644 resultados para Lacuna
Resumo:
As estimativas atuais de biomassa florestal contêm erros não dimensionados pela escassez de dados dos sistemas radiculares. Esta lacuna se deve às custosas estratégias de amostragem de raízes, que demanda grande quantidade de labor manual enquanto a estimativa da biomassa aérea pode ser feita com apenas a medida de diâmetro do tronco (DAP) conforme apontado por Chave et al, Houghton recomenda um valor geral de 20% da parte aérea para quantificar biomassa radicular, apesar de Silver haver demonstrado que o clima, o solo e a qualidade da serapilheira devam ser levados em conta. Dentre os principais determinantes da biomassa radicular destacam-se, no Estado do Rio de Janeiro, as contrastantes condições de clima e solo, além da composição e estrutura dos diferentes fragmentos florestais que ocorrem na paisagem. De acordo com Davis & Naghettini, ocorre expressiva variação climática representada por precipitações anuais desde 750 mm no Vale do Rio Paraíba do Sul a 4000 mm na Serra da Mantiqueira. Há grande variedade de solos no estado. A título de ilustração, em dois municípios costeiros, um deles incluído no presente estudo, Lumbreras et al encontraram a dominância, nas partes elevadas, de Latossolos, Argissolos, Nitossolos, Luvissolos, Planossolos, Cambissolos e Neossolos. Já nas baixadas, relacionadas aos sedimentos recentes, ocorrem as classes: Espodossolos, Planossolos, Gleissolos, Neossolos e Organossolos. Associados a outros atributos da feição paisagística, compuseram 45 unidades de mapeamentos. Nesse ambiente distribuem-se diversos fragmentos florestais, alguns remanescentes, em geral interferidos ou de difícil acesso e vegetação secundária em sua maioria. Os fragmentos florestais fluminenses resultam, primordialmente, da conversão das florestas nativas em cafezais e pastagens nos séculos 19 e 20, do uso crônico do fogo nas pastagens (ou por vandalismo), e da extração seletiva de árvores, cujo impacto pode ser detectado na ciclagem de nutrientes, conforme demonstrado por Villela et al., que deve influenciar significativamente a biomassa radicular. Ante o exposto o presente estudo visou estimar a biomassa radicular fina de diferentes fragmentos florestais da Planície Costeira Fluminense, comparando-as entre si.
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Oggetto della tesi sono i Dialoghi con Leucò, ventisette dialoghi tra dèi ed eroi del mito antico, pubblicati da Cesare Pavese nel 1947. Muovendo dai molteplici studi che negli ultimi anni si sono interessati alla raccolta e al suo rapporto col mondo classico, riconducibili nell’alveo più ampio dell’ interesse verso la dimensione intertestuale dell’opera pavesiana e in quello ancor più generale delle riscritture del mito classico all’interno della letteratura italiana, il presente lavoro intende colmare una lacuna: nonostante gli indubbi passi avanti compiuti nell’interpretazione dei Dialoghi, il panorama critico è tuttora mancante di un’analisi complessiva di tutte le tessere della raccolta, cioè uno studio che si mostri capace di integrare i risultati raggiunti sino a oggi in una cornice sistemica che includa e consideri tutti i componimenti – obiettivo specifico del lavoro qui sviluppato. L’analisi, dal taglio spiccatamente comparativo, si snoda sul duplice binario della sincronia e della diacronia: da un lato vengono chiarite le strategie di adattamento e riscrittura dell’antico, mentre, dall’altro, l’indagine è arricchita dal raffronto con altre riscritture mitiche, letterarie e non solo, nella convinzione che solo da un’analisi globale dell’opera se ne possa produrre una nuova interpretazione e che questa non possa prescindere dal confronto e dalla contaminazione con tendenze, motivi ed emersioni mitiche successive, anche non immediatamente riconducibili a Pavese.
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The research solved the historiographic lacuna about Leonardo Ricci’s work in the United States focusing on the span 1952-1972 as a fundamental period for the architect's research, which moved from the project for the community space to macrostructures. The considered period is comprised between Ricci’s first travel to the United States and the date of his resignation from the University of Florida, one year before his resignation from the deanship of the faculty of architecture of Florence (1973). The research retraced philologically the stages of Ricci’s activity in the U.S.A. unveiling the premises and results of his American transfer, and to what extent it marked a turning period for his work as educator and designer and for the wider historiographic contest of the Sixties. The American transfer helped him grounding his belief in avoiding a priori morphological results in favor of what he called the “form-act” design method. Ricci’s research in the U.S.A. is described in his books Anonymous (XX century) and City of the Earth (unpublished). In them and in Ricci’s projects one common thread is traceable: the application of the “form-act” as the best tool to conceive urban design, a discipline established in the United States during Ricci’s first stay at M.I.T., in which he encountered the balance point between architecture and urban planning, between the architect’s sign and his being anonymous, between the collective and the individual dimension. With the notions of “anonymous architecture” and “form-act”, Urban Design and “open work” are the key words to understand Ricci’s work in the United States and in Italy. Urban design’s main goal to design the city as a collective work of art was the solution of that dychothomous research that enlivened Ricci’s work and one possible answer to that tension useful for him to seek the truth of architecture.
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L'estrazione automatica degli eventi biomedici dalla letteratura scientifica ha catturato un forte interesse nel corso degli ultimi anni, dimostrandosi in grado di riconoscere interazioni complesse e semanticamente ricche espresse all'interno del testo. Purtroppo però, esistono davvero pochi lavori focalizzati sull'apprendimento di embedding o di metriche di similarità per i grafi evento. Questa lacuna lascia le relazioni biologiche scollegate, impedendo l'applicazione di tecniche di machine learning che potrebbero dare un importante contributo al progresso scientifico. Approfittando dei vantaggi delle recenti soluzioni di deep graph kernel e dei language model preaddestrati, proponiamo Deep Divergence Event Graph Kernels (DDEGK), un metodo non supervisionato e induttivo in grado di mappare gli eventi all'interno di uno spazio vettoriale, preservando le loro similarità semantiche e strutturali. Diversamente da molti altri sistemi, DDEGK lavora a livello di grafo e non richiede nè etichette e feature specifiche per un determinato task, nè corrispondenze note tra i nodi. A questo scopo, la nostra soluzione mette a confronto gli eventi con un piccolo gruppo di eventi prototipo, addestra delle reti di cross-graph attention per andare a individuare i legami di similarità tra le coppie di nodi (rafforzando l'interpretabilità), e impiega dei modelli basati su transformer per la codifica degli attributi continui. Sono stati fatti ampi esperimenti su dieci dataset biomedici. Mostriamo che le nostre rappresentazioni possono essere utilizzate in modo efficace in task quali la classificazione di grafi, clustering e visualizzazione e che, allo stesso tempo, sono in grado di semplificare il task di semantic textual similarity. Risultati empirici dimostrano che DDEGK supera significativamente gli altri modelli che attualmente detengono lo stato dell'arte.
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Sempre più spesso negli ultimi decenni la figura e la musica di Carlo Ambrogio Lonati (c.1645-post 1701) hanno destato l’interesse degli studiosi e degli esecutori, i quali hanno preso in considerazione singoli aspetti della sua biografia e della sua produzione. Tuttavia, il processo di riscoperta e di recupero è stato ostacolato dalla mancanza di un’investigazione complessiva e integrata, capace tanto di dar conto della poliedricità di Lonati – violinista, compositore, cantante, didatta – quanto di riesaminare e ricontestualizzare le sue composizioni. Questa dissertazione tenta di colmare tale lacuna e propone una riconsiderazione di Lonati alla luce della sua produzione per violino. L’impiego di un approccio circolare fa in modo che mentre le composizioni violinistiche offrono un canale privilegiato allo studio del percorso artistico e dell’opera di questo compositore, la riconsiderazione critica della biografia permette di calare la musica per violino in un contesto ampio, oltre le distinzioni tra generi. L’integrazione di approcci metodologici differenti ha permesso di proporre una visione completamente nuova del compositore e di riformulare lo studio delle sonate violinistiche. Uno scrupoloso studio codicologico e filologico ha investito quattro testimoni a stampa e diciannove manoscritti e ha permesso di riconsiderare profondamente alcune composizioni già individuate. Suddivise in certe, attribuibili e dubbie, le trentuno sonate sono state poste sotto la lente di diverse prospettive interpretative e analitiche e appaiono differenti per tradizione e statuto testuale, stile, forma e scrittura. Il quadro multiforme che esse descrivono permette un approccio trasversale al repertorio violinistico e strumentale europeo del tardo Sei e del primo Settecento e introduce questioni relative all’autorialità, all’attribuzionismo e ai concetti di opus, creatività e stile. L’edizione critica delle diciannove sonate per violino inedite offre un primo confronto con questo repertorio; l’inventario di tutte le composizioni oggi note attribuite a Lonati fornisce invece le basi per i prossimi studi.
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La presente tesi di dottorato propone uno studio sulla casa editrice “Dalla parte delle bambine” di Adela Turin. Attiva dal 1975 al 1982 a Milano, si tratta della prima impresa editoriale femminista per l’infanzia in Italia. Nonostante l’originalità e il successo internazionale dei suoi libri, è stata riscontrata una sorprendente scarsità di studi sull’argomento. Questa ricerca interdisciplinare si propone quindi di colmare questa lacuna, inserendosi nel vivace ambito dello studio della letteratura per l’infanzia in prospettiva di genere. La dissertazione è divisa in cinque capitoli, a cui si aggiunge un’appendice iconografica che raccoglie le copertine dell’intero catalogo di DPDB. Nel primo capitolo viene introdotto il quadro teorico della ricerca, dalla complessità della letteratura per il giovane pubblico all’indagine in ottica di genere. Il secondo capitolo si concentra sulle pubblicazioni per bambine e bambini negli anni Settanta, passando in rassegna innovative esperienze editoriali nonché l’opera di scrittori e scrittrici sensibili alle questioni di genere. La terza sezione si occupa di ricostruire il profilo biografico di Turin e il suo decennale impegno contro il sessismo veicolato dai libri per l’infanzia, per poi concentrarsi sulla storia, il catalogo, la diffusione e la ricezione di DPDB. Il quarto capitolo propone un’analisi qualitativa e quantitativa di un corpus di 20 albi illustrati scritti da Turin, oltre a un confronto fra questi libri e diverse ricerche sulla rappresentazione di genere, allo scopo di evidenziare la peculiarità delle proposte di DPDB. La quinta sezione, infine, si occupa del rapporto con la contemporaneità. Dopo aver tracciato un quadro della complessa situazione dell’educazione di genere in Italia e aver proposto una panoramica di esperienze editoriali per il giovane pubblico attente alle questioni di genere, quest’ultima parte indagherà i contesti in cui gli albi di Turin vengono oggi letti e consigliati, offrendosi come narrazione alternativa e tutt’ora attuale.
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Il presente lavoro di tesi si propone di illustrare il meccanismo di funzionamento delle celle fotoelettrochimiche (PEC cell) per la produzione di idrogeno, grazie allo studio di diversi semiconduttori, attraverso il cosiddetto fenomeno del water splitting. Nella cella `e stata testata un’eterogiunzione di Triossido di Tungsteno (WO3), una di Triossido di Tungsteno e Bismuto Vanadato (BiVO4) e una terza analoga alla precedente con l’aggiunta di un catalizzatore (CoFe–PB, cobalto-ferro blu di Prussia) per diminuire l’effetto della ricombinazione delle coppie elettrone - lacuna. All’interno della cella il campione era immerso in una soluzione di Acetato (CH3 COO – ) 0.2 M a pH 5. Le principali grandezze misurate sono la fotocorrente prodotta all’interno della cella e il tasso di riduzione e ossidazione dell’acqua.
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Background: Il pectus excavatum (EP) è l'anomalia congenita più comune della parete toracica. È caratterizzato da depressione variabile dello sterno e cartilagini costali inferiori. I pazienti con EP possono presentare molti sintomi diversi. Alcuni pazienti con EP soffrono di limitazioni funzionali, problematiche posturali e psicosociali legate all’immagine corporea. Tuttavia, i vari interventi non sono stati standardizzati. Obiettivi: Questa scoping review mira a mappare e sintetizzare la letteratura con lo scopo di identificare gli interventi riabilitativi presenti per adolescenti e bambini con pectus excavatum. Metodi: La ricerca, terminata ad agosto 2022, è stata effettuata nelle seguenti banche dati: PUBMED, Cochrane Library e PEDro. È stato inoltre utilizzato il motore di ricerca Google Scholar per contenuti della letteratura grigia. La selezione degli studi è avvenuta secondo precisi criteri di inclusione; sono stati considerati sia studi primari che secondari senza limiti geografici e di lingua. I risultati sono stati presentati sia in modalità numerica sia tematica. Risultati: Da 47 articoli iniziali, sono stati selezionati 30 articoli, di cui 8 systematic review, 5 RCT, 3 case reports, 2 preliminary reports, 6 studi retrospettivi, 1 case series, 2 studi primari diagnostici, 1 studio prospettico e 2 records dalla letteratura grigia. Il processo di selezione degli articoli è stato riportato attraverso il diagramma di flusso, mentre i contenuti dei singoli articoli sono stati schematizzati in una tabella sinottica. Conclusioni: Dall’analisi attuale della letteratura emerge che, nonostante la varietà dei trattamenti presenti negli articoli, rimane un’evidente lacuna sull’unanimità riguardo alle indicazioni e alle linee guida da seguire nell’approccio e intervento riabilitativo del ragazzo con diagnosi di pectus excavatum. Questa scoping review può rappresentare un punto di partenza per le future ricerche.
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O câncer bucal está entre os dez cânceres mais freqüentes no segmento cabeça e pescoço, mas apresenta grande índice de sobrevida em relação a outros tipos da doença, principalmente se detectado precocemente. No entanto muitos casos dessa doença são detectados em avançado estágio de desenvolvimento, o que compromete o tratamento e qualidade de vida dos afetados. Acredita-se que os profissionais de saúde devam ser capacitados para detectar precocemente e serem capazes de instruir a população a identificar sinais e sintomas da doença. O objetivo desse trabalho foi realizar uma revisão de literatura sobre prevenção e diagnóstico precoce do câncer bucal. Foi realizada revisão de literatura, a partir de pesquisa bibliográfica na Bireme nas bases de dados BBO, Scielo e Lilacs, por publicações feitas em língua portuguesa, datadas no período de 1998 a 2010. Aplicados critérios de exclusão foram selecionados 10 artigos para leitura e análise. Os resultados apontam para a necessidade de uma maior atuação do cirurgião-dentista na detecção precoce da doença; por outro lado são poucos os trabalhos que definem estratégias a serem seguidas por esses profissionais nesse trabalho preventivo. Tal lacuna deve servir de alerta, de tal forma que mais trabalhos possam ser realizados focando o papel do cirurgião-dentista como agente preventivo e promotor de saúde para o câncer bucal.
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Apresenta-se uma questão urgente que é o aumento no número de idosos e o conseqüente aumento de idosos com algum tipo de dependência ou incapacidade necessitando de um cuidador. Nota-se que existem diversas ações voltadas para os idosos, porém os cuidadores de idosos são deixados de lado. O presente trabalho teve como objetivo realizar uma revisão de literatura sobre a importância da Equipe de Saúde da Família para um olhar atento aos cuidadores de idosos dependentes. Utilizou-se uma revisão de literatura numa abordagem narrativa nas bases SCIELO, LILACS, Ministério da Saúde, entre outras fontes, incluindo publicações entre os anos de 2000 e 2010. O Programa de Saúde da Família surge como uma proposta de reorganização da atenção primária e reorienta as práticas de promoção da saúde, prevenção das doenças e reabilitação, ou seja, atenção integral à pessoa. Portanto esse programa vem como uma alternativa para sanar essa lacuna na atenção em saúde pública. Nota-se que dentre os profissionais engajados na equipe, o enfermeiro é o que possui um melhor perfil para atender essa demanda. Porém fica evidente a necessidade de estímulo, capacitação e incentivo por parte do setor público para a efetivação de programas direcionados a cuidadores de idosos.
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Este trabalho teve como objetivo sistematizar, através da busca de evidências cientificas, o conhecimento acerca da assistência de enfermagem à mulher com câncer de mama e à sua família. As buscas bibliográficas foram realizadas nas bases de dados: LILACS, Scielo e BDENF. Foram utilizados apenas artigos disponibilizados na íntegra no portal de periódicos da CAPES. Após a análise foram eleitas as seguintes categorias: câncer de mama e família, como enfrentar o problema; a mulher após o diagnóstico de câncer de mama e cuidados de enfermagem. A partir das referencias encontradas foi realizada uma proposta para sistematizar a assistência de enfermagem à mulher em uma equipe de PSF. Ficou em destaque o papel da enfermeira em cuidar da mulher com enfoque na família orientando os cuidados para a prevenção e detecção precoce do câncer de mama além de cuidar também durante o tratamento, e na reabilitação. A forma com que o câncer acomete a mulher e seus familiares ainda são assuntos pouco abordados na literatura científica, quando a busca trata especificamente das ações de enfermagem na assistência à estas pacientes há ainda uma lacuna maior.
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As pessoas idosas, mesmo as que têm boa saúde, debilitam-se vagarosamente por causa das alterações fisiológicas que com o passar do tempo, traz limitações às funções do organismo, tornando-as cada vez mais predispostas à dependência para a realização do autocuidado, à perda da autonomia e da qualidade de vida. Tornam-se também, mais suscetíveis a doenças e, decorrente disso, vem à hospitalização. O idoso após alta hospitalar encontra-se frágil, apresenta alto grau de dependência, fraqueza, medo de sofrer quedas, lesões, instabilidade postural entre outras mais. Boa parte da população idosa vive sozinha e realiza suas atividades sem a necessidade de acompanhamento, mas uma parte substancial, precisa de cuidados e orientações permanentes. Neste sentido a equipe da equipe da Estratégia Saúde da Família (ESF) de Orizânia-Mg elaborou um plano de intervenção para sistematizar o cuidado multiprofissional domiciliário ao idoso fragilizado, pós-alta hospitalar. Para alcançar este objetivo foi necessário enfrentar vários nós críticos que interferiam no processo de trabalho. Tais medidas vem preencher grande lacuna de assistência à população de idosos dependentes propiciando melhor qualidade vida ao paciente ou mesmo minimizando sofrimentos e organizando a participação da família no cuidado e o processo de trabalho da equipe.
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As pessoas idosas, mesmo as que apresentam boa saúde, debilitam-se com o passar do tempo devido às alterações fisiológicas que ocorrem. Com isso, surgem as limitações das funções do organismo, tornando-os cada vez mais predispostos à dependência para a realização do autocuidado, da autonomia e da qualidade de vida. A Hipertensão Arterial Sistêmica e o Diabetes Mellitus constituem os principais fatores de risco populacional para as doenças cardiovasculares, motivo pelo qual representam agravos de saúde pública, dos quais cerca de 60 a 80% dos casos podem ser tratados na rede básica. Este trabalho tem como objetivo geral apresentar uma proposta de intervenção sobre o problema gestão do atendimento à hipertensão arterial no idoso, assistido pela Equipe de Saúde da Família "Saúde para todos", na zona rural de São João do Manhuaçu, em Minas Gerais. Foi feita uma revisão bibliográfica para subsidiar as ações do projeto de intervenção. Para alcançar o objetivo proposto, foi necessário enfrentar alguns "nós críticos", que interferiam no processo de trabalho: (1) o baixo conhecimento, pela equipe de Saúde da Família das necessidades e carências da população idosa adscrita, (2) a necessidade de fluxo de atendimento continuado aos idosos, seguindo linhas guias do Ministério da Saúde, priorizando atendimento e solicitações de exames, visando à diminuição de complicações e (3) a dificuldade de implantação de rotina de visitas domiciliares aos idosos hipertensos e aos de recém-alta hospitalar. Para eles são propostas ações. Tais medidas vêm preencher grande lacuna de assistência à população de idosos e hipertensos, propiciando melhor qualidade de vida ao paciente ou mesmo minimizando sofrimentos e organizando a participação da família no cuidado, e o processo de trabalho da equipe
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A adolescência é concebida como uma fase do desenvolvimento humano que constitui um período de transição entre a infância e a vida adulta. Esse período é caracterizado por grandes transformações como desenvolvimento físico, cognitivo, além de mudanças afetivas, psíquicas e sociais. A atenção à saúde da mulher é uma prioridade pelas altas taxas de morbimortalidade. Este estudo teve como objetivo elaborar um projeto de intervenção para melhorar o atendimento em pré-natal prestado a gestantes adolescentes do Centro de Saúde Vila Cemig. Através do método de Planejamento Estratégico Situacional (PES) e estimativa rápida da área de abrangência da Unidade de Saúde Vila Cemig, foram identificados os problemas e selecionado aquele que será enfrentado de acordo com a importância, urgência e capacidade dos profissionais para intervir sobre o mesmo. Com este estudo podemos ainda perceber que existe uma lacuna entre a teoria e a efetivação de uma política que contemple a assistência, o cuidado e a educação ao adolescente. Entretanto este estudo pode contribuir no planejamento de ações e estratégias de aproximação deste grupo com os profissionais e serviços de saúde