1000 resultados para POLITICA DE EDUCACION SUPERIOR - PAISES DEL MERCOSUR
Resumo:
Il nostro studio è incentrato sul confronto fra l’Unione Europea e il Mercado Común del Sur (Mercosur, particolarmente, in relazione a due aspetti: (i) aspetto giuridico-strutturale e, (ii) aspetto giurisprudenziale. L’obiettivo principale di tale confronto è quello di tracciare un parallelismo tra i due sistemi d’integrazione in modo da comprendere il livello d’integrazione e di efficienza del Mercosur in relazione ad un parametro ineludibile in materia quale è l’Unione Europea. Con tale obiettivo, il lavoro è stato suddiviso in quattro capitoli che mettono a fuoco aspetti molto precisi dei sistemi d’integrazione regionale. Il Capitolo I Diritto e integrazione nell’ambito del Mercosur, ha una funzione introduttiva al sistema mercosurino e funge da asse dell’intera tesi dato che illustra le origini del Mercosur, le sue istituzioni, i suoi fini ed obiettivi e, da ultimo, l’attuale assetto istituzionale del medesimo ed ipotizza i suoi possibili sviluppi futuri. Nel Capitolo II, L’evoluzione del diritto del Mercosur alla luce del primo parere consultivo del Tribunal Permanente de Revisión, è analizzato il primo parere emesso dai Tribunali mercosurini – nell’anno 2007. Vengono delineati gli elementi che caratterizzano tali pareri mercosurini e vengono altresì messi in evidenza gli aspetti di convergenza con i rinvii pregiudiziali della Corte di giustizia e quelli che, invece, rappresentano elementi di profonda divergenza. Attraverso l’analisi del Parere 1/2007 ci proponiamo in primo luogo di mettere a fuoco specifici spunti giuridici rintracciabili nella sua motivazione che ci permetteranno di dare una reale dimensione al Diritto mercosurino. In secondo luogo, ci proponiamo di mettere in evidenza il fondamentale ruolo che possono acquisire i pareri emessi dal Tribunal Permanente de Revisión nello sviluppo dell’intero sistema giuridico ed istituzionale del Mercosur. Nel capitolo successivo, Un caso di conflitto di giurisdizione, abbiamo voluto studiare una particolare controversia che, curiosamente, è stata affrontata e risolta da differenti organi giurisdizionali con competenze materiali e territoriali diverse. Facciamo riferimento alla causa “dei polli” esportati in Argentina, con presunto dumping, da parte di alcuni produttori brasiliani dal gennaio 1998 al gennaio 1999. Tale causa ebbe origine in Argentina dinanzi un’autorità amministrativa, fu parallelamente portata dinanzi la giustizia federale argentina, successivamente davanti ad un Tribunale mercosurino e, infine, dinanzi l’OMC. Con lo scopo di trovare una risposta al perché sia stato possibile adire più tribunali ed applicare normativa diversa ad una stessa controversia abbiamo indagato due aspetti di diritto di vitale rilevanza nell’ambito del diritto internazionale dei nostri giorni. Da una parte ci siamo focalizzati sullo studio delle normative internazionali che legiferando su materie simili e, in certi casi, pressoché identiche, e avendo origine in sistemi giuridici diversi hanno, tuttavia, la capacità di esplicare i loro effetti in più giurisdizioni e sono, pertanto, potenzialmente in grado di influenzarsi a vicenda. D’altra parte, abbiamo compiuto un’indagine sull’esistenza o meno di una normativa che funga da raccordo tra i sistemi di risoluzione delle controversie degli spazi d’integrazione economica e il sistema di risoluzione delle controversie dell’OMC. Infine, il quarto ed ultimo capitolo, L’attività giurisdizionale negli spazi d’integrazione regionale, è dedicato alla valutazione degli sviluppi compiuti dal Mercosur in 18 anni di vita alla luce dei lodi emessi dai Tribunali mercosurini. Difatti, l’obiettivo concreto di questo capitolo è capire se i Tribunali mercosurini svolgono una funzione dinamica e costruttiva dell’assetto del Mercosur, tesa a sviluppare il sistema normativo, oppure se essi abbiano, piuttosto, una funzione passiva e una visione statica nell’applicazione del diritto. È risaputo che la funzione della Corte di giustizia è stata determinante nell’evoluzione e nell’affermazione del sistema giuridico in vigore attraverso una giurisprudenza costante. Mediante il confronto dell’attività svolta da entrambe le giurisdizioni sarà possibile avanzare ipotesi riguardo i futuri progressi dell’assetto mercosurino grazie all’apporto giurisprudenziale.
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La tesi analizza i collegamenti tra la dimensione interna e la dimensione esterna del diritto europeo dell’energia al fine valutare l’efficacia e la coerenza della politica energetica europea in un approccio realmente globale ed integrato. Lo scopo della ricerca è quello di interrogarsi sull’evoluzione della competenza dell’Unione in tema di energia e su quale possa essere il suo contributo allo studio del diritto dell’Unione. L’analisi mira a chiarire i principi cardine della politica energetica europea ed i limiti che incontra l’azione dell’Unione nella disciplina dei settori energetici. Nonostante la centralità e l’importanza dell’energia, tanto per il buon funzionamento del mercato interno, quanto per la protezione dell’ambiente e per la sicurezza internazionale, la ricerca ha riscontrato come manchi ancora in dottrina una sufficiente elaborazione dell’energia in chiave organica e sistematica. L’analisi è svolta in quattro capitoli, ciascuno dei quali è suddiviso in due sezioni. Lo studio si apre con l’indagine sulla competenza energetica dell’Unione, partendo dai trattati settoriali (CECA ed Euratom) fino ad arrivare all’analisi delle disposizioni contenute nel Trattato di Lisbona che prevedono una base giuridica ad hoc (art. 194 TFUE) per l’energia. Lo scopo del primo capitolo è quello di fornire un inquadramento teorico alla materia, analizzando le questioni riguardanti l’origine del ‘paradosso energetico’ ed i limiti della competenza energetica dell’Unione, con un sguardo retrospettivo che tenga conto del dinamismo evolutivo che ha caratterizzato il diritto europeo dell’energia. Nel corso del secondo capitolo, la ricerca analizza l’impatto del processo di liberalizzazione sulla struttura dei mercati dell’elettricità e del gas con la graduale apertura degli stessi al principio della libera concorrenza. L’analisi conduce ad una ricognizione empirica sulle principali categorie di accordi commerciali utilizzate nei settori energetici; la giurisprudenza della Corte sulla compatibilità di tali accordi rispetto al diritto dell’Unione mette in evidenza il difficile bilanciamento tra la tutela della sicurezza degli approvvigionamenti e la tutela del corretto funzionamento del mercato interno. L’applicazione concreta del diritto antitrust rispetto alle intese anticoncorrenziali ed all’abuso di posizione dominante dimostra la necessità di tener conto dei continui mutamenti indotti dal processo di integrazione dei mercati dell’elettricità e del gas. Il terzo capitolo introduce la dimensione ambientale della politica energetica europea, sottolineando alcune criticità relative alla disciplina normativa sulle fonti rinnovabili, nonché gli ostacoli al corretto funzionamento del mercato interno delle quote di emissione, istituito dalla legislazione europea sulla lotta ai cambiamenti climatici. I diversi filoni giurisprudenziali, originatisi dalle controversie sull’applicazione delle quote di emissioni, segnalano le difficoltà ed i limiti della ‘sperimentazione legislativa’ adottata dal legislatore europeo per imporre, attraverso il ricorso a strumenti di mercato, obblighi vincolanti di riduzione delle emissioni inquinanti che hanno come destinatari, non solo gli Stati, ma anche i singoli. Infine, il quarto ed ultimo capitolo, affronta il tema della sicurezza energetica. Nel corso del capitolo vengono effettuate considerazioni critiche sulla mancanza di collegamenti tra la dimensione interna e la dimensione esterna del diritto europeo dell’energia, evidenziando i limiti all’efficacia ed alla coerenza dell’azione energetica dell’Unione. L’inquadramento teorico e normativo della dimensione estera della politica energetica europea tiene conto del processo di allargamento e della creazione del mercato interno dell’energia, ma viene inserito nel più ampio contesto delle relazioni internazionali, fondate sul delicato rapporto tra i Paesi esportatori ed i Paesi importatori di energia. Sul piano internazionale, l’analisi ricostruisce la portata ed i limiti del principio di interdipendenza energetica. Lo studio si concentra sulle disposizioni contenute nei trattati internazionale di cooperazione energetica, con particolare riferimento ai diversi meccanismi di risoluzione delle controversie in tema di protezione degli investimenti sull’energia. Sul piano interno, la ricerca pone in evidenza l’incapacità dell’Unione di ‘parlare con una sola voce’ in tema di sicurezza energetica a causa della contrapposizione degli interessi tra i vecchi ed i nuovi Stati membri rispetto alla conclusione degli accordi di fornitura di lunga durata con i Paesi produttori di gas. Alla luce delle nuove disposizioni del Trattato di Lisbona, il principio solidaristico viene interpretato come limite agli interventi unilaterali degli Stati membri, consentendo il ricorso ai meccanismi comunitari previsti dalla disciplina sul mercato interno dell’elettricità e del gas, anche in caso di grave minaccia alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
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Esta nueva propuesta se constituye como una continuidad del proyecto El libro didáctico como material para la enseñanza de portugués LE - Perspectivas políticas: industria editorial y trabajo simbólico, culminado en 2011 y al mismo tiempo como una nueva etapa de investigación y producción de los materiales de estudio del PLE. El trabajo de análisis de los libros didácticos de portugués LE nos proporcionó bases teóricometodológicas para la reflexión sobre las configuraciones textuales, discursivas y semióticas en torno de la enseñanza del portugués como lengua extranjera en la Argentina y en nuestra región. Sin embargo, consideramos que nuestra tarea de investigación debe avanzar hacia una propuesta de intervención pedagógica que ayude a explorar nuevas estrategias y prácticas de comprensión y producción, a partir de materiales que favorezcan aprendizajes significativos. En esta instancia se propone profundizar las confrontaciones críticas entre las matrices discursivas de los LD y las experiencias educativas posibles de desplegarse en las aulas, tratando de eludir los modos estereotipados de abordar la enseñanza del PLE esto es, reelaborar y resignificar series de ejercitación gramaticales automatizadas y repetitivas; revisar y reinventar las modalidades de mediación narrativa y de sus lazos con otros universos discursivos que den cuenta de las identidades culturales de la brasilidad; cuestionar y poner en tensión la relación entre la lengua nacional, internacional y extranjera, las formas estandarizadas y locales con las producciones discursivas sociales disponibles; y los modos discursivos y genéricos en los cuales las autorías y las figuras de lectores se inscriben en los materiales de estudio. El punto de vista del AD, en relaciones transdisciplinarias con la glotopolítica, la semiótica y otras perspectivas críticas de la cultura y la educación, permitirá resituar, e interpretar alternativas didácticas para reorientar tanto los procesos de formación docente cuanto las experiencias áulicas en el contexto regional del Mercosur. En términos programáticos se expandirán los recorridos por diversos archivos discursivos y de tecnologías de la información y la comunicación vinculados a la LP; en este sentido, se deja abierta la posibilidad de incluir libros didácticos de reciente edición y archivos textuales en diferentes soportes tecnológicos que contrasten significativamente con el corpus ya analizado. Se trabajará en la elaboración de propuestas de intervención para la enseñanza de PLE que ponderen críticamente los posicionamientos ideológicos respecto de la lengua y las textualidades y propicien la condición dialógica del quehacer educativo. Dichas propuestas serán consideradas como secuencias de formación, entendidas como focos del proceso semiótico y polisémico de los saberes implicados en el aprendizaje de una lengua extranjera. Se discutirán criterios selectivos y operativos UNaM – FHyCS – SInvyP Acreditación de Proyectos de Investigación 5 de construcción de dichas secuencias en su dimensión curricular pedagógica y en escalas graduales e integradas de prácticas con el PLE.
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La presente investigación forma parte de un ciclo integrado por siete investigaciones precedentes, cuyas referencias están incluidas en el apartado de antecedentes. Dichas investigaciones cuentan con los informes de avance y finales aprobados. Su objetivo principal es conocer y describir la complejidad de la región de frontera estudiada (Triple Frontera entre Argentina, Brasil y Paraguay) ), el núcleo duro de las relaciones directas, y las acciones propias, que desde la región, protagonizan organizaciones y movimientos sociales en relación a las cada vez mas intensas amenazas de intervención militar/”humanitaria”, por parte del poder hegemónico de Estados Unidos y la intensificación de los controles estatales nacionales que responden a las presiones internacionales. ¿Qué lugar ocupa en las estrategias de la hegemonía imperial esta región? y ¿cuales son las respuestas locales tanto en acciones como en representaciones?. El proyecto posee las siguientes sub-áreas con sus respectivos coordinadores a) Centro de estudios de la población paraguaya en Argentina (CEDAPPA); b) Centro de Estudios de Antropología y Derecho (mediante un convenio de cooperación e investigadores adscriptos) y c) Área de estudios de Historia Regional El presente proyecto es la novena etapa de una secuencia que incluye ocho proyectos precedentes del programa de incentivos. Todos, menos el último, fueron bianuales y el octavo, que finalizó en el 2012, trianual. La nómina completa de estos proyectos es la siguiente: Proyectos pertenecientes al Programa de Incentivos: "Integración Regional Fronteriza: sectores vulnerables frente al impacto global. Políticas y acciones alternativas" UNaM, Sec. de Investigación FHCS. 1994-96.Informes de avance y final aprobados. Código: H-16-001 “Hanuin I” (“Hacer nuestra la integración”) En este proyecto se adoptó este nombre general que luego se repitió en toda la secuencia y que proviene de un lema formulado en un encuentro de movimientos sociales de los cuatro países del MERCOSUR.. “Estrategias de una red de movimientos sociales argentinos, brasileños y paraguayos en el marco de la integración regional fronteriza. Factores de cohesión y de conflicto”. Sec. de Invs. y Posgrado, 1996/1998.Informes de avance y final aprobados. Código: H-16-033, “Hanuin II”. “Los movimientos sociales en la integración regional. Relaciones transfronterizas de solidaridad y lucha. La cuestión agraria integral. Secretaría de Investigación y Postgrado, FHYCS, UNaM.1999-2000 Código: H-16-034, “Hanuin III”. “Interacciones transfronterizas, procesos socioculturales emergentes en el contexto de la integración. Los movimientos sociales ante el impacto del Mercosur. (Arg., Br. y Par.) (2001-2002). Código: H-16- 035 “Hanuin IV”. 4 “Procesos transfronterizos complejos: El caso de la Triple Frontera. Movimientos y organizaciones sociales, grupos “bajo sospecha”, control y políticas públicas. (2003-2005). Código: H-16- 135., “Hanuin V”. “Hegemonías y resistencias en el sistema mundo. Estados y procesos transfronterizos. El caso de la Triple frontera. (2006-2007) Código: H-16-198. Incluye el proyecto de Voluntariado CEDAPA. Convenio entre la UNaM (FHYCS) y la Comisión de Verdad y Justicia del Paraguay “Hanuin VI”. “Antropología de los procesos transfronterizos: La Triple Frontera en el sistema mundo. Complejidad y resistencia regional” Incluye el proyecto de Voluntariado CEDAPA. Convenio entre la UNaM (FHYCS) y la Comisión de Verdad y Justicia del Paraguay. (2008-2009). 16-H-245. “Hanuin VII”. “ Antropología de las relaciones transnacionales en las regiones de frontera. Hegemonía y resistencia en el sistema mundo” Incluye el proyecto CEDAPPA, Historia Regional, convenio con el CEDEAD. (2010-2012) “Hanuin VIII”,cod. 16-H-312 La inclusión de esta iformación procura ofrecer a los posibles evaluadores datos sobre la secuencia que hoy finaliza su etapa 2010-2012, pero que se continuará en el proyecto Hanuin IX que ya fue presentado. Tambien se abre una nueva instancia con la formulación de un programa que convierte a los subproyectos en proyectos.. Dicho programa lleva por título: “Investigaciónes interdisciplinarias sobre las regiones de frontera. Estado, sistemas socioculturales y terrorios” (2013/15). Una de las conclusiones del proyecto que reseñamos, fue presisamente, la necesidad de ampliar las líneas de investigación con equipos de mayor autonomía que puedan, además, atender las exigencias de creciente incorporación de auxiliares, becarios, tesistas, investigadores adscriptos o invitados.
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Esta es una investigación aplicada de tipo descriptiva, en la que se combinan metodologías cuantitativas y cualitativas, y en la que se propone analizar el abordaje de los problemas sociales por parte de los gobiernos de Misiones Argentina e Itapúa Paraguay, en el marco del proceso de integración regional MERCOSUR. Interesa conocer los temas sociales registrados en la agenda pública de ambos gobiernos, los problemas sociales considerados, para comparar y analizar las similitudes y diferencias en las formas de abordarlos, en el marco de los procesos políticos, históricos, sociales y culturales de la región. Los que producen las asimetrías en la dimensión social del MERCOSUR. Siguiendo con la línea de Proyectos sobre la Realidad e imaginario del ciudadano de frontera, este sería el quinto proyecto presentado como continuidad del tema.
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Este Proyecto se propuso continuar las indagaciones ligadas a la teorización educacional crítica y el enfoque constructivista y su vigencia en diversas materializaciones del contexto escolar actual. Durante el desarrollo del trabajo investigativo titulado “Las voces del discurso crítico en la escuela (2003-2007)” estudiamos la puesta en acción de dichos enfoques a través de diversas formas de mediación del discurso escolar. En el actual proyecto nos ocupamos de continuar dichas indagaciones y profundizar los campos de análisis elegidos. Observamos algunas prefiguraciones de dichos enfoques y discursos en la diversidad de voces que convocan las elaboraciones Curriculares Oficiales para acreditación de los I.F.D.C. y las evaluaciones finales de la Especialización en Alfabetización Intercultural. Según lo analizado en la variedad del escenario escolar, el discurso crítico y la perspectiva constructivista asumen múltiples sentidos en donde se conjugan experiencias pedagógicas que ponen en cuestión la matriz monológica de la educación tradicional junto con planteos que enfatizan la lógica prescriptiva centrada en los mandatos del “deber ser”. Hemos analizado y puesto en tensión dichas materializaciones en diversos contextos de producción del discurso pedagógico: normativas, prescripciones, fundamentos pedagógicos, concepciones de enseñanza y aprendizaje, modalidades de implementación de propuestas, etc. Nos ocupamos de desplegar algunos aspectos en un nivel teórico tratando de situar la problemática de los enfoques presentados desde diversos campos del conocimiento. Y además indagar las implicaciones de estas perspectivas ya sea en las materializaciones mencionadas como así también sus consecuencias prácticas. Desplegamos las estrategias analíticas del discurso que tales documentaciones requieran, y sus cotejos como voces de esa toma de postura crítica. Así, en relación con los procedimientos metodológicos, nos proponemos explorar distintas versiones discursivas de dichas esferas del discurso. La línea de investigación es de tipo cualitativa, basada en la interpretación y estudio de los procesos de mediación y sus configuraciones en los dispositivos escolares y en la documentación institucional disponible.
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El propósito de este trabajo fue evaluar la incidencia de la concentración de nitrógeno prontamente asimilable (NPA) sobre la velocidad y duración de la fermentación alcohólica de los mostos de uva. El experimento se diseñó con tres tratamientos (A=testigo; B=agregado de PO4H(NH4)2 50 mg/L; C=agregado de PO4H(NH4)2 100 mg/L) y cuatro repeticiones. Se realizaron microvinificaciones con jugo de uva pasteurizado var. Chardonnay, inoculado con Saccharomyces cerevisiae cepa FCA 32. La fermentación se condujo a 25 °C. La concentración de NPA fue medida por titulación en medio formol. La velocidad de fermentación fue determinada por pérdida de peso. La velocidad máxima de fermentación se alcanzó al tercer día. Existen diferencias significativas entre la velocidad máxima alcanzada por el testigo y por los tratamientos B y C pero no hay diferencias significativas entre las velocidades máximas alcanzadas por los tratamientos B y C. La velocidad máxima de fermentación alcanzada por el tratamiento B (agregado de 50 mg/L de PO4H(NH4)2) fue 57 % superior respecto del testigo, mientras que el tratamiento C (agregado de 100 mg/L de PO4H(NH4)2) fue 53 % superior respecto del mismo testigo La velocidad máxima de fermentación aumentó con la adición de nitrógeno, pero no se observan diferencias entre las distintas dosis empleadas. La duración media de la fermentación resulta significativamente diferente para los tres tratamientos: 9.25 días para el testigo, 7.5 días para el tratamiento B y 6.25 días para el tratamiento C. El agregado de PO4H(NH4)2 disminuye la duración de la fermentación en las condiciones de trabajo. La duración de la fermentación del tratamiento B (agregado de 50 mg/L de PO4H(NH4)2) fue del 81 % respecto del testigo 100 %, mientras que el tratamiento C (agregado de 100 mg/L de PO4H(NH4)2) fue del 67 %, respecto del mismo testigo.
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Fil: Ortiz, Alba. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Médicas
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Este trabajo pretende informar sobre la evolución del MERCOSUR desde el año 2008 hasta la actualidad. Tiene como punto de partida la crisis económica y financiera internacional, iniciada en el primer año del período bajo análisis en Estados Unidos, la cual afectó negativamente a los países desarrollados como a los que están en desarrollo, entre ellos los estados partes del MERCOSUR (Argentina, Brasil, Paraguay y Uruguay). Ante esta situación, se busca analizar entre otras cosas, cuáles fueron las medidas adoptadas para contrarrestar los efectos negativos. Además de lo expresado anteriormente, el presente trabajo tiene como objetivo analizar la situación comercial, económica e institucional del MERCOSUR como de los estados que lo conforman, permitiendo obtener una conclusión sobre la situación actual del bloque más importante de América Latina y fundamental para el comercio de Argentina. Para lograr este objetivo se recolecta información de organismos como el INDEC, bancos centrales de los estados partes, CEI, BID, entre otros, que le permiten obtener datos precisos sobre importaciones, exportaciones y balanza comercial, fundamentales para explicar la situación comercial en el período bajo análisis. Asimismo, a efectos de conocer la situación económica, recoge datos del Producto Bruto Interno siendo éste uno de los indicadores más relevantes al momento de concluir sobre las economías de los países miembros del bloque. En el aspecto institucional informa sobre los diversos acuerdos firmados por el MERCOSUR con países y bloques ajenos al mismo, como así también los que se encuentran pendientes de concreción.
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El trabajo muestra los resultados de una investigación realizada sobre el sistema de educación superior brasileño, con datos estadísticos de las últimas tres décadas. Se analizan los datos provenientes del Censo de la Educación Superior 2004, del cuestionario socioeconómico del Examen Nacional de Desempeño de los Estudiantes 2004 y de la Investigación Nacional de Muestra de Domicilios 2004. Fueron considerados también datos oficiales que muestran la evolución del sector desde 1980 hasta 2004 y datos internacionales de la UNESCO. Los datos muestran que el sector privado predomina en número de instituciones, matrículas, cursos, concluyentes y vacantes. En el período estudiado, las instituciones públicas crecieron sólo el 12, pero son las que tienen mayores matrículas en algunas regiones del país: el norte y el nordeste (las más pobres), mientras que las privadas predominan en el sur y sudeste (más ricas). Se observa, también, el predomínio absoluto de los egresados de los cursos de Administración, Derecho y Pedagogía, especialmente en el sector privado
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Dentro del contexto caracterizado por la emergencia de la sociedad del conocimiento, asistimos a la necesidad de comprender y analizar las formas de reestructuración universitaria que allí se generan y reproducen. La dinámica que propone el entorno emergente modifica las relaciones que vinculan la interacción entre el Estado, el sistema productivo y la Universidad. Por lo tanto, el rol central que adquieren las universidades en el mundo y, especialmente, la particularidad de la realidad educativa dentro del contexto latinoamericano, desemboca en la necesidad de redefinir los nuevos requerimientos de política pública en materia de educación superior. Partiendo del supuesto que la educación universitaria es el ámbito donde se produce y distribuye el conocimiento, esta perspectiva busca explicar, desde un enfoque político-institucional, el proceso de elaboración de políticas públicas de educación superior orientadas a promover el desarrollo local. Para tal fin se tomará como caso de estudio la creación de la Universidad Provincial del Sudoeste (UPSO)
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Se presenta un modelo para decidir los contenidos curriculares de la Organización del Conocimiento en carreras de Bibliotecología, Documentación y Ciencia de la Información, orientado principalmente al Mercosur. Para el diseño del modelo se tuvieron en cuenta los contenidos mínimos recomendados por los encuentros de directores y docentes de escuelas de Bibliotecología del Mercosur, la llamada corriente de ISKO y los aportes de distintos autores relacionados con ambas fuentes. El modelo consta de tres categorías primarias: fundamentos, aplicaciones y ética de la Organización del Conocimiento. Los fundamentos se consideran desde un abordaje multidimensional. Las aplicaciones se dividen en tres categorías primarias: a) construcción de sistemas de organización del conocimiento, b) descripción de contenido y c) gestión de calidad de la Organización del Conocimiento. La ética también se divide en tres categorías secundarias: compromiso ético, valores éticos y problemas éticos. El modelo debe entenderse como un molde vacío que necesita llenarse con los contenidos que decida cada carrera o cada espacio curricular y se espera que facilite la evaluación, actualización y comparación de esos contenidos. Tiene la limitación de basarse en las recomendaciones del Mercosur y la corriente de ISKO, que no son aceptadas por todos los especialistas
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El proyecto de integración al que aspiran los países miembros de la Comunidad Andina de Naciones (can) tiene un carácter exhaustivo, que excede el ámbito de los acuerdos comerciales. En este contexto, la integración en materia de turismo ha despertado un interés creciente entre los gobiernos de América Latina y el Caribe, por su capacidad de generar divisas y favorecer la inversión privada, la creación de empleo, la inclusión y el encadenamiento de empresas pequeñas y comunidades locales. Asimismo, la actividad turística puede contribuir a reforzar la identidad regional y subregional de los esquemas de integración. El turismo es uno de los rubros económicos más importantes para los países en desarrollo y, a su vez, se lo reconoce como un factor que contribuye a la reducción de la pobreza y al crecimiento económico. Por ello, se lo debe considerar como una oportunidad para el desarrollo de los países de la can, sobre todo porque los miembros del bloque andino cuentan con una oferta turística diversificada compuesta por recursos naturales y culturales de gran atractivo. En el presente trabajo se analiza la evolución del flujo de turistas en los países de la Comunidad Andina de Naciones y se esboza un estudio comparativo con el bloque del mercosur. Luego, se elabora una matriz que permite observar, a primera vista, la magnitud del turismo emisivo intrarregional en ambos casos, así como determinar ciertas conclusiones a partir de los datos observados y comparados. Finalmente, se presentan algunas propuestas que los cuatro países de la CAN podrían desarrollar en el ámbito de la cooperación horizontal, en relación con la promoción conjunta y con la participación de las ciudades de la región en la red de Mercociudades