852 resultados para Federazione di identità, identity management, metadati


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Un figlio con un Disturbo dello Spettro Autistico, caratterizzato da gravi difficoltà nelle relazioni, nei comportamenti e nella comunicazione, costringe tutto il sistema familiare a gestire un notevole stress dovuto alla gestione quotidiana di una patologia così complessa. Per questi motivi, i genitori necessitano di un sostegno il più possibile personalizzato rispetto alle caratteristiche del loro contesto familiare. Per fare questo sarebbe importante individuare quali siano i parametri correlati ai livelli di stress nei familiari di pazienti con autismo e che potrebbero avere un’influenza sul benessere familiare. Lo scopo di questo studio è quello di valutare quali caratteristiche di personalità, stili di coping e capacità di gestire le emozioni possano essere in relazione con la reattività individuale alle situazioni di stress, valutata attraverso alcuni correlati biologici, quali il livello di cortisolo (l’ormone dello stress) e la variabilità della frequenza cardiaca. L’ottica di ricerca applicata fa sì che gli obiettivi ultimi di questo lavoro siano anche quelli di diminuire l’accesso ai servizi per questi soggetti, considerando il fatto che progetti individualizzati di sostegno genitoriale costituiscono un fattore protettivo rispetto a conseguenze fisiche e psicologiche di disagio se implementati tenendo conto della variabilità individuale rispetto alle caratteristiche sopra citate.

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The valid name for the largest European species of Cetoniinae is Protaetia speciosissima (Scopoli, 1786), with Protaetia aeruginosa (Medvedev, 1964) as a junior synonym. The specimen illustrated by Scopoli in the original description is designated as the lectotype of Scarabaeus speciosissimus Scopoli, 1786. Since the lectotype is lost, a neotype from Piedmont, Italy, is designated and deposited in the Museo Civico di Storia Naturale Carmagnola, Italy. The name Scarabaeus aeruginosus Drury, 1773 is unavailable since Drury did not describe a new species but misidentified Scarabaeus aeruginosus Linné, 1767. A specimen figured by Gronovius in 1764 and cited by Linné is designated as the lectotype of Scarabaeus aeruginosus Linné, 1767. This species remains dubious, but it can be assigned to the ruteline subtribe Anticheirina.

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Ce mémoire vise à analyser le processus de construction de l'identité collective du mouvement queer à Montréal dans un contexte francophone. Bien que plusieurs travaux portent en partie sur les groupes militants queers québécois, aucune recherche ne s'est employée à comprendre comment les militant.es queers à Montréal se constituent comme un collectif qui développe une identité. Pour analyser le processus de construction de l'identité collective du mouvement queer montréalais, je m'appuie sur la théorie de Melucci (1985; 1996), qui définit l'identité collective d'un mouvement selon plusieurs axes : les champs d'action, les moyens employés et les fins visées, ainsi que le mode d'organisation. Afin de répondre à cette question de recherche, j'ai effectué une recherche documentaire ainsi que sept entrevues avec des militant.es queers montréalais.es francophones. L'analyse des données a été faite grâce à divers travaux qui portent sur les champs d'action, les valeurs, les fins et moyens, le mode d'organisation de mouvements contemporains anti-autoritaires et anti-oppressifs, ainsi qu'en fonction de trois dimensions élaborées par Melucci (1985) : le conflit, la solidarité et les limites du système. Je conclus que l'identité collective comme processus s'articule autour de plusieurs enjeux : premièrement, la diversité des champs d'action, les valeurs anti-oppressives, les relations d'affinités, le mode de vie alternatif et le mode d'organisation anti-oppressif des militant.es queers permettent au mouvement de créer une solidarité interne, d'affirmer une position anti-autoritaire qui brise les limites du système dominant et de se différencier du mouvement LGBT mainstream. Par ailleurs, les actions militantes concrètes qui réalisent le changement dans l'ici et maintenant participent à créer une solidarité et une reconnaissance entre militant.es, ainsi qu'à mettre en lumière un conflit avec le système dominant oppressif. Enfin, les perspectives francophones sur le mouvement queer ne semblent pas donner au bilinguisme du mouvement un rôle fondamental dans la construction de son identité collective. Cependant, l'intérêt marqué des militant.es francophones comparativement aux militant.es anglophones pour la politique institutionnelle fait émerger de nouvelles interrogations sur l'impact que pourrait avoir le mélange des cultures francophone et anglophone à Montréal sur la culture politique et l'identité du mouvement.

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In June 2003, during a meeting held in Saloniki, the leaders of European Union member states turned to the presidents and heads of the governments of five Western Balkans nations – Croatia, Bosnia and Herzegovina, Serbia and Montenegro, Macedonia, and Albania – assuring them that Brussels sees a future for the entire region in Europe and that, without their membership in the EU, the integration of the continent would not be complete. Of these five – actually six, as Kosovo’s protectorate was represented by a separate delegation: the Prime Minister, President, the Head of the international administration, and a representative of the Serbian party – only Croatia can count on quick integration. The membership of the remaining countries is being spoken of (unofficially) in the perspective of ten to fifteen years. However, no EU diplomat is able to answer the question of how the integration of Bosnia and Herzegovina, and Kosovo, with the EU, will look in practice – these two organisms exist solely owing to the will and efforts of the international community.

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Questo elaborato mira ad analizzare i rapporti tra la Francia, in quanto colonizzatore in Africa, e il Ciad e l'influenza da essa esercitata sul piano religioso,linguistico e culturale. In primis viene presentata la situazione linguistico-culturale del Ciad, diviso internamente tra Nord e Sud. Poi vengono confrontati il sistema scolastico francese e quello arabo sia dal punto di vista dell'organizzazione che di partecipazione e importanza, e analizzate le conflittualità tra questi due sistemi. Infine, dopo essersi concentrati sui problemi dell'istruzione in Ciad, si dibatte sulla possibilità di risolvere le situazioni di conflitto che lo stato presenta.

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Il presente lavoro vuole sensibilizzare al problema socio-linguistico dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda: si mostra un panorama della situazione, partendo dall’insegnamento in sé, presentando le tecniche ed i metodi non finalizzati al mero insegnamento, ma anche all’accoglienza della famiglia e alla crescita serena del bambino appena arrivato; si passa, poi, alla descrizione del contesto in cui opera la didattica interculturale, un contesto che presenta varie problematicità, dal sofferto arrivo in una terra straniera, alla necessità di adattamento nel gruppo dei pari e nel sistema scolastico, sia dal punto sociale che dal punto di vista linguistico. Il soggetto di questa tesina sono i bambini, perché un mondo che funzioni bene deve saper ruotare attorno a loro. I protagonisti del "caso particolare" di cui si parla nel titolo sono due bambini cinesi arrivati in Italia da poco e dei quali viene raccontata la loro prima esperienza di studio dell'italiano nel loro nuovo Paese.

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Lo scopo del presente elaborato è la proposta di traduzione in italiano di un romanzo contemporaneo dello scrittore argentino Félix Bruzzone, Los topos, che racconta la storia di un giovane, orfano di entrambi i genitori desaparecidos, e della sua ricerca del presunto fratello nato in cattività. Nello specifico, il viaggio del narratore-protagonista costituisce il tentativo, destinato al fallimento, di recuperare la sua identità perduta e costruire vincoli familiari e affettivi in una società violenta, dove la sparizione forzata, sotto altre forme, è ancora una pratica abituale. Con i suoi tratti comici e grotteschi, l’opera rivendica in modo creativo una certa indipendenza dal tradizionale discorso vittimizzante sulla memoria, sia nello sviluppo della storia che nelle strategie stilistiche e narrative. I primi tre capitoli di questa tesi inquadrano Los topos in un contesto culturale e letterario e presentano un’analisi delle ragioni dell’originalità dell’opera nell’ambito della produzione letteraria su questo tema: in particolare, nel Capitolo I vengono illustrati i fatti storici relativi all’ultima dittatura militare argentina (1976 - 1983) e le ripercussioni sociali del regime negli anni successivi; il secondo capitolo contiene un breve ritratto di Félix Bruzzone e un’intervista realizzata all’autore nel contesto di un rapporto di collaborazione e di un periodo di ricerca svolto in Argentina, che si sono rivelati fondamentali per l’interpretazione e la traduzione del testo originale; il Capitolo III è dedicato all’analisi del romanzo dal punto di vista tematico, narrativo, linguistico e stilistico. Gli ultimi due Capitoli sono relativi all’attività di traduzione dell’opera: il quarto contiene la versione italiana, proposta integralmente, mentre nel quinto vengono esaminate le strategie adottate per la risoluzione dei principali problemi traduttivi, con l’obiettivo di base di riprodurre l’apparato ritmico dell’oralità che caratterizza il testo originale.

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Il presente elaborato propone un approccio alla traduzione per l’infanzia e, più concretamente, è la proposta di traduzione del libro "Una princesa en motocicleta" di Raquel Garrido Martos. L’elaborato si presenta, inoltre, come proposta editoriale per una casa editrice italiana che si dedichi alla rottura degli stereotipi e alla prevenzione della discriminazione per un’educazione paritaria. Dunque, questo lavoro si propone anche come contributo all’abbattimento di modelli sessisti prestabiliti, al fine di garantire al giovane pubblico la libertà di creare una propria identità. La struttura del presente elaborato è divisa principalmente in quattro capitoli. Il primo presenta l’autrice, la casa editrice spagnola e la possibile casa editrice italiana per l’eventuale pubblicazione del libro e la tematica principale del racconto. Il secondo capitolo è la proposta di traduzione, mentre il terzo presenta un’analisi alla traduzione, cioè la spiegazione delle difficoltà riscontrate dal punto di vista fonetico, lessicale e morfosintattico e le rispettive soluzioni traduttive. Il quarto capitolo descrive in breve l’esperimento di lettura effettuato sul campo, dal quale sono derivate alcune scelte di traduzione. Infine, nella conclusione, si traggono delle brevi considerazioni relative al processo di traduzione.

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La presente tesi è volta a prospettare una proposta di traduzione dell’articolo di giornale «Poliglotti come camaleonti: Se parlano un’altra lingua cambiano personalità» pubblicato nel 2013 dal quotidiano nazionale La Repubblica, a seguito della diffusione di studi che dimostrano la fondatezza scientifica della compresenza di più identità socio-linguistico-culturali nei poliglotti, ritenute essere all’origine dell’insorgenza di tratti caratteriali anche contrastanti tra loro. Accanto alla traduzione, l’elaborato intende soffermarsi su aspetti cognitivi introdotti nell’articolo, con un approfondimento e una riflessione personale sugli studi sul cambiamento di personalità nei soggetti plurilingue. Nel dettaglio, la tesi si articola di 4 capitoli. In quello introduttivo (capitolo 1), mi propongo di instradare il lettore verso il campo della traduzione in ambito giornalistico, un settore poco analizzato ma degno di particolare attenzione per la sua unicità. Il capitolo 2 è interamente dedicato alla proposta di traduzione dell’articolo di La Repubblica di cui sopra, inserito in appendice. Segue un’analisi con commento alla traduzione (capitolo 3) all’interno della quale illustro la concatenazione di procedimenti tramite cui sono giunta alla realizzazione della traduzione, con conseguenti motivazioni concepite per giustificare determinate scelte traduttive. Il commento costituisce l'aggancio tra traduzione e riflessione sul contenuto tradotto. La tesi si conclude con il capitolo 4, dove appunto la questione di riferimento è “È possibile cambiare personalità nel passaggio da una lingua all’altra?”. A sostegno della mia riflessione ho consultato diverse fonti accademiche tra riviste, singoli articoli universitari e libri di testo.

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In questa tesi è stato analizzato e tradotto nel linguaggio di alto livello AMPL un modello di ILP relativo alla pianificazione tattica del blocco operatorio. L'obiettivo è quello di permettere l'interfacciamento con numerosi solver -commerciali e non- al fine di analizzarne le prestazioni. In seguito a un'introduzione in merito al problema dell'Operating Room Management e a una descrizione del contesto sanitario regionale dell'Emilia-Romagna, si è proceduto alla descrizione formale del modello. Infine sono state eseguite numerose risoluzioni con i solver cplex e gurobi al variare di alcuni parametri in ingresso, tra cui il numero di sale operatorie, di infermieri e operatori sanitari, e di pazienti in lista d'attesa.

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Il processo di Data Entry manuale non solo è oneroso dal punto di vista temporale ed economico, lo è ancor di più poiché rappresenta una fonte di errore: per questi motivi, l’acquisizione automatizzata delle informazioni lungo la catena produttiva è un obiettivo fortemente desiderato dal Gruppo per migliorare i propri business. Le tecnologie analizzate, ormai diffuse e standardizzate in ampia scala come barcode, etichette logistiche, terminali in radiofrequenza, possono apportare grandi benefici ai processi aziendali, ancor più integrandole su misura agli ERP aziendali, permettendo una registrazione rapida e corretta delle informazioni e la diffusione immediata delle stesse all’intera organizzazione. L’analisi dei processi e dei flussi hanno evidenziato le criticità e permesso di capire dove e quando intervenire con una progettazione che risultasse quanto più la best suite possibile. Il lancio dei fabbisogni, l’entrata, la mappatura e la movimentazione merci in Magazzino, lo stato di produzione, lo scarico componenti ed il carico di produzione in Confezionamento e Semilavorazione, l’istituzione di un magazzino di interscambio Dogana, un flusso di tracciabilità preciso e rapido, sono tutti eventi che modificheranno i processi aziendali, snellendoli e svincolando risorse che potranno essere reinvestite in operatività a valore aggiunto superiore. I risultati potenzialmente ottenibili, comprovati anche dalle esperienze esterne di fornitori e consulenza, hanno generato le condizioni necessarie ad un rapido studio e start dei lavori: il Gruppo è entusiasta ed impaziente di portare a termine quanto prima il progetto e di andare a regime con la nuova modalità operativa, snellita ed ottimizzata.

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Questa tesi concerne quella che è una generalizzata tendenza verso la trasformazione digitale dei processi di business. Questa evoluzione, che implica l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche tra cui il Cloud Computing, le Big Data Analytics e gli strumenti Mobile, non è priva di insidie che vanno di volta in volta individuate ed affrontate opportunamente. In particolare si farà riferimento ad un caso aziendale, quello della nota azienda bolognese FAAC spa, ed alla funzione acquisti. Nell'ambito degli approvvigionamenti l'azienda sente la necessità di ristrutturare e digitalizzare il processo di richiesta di offerta (RdO) ai propri fornitori, al fine di consentire alla funzione di acquisti di concentrarsi sull'implementazione della strategia aziendale più che sull'operatività quotidiana. Si procede quindi in questo elaborato all'implementazione di un progetto di implementazione di una piattaforma specifica di e-procurement per la gestione delle RdO. Preliminarmente vengono analizzati alcuni esempi di project management presenti in letteratura e quindi viene definito un modello per la gestione del progetto specifico. Lo svolgimento comprende quindi: una fase di definizione degli obiettivi di continuità dell'azienda, un'analisi As-Is dei processi, la definizione degli obiettivi specifici di progetto e dei KPI di valutazione delle performance, la progettazione della piattaforma software ed infine alcune valutazioni relative ai rischi ed alle alternative dell'implementazione.

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La tesi tratta dell'analisi e della riprogettazione dei processi in un'azienda di global service. Vengono pertanto illustrati le principali metodologie e teorie riguardanti il process management e gli strumenti di supporto più utilizzati per la modellazione dei processi. Viene inoltre presentato il caso riguardante l'azienda ACR SpA, in cui si è eseguita la riprogettazione dei processi critici al fine di migliorare sensibilmente i principali parametri di performance del sistema. Tale riprogettazione è stata finalizzata all'introduzione di un sistema di document management all'interno delle principali funzioni aziendali, grazie a cui si è potuto razionalizzare e automatizzare i processi ritenuti critici ottenendo una sensibile riduzione dei relativi lead time e costi di processo, quantificata attraverso KPI definiti ad hoc. In conclusione la tesi ha permesso di illustrare con un caso pratico l'applicazione degli strumenti di business process reengineering, evidenziandone i pregi e ribadendo l'importanza della continua ricerca di efficienza all'interno dei processi di business aziendali.

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Recent research indicates that social identity theory offers an important lens to improve our understanding of founders as enterprising individuals, the venture creation process, and its outcomes. Yet, further advances are hindered by the lack of a valid scale that could be used to measure founders' social identities - a problem that is particularly severe because social identity is a multidimensional construct that needs to be assessed properly so that organizational phenomena can be understood. Drawing on social identity theory and the systematic classification of founders' social identities (Darwinians, Communitarians, Missionaries) provided in Fauchart and Gruber (2011), this study develops and empirically validates a 12-item scale that allows scholars to capture the multidimensional nature of social identities of entrepreneurs. Our validation tests are unusually comprehensive and solid, as we not only validate the developed scale in the Alpine region (where it was originally conceived), but also in 12 additional countries and the Anglo-American region. Scholars can use the scale to identify founders' social identities and to relate these identities to micro-level processes and outcomes in new firm creation. Scholars may also link founders' social identities to other levels of analysis such as industries (e.g., industry evolution) or whole economies (e.g., economic growth).

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Ce mémoire vise à analyser le processus de construction de l'identité collective du mouvement queer à Montréal dans un contexte francophone. Bien que plusieurs travaux portent en partie sur les groupes militants queers québécois, aucune recherche ne s'est employée à comprendre comment les militant.es queers à Montréal se constituent comme un collectif qui développe une identité. Pour analyser le processus de construction de l'identité collective du mouvement queer montréalais, je m'appuie sur la théorie de Melucci (1985; 1996), qui définit l'identité collective d'un mouvement selon plusieurs axes : les champs d'action, les moyens employés et les fins visées, ainsi que le mode d'organisation. Afin de répondre à cette question de recherche, j'ai effectué une recherche documentaire ainsi que sept entrevues avec des militant.es queers montréalais.es francophones. L'analyse des données a été faite grâce à divers travaux qui portent sur les champs d'action, les valeurs, les fins et moyens, le mode d'organisation de mouvements contemporains anti-autoritaires et anti-oppressifs, ainsi qu'en fonction de trois dimensions élaborées par Melucci (1985) : le conflit, la solidarité et les limites du système. Je conclus que l'identité collective comme processus s'articule autour de plusieurs enjeux : premièrement, la diversité des champs d'action, les valeurs anti-oppressives, les relations d'affinités, le mode de vie alternatif et le mode d'organisation anti-oppressif des militant.es queers permettent au mouvement de créer une solidarité interne, d'affirmer une position anti-autoritaire qui brise les limites du système dominant et de se différencier du mouvement LGBT mainstream. Par ailleurs, les actions militantes concrètes qui réalisent le changement dans l'ici et maintenant participent à créer une solidarité et une reconnaissance entre militant.es, ainsi qu'à mettre en lumière un conflit avec le système dominant oppressif. Enfin, les perspectives francophones sur le mouvement queer ne semblent pas donner au bilinguisme du mouvement un rôle fondamental dans la construction de son identité collective. Cependant, l'intérêt marqué des militant.es francophones comparativement aux militant.es anglophones pour la politique institutionnelle fait émerger de nouvelles interrogations sur l'impact que pourrait avoir le mélange des cultures francophone et anglophone à Montréal sur la culture politique et l'identité du mouvement.