relationships. The examination of semantic, discursive and morphosyntactic properties indicates a shift from syntax (pode ser1) to discourse (pode ser2), interpreted as a development of (inter)subjectification.
Resumo:
Coordenao de Aperfeioamento de Pessoal de Nvel Superior (CAPES)
Resumo:
Ps-graduao em Direito - FCHS
Resumo:
Ps-graduao em Letras - FCLAR
Resumo:
Coordenao de Aperfeioamento de Pessoal de Nvel Superior (CAPES)
Dalla citt alla casa, dalla casa alla citt: la mutevole ricerca di un Piano per il ben-essere urbano
Resumo:
La ricerca si propone di definire le linee guida per la stesura di un Piano che si occupi di qualit della vita e di benessere. Il richiamo alla qualit e al benessere positivamente innovativo, in quanto impone agli organi decisionali di sintonizzarsi con la soggettivit attiva dei cittadini e, contemporaneamente, rende evidente la necessit di un approccio pi ampio e trasversale al tema della citt e di una pi stretta relazione dei tecnici/esperti con i responsabili degli organismi politicoamministrativi. La ricerca vuole indagare i limiti dellurbanistica moderna di fronte alla complessit di bisogni e di nuove necessit espresse dalle popolazioni urbane contemporanee. La domanda dei servizi notevolmente cambiata rispetto a quella degli anni Sessanta, oltre che sul piano quantitativo anche e soprattutto sul piano qualitativo, a causa degli intervenuti cambiamenti sociali che hanno trasformato la citt moderna non solo dal punto di vista strutturale ma anche dal punto di vista culturale: lintermittenza della cittadinanza, per cui le citt sono sempre pi vissute e godute da cittadini del mondo (turisti e/o visitatori, temporaneamente presenti) e da cittadini diffusi (suburbani, provinciali, metropolitani); la radicale trasformazione della struttura familiare, per cui la famiglia-tipo costituita da una coppia con figli, solido riferimento per leconomia e la politica, oggi minoritaria; lirregolarit e flessibilit dei calendari, delle agende e dei ritmi di vita della popolazione attiva; la mobilit sociale, per cui gli individui hanno traiettorie di vita e pratiche quotidiane meno determinate dalle loro origini sociali di quanto avveniva nel passato; lelevazione del livello di istruzione e quindi lincremento della domanda di cultura; la crescita della popolazione anziana e la forte individualizzazione sociale hanno generato una domanda di citt espressa dalla gente estremamente variegata ed eterogenea, frammentata e volatile, e per alcuni aspetti assolutamente nuova. Accanto a vecchie e consolidate richieste la citt efficiente, funzionale, produttiva, accessibile a tutti sorgono nuove domande, ideali e bisogni che hanno come oggetto la bellezza, la variet, la fruibilit, la sicurezza, la capacit di stupire e divertire, la sostenibilit, la ricerca di nuove identit, domande che esprimono il desiderio di vivere e di godere la citt, di stare bene in citt, domande che non possono essere pi soddisfatte attraverso unidea di welfare semplicemente basata sullistruzione, la sanit, il sistema pensionistico e lassistenza sociale. La citt moderna ovvero lidea moderna della citt, organizzata solo sui concetti di ordine, regolarit, pulizia, uguaglianza e buon governo, stata consegnata alla storia passata trasformandosi ora in qualcosa di assai diverso che facciamo fatica a rappresentare, a descrivere, a raccontare. La citt contemporanea pu essere rappresentata in molteplici modi, sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista sociale: nella letteratura recente evidente la difficolt di definire e di racchiudere entro limiti certi loggetto citt e la mancanza di un convincimento forte nellinterpretazione delle trasformazioni politiche, economiche e sociali che hanno investito la societ e il mondo nel secolo scorso. La citt contemporanea, al di l degli ambiti amministrativi, delle espansioni territoriali e degli assetti urbanistici, delle infrastrutture, della tecnologia, del funzionalismo e dei mercati globali, anche luogo delle relazioni umane, rappresentazione dei rapporti tra gli individui e dello spazio urbano in cui queste relazioni si muovono. La citt sia concentrazione fisica di persone e di edifici, ma anche variet di usi e di gruppi, densit di rapporti sociali; il luogo in cui avvengono i processi di coesione o di esclusione sociale, luogo delle norme culturali che regolano i comportamenti, dellidentit che si esprime materialmente e simbolicamente nello spazio pubblico della vita cittadina. Per studiare la citt contemporanea necessario utilizzare un approccio nuovo, fatto di contaminazioni e saperi trasversali forniti da altre discipline, come la sociologia e le scienze umane, che pure contribuiscono a costruire limmagine comunemente percepita della citt e del territorio, del paesaggio e dellambiente. La rappresentazione del sociale urbano varia in base allidea di cosa , in un dato momento storico e in un dato contesto, una situazione di benessere delle persone. Lurbanistica moderna mirava al massimo benessere del singolo e della collettivit e a modellarsi sulle effettive necessit delle persone: nei vecchi manuali di urbanistica compare come appendice al piano regolatore il Piano dei servizi, che comprende i servizi distribuiti sul territorio circostante, una sorta di piano regolatore sociale, per evitare quartieri separati per fasce di popolazione o per classi. Nella citt contemporanea la globalizzazione, le nuove forme di marginalizzazione e di esclusione, lavvento della cosiddetta new economy, la ridefinizione della base produttiva e del mercato del lavoro urbani sono espressione di una complessit sociale che pu essere definita sulla base delle transazioni e gli scambi simbolici piuttosto che sui processi di industrializzazione e di modernizzazione verso cui era orientata la citt storica, definita moderna. Tutto ci costituisce quel complesso di questioni che attualmente viene definito nuovo welfare, in contrapposizione a quello essenzialmente basato sullistruzione, sulla sanit, sul sistema pensionistico e sullassistenza sociale. La ricerca ha quindi analizzato gli strumenti tradizionali della pianificazione e programmazione territoriale, nella loro dimensione operativa e istituzionale: la destinazione principale di tali strumenti consiste nella classificazione e nella sistemazione dei servizi e dei contenitori urbanistici. E chiaro, tuttavia, che per poter rispondere alla molteplice complessit di domande, bisogni e desideri espressi dalla societ contemporanea le dotazioni effettive per fare citt devono necessariamente superare i concetti di standard e di zonizzazione, che risultano essere troppo rigidi e quindi incapaci di adattarsi allevoluzione di una domanda crescente di qualit e di servizi e allo stesso tempo inadeguati nella gestione del rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio collettivo. In questo senso rilevante il rapporto tra le tipologie abitative e la morfologia urbana e quindi anche lambiente intorno alla casa, che stabilisce il rapporto dalla casa alla citt, perch in questa dualit che si definisce il rapporto tra spazi privati e spazi pubblici e si contestualizzano i temi della strada, dei negozi, dei luoghi di incontro, degli accessi. Dopo la convergenza dalla scala urbana alla scala edilizia si passa quindi dalla scala edilizia a quella urbana, dal momento che il criterio del benessere attraversa le diverse scale dello spazio abitabile. Non solo, nei sistemi territoriali in cui si raggiunto un benessere diffuso ed un alto livello di sviluppo economico emersa la consapevolezza che il concetto stesso di benessere sia non pi legato esclusivamente alla capacit di reddito collettiva e/o individuale: oggi la qualit della vita si misura in termini di qualit ambientale e sociale. Ecco dunque la necessit di uno strumento di conoscenza della citt contemporanea, da allegare al Piano, in cui vengano definiti i criteri da osservare nella progettazione dello spazio urbano al fine di determinare la qualit e il benessere dellambiente costruito, inteso come benessere generalizzato, nel suo significato di qualit dello star bene. E evidente che per raggiungere tale livello di qualit e benessere necessario provvedere al soddisfacimento da una parte degli aspetti macroscopici del funzionamento sociale e del tenore di vita attraverso gli indicatori di reddito, occupazione, povert, criminalit, abitazione, istruzione, etc.; dallaltra dei bisogni primari, elementari e di base, e di quelli secondari, culturali e quindi mutevoli, trapassando dal welfare state allo star bene o well being personale, alla wellness in senso olistico, tutte espressioni di un desiderio di bellezza mentale e fisica e di un nuovo rapporto del corpo con lambiente, quindi manifestazione concreta di unesigenza di ben-essere individuale e collettivo. Ed questa esigenza, nuova e difficile, che crea la diffusa sensazione dellinizio di una nuova stagione urbana, molto pi di quanto facciano pensare le stesse modifiche fisiche della citt.
Resumo:
La presente Tesi di Dottorato intende affrontare una lettura critica della Casa in Belvederestrae 60, realizzata dallarchitetto Oswald Mathias Ungers (Kaisersesch, 12 luglio 1926 Kln, 30 settembre 2007), nel 1958-59 a Kln-Mngersdorf, come studio per s ed abitazione per la propria famiglia. Questo primo oggetto della ricerca viene considerato evidente espressione delle convinzioni formali e compositive dellarchitetto, negli anni Cinquanta e Sessanta. A differenza di altri progetti residenziali coevi ed antecedenti, frutto di unelaborazione autonoma, la prima casa che costruisce per s riflette una maggiore libert di pensiero, dettata dalla coincidenza delle figure di progettista e committente; a ci si aggiunge anche una precisa volont dichiarativa ed ideologica. Proprio questultimo aspetto permette di introdurre il secondo oggetto della Tesi: il manifesto ideologico, Zu einer neuen Architektur, scritto dallo stesso Oswald Mathias Ungers e da Reinhard Gieselmann, alla fine del 1960; un breve testo che espone, con toni perentori ed inappellabili, il punto di vista dei due architetti nei confronti di un panorama architettonico e critico, caratterizzato da una sterilit di pensiero dilagante, a causa dellegemonia costruttiva funzionalista. La ricerca indaga quindi le forti reciprocit delle due opere: casa e testo, viste in chiave di manifesto scritto e manifesto costruito. Il primo legame tra i due soggetti senza dubbio la concomitanza temporale, (tra il 1958 ed il 1960) associata ad un rapporto causa-effetto, tale per cui il manifesto viene redatto a difesa delle aspre critiche scaturite dalla pubblicazione della casa sulla rivista Bauwelt. Il secondo nesso la possibilit di comprendere le accezioni effettive dei termini impiegati nella redazione del testo, attraverso le forme di una delle opere maggiormente personali dellarchitetto, estraendone il senso e conferendogli unimmagine architettonica. Si vuole creare cos un rapporto biunivoco di traducibilit, dellarchitettura nello scritto e della semantica ungersiana in azioni compositive.
Resumo:
Ziel dieser Arbeit war es, ein System zu entwickeln, in dem ein durch Licht induzierter Elektronentransfer stattfinden kann. Dazu wurden ein Kupfer(II)- und ein Zink(II)Tetraazaporphyrin mit acht 4-tert-Butylphenyl-Substituenten synthetisiert (Cu4Dinit, Zn4Dinit). Die Energielcke von 1,85 eV zwischen HOMO und LUMO von Cu4Dinit in Lsung wurde mit Hilfe von Cyclovoltammetrie und UV/Vis-Messungen bestimmt. Somit ist sie grer als fr Cu4Dinit Molekle, die auf einer Oberflche (Wolfram(100)) liegen und mit STM-, STS-Messungen untersucht wurden. Hier betrgt die Energielcke 1,35 eV, was durch eine Drehung der Phenylringe in die Ebene der Pyrrolringe des Makrozyklus und somit durch eine bessere berlappung der Orbitale erklrt werden kann. Um die Wechselwirkung der Molekle mit der Oberflche zu untersuchen, wurde Cu4Dinit, wie oben beschrieben, auf Magnetit aufgedampft. Dadurch wurde ausschlielich die Wechselwirkung zwischen den Elektronenspins des Kupfer(II)-ions und den Elektronenspins des Eisens im Magnetit betrachtet. Durch Messungen der Rntgenabsorption und des XMCD-Effektes konnten das Spinmoment, Bahnmoment und das Gesamtmoment des Kupfers berechnet und eine anisotrope Kopplung des Elektronenspins des Kupferions zum Magnetit, in Abhngigkeit der Magnetisierungsrichtung des Magnetits, festgestellt werden. Wenn der Magnetit senkrecht zur Oberflche (out-of-plane) magnetisiert ist, ist die Kopplung ferromagnetisch, whrend bei einer Magnetisierungsrichtung parallel zur Ebene (in-plane) des Magnetits der Elektronenspin des Kupfers antiferromagnetisch mit dem des Eisens koppelt. Dadurch muss der Hamiltonian, der die Wechselwirkung zwischen zwei Spins beschreibt, bei einer anisotropen Kopplung um einen ansiotropen Term ergnzt werden. Das Ergebnis, dass der Elektronenspin des Kupferions durch die Richtung der Magnetisierung des Magnetits beeinflusst werden kann, erffnet neue Wege, um die Spinkonfiguration von auf der Oberflche liegenden Moleklen mit ungepaarten Elektronen, wie die zentralen Metallionen der Makrozyklen aber auch die Elektronenspins anderer metallorganischer Komplexe oder molekulare Magnete, durch ein externes Magnetfeld zu beeinflussen. rnDurch die stchiometrische Templatreaktion von Pyrazino[2,3-f][1,10]-phenanthrolin-2,3-di-carbonitril (Dicnq), Bis(4-tert-Butylphenyl)-fumarodinitril (Dinit) und Kupfer(II)-acetat wurde eine Koordinationsmglichkeit fr ein Ruthenium(II)-ion in einem Tetraazaporphyrin hergestellt und so die Makrozyklen Cu3Dinit1Dicnq und Zn3Dinit1Dicnq synthetisiert, mit Rutheniumionen versetzt und ebenfalls mit Hilfe von Rntgenabsorptionsmessungen und XMCD untersucht. Durch die Vergleiche mit Zn3Dinit1Dicnq und den jeweiligen Verbindungen mit koordinierten Rutheniumionen (Cu3Dinit1Dicnq-1Ru, Zn3Dinit1Dicnq-1Ru) konnte gezeigt werden, dass eine Verschiebung der Elektronendichte des Rutheniumions zu dem zentralen Kupferion des Makrozyklus stattgefunden hat und durch die Koordination eines Rutheniumions in der Peripherie des Tetraazaporphyrins die energetische Lage der Kupferorbitale beeinflusst wird.rnDer Einfluss von vier koordinierten Ruthenium(II)-ionen auf das zentrale Kupferion wurde an Hand des in dieser Arbeit hergestellten Kupfer(II)phenanthralocyanins (Cu4Dicnq) untersucht, das aus vier Dicnq-Liganden und Kupfer(II)-acetat synthetisiert wurde. Auf Grund der schlechten Lslichkeit wurde fr die Koordination der Rutheniumionen der Prekursor [Ru(bipy)2Dicnq](PF6)2 hergestellt und daraus der Makrozyklus in einer Templatsynthese mit Kufper(II)-ionen gebildet. Durch diese neue Syntheseroute war es mglich, die Verbindung Cu4Dicnq-4Ru herzustellen und ebenfalls durch Rntgenabsorption und XMCD zu untersuchen und so das Spin- und Bahnmoment zu ermitteln. Ein Teil der Elektronendichte des Rutheniumions in dieser Verbindung wird auf die zustzlich an das Rutheniumion koordinierten 2,2'-Bipyridine und nicht auf den Makrozyklus, wie in Cu3Dinit1Dicnq-1Ru, geschoben. Trotzdem konnte die Funktionsweise als Modell des Photosystems II durch eine Oxidation durch die Bestrahlung mit einer Quecksilberlampe mit para-Benzochinon beobachtet werden. Dies besttigte die Funktionsweise des Kupfer(II)phenanthralocyanins mit koordinierten Rutheniumionen, da ein durch Licht induzierter Elektronenbergang auf das para-Benzochinon stattgefunden hat.rn
Resumo:
Los estudios sobre la cultura y la comunicacin que estaban enfocados en el anlisis de los textos o en sus autores, en la actualidad, se dirigen al lector. Tanto desde las investigaciones relacionadas al pblico de masas, como desde las nuevas teoras sobre la lectura se adjudica un papel preponderante al receptor como sujeto constructor de significados. Nuestro trabajo intenta aproximaciones entre los conceptos presentes en las teoras vinculadas a la informacin, a partir del funcionalismo, y la Literatura, con relacin a las propuestas de la "Nueva Narrativa Hispanoamericana"; la "Nueva Novela Histrica" y las discusiones sobre la "interpretacin".
Resumo:
La Tesis intenta presentar un estado de la cuestin en las temticas de comprensin lectora y pensamiento crtico, dos dimensiones centrales de la educacin media y universitaria. En la primera, se halla implicada toda una gama de operaciones y habilidades cognoscitivas que confluyen para producir un logro intelectual bsico, la captacin de los significados de un texto escrito, vehculo privilegiado para la adquisicin del conocimiento en la educacin formal. Pero, puesto que a la compresin ha de seguir el discernimiento, tanto de la validez formal cuanto del contenido de verdad, se ha de procurar tambin el desarrollo de habilidades y competencias que van ms all de las bsicas y que parcialmente son las que la investigacin actual aborda bajo el ttulo de pensamiento crtico. Sin embargo, dados algunos lmites que a nuestro juicio muestran los enfoques contemporneos (que hemos sintetizado como formalismo-funcionalismo), en la segunda instancia de la tesis pretendemos, por una parte, mostrar nuestros propios modos e instrumentos para evaluar ambas competencias y, por otra, plasmar una propuesta de intervencin pedaggica en la cual se contribuya a promover objetivos integrales de la educacin intelectual, tratando de superar las limitaciones anotadas.
Resumo:
En este artculo tenemos como objetivo mostrar que, por una parte, en oposicin a la teora de William of Ockham, las teoras de Walter Chatton y Adam of Wodeham convienen con la doctrina contempornea segn la cual los estados mentales son estados funcionales de un cierto tipo. Por otra parte, en este artculo queremos revelar que aquellas teoras medievales que podemos llamar funcionalistas fundamentan una perspectiva econmica medieval respecto a la composicin de un ser humano.
Resumo:
En Women in Western Political Thought, Susan Moller Okin busca mostrar, mediante el anlisis de una serie de autores paradigmticos del pensamiento poltico occidental, que la causa de que las mujeres continuemos siendo ciudadanas de segunda radica en que la mujer ha sido pensada casi siempre desde una perspectiva funcionalista: ninguno de los autores puede pensar a la mujer fuera del mbito privado y como madres-esposas. Partiendo de esta hiptesis, este trabajo pretende reconstruir la lectura que la autora realiza de Platn y Aristteles