782 resultados para APENDICITIS - DIAGNOSTICO


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L’Imaging di Risonanza Magnetica (MRI) è una tecnica diagnostica multiparametrica e non dannosa che permette di acquisire immagini nelle quali risiedono informazioni di natura anatomica e funzionale. Utilizzando un campo magnetico di intensità bassa è possibile ottenere scanner portatili, silenziosi, sicuri ed economici evitando l’installazione di schermature magnetiche e a radiofrequenza. La risoluzione e il rapporto segnale rumore di queste immagini non è ottimale e gli artefatti da movimento sono considerevoli. Nonostante ciò, lo scanner MRI a basso campo è in grado di fornire immagini con importante valore diagnostico, in particolare in quei contesti in cui un esame tramite risonanza tradizionale non risulta possibile.

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Il morbo di Alzheimer è ancora una malattia incurabile. Negli ultimi anni l'aumento progressivo dell'aspettativa di vita ha contribuito a un'insorgenza maggiore di questa patologia, specialmente negli stati con l'età media più alta, tra cui l'Italia. La prevenzione risulta una delle poche vie con cui è possibile arginarne lo sviluppo, ed in questo testo vengono analizzate le potenzialità di alcune tecniche di Machine Learning atte alla creazione di modelli di supporto diagnostico per Alzheimer. Dopo un'opportuna introduzione al morbo di Alzheimer ed al funzionamento generale del Machine Learning, vengono presentate e approfondite due delle tecniche più promettenti per la diagnosi di patologie neurologiche, ovvero la Support Vector Machine (macchina a supporto vettoriale, SVM) e la Convolutional Neural Network (rete neurale convoluzionale, CNN), con annessi risultati, punti di forza e principali debolezze. La conclusione verterà sul possibile futuro delle intelligenze artificiali, con particolare attenzione all'ambito sanitario, e verranno discusse le principali difficoltà nelle quali queste incombono prima di essere commercializzate, insieme a plausibili soluzioni.

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L'oggetto della tesi riguarda lo studio dei solai in legno esistenti, inizialmente dal punto di vista teorico, affrontando esempi e problematiche strutturali relative a tale tecnologia. Successivamente si è affrontato lo studio di un fabbricato, attualmente inutilizzato e con i solai e copertura in un pessimo stato di conservazione. Il progetto riguarda un edificio sito a Marola, piccolo comune dell’appennino reggiano. Il fabbricato denominato “Casa del Contadino” fa parte del complesso del Centro Diocesano di Spiritualità e Cultura di Marola. La proposta di progetto riguarda la realizzazione di aule didattiche e di un museo etnografico nel complesso “Casa del contadino” per offrire più opportunità ai turisti religiosi e non che sono ospiti del seminario. Si è partito da un accurato studio sullo stato di fatto dell’edificio, mediante un dettagliato rilievo geometrico e strutturale. Da questo punto di partenza sono in iniziate le ipotesi di intervento, valutando le carenze strutturali del fabbricato e avendo in mente le destinazioni d’uso finali, già descritte sopra. Si sono quindi studiati i dettagli costruttivi relativi all’intervento di consolidamento della copertura lignea, dei solai lignei, sul paramento murario e infine alcune ipotesi di consolidamento delle fondazioni. Di pari passo al disegno tecnico e progettuale, sono stati portati avanti anche calcoli statici riguardanti dimensionamento e verifica della copertura, dei solai e dei principali paramenti murari, che definiscono a livello numerico le strategie d’intervento per un futuro studio diagnostico accurato della struttura.

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I sensori indossabili rappresentano una frontiera della ricerca scientifica e, allo stesso tempo, a livello commerciale sono un nuovo mercato emergente. La possibilità di studiare diversi parametri fisiologici con dispositivi versatili e di dimensioni ridotte è importante per raggiungere una comprensione più profonda dei diversi fenomeni che avvengono nel nostro corpo. In maniera simile, la composizione dell’essudato di una ferita è finemente legata all’evoluzione del processo di guarigione, che comporta diversi meccanismi di rigenerazione del tessuto connettivo e dell’epitelio. Grazie ai dispositivi indossabili, si apre la possibilità di monitorare i componenti chiave di questi processi. I wearable devices costituiscono quindi sia uno strumento diagnostico, che uno strumento clinico per l’identificazione e la valutazione di strategie terapeutiche più efficienti. Il mio lavoro di tirocinio si è incentrato sulla fabbricazione, caratterizzazione e sperimentazione delle performance di transistor elettrochimici a base organica (OECT) tessili per la misurazione dei livelli di pH ed acido urico. L’obbiettivo del gruppo di ricerca è quello di realizzare un cerotto intelligente che abbia due diversi elementi sensibili, uno per l’acido urico e l’altro per la concentrazione idrogenionica. Per il raggiungimento di tale scopo, si è sfruttato uno dei semiconduttori organici più utilizzati e studiati nell’ultimo periodo, il PEDOT, ovvero il poli(3,4-etilen-diossi-tiofene), che risulta anche uno dei materiali principalmente impiegati nella ricerca sui sensori tessili.

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Background: Il dolore pelvico cronico viene definito dall’associazione europea di urologia (EAU) come un dolore persistente, non ciclico, percepito nelle strutture connesse alla pelvi che dura più di 6 mesi. Nella maggior parte dei casi si parla di un dolore non specifico per cui è raccomandato un approccio bio-psico-sociale. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione sistematica è quello di individuare l’efficacia del trattamento fisioterapico nel dolore pelvico cronico femminile. Metodi: Per rispondere al quesito diagnostico è stata effettuata una ricerca nelle banche dati PubMed e PEDro. I criteri di inclusione sono stati i seguenti: incluse tutte le donne, tutte le varie tipologie e tecniche fisioterapiche, il PICOS è soddisfatto dall’articolo, il full-text dell’articolo è reperibile, la lingua di pubblicazione è in italiano o inglese, non ci sono limiti sulla data di pubblicazione ed infine vengono inclusi RCT con qualità metodologica medio-alta. Il rischio di bias è stato valutato tramite l’applicazione della PEDro Scale. Risultati: Dalla selezione degli studi sono stati trovati 11 articoli eleggibili. Il campione negli studi varia da 22 a 212 partecipanti; le dimensioni dei gruppi variano da 11 a 107 pazienti; l’età media varia da 22 a 52 anni. I gruppi di intervento prevedono differenti opzioni di tecniche fisioterapiche (educazione, PFME, rilascio miofasciale, terapia manuale, TENS, IVES, biofeedback, laser, esercizi di rilassamento, desensibilizzazione con focus sul pavimento pelvico, manipolazione dei tessuti e massaggio full body). Tutti gli studi hanno almeno un gruppo di controllo. I risultati ottenuti analizzando l’outcome principale (dolore) e gli outcome secondari (qualità del dolore, qualità di vita e indice delle funzioni sessuali) mostrano un cambiamento positivo in tutti gli studi. Conclusione: Il trattamento fisioterapico si è rivelato efficace nell’approccio al dolore pelvico cronico femminile.

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La segmentazione prevede la partizione di un'immagine in aree strutturalmente o semanticamente coerenti. Nell'imaging medico, è utilizzata per identificare, contornandole, Regioni di Interesse (ROI) clinico, quali lesioni tumorali, oggetto di approfondimento tramite analisi semiautomatiche e automatiche, o bersaglio di trattamenti localizzati. La segmentazione di lesioni tumorali, assistita o automatica, consiste nell’individuazione di pixel o voxel, in immagini o volumi, appartenenti al tumore. La tecnica assistita prevede che il medico disegni la ROI, mentre quella automatica è svolta da software addestrati, tra cui i sistemi Computer Aided Detection (CAD). Mediante tecniche di visione artificiale, dalle ROI si estraggono caratteristiche numeriche, feature, con valore diagnostico, predittivo, o prognostico. L’obiettivo di questa Tesi è progettare e sviluppare un software di segmentazione assistita che permetta al medico di disegnare in modo semplice ed efficace una o più ROI in maniera organizzata e strutturata per futura elaborazione ed analisi, nonché visualizzazione. Partendo da Aliza, applicativo open-source, visualizzatore di esami radiologici in formato DICOM, è stata estesa l’interfaccia grafica per gestire disegno, organizzazione e memorizzazione automatica delle ROI. Inoltre, è stata implementata una procedura automatica di elaborazione ed analisi di ROI disegnate su lesioni tumorali prostatiche, per predire, di ognuna, la probabilità di cancro clinicamente non-significativo e significativo (con prognosi peggiore). Per tale scopo, è stato addestrato un classificatore lineare basato su Support Vector Machine, su una popolazione di 89 pazienti con 117 lesioni (56 clinicamente significative), ottenendo, in test, accuratezza = 77%, sensibilità = 86% e specificità = 69%. Il sistema sviluppato assiste il radiologo, fornendo una seconda opinione, non vincolante, adiuvante nella definizione del quadro clinico e della prognosi, nonché delle scelte terapeutiche.

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Material da Unidade 4, do módulo 19 "Intercorrências agudas no domício III", produzido pela UNA-SUS/UFMA para o Programa Multicêntrico de Qualificação em Atenção Domiciliar a Distância. Apresenta as principais manifestações clínicas, a classificação das crises convulsivas a fim do diagnostico correto e o manejo no atendimento na Atenção Básica de pacientes com crises convulsivas

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Tópico 1 – Hipertensão arterial sistêmica Sobre a hipertensão arterial sistêmica, o tópico apresenta: definição etiologia, características, sinais e sintomas, riscos, tratamento, classificação e medicamentos, material do MS, nos Cadernos de Atenção Básica, as IV Diretrizes brasileiras de hipertensão arterial e Chaves na Abordagem Clínica do Indivíduo com hipertensão arterial e um caso para reflexão. Tópico 2 – Diabete Mellitus O tópico apresenta: considerações gerais e conceitos sobre diabete mellitus como doença metabólica, suas causas, consequências, sinais e sintomas, dados de incidência nacionais e internacionais, indicações de bibliografia eletrônica, sugestões de pesquisa, diagnóstico clínico e laboratorial, tratamento e atendimento ao usuário, monitoramento e auto-monitoramento, tratamento farmacológico, complicações da hipoglicemia, exemplo de caso clínico, chaves de abordagem da pessoa com diabete mellitus. Tópico 3 – Doença Renal Crônica O tópico apresenta sobre a doença: índices de incidência, causas, sinais e sintomas, meios de rastreamento, classificação e estágios da doença, cuidados da AB. Tópico 4 – Prevenção de eventos cardíacos e isquêmicos O tópico aponta os eventos cardíacos e isquêmicos como a principal causa de mortalidade no Brasil e apresenta sobre esses agravos: relação entre etiologia e hábitos de vida, mostrando o papel da AB em estimular a prevenção, os critérios de abordagem do infarto do miocárdio, indicadores de riscos, intervenção preventiva de DCV farmacológica e não farmacológica. Tópico 5 – Doenças respiratórias Sobre doenças respiratórias, o tópico apresenta: considerações gerais sobre o sistema respiratório e doenças mais frequentes; efeitos de traumatismos e do tabagismo; DPOC, características, definição, sintomas, fatores de risco e sua redução, sinais ao exame físico, diagnostico, histórico, espirometria, parâmetros para avaliação, classificação, quatro componentes GOLD, avaliação e acompanhamento, manejo do quadro estável e da exacerbação, uso de antibióticos e uma reflexão sobre oxigenoterapia. Tópico 6 – doenças osteomusculares O tópico focaliza, especificamente, a lombalgia, a osteoartrose e as doenças relacionadas ao trabalho, apresentado causas, características, anamnese, exames físicos, radiológicos e diagnósticos, sinais e sintomas, dor, importância do histórico ocupacional, tratamento fisioterápico e outros, manejo, prevalência e proposição de reflexão.

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Aborda o desenvolvimento e atitude receptiva dos médicos para os pacientes que tiveram diagnostico de câncer e estão em remissão completa após o término de seu tratamento oncológico, do paciente que tem risco de desenvolver efeitos tardios dos tratamentos oncológicos, daqueles com risco de recidiva ou segundo tumor primário e daqueles com alto risco de desenvolver câncer. Além disso, revisa os conhecimentos básico desta área da medicina para embasar esta assistência e capacita a análise de dados epidemiológicos e clínicos para individualizar esta atenção.

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O texto refere-se ao processo de decisão de interrupção do uso de anticoagulantes e antiagregantes plaquetários no contexto da dengue, considerando a avaliação do risco-benefício para as diferentes situações clínicas.

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A confirmação da febre do Chicungunya (CHKV) é feita através do diagnóstico laboratorial utilizando-se um dos três testes a seguir, a depender da data do início dos sintomas: 1- Isolamento viral, 2- Reação em cadeia de polimerase em tempo real (RT-PCR), 3- Sorologias IgM e IgG. Para o isolamento viral a amostra de sangue deve ser coletada de preferência nos 3 primeiros dias do início dos sintomas e do 1º ao 8º dias para o PCR. Para a pesquisa de anticorpos IgM coletar amostras preferencialmente a partir do 4º dia de início de sintomas (até aproximadamente 2 meses, embora IgM possa persistir por maior tempo). Para pesquisa de anticorpos IgG ou ensaio de anticorpo neutralizante mostrando títulos crescentes, devem ser coletadas duas amostras, separadas por intervalo de 14 dias, sendo a primeira amostra coletada após o 70 dia do início dos sintomas. Além do sangue outras amostras podem ser utilizadas como o liquido cérebro-espinhal, líquido sinovial, ou ainda biópsias de tecidos ou órgãos. Não existe até o momento antiviral específico para o CHKV, sendo o tratamento inteiramente sintomático ou de suporte. Para o tratamento da fase aguda, que dura em média 7 dias, recomenda-se manter o paciente em repouso e aplicar compressas frias nas articulações acometidas. Prescrever dipirona ou paracetamol para controle da febre e dor, ou codeína para os casos refratários. Ingestão de líquidos (oral ou endovenoso, de acordo com a gravidade do quadro) para reposição de perdas por sudorese, vômitos e outras perdas deve ser instituída. Os anti-inflamatórios não esteroides (ibuprofeno, naproxeno, ácido acetilsalicílico) não devem ser utilizados na fase aguda. Ressalte-se que o ácido acetilsalicílico também é contraindicado nessa fase da doença pelo risco de Síndrome de Reye e de sangramento. Os esteroides estão contraindicados na fase aguda, pelo risco do efeito rebote. Pode-se indicar fisioterapia com exercícios leves para os pacientes em recuperação. Já nas fases subaguda (com duração média de 3 meses) ou crônica (duração maior que 3 meses), indica-se anti-inflamatório não hormonal para alívio do componente artrítico. Uso de analgésicos mais potentes como morfina ou uso de corticosteroides podem ser necessários para pacientes com dor intensa que não obtiveram alívio com os anti-inflamatórios não hormonais. Na presença de fatores de risco (gestantes, crianças < 2 anos, idosos, pacientes com comorbidades) está indicado controle clínico diário até desaparecimento da febre. Diante de sinais de gravidade, recomenda-se manejo em leito de internação. A Febre do CHKV é doença de notificação compulsória imediata, devendo ser notificada imediatamente (menos de 24h) por telefone para Gerencia de Epidemiologia GEREPI ou Centro de Informações Estratégicas em Vigilância em Saúde (CIEVS).

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A cardiomiopatia hipertrófica (CMH) é caracterizada por significativa hipertrofia do ventrículo esquerdo (VE), sem uma causa óbvia como hipertensão arterial ou estenosa aórtica. A doença acontece na proporção de 1:500 na população geral e tem caráter genético, com herança autossômica dominante. Muitos pacientes são assintomáticos, mas outros apresentam sintomas de insuficiência cardíaca diastólica, dor anginosa, síncope e morte súbita. Os achados característicos da CMH só podem ser obtidos através de um ecocardiograma realizado por um profissional com experiência com a doença, e são: 1. A hipertrofia assimétrica, que afeta o septo interventricular de maneira desproporcional às outras regiões do VE; 2. Uma obstrução dinâmica na via de saída do VE (gerando um gradiente sistólico). A avaliação inicial do paciente deve incluir um exame clínico detalhado, o ECG de 12 derivações e o ecocardiograma. Como muitos portadores de CMH são assintomáticos, o médico da atenção primária à saúde deve suspeitar do diagnóstico diante de um paciente com histórico familiar de morte súbita precoce, achado de sopro cardíaco como descrito acima, ou um ECG (realizado como rotina ou com outra finalidade) com sinais de sobrecarga ventricular esquerda, na ausência de hipertensão arterial sistêmica. O ecocardiograma deve ser solicitado nesses casos, e é importante que a hipótese de CMH conste do pedido médico, para que o exame seja feito com os devido detalhamento.

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A HAS é um grave problema de saúde pública no Brasil e no mundo. Sua prevalência no Brasil varia entre 22% e 44% para adultos (32% em média), chegando a mais de 50% para indivíduos com 60 a 69 anos e 75% em indivíduos com mais de 70 anos. O presente estudo teve como objetivo a elaboração do projeto de intervenção para o acompanhamento dos idosos hipertensos que frequentam a estratégia de saúde, 05 setor nordeste Formosa-GO, visando a promoção da qualidade de vida. A princípio foi realizado o diagnostico situacional, a priorização dos problemas da equipe, identificação das causas, seleção das causas identificadas e em seguida a implementação de ações que levassem mais conhecimento e identificasse os fatores que interferiam na qualidade de vida dessas pessoas idosas. Dentre as ações desenvolvidas trabalhamos com debates, rodas de conversa, palestras e oficinas, com a intenção de levar mais conhecimento sobre a mudança no estilo de vida, promovendo saúde de qualidade. Os dados obtidos no projeto de intervenção juntamente com os pesquisados na literatura nos permitem fazer as seguintes inferências. Apesar de a hipertensão ser uma doença comum entre os idosos, existem no município poucas campanhas de prevenção, gerando algumas dúvidas comuns a respeito da doença, da sua sintomatologia, medidas de prevenção e ações que possam melhorar a sua qualidade de vida. Foi constatado que existe um grande desafio para as pessoas idosas, que está relacionado com o viver com qualidade, por isso a ESF 05 setor Nordeste, necessita implementar estratégias para que se alcance este objetivo com a terceira idade.

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O Diabetes Mellitus é considerado atualmente como um dos principais problemas de saúde a nível mundial, seu impacto socioeconômico em qualquer País é muito importante. O presente trabalho é um projeto de intervenção educativa, com o objetivo de elevar o nível de conhecimentos sobre o Diabetes Mellitus nos pacientes com diagnostico da doença atendidos pela Unidade Básica de Saúde da Família Vila Regina em Goiânia-GO. A amostra esteve conformada por 36 pacientes aos quais foi aplicado um instrumento de coleta de dados (tipo questionário) onde se obteve informações sobre seus dados de identificação e sobre o nível de conhecimentos sobre a Diabetes. O estudo demonstrou que 36,1% dos pacientes apresentaram níveis inadequados de conhecimentos ao aplicar o primeiro questionário e como resultado final posterior a intervenção educativa, se evidenciou uma mudança positiva no nível de conhecimentos, observando-se que 66,6% dos pacientes com nível adequado.

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O câncer de mama é o segundo tipo de câncer mais frequente no mundo e o mais comum entre as mulheres. No Brasil representa a principal causa de morte por câncer em mulheres. Objetivou-se Propor um projeto de intervenção educativa para elevar os conhecimentos sobre câncer de mama em mulheres de uma equipe de saúde da família do CMS Alemão , pela elevada quantidade de mulheres que acudiam em demanda espontânea a realização de (ECM) , solicitação de mamografia por medo a ter câncer após diagnostico em cinco delas. Trata-se de um estudo de intervenção educativa com desenho quantitativo, bibliográfico e descritivo; a equipe vai a definir quais são os fatores de riscos reconhecidos é sua relação com o câncer de mama os resultados foram: baixos níveis de atividade física; idade maior de 50 anos; obesidade; dieta rica em alimentos gordurosos; antecedentes de neoplasia de mama e ovário em familiares de primeiro grau (mãe, irmã); ingestão de bebidas alcoólicas; exposição à radiação solar; é tem certeza de que o aleitamento materno maior de 06 meses e um fator protetor contra o câncer de mama na mulher.