999 resultados para Bioingegneria, Modelli matematici, Volume del liquido interstiziale


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A fronte delle politiche di gestione e mitigazione del rischio alluvionale definite dalla Direttiva Alluvioni (Direttiva 2007/60/CE), risulta necessario sviluppare modelli che riescano a quantificare le conseguenze economiche causate da eventi alluvionali a diversi settori, tra cui il settore agricolo. In questo lavoro di tesi si è posto l’obiettivo di estendere un modello disponibile in letteratura per la stima del danno subito alle colture più diffuse (i.e., seminativi; AGRIDE-c, Molinari et al., 2019) ad altre colture pluriennali, i frutteti, in particolar modo pereti e meleti. Il modello è stato sviluppato a scala regionale, facendo quindi riferimento ai valori di resa, prezzo e costi delle operazioni caratteristici delle pratiche agricole dell’Emilia-Romagna. L’applicazione è stata effettuata su cinque Aree a Potenziale Rischio Significativo (APSFR) del Distretto del fiume Po' e ricadenti all’interno del medesimo territorio regionale (Panaro, Secchia, Reno, Enza, Parma-Baganza). Il modello rappresenta uno strumento utilizzabile dalle Autorità competenti sia ex-post, per la stima speditiva del danno economico subìto dagli agricoltori colpiti dall’alluvione e il loro eventuale risarcimento, che ex-ante, ovvero come strumento di supporto decisionale per le attività di tipo Cost-Benefit Analysis (CBA) nell’ambito dei piani di gestione e mitigazione del rischio.

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L’analisi dell’attività cerebrale rivela la presenza di oscillazioni sincrone che coprono un ampio spettro di frequenze e che possono essere rilevate mediante elettroencefalografia (EEG), magnetoencefalografia (MEG) o elettrocorticografia (ECoG). Si presume che esse svolgano un ruolo cruciale in molti importanti processi della corteccia e nell’associazione tra diverse funzioni. Il presente lavoro si pone come obiettivo quello di dimostrare come il ruolo di questi ritmi, in particolare di alpha (8-13 Hz) e di gamma (> 30 Hz), sia fondamentale in meccanismi di attenzione spaziale e semantica. A questo scopo, sono stati perfezionati modelli di massa neuronale esistenti per svilupparne uno in grado di simulare i meccanismi alla base dell’ipotesi di “inhibition timing”, secondo la quale un aumento di potenza in banda alpha permette di ignorare input irrilevanti per il compito. Sono stati, poi, simulati meccanismi di neurodegenerazione causati dalla schizofrenia, patologia correlata ad alterazioni nella neurotrasmissione GABAergica e ad una riduzione nella sincronia e nella potenza della banda gamma, riconducibile ai deficit cognitivi tipici della malattia.

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La circolazione sanguigna nell’organismo umano sfrutta un meccanismo ad hoc per trasportare gli scarti e tutte le sostanze necessarie al metabolismo cellulare. Il cuore rappresenta la pompa che dà al sangue la spinta per scorrere nei vasi e il ventricolo sinistro è la cavità cardiaca che contribuisce di più allo svolgimento di questo lavoro. Il modello pulsatile utilizzato in questo elaborato per la circolazione sistemica deriva dalla semplificazione di un modello a parametri concentrati precedentemente pubblicato. Nell’analogo elettrico di questo modello sono state incluse la resistenza al ritorno venoso, la resistenza al deflusso aortico e la resistenza arteriolare sistemica. Inoltre, la funzione di pompa del ventricolo è definita dalla complianza ventricolare tempo-variante e dal suo inverso, l’elastanza. Le valvole ventricolari sono simulate da due diodi e le capacità venose e arteriose tengono conto del comportamento elastico dei rispettivi compartimenti. Considerando il lavoro delle valvole, il ciclo cardiaco è stato suddiviso in sette intervalli temporali, per ciascuno dei quali è stato disegnato un analogo elettrico che descrive il comportamento degli elementi circuitali in quello specifico intervallo temporale. Attraverso l’applicazione delle leggi di Kirchoff agli analoghi elettrici sopra citati si scrivono le equazioni differenziali nelle funzioni incognite carica elettrica sulla complianza ventricolare e tensione arteriosa. Per ottenere le espressioni analitiche della soluzione delle equazioni differenziali si approssima l’elastanza con una funzione lineare a tratti e si utilizzano i teoremi per la risoluzione delle equazioni differenziali di ordine uno non omogenee. Le espressioni analitiche vengono implementate su Matlab, che consente di ottenere dei grafici della pressione venosa, arteriosa e ventricolare, dell’elastanza, del volume ventricolare e della portata aortica anche in risposta ad una diminuzione della resistenza arteriolare sistemica.

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This study tested whether myocardial extracellular volume (ECV) is increased in patients with hypertension and atrial fibrillation (AF) undergoing pulmonary vein isolation and whether there is an association between ECV and post-procedural recurrence of AF. Hypertension is associated with myocardial fibrosis, an increase in ECV, and AF. Data linking these findings are limited. T1 measurements pre-contrast and post-contrast in a cardiac magnetic resonance (CMR) study provide a method for quantification of ECV. Consecutive patients with hypertension and recurrent AF referred for pulmonary vein isolation underwent a contrast CMR study with measurement of ECV and were followed up prospectively for a median of 18 months. The endpoint of interest was late recurrence of AF. Patients had elevated left ventricular (LV) volumes, LV mass, left atrial volumes, and increased ECV (patients with AF, 0.34 ± 0.03; healthy control patients, 0.29 ± 0.03; p < 0.001). There were positive associations between ECV and left atrial volume (r = 0.46, p < 0.01) and LV mass and a negative association between ECV and diastolic function (early mitral annular relaxation [E'], r = -0.55, p < 0.001). In the best overall multivariable model, ECV was the strongest predictor of the primary outcome of recurrent AF (hazard ratio: 1.29; 95% confidence interval: 1.15 to 1.44; p < 0.0001) and the secondary composite outcome of recurrent AF, heart failure admission, and death (hazard ratio: 1.35; 95% confidence interval: 1.21 to 1.51; p < 0.0001). Each 10% increase in ECV was associated with a 29% increased risk of recurrent AF. In patients with AF and hypertension, expansion of ECV is associated with diastolic function and left atrial remodeling and is a strong independent predictor of recurrent AF post-pulmonary vein isolation.

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Current data indicate that the size of high-density lipoprotein (HDL) may be considered an important marker for cardiovascular disease risk. We established reference values of mean HDL size and volume in an asymptomatic representative Brazilian population sample (n=590) and their associations with metabolic parameters by gender. Size and volume were determined in HDL isolated from plasma by polyethyleneglycol precipitation of apoB-containing lipoproteins and measured using the dynamic light scattering (DLS) technique. Although the gender and age distributions agreed with other studies, the mean HDL size reference value was slightly lower than in some other populations. Both HDL size and volume were influenced by gender and varied according to age. HDL size was associated with age and HDL-C (total population); non- white ethnicity and CETP inversely (females); HDL-C and PLTP mass (males). On the other hand, HDL volume was determined only by HDL-C (total population and in both genders) and by PLTP mass (males). The reference values for mean HDL size and volume using the DLS technique were established in an asymptomatic and representative Brazilian population sample, as well as their related metabolic factors. HDL-C was a major determinant of HDL size and volume, which were differently modulated in females and in males.

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Lateral pterygoid muscle (LPM) plays an important role in jaw movement and has been implicated in Temporomandibular disorders (TMDs). Migraine has been described as a common symptom in patients with TMDs and may be related to muscle hyperactivity. This study aimed to compare LPM volume in individuals with and without migraine, using segmentation of the LPM in magnetic resonance (MR) imaging of the TMJ. Twenty patients with migraine and 20 volunteers without migraine underwent a clinical examination of the TMJ, according to the Research Diagnostic Criteria for TMDs. MR imaging was performed and the LPM was segmented using the ITK-SNAP 1.4.1 software, which calculates the volume of each segmented structure in voxels per cubic millimeter. The chi-squared test and the Fisher's exact test were used to relate the TMD variables obtained from the MR images and clinical examinations to the presence of migraine. Logistic binary regression was used to determine the importance of each factor for predicting the presence of a migraine headache. Patients with TMDs and migraine tended to have hypertrophy of the LPM (58.7%). In addition, abnormal mandibular movements (61.2%) and disc displacement (70.0%) were found to be the most common signs in patients with TMDs and migraine. In patients with TMDs and simultaneous migraine, the LPM tends to be hypertrophic. LPM segmentation on MR imaging may be an alternative method to study this muscle in such patients because the hypertrophic LPM is not always palpable.

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This study was designed to evaluate the correlation between computed tomography findings and data from the physical examination and the Friedman Staging System (FSS) in patients with obstructive sleep apnea (OSA). We performed a retrospective evaluation by reviewing the medical records of 33 patients (19 male and 14 female patients) with a mean body mass index of 30.38 kg/m(2) and mean age of 49.35 years. Among these patients, 14 presented with severe OSA, 7 had moderate OSA, 7 had mild OSA, and 5 were healthy. The patients were divided into 2 groups according to the FSS: Group A comprised patients with FSS stage I or II, and group B comprised patients with FSS stage III. By use of the Fisher exact test, a positive relationship between the FSS stage and apnea-hypopnea index (P = .011) and between the FSS stage and body mass index (P = .012) was found. There was no correlation between age (P = .55) and gender (P = .53) with the FSS stage. The analysis of variance test comparing the upper airway volume between the 2 groups showed P = .018. In this sample the FSS and upper airway volume showed an inverse correlation and were useful in analyzing the mechanisms of airway collapse in patients with OSA.

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Universidade Estadual de Campinas . Faculdade de Educação Física

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En este trabajo fueron determinados experimentalmente el calor específico, conductividad térmica, difusividad térmica y densidad del jugo de lulo en el rango de contenido de agua de 0.55 a 0.90 (p/p en base húmeda) y en temperaturas variando de 4 a 78.6 °C. La conductividad térmica y el calor específico fueron obtenidos utilizando el mismo aparato - una célula constituida de dos cilindros concéntricos - operando en estado estacionario y no- estacionario, respectivamente. La difusividad térmica fue obtenida a través del método de Dickerson y la densidad determinada por picnometria. Tanto la temperatura como el contenido de agua presentaron una fuerte influencia en los datos experimentales de las propiedades termofísicas del jugo de lulo. Los resultados obtenidos fueron utilizados para obtener modelos matemáticos y predecir estas propiedades en función de la concentración y la temperatura.

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Hematological alterations in fish are considered a useful tool to evaluate pathological processes resulting from the exposure to environmental pollutants. The whitemouth croaker Micropogonias furnieri is a common species in estuarine areas and potentially exposed to many contaminants. In the present study, the hematological characteristics of fish collected at two sites in Baixada Santista (Santos Estuarine System - SES, a polluted site; and the Estuary of Itanhaém River - EIR, unpolluted site) del was analysed. The following blood descriptors were analyzed: number of Erythrocytes (Er), Hematocrit (Ht), Hemoglobin (Hb), Mean Corpuscular Volume (MCV) and Mean Corpuscular Hemoglobin concentration (MCHC). Fish from SES exhibited significant lower levels of Ht and increase on MCHC and Hb. Such differences are likely related to the different contamination levels found in these estuaries.

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FUNDAMENTO: Os efeitos do envelhecimento no músculo papilar têm sido amplamente demonstrados, mas não há dados disponíveis sobre os efeitos do exercício nas alterações relacionadas à idade. OBJETIVO: Analisar os efeitos do envelhecimento nas propriedades morfológicas e quantitativas do músculo papilar e investigar se um programa contínuo de exercícios moderados pode exercer um efeito protetor contra as conseqüências do envelhecimento. MÉTODOS: Microscopia eletrônica foi utilizada para estudar a densidade dos miócitos, capilares e tecido conectivo e área transversal dos miócitos do músculo papilar no ventrículo esquerdo de ratos Wistar de 6 e 13 meses, não-treinados e submetidos a exercícios. RESULTADOS: Como esperado, a densidade de volume dos miócitos diminui significantemente (p<0,05) com a idade. A densidade de comprimento dos capilares também diminui com a idade, mas não de forma significante. A fração de volume intersticial do tecido do músculo capilar aumenta significantemente com a idade (P<0,05). O número de perfis de miócitos mostrou uma redução de 20% que foi acompanhada de hipertrofia dos miócitos no envelhecimento (P<0,05). Animais submetidos a uma sessão diária de 60 minutos, 5 dias/semana a 1,8 km.h-1 de corrida moderada em esteira ergométrica durante 28 semanas mostraram uma reversão de todos os efeitos do envelhecimento observados no músculo papilar. CONCLUSÃO: O presente estudo apóia o conceito de que treinamento físico de longo prazo impede as mudanças deletérias relacionadas à idade no músculo capilar.