912 resultados para Cinema. Doll. Bunraku. Takeshi Kitano. Monzaemon Chikamatsu
Resumo:
A documentação incorporada nos últimos anos no Arquivo Distrital de Évora, tem-nos permitido traçar linhas de permanência sobre a realização dos espectáculos públicos na cidade de Évora. Destaca-se neste pequeno texto, as possibilidades de estudo da cinematografia através daquela documentação.
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This thesis brings together feminist documentary film theory and feminist new materialism(s) to describe how feminist material-discursive practices in a sample of Spanish and Italian documentary cinema made between 2013-2018 (can) visualise gender in/equalities. The accomplished objectives have been: 1. Building a bridge between feminist documentary film theory and Karen Barad’s diffractive methodology by approaching non-fiction cinema that deals with social inequalities as a diffraction apparatus. 2. Developing a feminist toolbox for a response-able gaze by gathering different insights from feminist film theory. 3. Identifying feminist material-discursive practices in a sample of documentary films produced in Spain and Italy over the last six years (2013-2018). 4. Analysing the effects that these feminist material-discursive practices in documentary cinema have, particularly in terms of visualising gender in/equalities on both sides of the camera and on both sides of the screen. 5. Revealing patterns between the ten case studies by reading through one another (i.e. diffractively) insights raised in each one of them. In ten documentary films/case studies, I identify patterns of continuities and differences concerning feminist material-discursive practices at four levels: content, form, production and reception. In terms of contents, I detect two patterns in which feminist material-discursive practices may operate: enacting the right to appear or enacting the right to look back and/or against the grain. As for the forms, I exemplify how feminism politicises Bill Nichols’s six modes of representation. My analysis of production practices is elaborated along the filmmakers’ self-positions/situatedness, tensions/obstructions, and effects/affects/emotions regarding four key concepts: documentary cinema, equality, gender and feminism(s). And in the case of reception practices, I identify patterns of affective identification and/or intellectual reflections.
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"Lineamenti di storia del cinema muto in Colombia" nasce da un particolare interesse volto a determinare in che misura i colombiani parteciparono allo sviluppo del proprio cinema nazionale tra il 1897 e il 1926. Al fine di conseguire tale obiettivo, questo lavoro si prefigge come scopo la realizzazione di una rassegna critica dei lineamenti di storia del cinema muto colombiano. Inoltre, e considerando la forte partecipazione di impresari e cineasti italiani nel cinema muto colombiano tra il 1909 e il 1926, si presta particolare attenzione al loro contributo, a cui è dedicato il capitolo 4 e alcune sezioni dei capitoli 2, 3, 5 e 7. Preme mettere in evidenza che analizzare il contributo dei cineasti locali smentisce gran parte della bibliografia esistente sul cinema muto, dal momento che nessun testo colombiano o straniero ha mai constatato il loro contributo alla cinematografia locale o internazionale. Infatti, in questa ricerca si approfondiscono le nozioni di policentrismo, polimorfismo e polivalenza cinematografica, con l’obiettivo di realizzare uno studio documentato e aggiornato del cinema muto colombiano. Si auspica di poter dimostrare che il contributo di questi ultimi alla cinematografia muta colombiana e latino-americana –e in parte a quella italiana– fu consistente e di vasta portata, sia in termini di quantità che di contenuto. Infine, la presente ricerca si propone non soltanto di definire il contributo dei cineasti colombiani allo sviluppo del proprio cinema nazionale, ma anche, e soprattutto, di individuare l’origine di alcuni degli elementi che caratterizzano il cinema colombiano.
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La ricerca, divisa in tre parti, analizza il frammento superstite del film collocandolo nell’ambito del filone dei film “seriali “che si affermano, anche in Italia, parallelamente alle più note esperienze americane, dove emerge un nuovo modello di donna audace ed indipendente. Lo studio si concentra sul restauro e sulla fonte letteraria del film, il romanzo scritto da Carolina Invernizio nel 1909, nonché sul contesto dei romanzi d’appendice a lungo denigrati dalla critica letteraria e oggetto di analisi storiografica e narratologica solo a partire dagli anni Settanta del Novecento. Viene inoltre esaminata la figura della poliziotta dilettante, progenitrice delle detective donne che popolano i prodotti della serialità contemporanea. Si constata che la dimensione filmica libera il personaggio della protagonista dalle maglie ancora retrive della letteratura d’appendice, restituendoci un'immagine femminile dai tratti dinamici e moderni.
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Il cinema è molte cose, una forma d’arte, ma anche un’industria, e come tale ha affrontato diversi ostacoli economici nella sua storia. Fin dagli albori il settore cinematografico è stato scosso da varie crisi economiche, declini, momenti in cui è stata costretta a trasformarsi, a cambiare, per poter sopravvivere. In una situazione così singolare come quella odierna, in cui il cinema sta passando uno dei periodi più difficili per quanto riguarda la sfera economica, ho pensato di svolgere la mia tesi di laurea su quelle crisi che il settore cinematografico ha passato nella sua storia. I momenti storici presi in esame andranno dalla crisi del 1906 fino a quella attuale, causata dalla pandemia di COVID-19, passando per i vari declini produttivi, sia hollywoodiani che italiani. Più che una storia economica del cinema, che richiederebbe molto più spazio, questa tesi analizzerà soltanto i periodi di crisi più significativi, spiegando i motivi che hanno portato al loro scoppio, e facendo dei confronti con l’economia generale. Si vedrà di come in alcuni casi il settore cinematografico abbia seguito l’economia generale e di come in altri sia andato controcorrente, addirittura beneficiandone. Grande importanza avrà il cinema hollywoodiano, di cui si parlerà spesso e lo si considererà come punto di riferimento, ma non mancheranno alcuni capitoli interamente dedicati al cinema italiano, in cui la situazione è stata spesso più delicata e difficile. Verrano presi in esame diversi film usciti nei periodi delle varie crisi, che hanno dato uno sguardo a realtà così decadenti, alle condizioni pietose dei vari lavoratori, o che a volte hanno addirittura cercato di nascondere.
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Trattazione sulla mostruosità nell'arte, con particolare riguardo del suo ruolo in ambito cinematografico. Si discute la centralità del mostro nelle opere odierne, ovvero l'utilità narrativa e sociale, nonché della rivalutazione del suo contributo culturale. Inoltre viene analizzata l'emarginazione come caratteristica comune alla figura del mostruoso, in varie sfumature dello stesso tema.
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Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di analizzare come, in una finestra di tempo di circa cento anni, si sia fissato nell’immaginario collettivo la figura dell’italoamericano come gangster. Partendo dalle questioni delle migrazioni, che caratterizzarono l’Italia meridionale a fine Ottocento, e che portarono migliaia di italiani negli Stati Uniti. Sin da subito vennero rappresentati su vignette satiriche come sporchi, ignoranti e ladri. Il cinema non tardò molto a dare la sua rappresentazione, con cortometraggi e successivamente film veri e propri. Con il passare del tempo questi personaggi italoamericani cominciarono ad essere sempre più caratterizzati dai cineasti, facendoli così diventare dei veri e propri miti, prendendo ispirazione dalla realtà, come accadde per i film degli anni Trenta Little Caesar e Scarface, che si basavano su Al Capone. Proprio sui protagonisti di questi due film vennero successivamente ricalcati i personaggi degli anni successivi, ovviamente apportando modifiche e caratterizzandoli maggiormente. Ci troviamo nel periodo del secondo dopoguerra e il genere gangster inizia a fondersi con il noir, caratterizzandosi da nuove sfaccettature, per ovviare anche al problema della censura del codice Hays, che vietava la rappresentazione di etnie in comportamenti immorali. Nella parte conclusiva di questo lavoro di tesi, mi occupo del periodo che va dagli anni Sessanta, caratterizzato da un clima di mutamento e di rivoluzione, sia per quanto riguarda la società americana che per il cinema stesso. Il codice Hays non ha più influenza sui cineasti e, adesso, cineasti italoamericani come Coppola e Scorsese, danno voce alle loro fantasie ed esperienze, abbracciando le loro origini.
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Purpose: A survey was carried out on one hundred patients of the Emergency Service of the Ophthalmology Department of the Hospital das Clinicas of the University of Campinas (UNICAMP), in order to analyze the personal characteristics and the barriers against getting resolving ophthalmologic assistance. Variables, were the following: sex, age, home town, average distance between the place of initial symptoms and first visit to the hospital, time spent between the first examination (if performed in any other service) and the examination performed at the Hospital das Clinicas of University of Campinas, diagnosis, veracity of emergency, need to refer patients previously seen in other services to our Service and possibility of assistance and treatment at a secondary level. Methods: The sample showed the following characteristics: distances between 20 and 100 kilometers covered by 50.0% of the patients to be seen at University of Campinas. 75.0% of those patients needed someone to stay with them and 67.0% came from other municipalities. The long distances covered meant additional expenses for the treatment of diseases which should be treated locally. Results: Among the patients referred to University of Campinas by ophthalmologists of other services, 87.5% could have their diseases treated at a secondary level of assistance and 66.7% of real emergencies and 60% of false emergencies took longer than 7 days to reach the emergency room of University of Campinas. This shows the poor infrastructure of secondary services regarding excellence of emergency care and education of patients. Conclusions: We recommend education of general physicians and ophthalmologists for emergency eye care and also the supply of both secondary and tertiary public services or medicare, strategically setup in the whole state of Sao Paulo.
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Universidade Estadual de Campinas . Faculdade de Educação Física
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Este artigo procura debater a psicologia social no cinema através de um conceito específico: a humilhação social como problema político. Para tanto foi tomado como objeto de análise o filme Ônibus 174, documentário realizado pelo cineasta José Padilha em 2002. Os comentários elaborados aqui visam compreender as estratégias narrativas utilizadas pelo diretor, que incluem aspectos estéticos e a participação do público, que transformam sua obra em um objeto de estudo da humilhação social que ocorre no âmbito da esfera pública, onde a ação define as relações sociais entre os indivíduos.
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At the 2008 Summer Olympics in Beijing, Usain Bolt broke the world record for the 100 m sprint. Just one year later, at the 2009 World Championships in Athletics in Berlin he broke it again. A few months after Beijing, Eriksen [Am. J. Phys. 77, 224-228 (2009)] studied Bolt's performance and predicted that Bolt could have run about one-tenth of a second faster, which was confirmed in Berlin. In this paper we extend the analysis of Eriksen to model Bolt's velocity time dependence for the Beijing 2008 and Berlin 2009 records. We deduce the maximum force, the maximum power, and the total mechanical energy produced by Bolt in both races. Surprisingly, we conclude that all of these values were smaller in 2009 than in 2008.
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The effects of fluctuating initial conditions are studied in the context of relativistic heavy ion collisions where a rapidly evolving system is formed. Two-particle correlation analysis is applied to events generated with the NEXSPHERIO hydrodynamic code, starting with fluctuating nonsmooth initial conditions (IC). The results show that the nonsmoothness in the IC survives the hydroevolution and can be seen as topological features of the angular correlation function of the particles emerging from the evolving system. A long range correlation is observed in the longitudinal direction and in the azimuthal direction a double peak structure is observed in the opposite direction to the trigger particle. This analysis provides clear evidence that these are signatures of the combined effect of tubular structures present in the IC and the proceeding collective dynamics of the hot and dense medium.
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The peritoneal cavity (PerC) is a unique compartment within which a variety of immune cells reside, and from which macrophages (Mempty set) are commonly drawn for functional studies. Here we define two Mempty set subsets that coexist in PerC in adult mice. One, provisionally called the large peritoneal Mempty set (LPM), contains approximately 90% of the PerC Mempty set in unstimulated animals but disappears rapidly from PerC following lipopolysaccharide (LPS) or thioglycolate stimulation. These cells express high levels of the canonical Mempty set surface markers, CD11b and F4/80. The second subset, referred to as small peritoneal Mempty set (SPM), expresses substantially lower levels of CD11b and F4/80 but expresses high levels of MHC-II, which is not expressed on LPM. SPM, which predominates in PerC after LPS or thioglycolate stimulation, does not derive from LPM. Instead, it derives from blood monocytes that rapidly enter the PerC after stimulation and differentiate to mature SPM within 2 to 4 d. Both subsets show clear phagocytic activity and both produce nitric oxide (NO) in response to LPS stimulation in vivo. However, their responses to LPS show key differences: in vitro, LPS stimulates LPM, but not SPM, to produce NO; in vivo, LPS stimulates both subsets to produce NO, albeit with different response patterns. These findings extend current models of Mempty set heterogeneity and shed new light on PerC Mempty set diversity, development, and function. Thus, they introduce a new context for interpreting (and reinterpreting) data from ex vivo studies with PerC Mempty set.
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Two new sesquiterpene lactones 8 alpha-(2`,3`-dihydroxy-2`-methylbutanoyl)-15-desoxygoyazensolide and 16 alpha-(1`,2`-dihydroxy-1`-methylpropyl)-eremantholide have been identified as constituents of Eremanthus argenteus aerial parts. In addition, two known sesquiterpene lactones and three flavonoids were isolated. Their structures were established on the basis of spectroscopic and spectrometric data.