Oswald Mathias Ungers: Belvederestraße 60. Zu einer neuen Archtektur.
Contribuinte(s) |
Trentin, Annalisa |
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Data(s) |
05/06/2015
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Resumo |
La presente Tesi di Dottorato intende affrontare una lettura critica della Casa in Belvederestraße 60, realizzata dall’architetto Oswald Mathias Ungers (Kaisersesch, 12 luglio 1926 – Köln, 30 settembre 2007), nel 1958-’59 a Köln-Müngersdorf, come studio per sé ed abitazione per la propria famiglia. Questo primo oggetto della ricerca viene considerato evidente espressione delle convinzioni formali e compositive dell’architetto, negli anni Cinquanta e Sessanta. A differenza di altri progetti residenziali coevi ed antecedenti, frutto di un’elaborazione autonoma, la prima casa che costruisce per sé riflette una maggiore libertà di pensiero, dettata dalla coincidenza delle figure di progettista e committente; a ciò si aggiunge anche una precisa volontà dichiarativa ed ideologica. Proprio quest’ultimo aspetto permette di introdurre il secondo oggetto della Tesi: il manifesto “ideologico”, Zu einer neuen Architektur, scritto dallo stesso Oswald Mathias Ungers e da Reinhard Gieselmann, alla fine del 1960; un breve testo che espone, con toni perentori ed inappellabili, il punto di vista dei due architetti nei confronti di un panorama architettonico e critico, caratterizzato da una sterilità di pensiero dilagante, a causa dell’egemonia costruttiva funzionalista. La ricerca indaga quindi le forti reciprocità delle due opere: casa e testo, viste in chiave di “manifesto scritto e manifesto costruito”. Il primo legame tra i due soggetti è senza dubbio la concomitanza temporale, (tra il 1958 ed il 1960) associata ad un rapporto causa-effetto, tale per cui il manifesto viene redatto a difesa delle aspre critiche scaturite dalla pubblicazione della casa sulla rivista Bauwelt. Il secondo nesso è la possibilità di comprendere le accezioni effettive dei termini impiegati nella redazione del testo, attraverso le forme di una delle opere maggiormente personali dell’architetto, estraendone il senso e conferendogli un’immagine architettonica. Si vuole creare così un rapporto biunivoco di traducibilità, dell’architettura nello scritto e della semantica ungersiana in azioni compositive. This PhD Thesis aims to treat a critical reading of the House at 60 Belvederestraße, designed by Oswald Mathias Ungers (Kaisersesch, 1926 – Cologne, 2007) in 1958-1959 in Cologne-Müngersdorf, as a studio for himself and a dwelling for his family. This first objective of this research is considered obvious expression of the architect’s formal and compositional beliefs, in the Fifties and Sixties. Unlike other previous and contemporary residential projects, result of a stand-alone processing, the first house that he builds for himself reflects a greater freedom of thought, mostly due to the fact that the designer and the client were the same person; in addition, there is also a clear declarative and ideological desire behind it. This last aspect allows the introduction of the second objective of the Thesis: the “ideological” manifesto, Zu einer neuen Architektur, written by Ungers and Reinhard Gieselmann, at the end of 1960: a short text that exposes, the views of the two architects against an architectural and critic outline, characterized by a widespread sterility of thought, due to the hegemony of the constructive functionalism. The research investigates the strong reciprocity of two works: house and text, seen as “manifesto-written” and “manifesto-built”. The first link between the subjects is undoubtedly the combination of time associated with a cause-effect relationship, such that the manifesto is realized to defend the harsh criticism arising from the publication of the home into the review Bauwelt. The second link is the possibility to understand the actual meanings of the words used in the text, through the forms of one of the most personal works of the architect, extracting the meaning and giving it an architectural image. The study wants to create a two-way relationship of translatability, from architecture into writing and from Ungers’ semantics into compositional actions. |
Formato |
application/pdf |
Identificador |
http://amsdottorato.unibo.it/7027/1/Giancipoli_Gilda_Tesi.pdf urn:nbn:it:unibo-14560 Giancipoli, Gilda (2015) Oswald Mathias Ungers: Belvederestraße 60. Zu einer neuen Archtektur., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Architettura <http://amsdottorato.unibo.it/view/dottorati/DOT480/>, 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7027. |
Idioma(s) |
it |
Publicador |
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Relação |
http://amsdottorato.unibo.it/7027/ |
Direitos |
info:eu-repo/semantics/openAccess |
Palavras-Chave | #ICAR/14 Composizione architettonica e urbana |
Tipo |
Tesi di dottorato NonPeerReviewed |