627 resultados para autobiographical pact
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L'objectif principal de ce travail est de démontrer que Michel Houellebecq est au centre de son roman dans La Carte et le Territoire. En d'autres termes, nous pouvons dire qu'il est affecté à un poste roman Michel Houellebecq. Mais derrière cet objectif, d'autres peaux. En effet, il est aussi comprendre les motivations de l'auteur de développer son roman au sujet de son personnage. Nous voulons aussi déchiffrer les stratégies littéraires utilisés par l'auteur pour écrire son roman et définir le genre autobiographique de l'œuvre. Mais la difficulté de la question réside dans le caractère Auteur ambigu. Définir précisément le type de la carte et le territoire est une tâche difficile en raison de la originalité des performances offertes par l'écrivain. On pourrait penser qu'il a inventé, créé ce roman, un nouveau genre autobiographique encore à définir. La réponse à la question suivra un itinéraire: à partir de la première place, par la définition du genre Autobiographical de La Carte et le territoire à travers un inventaire des genres autobiographiques existantes et caractéristiques de chacun, une brève analyse du roman à la position dans des genres étudiés précédemment. Mais si la théorie est simple, la pratique est pas nécessairement parce que le roman Michel Houellebecq ne correspond pas à une réplique parfaite des caractéristiques d'un sexe déclarations. En fin de compte, il est réglé par le biais de cette étude, les limites générales genre et les limites du roman autobiographique étudiés. Deuxièmement, nous allons essayer d'analyser la roman et en particulier le caractère de Michel Houellebecq et les stratégies littéraires utilisés par l'auteur pour être placé au centre de son livre. Ces analyses nous permettent d'atteindre notre troisième approche pour étudier ce qui implique de comprendre les motivations de l'auteur pour l'auto-écrit ou moins la suggestion de motivations
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Dissertação de Mestrado apresentada no ISPA - Instituto Universitário para obtenção de grau de Mestre na especialidade de Psicologia Clínica
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Dissertação de Mestrado apresentada no ISPA – Instituto Universitário para obtenção de grau de Mestre na especialidade de Psicologia Clínica
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Annually, the association publishes a journal, The Proceedings, which consists of papers presented at the annual meeting. Woodrow Wilson’s Pan-American Pact by Charles H. Carlisle Kiderlen-Waechter’s Policy in the Bosnian Crisis by C. Waldron Bolen The Teaching of High School History— A Point of View by Lucia Daniel South Carolina Cotton Mills and the Tillman Movement by Gustavus G. Williamson, Jr. The Problem of Negro Education in the South by E. Baskin Wright
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Méthodologie: Investigation à caractère heuristique et réflexif, inscrite dans une énonciation autobiographique se traduisant par la rédaction et l’analyse de deux récits
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La presente investigación tiene como objetivo analizar cómo las relaciones bilaterales entre China y Camboya son afectadas por el interés geopolítico chino, con el fin de demostrar que éste genera un fortalecimiento de sus relaciones puesto que además de suplir necesidades alimenticias, hídricas y en mano de obra barata, es el único país de la región del Sudeste Asiático que le permite a China tener acceso militar al Golfo de Tailandia y al Mar de China Meridional, donde se encuentra en desventaja con Estados Unidos. Así, se indica que la potencia asiática formula sus acuerdos bilaterales creando relaciones de dependencia por parte de países como Camboya para que este le entregue “obligatoriamente” lo que necesita. Esta investigación se llevará a cabo por medio de una monografía con un enfoque realista. Se utilizará el método de investigación cualitativo, que se servirá de fuentes primarias como los acuerdos bilaterales entre ambos Estados.
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In the early twentieth century, musicology was established as an academic discipline in the United States. Nonetheless, with the exception of Iberian medieval and Renaissance repertories, U.S. scholars largely overlooked the music of the Spanish- and Portuguese- speaking world. Why should this have been the case, especially in light of Spain’s strong historical presence in the United States? This autobiographical essay examines this question by tracing the career of an individual musicologist, the Hispanist musicologist Carol A. Hess. Evaluated here are disciplinary shifts in U.S. musicology —methodological, philosophical, and ideological— over the past thirty years. These transformations have combined to make this repertory a viable field of study today. Musicologists in the United States can now make their careers by specializing in Iberian and Latin American music, as well as the music of the Hispanic diaspora. They research topics ranging from the avant-garde composer Llorenç Barber to the rapper Nach Scratch or the popular bandleader Xavier Cugat and his U.S. audiences of the 1940s, while others also pursue the time-tested areas of medieval and Renaissance music. Iberian and Latin American music is regularly offered in postsecondary institutions while instructors now have a variety of textbooks and other pedagogical resources from which to choose. All add up to a disciplinary freedom that would have been unthinkable only a few decades ago.
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La schizofrenia rappresenta uno dei più grandi enigmi per l’impresa conoscitiva umana: non si conosce la sua eziologia, né le sue basi biologiche e cerebrali. Non è neanche chiaro cosa accada nell’esperienza di chi ne soffre, che sembra vivere in un mondo altro. La scarsa conoscenza dell’esperienza schizofrenica e la distanza tra questa e il senso comune hanno portato molti studiosi a inquadrare questo disturbo come illogico, irrazionale, insensato. Il presente lavoro tenta di confutare tale impostazione, mostrando come il mondo di senso dello schizofrenico si altera, non si disgrega; si trasforma, non si annulla. Il campo di studi all’interno del quale si colloca la ricerca è la semiotica, disciplina che studia i sistemi e i processi di significazione e i modi attraverso cui l’essere umano dà senso al mondo. L’intera indagine è inserita in un quadro interdisciplinare in costante dialogo con la psicopatologia fenomenologica e le scienze cognitive contemporanee, e si sviluppa a partire da numerosi testi autobiografici di pazienti schizofrenici, report psichiatrici, articoli di giornale, film e romanzi sul tema. L’ipotesi su cui si muove il lavoro è che sia possibile comprendere la schizofrenia come un problema costitutivamente semiotico, il cui nucleo è da rintracciarsi in una radicale metamorfosi delle modalità di produrre e interpretare il significato. La scommessa sottesa è che la semiotica possa contribuire in modo sostanziale alla comprensione delle modalità attraverso cui la nostra cultura concettualizza la schizofrenia e dei modi in cui gli schizofrenici danno senso al mondo. Il lavoro indaga, quindi, i legami tra schizofrenia e cultura, la storia del concetto nosografico, e le alterazioni dei processi di significazione nei casi di eloquio disorganizzato, nei racconti autobiografici e nei deliri, cercando anche di fornire strumenti utili alla pratica clinica.
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Siegfried Kracauer (1889-1966) fu di formazione ingegnere-architetto, giornalista. Egli fu un instancabile osservatore critico della superficie della realtà, convinto quale era che solo dall’osservazione dei fenomeni superficiali si potesse davvero intuire la realtà di un’epoca. L’obiettivo della tesi è cercare di cogliere il rapporto tra forma e critica della realtà attraverso saggi, articoli di giornale, recensioni di libri e film, biografie e autobiografie. All’interno di questo lavoro si sono isolate alcune immagini e opere che permettono, a nostro parere, di cogliere il senso della decifrazione della modernità in Kracauer. La luce come figura ambigua della fantasmagoria e della metropoli, il mito e la razionalizzazione capitalistica, la figura di Ginster, personaggio letterario chiaramente autobiografico incaricato di descrivere le tensioni nel passaggio dall’esperienza della prima guerra mondale al mondo moderno dell’improvvisazione e della perdita dei confini e, infine, Jacques Offenbach e l’operetta, incursione storica di Kracauer alla ricerca di una biografia sociale della città di Parigi come archeologia della modernità sviluppando un parallelo tra l’epoca del Secondo Impero di Napoleone III e l’avvento del nazismo. A ognuno di questi momenti è dedicato un capitolo che cerca di sviluppare continuità e discontinuità del pensiero di Kracauer nei confronti delle eredità filosofiche e metodologiche di György Lukács, Georg Simmel, Karl Marx. mL’attenzione è stata rivolta alle testimonianze dei rapporti e dei confronti, talora aspri, con i suoi colleghi e amici a partire da quelli complicati con Benjamin e Adorno che restituiscono un’immagine di un pensatore originale e complesso alla ricerca e, paradossalmente sulla soglia, di una via per pensare l’irruzione della cultura di massa e del potere assoggettante delle immagini.
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La disciplina del pareggio di bilancio è in continua evoluzione, soprattutto a fronte delle nuove esigenze finanziarie per contrastare la pandemia. Questo elaborato, studiando la governance economica strutturata dopo la crisi dei debiti, le derivanti scelte italiane in materia di costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e le conseguenze sulle autonomie locali, dimostra come il sistema di gestione delle finanze pubbliche a livello comunitario si stia completando, generando un rapporto normativo ciclico tra il livello europeo e quello locale. Ne è emersa una conflittualità tra le Regioni e lo Stato, che è analizzata al fine di comprendere la giustiziabilità costituzionale del pareggio di bilancio, osservando le esigenze di bilanciamento tra l’equilibrio finanziario e la tutela dei diritti sociali. La Corte Costituzionale ha recentemente conferito, in via giurisprudenziale, alla Corte dei Conti la potestà di svolgere un controllo diretto di costituzionalità del rispetto dell’equilibrio di bilancio degli enti nazionali e territoriali. Particolare attenzione viene data, poi, a seguito degli effetti della pandemia da Covid-19 sui bilanci degli Stati. A fronte della crisi pandemica, per la prima volta dall’approvazione del TSCG, la Commissione ha attivato la clausola di salvaguardia generale per sospendere il Patto di Stabilità (c.d. escape clause). Questa clausola ha permesso ai Paesi di ricorrere agli scostamenti di bilancio. Viene infine analizzato il piano “Next Generation EU”, che centralizza i prestiti verso gli Stati membri nel bilancio dell’Unione ed attinge dal mercato dei capitali le risorse necessarie per finanziare un totale di 750 miliardi, attraverso l’emissione di obbligazioni “Eu Bills”. Per la prima volta nella storia, l’Unione, nelle parole della Commissione, agisce sui mercati come se fosse uno Stato. La portata straordinaria del NGEU, con l’emissione di titoli europei, porta ad una sostanziale mutualizzazione dei debiti ed appare come un passo fondamentale verso il completamento dell’UEM e di un sistema federale.
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Throughout the twentieth century, the study of auditory perception emerged as a significant area of inquiry across various disciplines, particularly within the fields of poststructuralism and psychoanalysis. These theories converge in their understanding of hearing as a fundamental aspect of the development of the subject, leading to a decentering and reformulation of the autobiographical subject, suggesting that the rhythmic is a state of being outside of and prior to the social, verbal, thinking subject. This research aims to examine the connection between auditory perception and the formation of subjectivity in twentieth-century self-narratives. Drawing both from psychoanalysis and poststructuralism, this research proposes a reading of three autobiographical works, namely Elias Canetti’s Die gerettete Zunge, Nathalie Ginzburg’s Lessico famigliare and Nathalie Sarraute’s Enfance. By highlighting the importance of the voice and of the sonorous envelope of childhood, these works artistically anticipate what would be theorised only a few decades later and create the conditions for a pre-verbal apprehension of the world, raising questions about the ineffable source of writing and the writing process itself.
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My thesis investigates the forms, modalities and issues related to the notion of 'silence' in the texts and poetics of Virginia Woolf, Marguerite Duras, Georges Perec and Gianni Celati. This study relates to the 20th century European context and is set within the framework of music-literary studies, since silence is an acoustic phenomenon that concerns the whole word, thus also the written word. The material is structured according to a distribution that firstly involves the construction of a methodological framework that employs music-literary studies, the philosophy of language, the aesthetics of reception and psychoanalytic trauma studies; secondly, an analysis of some of the autobiographical works of the mentioned writers was undertaken, with a particular focus on the notion of trauma associated with silence; thirdly, the focus was placed on the theme of silence in the novelistic and fictional writings of the same authors; finally, a reflection on the poetics and aesthetics of silence was proposed. This study, which brings together several perspectives on silence, aims to shed light, through a comparative and transmedial approach, on the necessity of silence that is inherent in the word, and not a phenomenon opposed to it.