930 resultados para Qualification
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Al principio iura novit curia si assegnano tradizionalmente due significati: il giudice conosce le norme, quindi le parti non hanno onori al riguardo, e il giudice non è vincolato dalle indicazioni delle parti, quanto alle norme di diritto da applicare. La tesi delimita inizialmente la nozione di questione di diritto, quindi affronta partitamente due problemi che si pongono con riferimento alle questioni di diritto e che sono soliti essere risolti con il richiamo al principio iura novit curia: la conoscenza delle norme da una parte e la qualificazione giuridica della domanda e quindi della situazione soggettiva dall’altra. Quanto alla conoscenza delle norme, motivata la scelta per l’obbligatorietà della conoscenza ufficiosa di tutte le fonti di diritto, la tesi verifica la regola in relazione alle diverse fonti descrivendone la disciplina. Quanto alla qualificazione giuridica della domanda, la tesi, verificata la vigenza del principio iura novit curia, descrive sul piano processuale le relazioni del potere-dovere di qualificazione giuridica a) individuandone i limiti oggettivi, ricompresi nei limiti della domanda, e risultanti dal confronto con la regola della corrispondenza del chiesto con il pronunciato, del concorso di diritti, della natura autodeterminata dei diritti, b) tracciandone le modalità legittime di esercizio in conformità al principio del contradditorio; c) verificandone i limiti esterni, ravvisati in quegli istituti che impediscono al giudice di formulare un giudizio sulla questione di diritto: le sentenze non definitive su questioni di diritto, il principio di diritto, il giudicato interno e i limiti alla cognizione del giudice dell’impugnazione tra i gradi di giudizio.
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L’elaborato ha ad oggetto l’analisi delle possibili forme di collaborazione tra vettori nei diversi settori del trasporto, con particolare attenzione all’ambito aeronautico e marittimo. Negli ultimi decenni l’incremento del livello di concorrenza tra i competitors su scala planetaria, a seguito della progressiva liberalizzazione e globalizzazione dei trasporti, ha indotto i vettori ad adottare nuove strategie commerciali dirette alla condivisione del rischio, alla riduzione dei costi di esercizio, all’espansione delle proprie reti e alla flessibilizzazione dei processi interni di adeguamento alle continue espansioni e contrazioni del mercato. Hanno, così, fatto la loro comparsa modelli contrattuali nuovi che differiscono per struttura, livello di integrazione delle parti coinvolte e grado di complessità dell’accordo. Nell’elaborato, pertanto, sono state attentamente esaminate le molteplici figure giuridiche generate dalla prassi commerciale, come gli accordi di codesharing, interlining, wet lease, dry lease, franchising, le grandi alleanze strategiche presenti sia in ambito aeronautico, sia in quello marittimo, le Conferences e i Consorzi. La ricerca, in particolare, è focalizzata, alla luce della prassi contrattuale e della normativa nazionale, comunitaria ed internazionale vigente, sui problemi di qualificazione giuridica di tali accordi e, conseguentemente, sulla disciplina di volta in volta ad essi applicabile, sul loro oggetto, regolamento contrattuale e contenuto. Si è proceduto poi ad uno studio comparativo-contrastivo delle differenze tra le varie forme di partnership e all’approfondimento delle questioni concernenti la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, siano essi passeggeri o mittenti. Sono affrontati, infatti, con accurata indagine i profili di responsabilità dei vettori coinvolti, sulla base del quadro normativo di riferimento. Nel corso della ricerca si è data anche particolare attenzione all’analisi della compatibilità degli accordi tra vettori con la disciplina comunitaria della concorrenza, registrando una tendenza della Comunità a piegare l’interpretazione delle norme in materia alle superiori esigenze dell’economia, in considerazione delle peculiarità del mercato del trasporto.
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The present study concerns the acoustical characterisation of Italian historical theatres. It moved from the ISO 3382 which provides the guidelines for the measurement of a well established set of room acoustic parameters inside performance spaces. Nevertheless, the peculiarity of Italian historical theatres needs a more specific approach. The Charter of Ferrara goes in this direction, aiming at qualifying the sound field in this kind of halls and the present work pursues the way forward. Trying to understand how the acoustical qualification should be done, the Bonci Theatre in Cesena has been taken as a case study. In September 2012 acoustical measurements were carried out in the theatre, recording monaural e binaural impulse responses at each seat in the hall. The values of the time criteria, energy criteria and psycho-acoustical and spatial criteria have been extracted according to ISO 3382. Statistics were performed and a 3D model of the theatre was realised and tuned. Statistical investigations were carried out on the whole set of measurement positions and on carefully chosen reduced subsets; it turned out that these subsets are representative only of the “average” acoustics of the hall. Normality tests were carried out to verify whether EDT, T30 and C80 could be described with some degree of reliability with a theoretical distribution. Different results, according to the varying assumptions underlying each test, were found. Finally, an attempt was made to correlate the numerical results emerged from the statistical analysis to the perceptual sphere. Looking for “acoustical equivalent areas”, relative difference limens were considered as threshold values. No rule of thumb emerged. Finally, the significance of the usual representation through mean values and standard deviation, which may be meaningful for normal distributed data, was investigated.
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I test di qualifica a vibrazioni vengono usati in fase di progettazione di un componente per verificarne la resistenza meccanica alle sollecitazioni dinamiche (di natura vibratoria) applicate durante la sua vita utile. La durata delle vibrazioni applicate al componente durante la sua vita utile (migliaia di ore) deve essere ridotta al fine di realizzare test fattibili in laboratorio, condotti in genere utilizzando uno shaker elettrodinamico. L’idea è quella di aumentare l’intensità delle vibrazioni riducendone la durata. Esistono diverse procedure di Test Tailoring che tramite un metodo di sintesi definiscono un profilo vibratorio da applicare in laboratorio a partire dalle reali vibrazioni applicate al componente: una delle metodologie più comuni si basa sull’equivalenza del danno a fatica prodotto dalle reali vibrazioni e dalle vibrazioni sintetizzate. Questo approccio è piuttosto diffuso tuttavia all’autore non risulta presente nessun riferimento in letteratura che ne certifichi la validità tramite evidenza sperimentalmente. L’obiettivo dell’attività di ricerca è stato di verificare la validità del metodo tramite una campagna sperimentale condotta su opportuni provini. Il metodo viene inizialmente usato per sintetizzare un profilo vibratorio (random stazionario) avente la stessa durata di un profilo vibratorio non stazionario acquisito in condizioni reali. Il danno a fatica prodotto dalla vibrazione sintetizzata è stato confrontato con quello della vibrazione reale in termini di tempo di rottura dei provini. I risultati mostrano che il danno prodotto dalla vibrazione sintetizzata è sovrastimato, quindi l’equivalenza non è rispettata. Sono stati individuati alcuni punti critici e sono state proposte alcune modifiche al metodo per rendere la teoria più robusta. Il metodo è stato verificato con altri test e i risultati confermano la validità del metodo a condizione che i punti critici individuati siano correttamente analizzati.
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Il presente lavoro, senza alcuna pretesa di esaustività, ha inteso ricostruire il quadro normativo relativo alla disciplina dell’autotrasporto merci su strada. In primis, ci si è soffermata sugli aspetti generali del settore, approfondendo, in seguito, la normativa europea e nazionale. Tale excursus, ha permesso di riscontrare i molteplici interventi legislativi susseguitisi in ambito di regolamentazione dell’autotrasporto merci su strada, evidenziando i passaggi più significativi in tema di riordino della disciplina. Si è pertanto proceduto all’analisi del primo importante intervento legislativo del settore, intercorso ad opera della Legge n. 298/1974, disciplinante gli aspetti di natura pubblicistica del settore. Tale provvedimento, ha un apposito Albo Nazionale per gli autotrasportatori di merci per conto terzi, identificando i requisiti necessari per l’accesso al mercato e l’esercizio della professione di autotrasportatore di cose in conto terzi. Importati novità vengono introdotte con il D.lgs. 286/2005, provvedimento che ha portato al raggiungimento del processo di liberalizzazione del mercato. Successivamente si è proceduto a riscontrare l’intensa produzione normativa, posta a regolamentazione del settore, che nella ricerca di un equilibrio tra esigenze di mercato e corretto esercizio dell’attività di autotrasporto, si propone di addivenire al raggiungimento degli obiettivi comunitari di armonizzazione della disciplina e qualificazione del settore dell’autotrasporto. Significativi, in tal senso, i recenti interventi di riforma posti in essere con il “Pacchetto comunitario del 21 ottobre 2009” ( Regolamento (CE) 1071/2009 e Regolamento (CE) 1072/2009. Da ultimo, al fine di verificare le eventuali debolezze del sistema normativo vigente, in relazione al raggiungimento degli obiettivi comunitari suesposti, si è ritenuto di indirizzare la ricerca verso un’attenta valutazione dell’efficienza dei modelli di trasporto merci su strada, verificandone l’impatto in termini di maggior incidenza sui costi esterni derivanti dal trasporto. A tal proposito, particolare attenzione è stata rivolta anche alla disciplina del trasporto in conto proprio.
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In der vorliegenden Arbeit wurde eine Analysenmethode auf Basis der Massenbestimmung über Elektrospray-Ionisation qualifiziert, mit der es möglich ist, den Gehalt beider in humanen Zellen vorliegenden isoformen Chaperone HSP90-alpha und HSP90-beta sowie deren Phosphorylierungsstatus in der sog. „charged linker“-Region (CLR) getrennt voneinander zu bestimmen. Die Quantifizierung dieser posttranslationalen Modifikation von HSP90 in der noch wenig untersuchten Region des Chaperons stellte eine besondere Herausforderung an das analytische Messsystem dar, da diese sich fast ausschließlich aus geladenen Aminosäuren zusammensetzt und eine hohe Sequenzhomologie der beiden Isoformen in humanen Zellen vorliegt. Mit dieser Methode ist es gelungen, sowohl die stärkere Expression beider Isoformen in Tumor-Zelllinien im Vergleich zu Nicht-Tumor-Zelllinien als auch signifikant höhere Level beider phosphorylierten Varianten in den Tumor-Zelllinien nachzuweisen. Des Weiteren konnte durch gezielte Arretierung der Tumor-Zelllinie HCT116 in der G0/G1-Phase des Zellzyklus der Nachweis erbracht werden, dass nur HSP90-alpha in diesem Ruhestadium der Zellteilung in der phosphorylierten Form vorliegt. rnDa die Phosphorylierung der CLR von HSP90 als ein Marker für die Substrataktivierung herangezogen werden kann, besteht jetzt die Möglichkeit, Auswirkungen von z. B. HSP90-Inhibitoren auf beide HSP90-Isoformen hinsichtlich ihrer Expression und Phosphorylierung durch die Casein Kinase II (CK II) im zellulären Umfeld zu testen.rnIn-vitro konnte die Phosphorylierung der CLR von HSP90-alpha und -beta mit der CK II an den rekombinant hergestellten Proteinen nachgestellt werden. Dieses typische Phosphorylierungs-Motiv (S-X-X-E/D) findet man bei sehr vielen Co-Chaperonen wie auch bei der Prostaglandin E Synthase p23, das ebenfalls durch eine in-vitro Kinase-Reaktion mit der CK II an drei Positionen phosphoryliert wurde. Durch ein Binde-Assay zeigte sich, dass p23 nur in dieser modifizierten Form an HSP90-alpha bindet. Das Bindeverhalten von p23 an die beta-Isoform wird durch diese Phosphorylierung jedoch nicht beeinflusst. Diese Erkenntnisse erweitern das Verständnis des bis dato beschriebenen Chaperon-Zyklus von HSP90 und zeigen deutliche Unterschiede in den Aktivierungszyklen beider Isoformen auf. Da die Casein Kinase II hier entscheidend in den durch HSP90 vermittelten Aktivierungsprozess eingreift, eröffnet sich ein weites Feld an Möglichkeiten, diese Prozesse an weiteren Co-Chaperonen und Substratproteinen zu studieren.rn
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La ricerca indaga le relazioni che si sono instaurate nel corso degli anni tra il principio di legalità, inteso nella sua declinazione di principio di funzionalizzazione, e principio di concorrenza nell’ambito delle società per la gestione dei servizi pubblici locali. Più precisamente, lo scopo del lavoro è valutare le evoluzioni di tale rapporto, dal momento in cui gli enti locali sono stati ufficialmente autorizzati a costituire società per la gestione dei servizi pubblici locali nel 1990. Lo stimolo a sviluppare queste considerazioni trova la sua ragione nelle pressioni provenienti dalle istituzioni europee, che hanno gradualmente imposto una qualificazione prettamente economica ai servizi a favore della collettività, ritenuti un ambito in cui possa naturalmente imporsi una competizione economica tra operatori economici, indipendentemente dalla loro natura giuridica. Il problema del vincolo funzionale nella partecipazione in società degli enti locali è certamente l’oggetto principale del lavoro. Tuttavia, la questione non può essere analizzata separatamente dalle politiche di dismissione promosse dal legislatore nell’ultimo decennio. L’obiettivo principale delle riforme avviate è stato quello di frenare la proliferazione di società costituite dagli enti locali, così da garantire sia un risparmio di risorse pubbliche sia una maggiore facilità per gli imprenditori privati ad affacciarsi su mercati tradizionalmente appannaggio delle amministrazioni. Stona però con le intenzioni il fatto che gli obblighi ex lege di cessione delle partecipazioni azionarie detenute dagli enti locali non siano stati generalmente imposti per le società di gestione dei servizi pubblici (resi in favore della collettività), bensì per quelle che svolgono servizi strumentali (in favore dell’amministrazione stessa). La scelta appare contraddittoria, in quanto il distacco tra vincolo funzionale e partecipazione degli enti locali nella compagine societaria si ravvisa in particolar modo nel primo dei due moduli menzionati. Si assiste dunque ad una frammentazione del principio di legalità.
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L'imposta sul valore aggiunto è caratterizzata da un meccanismo applicativo complesso preordinato al raggiungimento della neutralità in cui rivestono fondamentale rilevanza particolari obblighi strumentali richiesti al contribuente (fatturazione, registrazioni contabili, dichiarazioni). Il presente progetto di ricerca è finalizzato a valutare la propensione e funzionalità del meccanismo applicativo rispetto al generale principio di neutralità dell’imposta e la valenza svolta dagli obblighi strumentali rispetto alla qualificazione della fattispecie impositiva.
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OBJECTIVES: Do structural characteristics of general practitioners (GPs) who practice complementary medicine (CAM) differ from those GPs who do not? Assessed characteristics included experience and professional integration of general practitioners (GPs), workload, medical activities, and personal and technical resources of practices. The investigated CAM disciplines were anthroposophic medicine, homoeopathy, traditional Chinese medicine, neural therapy and herbal medicine. MATERIAL AND METHODS: We designed a cross-sectional study with convenience and stratified samples of GPs providing conventional (COM) and/or complementary primary care in Switzerland. The samples were taken from the database of the Swiss medical association (FMH) and from CAM societies. Data were collected using a postal questionnaire. RESULTS: Of the 650 practitioners who were included in the study, 191 were COM, 167 noncertified CAM and 292 certified CAM physicians. The proportion of females was higher in the population of CAM physicians. Gender-adjusted age did not differ between CAM and COM physicians. Nearly twice as many CAM physicians work part-time. Differences were also seen for the majority of structural characteristics such as qualification of physicians, type of practice, type of staff, and presence of technical equipment. CONCLUSION: The study results show that structural characteristics of primary health care do differ between CAM and COM practitioners. We assumed that the activities of GPs are defined essentially by analyzed structures. The results are to be considered for evaluations in primary health care, particularly when quality of health care is assessed.
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Background This study is part of a nationwide evaluation of complementary medicine in Switzerland (Programme Evaluation of Complementary Medicine PEK) and was funded by the Swiss Federal Office of Public Health. The main objective of this study is to investigate patient satisfaction and perception of side effects in homeopathy compared with conventional care in a primary care setting. Methods We examined data from two cross-sectional studies conducted in 2002–2003. The first study was a physician questionnaire assessing structural characteristics of practices. The second study was conducted on four given days during a 12-month period in 2002/2003 using a physician and patient questionnaire at consultation and a patient questionnaire mailed to the patient one month later (including Europep questionnaire). The participating physicians were all trained and licensed in conventional medicine. An additional qualification was required for medical doctors providing homeopathy (membership in the Swiss association of homeopathic physicians SVHA). Results A total of 6778 adult patients received the questionnaire and 3126 responded (46.1%). Statistically significant differences were found with respect to health status (higher percentage of chronic and severe conditions in the homeopathic group), perception of side effects (higher percentage of reported side effects in the conventional group) and patient satisfaction (higher percentage of satisfied patients in the homeopathic group). Conclusion Overall patient satisfaction was significantly higher in homeopathic than in conventional care. Homeopathic treatments were perceived as a low-risk therapy with two to three times fewer side effects than conventional care
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Two sets of weld-test coupons, supposedly made under identical conditions, were submitted to this institution last year for approval and certification under the A.S.M.E. Welder's Qualification Code. The first set of coupons was unsatisfactory. The second set, made by the same operators one month later, was satisfactory.
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In an international perspective cooperation between social services and school has a long tradition. In the German speaking countries we can recognize a historical distance or gap between school and “social pedagogy”, but despite this tradition new forms of cooperation are arising since the last few years. This tendency is part of the development of European societies into “knowledge-based societies” where knowledge and cultural capital are becoming ever stricter criteria for participation in society. This puts particular pressure on those adolescents who threaten to fail in the positional competition for educational qualifications. And it tends to the reproduction and reinforcing of social inequalities due to inequalities in education. For that reason in the article the development of school related social services in different European countries is investigated and it is shown that the increasing pressure to qualification and selection in school creates various problems of integration. Social dimensions of education are pointed out delivering starting points for the cooperation of social services in school and opening opportunities for productive forms of coping with differences between family background, informal social environment and educational milieu in school. Particular attention is paid to differences in socio cultural habits, in socio economical opportunities and in collective practices of interaction. A central focus in the contribution is the orientation towards a participative civil society climate relevant for the interaction between teachers and pupils and between professionals and addressees of social services as well. It is a task of future research in school related social services to analyse their institutional structure and their practices of professional interaction and to find out by European and international comparison in which way social services can contribute to the establishing of a participative civil society climate in school.
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The motivation functions as the most important and decisive factor in choosing the profession Therefore it has an especially remarkable role in the further professional activity of a social-educational worker to raise one's qualification and progress as a specialist. The issue of the professional motivation for choosing social-educational work-studies is becoming increasingly important in post-soviet countries, where the institution of social worker is new and the social exclusion is so widely expressed. The issue of the professional aptitude of students is also important in various professional fields, however in social-educational professions it's importance is exceptional. The profession of social-educational work is based on competences that are constantly expanding and becoming more and more complex.
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For Estonia and its people social work is one of the vitally important fields that had to be built up from almost nothing since independence was regained in 1991. During Soviet times social work and social workers did not receive the necessary attention. Severe social problems were denied and kept hidden since according to official communist ideology, life in the Soviet Union was the best in the world and getting better all the time. Social workers did not receive specialised education and their functions were to be carried out by the workers of trade unions and the party, by teachers and by the workers of the personnel departments. In the 1990s big changes, having also an effect on social life, took place in the development of Estonian society. Concepts such as social work and social worker were rediscovered in Estonia. There are certain prerequisites for the success of any activity (including social work). One of the most important ones is being a professional, a worker with thorough preparation. Social work as an occupation requires specialised academic education, which is based on theoretical knowledge and practical skills that have been acquired through theoretical knowledge. Specialised knowledge is a foundation for attaining a specialised qualification. However, at the same time one has to keep in mind that social work as an occupation is constantly changing, there is no absolute knowledge - everything is relative, dynamic and changing (Tamm, 1998). The changing nature of the activity requires reflection by a social worker, who also has to be able to evaluate his/her work and its basis and learn from experiences. Academic specialised education implies also the development of a new professional identity and higher levels of competence. This underlines the necessity of specialised education.
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Internetbasierte Jobportale liefern in Form von Stellenanzeigen eine interessante Datengrundlage, um Qualifikationsanforderungen von nachfragenden Unternehmen an potenzielle Hochschulabsolventen transparent zu machen. Hochschulen können durch Analyse dieser Qualifikationsanforderungen das eigene Aus- und Weiterbildungsangebot arbeitsmarktorientiert weiterentwickeln und sich somit in der Hochschullandschaft profilieren. Hierfür ist es indes erforderlich, die Stellenanzeigen aus Jobportalen zu extrahieren und mithilfe adäquater analytischer Informationssysteme weiter zu verarbeiten. In diesem Beitrag zum CampusSource White Paper Award wird ein Konzept für Job Intelligence-Services vorgestellt, die die systematische Analyse von Qualifikationsanforderungen auf Grundlage von Stellenanzeigen aus Jobportalen gestatten.