1000 resultados para PLANIFICACION DE LA ENERGIA


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Il presente lavoro di tesi si è focalizzato sullo studio e sulla ottimizzazione di un sistema integrato, che utilizzi la reazione di oxy-reforming del metano al fine di produrre syngas che venga trattato attraverso la water-gas shift al fine di abbattere il contenuto di CO e al tempo stesso aumentare la resa in H2. Con l’obiettivo di ottenere H2 ad elevata purezza (>99%) da poter essere inviato direttamente a celle a combustible ed in impianti di piccola taglia con possibile delocalizzazione della produzione industriale di energia elettrica e termica “pulita”, la miscela reale uscente dal processo di oxy-reforming è stata processata tramite successiva water-gas shift direttamente all’interno di una membrana ceramica al Pd selettiva nella separazione di H2. L’innovativià di questo progetto di studio è data da diversi parametri quali: 1) l’impiego dell’oxy-reforming in alternativa al normale steam-reforming del CH4, che permette di condurre il processo a temperature decisamente inferiori (700-750°C), utilizzando un minor quantitativo di vapore (S/C = 0.7); 2) l’utilizzo di due nuove formulazioni di catalizzatore di WGS per alte temperature, capace di operare in un unico stadio conversioni di CO ottenibili industrialmente solo attraverso i convenzionali due due stadi di reazione (e due diverse formulazioni di catalizzatori a base di Fe/Cr e Cu); 3) l’utilizzo di supporti ceramici con membrana a base di Pd, capaci di ospitare al loro interno un catalizzatore eterogeneo per la reazione di WGS a 400°C, rendendo quindi possibile la produzione e contemporanea separazione di H2 con un ulteriore effetto positivo poiché la membrana rimuovendo H2 dalla zona di reazione favorisce il superamento dell’equilibrio termodinamico per la conversione del CO, abbassandone il contenuto nel flusso uscente dei gas reazione e rendendo non più necessari sistemi aggiuntivi di separazione quali PSA o PROXY.

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L’oggetto di questa tesi di laurea è un intervento di recupero e riprogettazione di un edificio non completato, destinato a 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica, situato a Rovigo. Questo è stato oggetto di una lunga ed articolata vicenda caratterizzata da continue interruzioni del cantiere, principalmente causate da una cattiva esecuzione dei lavori da parte dell’impresa costruttrice. Allo stato attuale è presente la sola struttura metallica assemblata sulle fondazioni in calcestruzzo armato; tutto il fabbricato risulta abbandonato e congelato da diversi anni dopo i primi collaudi che hanno stabilito la non idoneità del telaio in acciaio. L’obiettivo del progetto è dunque quello di recuperare le fondazioni esistenti e di riprogettare l’edificio in una chiave più attuale e sostenibile. E’ stato effettuato un sopralluogo per comprendere più da vicino le problematiche relative all’area di progetto, oltre ad un’attenta analisi delle documentazioni riguardanti il progetto originario in modo da correggere eventuali punti deboli. Le strategie non hanno tenuto conto dunque solamente di un’ottima efficienza energetica o di un’offerta di alloggi adeguata alla domanda della situazione abitativa attuale, ma anche di tutte le problematiche che sono derivate dalla cattiva gestione del progetto originario. Le scelte progettuali, infatti, sono state il risultato anche delle necessità di limitare tempi e costi di un intervento per il quale sono state sprecate fin troppe risorse, soprattutto economiche. La fase progettuale è stata affiancata dalla realizzazione di simulazioni effettuate tramite software di calcolo (Termolog EpiX 6 e DIALux evo) che hanno permesso di ottenere ottimi risultati per quanto riguarda prestazione energetica e comfort luminoso indoor.

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I dispositivi impiantabili stanno acquisendo grande importanza nell’ambito delle applicazioni biomedicali, ciò è dovuto principalmente alla loro attitudine nell’adempiere funzioni di stimolazione, monitoraggio su organi interni e di comunicazione di segnali vitali al mondo esterno. La comunità scientifica, in particolare, concentra la sua attenzione sulle tecniche di alimentazione di tali dispositivi. Le batterie al litio hanno rappresentato, fino a qualche tempo fa, la sorgente di alimentazione primaria. Il bisogno crescente di minimizzare le dimensioni di questi dispositivi e migliorare la qualità di vita del paziente (evitare successive operazioni chirurgiche, rischi e infezioni a causa dei cavi percutanei), ha spinto nella ricerca di nuove soluzioni. Una di queste è rappresentata dalla Wireless Power Transfer (WPT). In questo lavoro di tesi, è stato proposto un sistema di alimentazione wireless transcutaneo. Il sistema sfrutta il principio dell’accoppiamento induttivo risonante, che consiste nella trasmissione di energia in campo vicino tra due risuonatori magneticamente accoppiati. Al fine di acquisire la massima efficienza, sono state effettuate operazioni di ottimizzazione geometrica sul trasmettitore e di adattamento sul modello circuitale. I software CST e LTspice hanno reso possibile le simulazioni sul sistema dal punto di vista elettromagnetico e circuitale. Gli sviluppi futuri prevedono di convalidare i risultati ottenuti realizzando prove “in vitro”.

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Il tema della presente tesi è lo studio di progettazione e sperimentazione di un generatore termoelettrico, privo di parti in movimento, sfruttando il fenomeno dell’effetto Seebeck. La prima parte offre una panoramica introduttiva riguardo i moduli TEG e i loro possibili campi di applicazione. La seconda parte riassume le equazioni fisiche alla base del fenomeno e lo stato dell’arte della generazione termoelettrica, focalizzando l’attenzione sulle caldaie a biomassa. Nella terza parte è analizzato il procedimento progettuale dell’impianto. Partendo da un analisi comparativa di soluzioni esistenti e dall’obbiettivo di ottenere la massima efficienza dei moduli TEG si è arrivati alla determinazione dei vincoli dimensionali dei componenti direttamente interessati da scambi termodinamici. La quarta parte illustra la struttura del prototipo finale dedicato al laboratorio, la sua messa in servizio e il primo collaudo dell’impianto. I risultati ottenuti dai test sono il primo passo verso l’ottimizzazione del generatore termoelettrico che potrà quindi essere studio di un’interessante campagna sperimentale.

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Se propone estudiar la problemática de los pobladores del desierto del noreste de Mendoza, dedicados a la cría de caprinos, en el afán por interpretar y transformar la realidad de estos pobladores. Incluye metodologías interdisciplinarias de proyectos referidos a: profundización del conocimiento de la problemática socio-ambiental y de las necesidades y aspiraciones de los pobladores, cuantificación de la oferta forrajera y su incremento, posibilidades de revegetación con gramíneas peretines nativas, uso adecuado de los bosques de algarrobo, producción caprina diversificada, implementación de huertas familiares y la producción local de energia eléctrica, a partir de energía solar. Los pobladores viven en puestos aislados y por lo general carecen de energía eléctrica, agua potable y tecnologías apropiadas. Existen problemas de salud con características propias, entre ellos patologías orales que son evaluadas y atendidas para lograr la sustentabilidad de la salud bucal. Se contempla una participación interactiva, en la cual la comunidad comparte el análisis, las decisiones y el desarrollo de las acciones.

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La tesis realiza un aporte al campo temático de la planificación territorial y las dimensiones territoriales de las políticas públicas, reflexionando en torno al proceso desarrollado en un caso de estudio a nivel municipal, en el partido bonaerense de Quilmes durante el período 2004-2014. El enfoque que se asume en esta investigación destaca la centralidad de las concepciones teóricas y sus derivaciones metodológicas sobre el objeto de interpelación: el territorio. Las concepciones teóricas centrales en relación al enfoque territorial propuesto en la tesis derivan de la teoría social crítica del espacio de Milton Santos quien entiende al espacio como un complejo hibrido entre sistemas de objetos y sistemas de acciones. Se asume en esta investigación que evaluar experiencias de planificación territorial de manera crítica generará conocimientos de utilidad para mejorar las prácticas de intervención en el territorio mediante políticas de planificación, realizando una humilde contribución al entendimiento de un campo de interés multidisciplinar, de sensible interés social, desde una perspectiva geográfica. El problema de investigación y objeto de estudio de esta tesis refiere a las características e implicancias del repertorio teórico-metodológico e instrumental implementado en la planificación territorial municipal del partido de Quilmes, 2004- 2014. Las preguntas que orientan el trabajo son: ¿En qué medida y de qué manera las concepciones teórico - metodológicas sobre territorio, planificación y desarrollo, presentes en actores e instrumentos de planificación territorial municipal, orientan los proceso de transformación del territorio? ¿Cuáles son sus potencialidades y limitaciones? El objetivo general que se persigue es el de contribuir a la producción de conocimiento acerca de la problemática de la planificación territorial del partido de Quilmes, ofreciendo aportes para el análisis crítico de las dimensiones teórico- metodológicas territoriales implementadas y sus implicancias en los procesos de planificación y transformación del territorio. Los objetivos específicos de la investigación son: 1 Describir y analizar las características específicas de la conformación territorial del caso de estudio, dando cuenta de su proceso de organización territorial. 2-Describir y explicar la conformación actual del territorio del caso propuesto mediante el establecimiento de lugares, en términos de patrones de ocupación y apropiación territorial. 3-Relevar las características constitutivas del instrumental y las concepciones de planificación territorial desplegadas durante el período estudiado, dando cuenta de los fundamentos teóricos-metodológicos implementados. 4-Realizar una evaluación y revisión crítica de las experiencias de planificación territorial más significativas. 5-Ponderar las potencialidades y limitaciones del abordaje de lugares como herramientas posibles para la evaluación, el diseño e implementación de instrumentos de planificación territorial a escala de nuevas unidades espaciales submunicipales. En consonancia con los interrogantes planteados y el sistema de objetivos propuestos, la hipótesis general (H1) de la investigación sostiene que las políticas de planificación territorial en Quilmes constituyen un ejemplo y expresión local de las limitaciones estructurales de estos instrumentos para aprehender cabalmente los procesos territoriales y orientarlos hacia la concreción de territorios urbanos más justos y desarrollados. Derivadas de esta proposición, las hipótesis derivadas que completan el sistema son las siguientes: H1.1. Las funciones inherentes del Estado capitalista, la primacía de las dimensiones económica y política, así como las relaciones asimétricas de poder presentes en la arena donde se dirimen las políticas de planificación territorial, constituyen limitantes estructurales que inciden en la eficacia de los instrumentos de planificación territorial municipal. H1.2. Las insuficiencias teóricas y metodológicas presentes en los instrumentos de planificación territorial, relacionadas a la adopción de enfoques tecnocráticos, concepciones fisicalistas del territorio, participación ciudadana limitada, abordajes lineales de la intervención y el desarrollo, contribuyen a explicar los bajos niveles de concreción de los objetivos propuestos en dichos instrumentos. H1.3. El tratamiento superficial de las características de la conformación histórica y actual del territorio que se pretende intervenir se vincula con desajustes e incompatibilidades que repercuten en un bajo nivel de transformación del territorio. La estrategia metodológica diseñada consiste en un tipo de análisis que une el enfoque genético -o diacrónico (de proceso)- con el enfoque actual -o sincrónico (de situación)- de los procesos territoriales. Asimismo, la estrategia rescata los aportes de la triangulación metodológica incorporando algunos elementos cuantitativos, pero sobre todo refiere a una estrategia de triangulación intra-metodológica circunscripta a una metodología no estándar o cualitativa. El caso del partido de Quilmes es concebido como un Estudio de Caso Instrumental y como un estudio de caso heurístico

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La tesis realiza un aporte al campo temático de la planificación territorial y las dimensiones territoriales de las políticas públicas, reflexionando en torno al proceso desarrollado en un caso de estudio a nivel municipal, en el partido bonaerense de Quilmes durante el período 2004-2014. El enfoque que se asume en esta investigación destaca la centralidad de las concepciones teóricas y sus derivaciones metodológicas sobre el objeto de interpelación: el territorio. Las concepciones teóricas centrales en relación al enfoque territorial propuesto en la tesis derivan de la teoría social crítica del espacio de Milton Santos quien entiende al espacio como un complejo hibrido entre sistemas de objetos y sistemas de acciones. Se asume en esta investigación que evaluar experiencias de planificación territorial de manera crítica generará conocimientos de utilidad para mejorar las prácticas de intervención en el territorio mediante políticas de planificación, realizando una humilde contribución al entendimiento de un campo de interés multidisciplinar, de sensible interés social, desde una perspectiva geográfica. El problema de investigación y objeto de estudio de esta tesis refiere a las características e implicancias del repertorio teórico-metodológico e instrumental implementado en la planificación territorial municipal del partido de Quilmes, 2004- 2014. Las preguntas que orientan el trabajo son: ¿En qué medida y de qué manera las concepciones teórico - metodológicas sobre territorio, planificación y desarrollo, presentes en actores e instrumentos de planificación territorial municipal, orientan los proceso de transformación del territorio? ¿Cuáles son sus potencialidades y limitaciones? El objetivo general que se persigue es el de contribuir a la producción de conocimiento acerca de la problemática de la planificación territorial del partido de Quilmes, ofreciendo aportes para el análisis crítico de las dimensiones teórico- metodológicas territoriales implementadas y sus implicancias en los procesos de planificación y transformación del territorio. Los objetivos específicos de la investigación son: 1 Describir y analizar las características específicas de la conformación territorial del caso de estudio, dando cuenta de su proceso de organización territorial. 2-Describir y explicar la conformación actual del territorio del caso propuesto mediante el establecimiento de lugares, en términos de patrones de ocupación y apropiación territorial. 3-Relevar las características constitutivas del instrumental y las concepciones de planificación territorial desplegadas durante el período estudiado, dando cuenta de los fundamentos teóricos-metodológicos implementados. 4-Realizar una evaluación y revisión crítica de las experiencias de planificación territorial más significativas. 5-Ponderar las potencialidades y limitaciones del abordaje de lugares como herramientas posibles para la evaluación, el diseño e implementación de instrumentos de planificación territorial a escala de nuevas unidades espaciales submunicipales. En consonancia con los interrogantes planteados y el sistema de objetivos propuestos, la hipótesis general (H1) de la investigación sostiene que las políticas de planificación territorial en Quilmes constituyen un ejemplo y expresión local de las limitaciones estructurales de estos instrumentos para aprehender cabalmente los procesos territoriales y orientarlos hacia la concreción de territorios urbanos más justos y desarrollados. Derivadas de esta proposición, las hipótesis derivadas que completan el sistema son las siguientes: H1.1. Las funciones inherentes del Estado capitalista, la primacía de las dimensiones económica y política, así como las relaciones asimétricas de poder presentes en la arena donde se dirimen las políticas de planificación territorial, constituyen limitantes estructurales que inciden en la eficacia de los instrumentos de planificación territorial municipal. H1.2. Las insuficiencias teóricas y metodológicas presentes en los instrumentos de planificación territorial, relacionadas a la adopción de enfoques tecnocráticos, concepciones fisicalistas del territorio, participación ciudadana limitada, abordajes lineales de la intervención y el desarrollo, contribuyen a explicar los bajos niveles de concreción de los objetivos propuestos en dichos instrumentos. H1.3. El tratamiento superficial de las características de la conformación histórica y actual del territorio que se pretende intervenir se vincula con desajustes e incompatibilidades que repercuten en un bajo nivel de transformación del territorio. La estrategia metodológica diseñada consiste en un tipo de análisis que une el enfoque genético -o diacrónico (de proceso)- con el enfoque actual -o sincrónico (de situación)- de los procesos territoriales. Asimismo, la estrategia rescata los aportes de la triangulación metodológica incorporando algunos elementos cuantitativos, pero sobre todo refiere a una estrategia de triangulación intra-metodológica circunscripta a una metodología no estándar o cualitativa. El caso del partido de Quilmes es concebido como un Estudio de Caso Instrumental y como un estudio de caso heurístico

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La tesis realiza un aporte al campo temático de la planificación territorial y las dimensiones territoriales de las políticas públicas, reflexionando en torno al proceso desarrollado en un caso de estudio a nivel municipal, en el partido bonaerense de Quilmes durante el período 2004-2014. El enfoque que se asume en esta investigación destaca la centralidad de las concepciones teóricas y sus derivaciones metodológicas sobre el objeto de interpelación: el territorio. Las concepciones teóricas centrales en relación al enfoque territorial propuesto en la tesis derivan de la teoría social crítica del espacio de Milton Santos quien entiende al espacio como un complejo hibrido entre sistemas de objetos y sistemas de acciones. Se asume en esta investigación que evaluar experiencias de planificación territorial de manera crítica generará conocimientos de utilidad para mejorar las prácticas de intervención en el territorio mediante políticas de planificación, realizando una humilde contribución al entendimiento de un campo de interés multidisciplinar, de sensible interés social, desde una perspectiva geográfica. El problema de investigación y objeto de estudio de esta tesis refiere a las características e implicancias del repertorio teórico-metodológico e instrumental implementado en la planificación territorial municipal del partido de Quilmes, 2004- 2014. Las preguntas que orientan el trabajo son: ¿En qué medida y de qué manera las concepciones teórico - metodológicas sobre territorio, planificación y desarrollo, presentes en actores e instrumentos de planificación territorial municipal, orientan los proceso de transformación del territorio? ¿Cuáles son sus potencialidades y limitaciones? El objetivo general que se persigue es el de contribuir a la producción de conocimiento acerca de la problemática de la planificación territorial del partido de Quilmes, ofreciendo aportes para el análisis crítico de las dimensiones teórico- metodológicas territoriales implementadas y sus implicancias en los procesos de planificación y transformación del territorio. Los objetivos específicos de la investigación son: 1 Describir y analizar las características específicas de la conformación territorial del caso de estudio, dando cuenta de su proceso de organización territorial. 2-Describir y explicar la conformación actual del territorio del caso propuesto mediante el establecimiento de lugares, en términos de patrones de ocupación y apropiación territorial. 3-Relevar las características constitutivas del instrumental y las concepciones de planificación territorial desplegadas durante el período estudiado, dando cuenta de los fundamentos teóricos-metodológicos implementados. 4-Realizar una evaluación y revisión crítica de las experiencias de planificación territorial más significativas. 5-Ponderar las potencialidades y limitaciones del abordaje de lugares como herramientas posibles para la evaluación, el diseño e implementación de instrumentos de planificación territorial a escala de nuevas unidades espaciales submunicipales. En consonancia con los interrogantes planteados y el sistema de objetivos propuestos, la hipótesis general (H1) de la investigación sostiene que las políticas de planificación territorial en Quilmes constituyen un ejemplo y expresión local de las limitaciones estructurales de estos instrumentos para aprehender cabalmente los procesos territoriales y orientarlos hacia la concreción de territorios urbanos más justos y desarrollados. Derivadas de esta proposición, las hipótesis derivadas que completan el sistema son las siguientes: H1.1. Las funciones inherentes del Estado capitalista, la primacía de las dimensiones económica y política, así como las relaciones asimétricas de poder presentes en la arena donde se dirimen las políticas de planificación territorial, constituyen limitantes estructurales que inciden en la eficacia de los instrumentos de planificación territorial municipal. H1.2. Las insuficiencias teóricas y metodológicas presentes en los instrumentos de planificación territorial, relacionadas a la adopción de enfoques tecnocráticos, concepciones fisicalistas del territorio, participación ciudadana limitada, abordajes lineales de la intervención y el desarrollo, contribuyen a explicar los bajos niveles de concreción de los objetivos propuestos en dichos instrumentos. H1.3. El tratamiento superficial de las características de la conformación histórica y actual del territorio que se pretende intervenir se vincula con desajustes e incompatibilidades que repercuten en un bajo nivel de transformación del territorio. La estrategia metodológica diseñada consiste en un tipo de análisis que une el enfoque genético -o diacrónico (de proceso)- con el enfoque actual -o sincrónico (de situación)- de los procesos territoriales. Asimismo, la estrategia rescata los aportes de la triangulación metodológica incorporando algunos elementos cuantitativos, pero sobre todo refiere a una estrategia de triangulación intra-metodológica circunscripta a una metodología no estándar o cualitativa. El caso del partido de Quilmes es concebido como un Estudio de Caso Instrumental y como un estudio de caso heurístico

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El presente artículo se analiza el peso del coste de la energía eléctrica en las cuentas de resultados de las empresas españolas y se realiza una reflexión sobre el mismo en comparación con Francia y el posible impacto del coste sobre la competitividad del país.

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El objetivo principal del presente proyecto Variante de la CV-50. Tramo Variante Norte de Benaguasil - Autovia A-3 es dar satisfaccion a una importante demanda social de transporte terrestre existente en esta zona. Permitiendo, como hemos comentado antes, que la infraestructura se transforme en un arco distribuidor exterior al Area Metropolitana de Valencia, conectando a su vez, algunas zonas de mayor potencial productivo de la Comunidad Valenciana, y aliviando, al mismo tiempo, las congestiones de trafico de los cinturones mas interiores, como es el caso de la A-7, que genera grandes congestiones en su enlace con la Carretera de Valencia o A-3. Con la construccion de esta infraestructura se conseguira expulsar el trafico de los núcleos de poblacion de Cheste y Villamarxant, en los que la actual carretera CV-50 ha quedado, con el paso del tiempo y crecimiento de las poblaciones, recogida dentro de ellas. Con esto se logra mayor tranquilidad y calidad de vida de los vecinos, tanto en aspectos visuales, acusticos y medioambientales. A su vez, se consigue reducir el consumo de combustible que supone el paso de vehiculos ligeros y pesados por los centros de poblacion, asi como la importante perdida de productividad que suponen los tiempos de espera en los nucleos de las poblaciones, la congestion innecesaria y los retrasos, que quedaran suprimidos en la circulacion por la nueva autovia, disenada para una velocidad de proyecto de 120 km/h. En resumen, el presente proyecto dotara de una mejor comunicacion a los municipios de Cheste, Villamarxant, Benaguasil y nucleos urbanos de los alrededores y de una importante descongestion a la Autovia A-3, la cual posee un trafico mas alto a medida que se acerca a Valencia, produciendose las retenciones mas importantes en el nudo de la A-3 con la A-7. La nueva autovia Variante de la CV-50 desviara gran parte de este trafico de la A-3, haciendo funcion de anillo distribuidor como la nombrada A-7. Siempre se tiene en cuenta la maxima de invertir los recursos publicos en aquellas actuaciones que mas beneficien a la sociedad; esto toma especial importancia en epocas como la actual, de escasez de recursos publicos que sufrimos. No debieran emplearse inversiones salvo en aquellas actuaciones debidamente justificadas. En nuestro caso, nos encontramos con una infraestructura de gran envergadura, no solo en un futuro a medio plazo, sino en estos momentos. Es preciso adelantarse a la realizacion de los nuevos desarrollos urbanos previstos en los respectivos PGOU, y dotar de accesibilidad antes de la llegada de la poblacion. En caso de no realizarse la infraestructura y esperar a la ampliacion de los municipios, se crearan nuevas congestiones y se agudizaran algunas ya existentes; y se entrara en una dinamica de perdidas de combustible, perdidas economicas de tiempo, accesibilidad… que podria haberse evitado con una adecuada planificacion. Por tanto, nuestra actuacion se enmarca dentro de una problematica de interes provincial. El principal objetivo es que la infraestructura se transforme en un arco distribuidor exterior al Area Metropolitana de Valencia y que conecte algunas zonas de mayor potencial productivo de la Comunidad Valenciana. Y ello, sobre todo, por el crecimiento excepcional que es previsible que sufran en los proximos anos, como se estudia en el anejo de trafico. Sin embargo, el proyecto tiene repercusiones a nivel autonomico y nacional. A nivel autonomico porque su funcion de anillo distribuidor desviara el trafico de la A-3 que tenga direccion a Castellon sin necesidad de acercarse mas kilometros a la ciudad de Valencia, y a nivel nacional porque afecta a la autovia A-3, que es de interes general y es muy importante garantizar un adecuado aprovechamiento de esta via.

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LAS AGENDAS LOCALES desde la planificacion urbanistica .- ¿Qué es una Agenda 21 y para qué sirve? .- Aportaciones del arquitecto a las Agendas 21. .- Una Agenda no es un Plan. .- El proceso de redacción de una Agenda 21 .- La diagnosis de la Agenda Local 21 .- Los indicadores ambientales desde el urbanismo para las Agendas 21 .- Indicadores de sostenibilidad desde el urbanismo para las Agendas 21 .- El Análisis DAFO desde el urbanismo para las Agendas 21 .- Modelos de escenarios alternativos .- El Plan de Acción Ambiental de las Agendas 21 .- Reflexion final, el futuro de las Agendas 21

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El mercado ibérico de futuros de energía eléctrica gestionado por OMIP (“Operador do Mercado Ibérico de Energia, Pólo Português”, con sede en Lisboa), también conocido como el mercado ibérico de derivados de energía, comenzó a funcionar el 3 de julio de 2006. Se analiza la eficiencia de este mercado organizado, por lo que se estudia la precisión con la que sus precios de futuros predicen el precio de contado. En dicho mercado coexisten dos modos de negociación: el mercado continuo (modo por defecto) y la contratación mediante subasta. En la negociación en continuo, las órdenes anónimas de compra y de venta interactúan de manera inmediata e individual con órdenes contrarias, dando lugar a operaciones con un número indeterminado de precios para cada contrato. En la negociación a través de subasta, un precio único de equilibrio maximiza el volumen negociado, liquidándose todas las operaciones a ese precio. Adicionalmente, los miembros negociadores de OMIP pueden liquidar operaciones “Over-The-Counter” (OTC) a través de la cámara de compensación de OMIP (OMIClear). Las cinco mayores empresas españolas de distribución de energía eléctrica tenían la obligación de comprar electricidad hasta julio de 2009 en subastas en OMIP, para cubrir parte de sus suministros regulados. De igual manera, el suministrador de último recurso portugués mantuvo tal obligación hasta julio de 2010. Los precios de equilibrio de esas subastas no han resultado óptimos a efectos retributivos de tales suministros regulados dado que dichos precios tienden a situarse ligeramente sesgados al alza. La prima de riesgo ex-post, definida como la diferencia entre los precios a plazo y de contado en el periodo de entrega, se emplea para medir su eficiencia de precio. El mercado de contado, gestionado por OMIE (“Operador de Mercado Ibérico de la Energía”, conocido tradicionalmente como “OMEL”), tiene su sede en Madrid. Durante los dos primeros años del mercado de futuros, la prima de riesgo media tiende a resultar positiva, al igual que en otros mercados europeos de energía eléctrica y gas natural. En ese periodo, la prima de riesgo ex-post tiende a ser negativa en los mercados de petróleo y carbón. Los mercados de energía tienden a mostrar niveles limitados de eficiencia de mercado. La eficiencia de precio del mercado de futuros aumenta con el desarrollo de otros mecanismos coexistentes dentro del mercado ibérico de electricidad (conocido como “MIBEL”) –es decir, el mercado dominante OTC, las subastas de centrales virtuales de generación conocidas en España como Emisiones Primarias de Energía, y las subastas para cubrir parte de los suministros de último recurso conocidas en España como subastas CESUR– y con una mayor integración de los mercados regionales europeos de energía eléctrica. Se construye un modelo de regresión para analizar la evolución de los volúmenes negociados en el mercado continuo durante sus cuatro primeros años como una función de doce indicadores potenciales de liquidez. Los únicos indicadores significativos son los volúmenes negociados en las subastas obligatorias gestionadas por OMIP, los volúmenes negociados en el mercado OTC y los volúmenes OTC compensados por OMIClear. El número de creadores de mercado, la incorporación de agentes financieros y compañías de generación pertenecientes a grupos integrados con suministradores de último recurso, y los volúmenes OTC compensados por OMIClear muestran una fuerte correlación con los volúmenes negociados en el mercado continuo. La liquidez de OMIP está aún lejos de los niveles alcanzados por los mercados europeos más maduros (localizados en los países nórdicos (Nasdaq OMX Commodities) y Alemania (EEX)). El operador de mercado y su cámara de compensación podrían desarrollar acciones eficientes de marketing para atraer nuevos agentes activos en el mercado de contado (p.ej. industrias consumidoras intensivas de energía, suministradores, pequeños productores, compañías energéticas internacionales y empresas de energías renovables) y agentes financieros, captar volúmenes del opaco OTC, y mejorar el funcionamiento de los productos existentes aún no líquidos. Resultaría de gran utilidad para tales acciones un diálogo activo con todos los agentes (participantes en el mercado, operador de mercado de contado, y autoridades supervisoras). Durante sus primeros cinco años y medio, el mercado continuo presenta un crecimento de liquidez estable. Se mide el desempeño de sus funciones de cobertura mediante la ratio de posición neta obtenida al dividir la posición abierta final de un contrato de derivados mensual entre su volumen acumulado en la cámara de compensación. Los futuros carga base muestran la ratio más baja debido a su buena liquidez. Los futuros carga punta muestran una mayor ratio al producirse su menor liquidez a través de contadas subastas fijadas por regulación portuguesa. Las permutas carga base liquidadas en la cámara de compensación ubicada en Madrid –MEFF Power, activa desde el 21 de marzo de 2011– muestran inicialmente valores altos debido a bajos volúmenes registrados, dado que esta cámara se emplea principalmente para vencimientos pequeños (diario y semanal). Dicha ratio puede ser una poderosa herramienta de supervisión para los reguladores energéticos cuando accedan a todas las transacciones de derivados en virtud del Reglamento Europeo sobre Integridad y Transparencia de los Mercados de Energía (“REMIT”), en vigor desde el 28 de diciembre de 2011. La prima de riesgo ex-post tiende a ser positiva en todos los mecanismos (futuros en OMIP, mercado OTC y subastas CESUR) y disminuye debido a la curvas de aprendizaje y al efecto, desde el año 2011, del precio fijo para la retribución de la generación con carbón autóctono. Se realiza una comparativa con los costes a plazo de generación con gas natural (diferencial “clean spark spread”) obtenido como la diferencia entre el precio del futuro eléctrico y el coste a plazo de generación con ciclo combinado internalizando los costes de emisión de CO2. Los futuros eléctricos tienen una elevada correlación con los precios de gas europeos. Los diferenciales de contratos con vencimiento inmediato tienden a ser positivos. Los mayores diferenciales se dan para los contratos mensuales, seguidos de los trimestrales y anuales. Los generadores eléctricos con gas pueden maximizar beneficios con contratos de menor vencimiento. Los informes de monitorización por el operador de mercado que proporcionan transparencia post-operacional, el acceso a datos OTC por el regulador energético, y la valoración del riesgo regulatorio pueden contribuir a ganancias de eficiencia. Estas recomendaciones son también válidas para un potencial mercado ibérico de futuros de gas, una vez que el hub ibérico de gas –actualmente en fase de diseño, con reuniones mensuales de los agentes desde enero de 2013 en el grupo de trabajo liderado por el regulador energético español– esté operativo. El hub ibérico de gas proporcionará transparencia al atraer más agentes y mejorar la competencia, incrementando su eficiencia, dado que en el mercado OTC actual no se revela precio alguno de gas. ABSTRACT The Iberian Power Futures Market, managed by OMIP (“Operador do Mercado Ibérico de Energia, Pólo Português”, located in Lisbon), also known as the Iberian Energy Derivatives Market, started operations on 3 July 2006. The market efficiency, regarding how well the future price predicts the spot price, is analysed for this energy derivatives exchange. There are two trading modes coexisting within OMIP: the continuous market (default mode) and the call auction. In the continuous trading, anonymous buy and sell orders interact immediately and individually with opposite side orders, generating trades with an undetermined number of prices for each contract. In the call auction trading, a single price auction maximizes the traded volume, being all trades settled at the same price (equilibrium price). Additionally, OMIP trading members may settle Over-the-Counter (OTC) trades through OMIP clearing house (OMIClear). The five largest Spanish distribution companies have been obliged to purchase in auctions managed by OMIP until July 2009, in order to partly cover their portfolios of end users’ regulated supplies. Likewise, the Portuguese last resort supplier kept that obligation until July 2010. The auction equilibrium prices are not optimal for remuneration purposes of regulated supplies as such prices seem to be slightly upward biased. The ex-post forward risk premium, defined as the difference between the forward and spot prices in the delivery period, is used to measure its price efficiency. The spot market, managed by OMIE (Market Operator of the Iberian Energy Market, Spanish Pool, known traditionally as “OMEL”), is located in Madrid. During the first two years of the futures market, the average forward risk premium tends to be positive, as it occurs with other European power and natural gas markets. In that period, the ex-post forward risk premium tends to be negative in oil and coal markets. Energy markets tend to show limited levels of market efficiency. The price efficiency of the Iberian Power Futures Market improves with the market development of all the coexistent forward contracting mechanisms within the Iberian Electricity Market (known as “MIBEL”) – namely, the dominant OTC market, the Virtual Power Plant Auctions known in Spain as Energy Primary Emissions, and the auctions catering for part of the last resort supplies known in Spain as CESUR auctions – and with further integration of European Regional Electricity Markets. A regression model tracking the evolution of the traded volumes in the continuous market during its first four years is built as a function of twelve potential liquidity drivers. The only significant drivers are the traded volumes in OMIP compulsory auctions, the traded volumes in the OTC market, and the OTC cleared volumes by OMIClear. The amount of market makers, the enrolment of financial members and generation companies belonging to the integrated group of last resort suppliers, and the OTC cleared volume by OMIClear show strong correlation with the traded volumes in the continuous market. OMIP liquidity is still far from the levels reached by the most mature European markets (located in the Nordic countries (Nasdaq OMX Commodities) and Germany (EEX)). The market operator and its clearing house could develop efficient marketing actions to attract new entrants active in the spot market (e.g. energy intensive industries, suppliers, small producers, international energy companies and renewable generation companies) and financial agents as well as volumes from the opaque OTC market, and to improve the performance of existing illiquid products. An active dialogue with all the stakeholders (market participants, spot market operator, and supervisory authorities) will help to implement such actions. During its firs five and a half years, the continuous market shows steady liquidity growth. The hedging performance is measured through a net position ratio obtained from the final open interest of a month derivatives contract divided by its accumulated cleared volume. The base load futures in the Iberian energy derivatives exchange show the lowest ratios due to good liquidity. The peak futures show bigger ratios as their reduced liquidity is produced by auctions fixed by Portuguese regulation. The base load swaps settled in the clearing house located in Spain – MEFF Power, operating since 21 March 2011, with a new denomination (BME Clearing) since 9 September 2013 – show initially large values due to low registered volumes, as this clearing house is mainly used for short maturity (daily and weekly swaps). The net position ratio can be a powerful oversight tool for energy regulators when accessing to all the derivatives transactions as envisaged by European regulation on Energy Market Integrity and Transparency (“REMIT”), in force since 28 December 2011. The ex-post forward risk premium tends to be positive in all existing mechanisms (OMIP futures, OTC market and CESUR auctions) and diminishes due to the learning curve and the effect – since year 2011 – of the fixed price retributing the indigenous coal fired generation. Comparison with the forward generation costs from natural gas (“clean spark spread”) – obtained as the difference between the power futures price and the forward generation cost with a gas fired combined cycle plant taking into account the CO2 emission rates – is also performed. The power futures are strongly correlated with European gas prices. The clean spark spreads built with prompt contracts tend to be positive. The biggest clean spark spreads are for the month contract, followed by the quarter contract and then by the year contract. Therefore, gas fired generation companies can maximize profits trading with contracts of shorter maturity. Market monitoring reports by the market operator providing post-trade transparency, OTC data access by the energy regulator, and assessment of the regulatory risk can contribute to efficiency gains. The same recommendations are also valid for a potential Iberian gas futures market, once an Iberian gas hub – currently in a design phase, with monthly meetings amongst the stakeholders in a Working Group led by the Spanish energy regulatory authority since January 2013 – is operating. The Iberian gas hub would bring transparency attracting more shippers and improving competition and thus its efficiency, as no gas price is currently disclosed in the existing OTC market.

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Nella tesi sono descritte, a valle di una breve disamina normativa, le modalità di contabilizzazione del calore, con particolare riferimento alle tipologie di strumenti ed agli errori di misura ad essi correlati. Viene inoltre analizzata nel dettaglio la normativa tecnica UNI 10200, relativa ai criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria negli impianti termici centralizzati. Con la presentazione di un caso di studio viene affrontata l'applicazione della stessa.

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Sono stati introdotti i principali fluidi isolanti utilizzati in elettrotecnica, differenziandoli per strutture molecolari e proprietà dielettriche e spettroscopiche caratteristiche. Sono stati analizzati i diversi meccanismi di polarizzazione elettrica, polarizzabilità delle molecole e modelli di campo in un dipolo molecolare proposti da alcuni ricercatori ed analizzate le perdite dielettriche che compaiono negli oli isolanti elettrici principali, suddividendole per perdite dipolari, da cui il confronto fra diversi modelli teorici, e perdite dovute alla conduzione ionica di portatori di carica mobili.

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La tesi affronta il tema della conversione dell’energia marina in energia elettrica. Tale argomento viene inquadrato nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui si riportano le stime dei costi relativi, e confronti con la produzione da fonti fossili. La tesi affronta il tema della conversione dell’energia marina discutendone: la definizione, l’analisi economica, i progetti principali in cui sono coinvolte le maggiori imprese del settore, cenni alle stime del potenziale energetico dell’energia marina lungo le coste italiane e agli impianti in corso di realizzazione nel suolo nazionale. Vengono descritte inoltre le caratteristiche principali di un impianto per la conversione di energia marina in energia elettrica, ed in particolare: il funzionamento delle turbine marine e la loro classificazione, il principio di funzionamento di un convertitore di energia ondosa ed in particolare del tipo a galleggiamento. La tesi discute le prospettive di sviluppo della tecnologia in oggetto e le possibili applicazioni future. Infine, è presente un’analisi dei principali benefici e svantaggi dell’energia marina come fonte per la produzione di energia elettrica.