998 resultados para Partito operaio italiano.
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BACKGROUND: There are only scarce data about the benefit of adjunctive chemotherapy in patients with localized synovial sarcoma (SS). PATIENTS AND METHODS: Data from 237 SS patients recorded in the database of the French Sarcoma Group were retrospectively analyzed. The respective impact of radiotherapy, neo-adjuvant chemotherapy and adjuvant chemotherapy on overall survival (OS), local recurrence-free survival (LRFS) and distant recurrence-free survival (DRFS) were assessed after adjustment to prognostic factors. RESULTS: The median follow-up was 58 months (range 1-321). Adjuvant, neo-adjuvant chemotherapy and postoperative radiotherapy were administered in 112, 45 and 181 cases, respectively. In all, 59% of patients treated with chemotherapy received an ifosfamide-containing regimen. The 5-year OS, LRFS and DRFS rates were 64.0%, 70% and 57%, respectively. On multivariate analysis, age >35 years old, grade 3 and not-R0 margins were highly significant independent predictors of worse OS. After adjustment to prognostic factors, radiotherapy significantly improved LRFS but not DRFS or OS. Neither neo-adjuvant nor adjuvant chemotherapy had significant impact on OS, LRFS or DRFS. CONCLUSION: As for other high-grade soft-tissue sarcomas, well-planned wide surgical excision with adjuvant radiotherapy remains the cornerstone of treatment for SS. Neo-adjuvant or adjuvant chemotherapy should not be delivered outside a clinical trial setting.
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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.
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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.
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Relatoria del seminario internacional “La paz en movimiento. Protestas, políticas, impactos. Las experiencias del movimiento por la paz en Italia y en España” celebrado en Barcelona en octubre de 2010 y organizado por el Instituto Catalán Internacional para la Paz (ICIP). El seminario tuvo como objetivo propiciar un espacio de intercambio de ideas en el que confluyeran tanto los activistas como los estudiosos del movimiento por la paz italiano y español. La publicación recoge tanto un resumen de las presentaciones realizadas como de los debates generados.
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El éxito internacional de Andrea Camilleri, escritor siciliano cuyas novelas están caracterizadas por la presencia del dialecto, ha fomentado el debate sobre la posibilidad de traducir textos caracterizados por la presencia de variación lingüística. Esta cuestión ha sido tratada de forma marginal por la traductología y, a menudo, los estudiosos han abogado por la supresión de las marcas dialectales en las traducciones. Un análisis del sistema lingüístico italiano y de su literatura, sin embargo, no puede prescindir del estudio de los dialectos y de las variedades regionales, cuya presencia es todavía muy fuerte. El presente trabajo se centra en un análisis descriptivo, de tipo cualitativo y cuantitativo, de las réplicas de tres personajes de la novela de Camilleri Il cane di terracotta en la versión original y en su traducción al castellano. Este estudio, suportado por la descripción del marco teórico en el que se inscribe el tema de la variación lingüística, nos permite, en primer lugar, evaluar el peso de la presencia de marcas de dialecto geográfico y social en el texto original y trazar la compleja relación existente entre lengua nacional, dialectos y variedades regionales en Italia. En segundo lugar, a través del análisis de la versión en castellano podremos verificar si existe una supresión considerable de las marcas dialectales en la traducción
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El tractament dels estereotips de gènere per mitjà dels personatges, en el còmic europeu de la segona meitat del segle XX. Es concreta en l'anàlisi de tres autors: el català Víctor Mora, l'italià Hugo Pratt i el francès Gérard Lauzier.
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A partire dagli anni Trenta del Cinquecento la traduzione dei poeti classici in lingua volgare comincia a imporsi come un fenomeno di vasta portata nel mercato editoriale italiano. Omero, Virgilio, Stazio, ma soprattutto l'enciclopedico e lascivo Ovidio vengono liberamente riscritti e adattati per il diletto di un pubblico medio, desideroso di ritrovare i poemi antichi nel metro dell'Orlando furioso. Se molte di queste traduzioni non riuscirono a sopravvivere ai mutamenti del gusto, alcune di esse entrarono stabilmente nel canone delle versioni poetiche italiane. È il caso delle Metamorfosi ovidiane riscritte in ottava rima attorno alla metà del secolo da Giovanni Andrea dell'Anguillara, poeta della cerchia farnesiana destinato a vita tormentata ed errabonda. Digressivo, artificioso, magniloquente, l'Ovidio dell'Anguillara (cui è dedicato in gran parte questo volume) otterrà per almeno due secoli un incontrastato successo presso letterati, pittori e musicisti, da Marino a Tiepolo.
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(Résumé de l'ouvrage) Il "Commento a Giovanni" si presenta con caratteri di eccezionalità nell'ambito di una produzione origeniana, da collocare sotto il segno del genio.
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Résumé La ricerca del dibattito sul restauro nella Firenze del Novecento copre un arco temporale piuttosto lungo, che va dall'istituzione del Gabinetto dei restauri fiorentino, avvenuta tra il 1932 e il 1934 sino al 1966, anno della drammatica alluvione che travolse il patrimonio storico e artistico della città di Firenze. Sono più di trent'anni densi di storia, in cui grazie alla tradizionale vocazione artigiana messa in atto di volta in volta attraverso metodiche sperimentali, il Gabinetto dei restauri fiorentino, organizzato da Ugo Procacci affrontò dapprima l'emergenza bellica e, grazie alle esperienze maturate in quella circostanza, fronteggiò i danni provocati alle opere d'arte alluvionate. Lo scopo della ricerca è stato proprio quello di individuare gli aspetti ancora attuali del dibattito sul restauro e sulla conservazione. Filo conduttore è stato il dibattito sull'unificazione dei princìpi del restauro in Italia e quindi, dei suoi riflessi a Firenze. Nella prima parte della ricerca, trattando degli inizi dell'attività del Gabinetto dei restauri di Firenze era inevitabile studiare i riflessi che la creazione dell'Istituto Centrale del Restauro ha avuto sull'ambiente fiorentino. L'incombere della seconda guerra mondiale ebbe un peso determinante nell'accelerare i tempi di attuazione di un simile progetto: si temeva fortemente per le sorti del patrimonio artistico italiano e alle Soprintendenze sarebbe spettato il compito di mettere in salvo il maggior numero possibile di opere d'arte nei rifugi antiaerei e, successivamente, provvedere al restauro delle opere danneggiate: la questione dell'unificazione dei metodi da seguire nel campo del restauro e della conservazione delle opere d'arte era divenuta argomento di urgente attualità a guerra conclusa, soprattutto in vista del recupero delle opere danneggiate, Nella seconda parte del lavoro, trattando gli aspetti più attuali e quindi problematici della storia del restauro fiorentino, in particolare riferiti all'arco cronologico che va dalla metà degli anni Cinquanta sino alla fine degli anni Sessanta, è risultato di estremo interesse analizzare le cause e gli effetti della nota "stagione degli stacchi" e quindi l'avvio del dibattito sulla conservazione preventiva delle pitture murali esposte all'aperto. La questione relativa alla conservazione delle pitture murali esposte all'aperto, nei chiostri e nei tabernacoli, rappresentò il caso paradigmatico attorno al quale l'interesse e le soluzioni adottate per la salvaguardia dei cicli pittorici trovarono gli studiosi e i teorici del restauro italiani e stranieri per un'unica volta tutti concordi nell'avvalersi della prassi sistematica preventiva dello strappo delle pitture murali e del distacco delle sottostanti sinopie. Fu dunque questa l'unica occasione in cui si assistette ad una vera unificazione di intenti a livello nazionale.
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In the framework of social representation, this research explores how the concept of cleanness does not refer solely to individual hygienic praxes and thoughts, but it is also linked to social and cultural aspects. In this way, the definitions of what is dirty and what is clean, what is pure and what is impure, are linked to social discrimination attitudes, based for example on the fear for contamination. Our general hypothesis is that the representations of dirt/cleanness and purity/impurity define ideas and praxes linked to personal hygiene, but refer also to the way people interact with the world and the others. Hence, we hypothesize that the representations of dirt/cleanness and purity/impurity are linked to values and political and religious orientations. A questionnaire with closed-answer questions and a free association task were distributed to 450 subjects. Results show how, in effects, the concepts of dirt/cleanness, purity/ impurity skip from their daily praxis connotations and assume a symbolic function for discriminating between individuals and social groups.
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Este trabajo de investigación pretende llevar a cabo un estudio exploratorio para observar cómo se resuelven los problemas traductológicos de índole cultural dentro del contexto de la autotraducción in mente. El trabajo está estructurado en dos partes: la primera abarca el marco teórico referencial como base para poder desarrollar la segunda parte, el apartado práctico, donde se llevará a cabo el análisis traductológico de referentes culturales para obtener los resultados de los objetivos e hipótesis planteados. Para llevar a cabo dicho análisis, se parte de una serie de ejemplos (rich points) de La testa perduta di Damasceno Monteiro de Antonio Tabucchi, una obra escrita en italiano que se enmarca y refleja la cultura portuguesa
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The growing multilingual trend in movie production comes with a challenge for dubbing translators since they are increasingly confronted with more than one source language. The main purpose of this master’s thesis is to provide a case study on how these third languages (see CORRIUS and ZABALBEASCOA 2011) are rendered. Another aim is to put a particular focus on their textual and narrative functions and detect possible shifts that might occur in translations. By applying a theoretical model for translation analysis (CORRIUS and ZABALBEASCOA 2011), this study describes how third languages are rendered in the German, Spanish, and Italian dubbed versions of the 2009 Tarantino movie Inglourious Basterds. A broad range of solution-types are thereby revealed and prevalent restrictions of the translation process identified. The target texts are brought in context with some sociohistorical aspects of dubbing in order to detect prevalent norms of the respective cultures andto discuss the acceptability of translations (TOURY 1995). The translatability potential of even highly complex multilingual audiovisual texts is demonstrated in this study. Moreover, proposals for further studies in multilingual audiovisual translation are outlined and the potential for future investigations in this field thereby emphasised.
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“La Notte” es el poema en prosa que abre los Cantos Órficos, obra única del poeta italiano Dino Campana. La modernidad del poema destaca por su forma en prosa y por su ritmo especial, en virtud del cual la prosa adquiere un carácter que la diferencia de la prosa común y de otras composiciones del mismo Campana. El análisis, que se enmarca en el ámbito de los estudios descriptivos de las traducciones, analiza las cualidades sonoras del poema y estudia las soluciones que tres traductores en tres idiomas (catalán, castellano e inglés) han dado a los recursos fónicos utilizados por el poeta. La disminución o el incremento de dichos recursos fónicos en las traducciones permiten describir los distintos estilos de traducción. Las conclusiones del trabajo ponen además en evidencia el papel que el uso creativo de recursos compensatorios juega para los traductores. También se esboza una hipótesis sobre la relación entre la forma del poema en prosa y las elecciones traductoras.