875 resultados para São João de Pirabas - PA
Resumo:
Abstract Background HBV genotype F is primarily found in indigenous populations from South America and is classified in four subgenotypes (F1 to F4). Subgenotype F2a is the most common in Brazil among genotype F cases. The aim of this study was to characterize HBV genotype F2a circulating in 16 patients from São Paulo, Brazil. Samples were collected between 2006 and 2012 and sent to Hospital Israelita Albert Einstein. A fragment of 1306 bp partially comprising HBsAg and DNA polymerase coding regions was amplified and sequenced. Viral sequences were genotyped by phylogenetic analysis using reference sequences from GenBank (n=198), including 80 classified as subgenotype F2a. Bayesian Markov chain Monte Carlo simulation implemented in BEAST v.1.5.4 was applied to obtain the best possible estimates using the model of nucleotide substitutions GTR+G+I. Findings It were identified three groups of sequences of subgenotype F2a: 1) 10 sequences from São Paulo state; 2) 3 sequences from Rio de Janeiro and one from São Paulo states; 3) 8 sequences from the West Amazon Basin. Conclusions These results showing for the first time the distribution of F2a subgenotype in Brazil. The spreading and the dynamic of subgenotype F2a in Brazil requires the study of a higher number of samples from different regions as it is unfold in almost all Brazilian populations studied so far. We cannot infer with certainty the origin of these different groups due to the lack of available sequences. Nevertheless, our data suggest that the common origin of these groups probably occurred a long time ago.
Resumo:
La città di São Paulo è la più grande megalopoli dell’emisfero sud. Alle sue dimensioni esagerate corrisponde una complessità sociale che è difficile afferrare e comprendere nella sua interezza. Questo lavoro analizza come la letteratura brasiliana contemporanea affronti il problema della rappresentazione della megalopoli. Allo stesso tempo, ci si propone di indagare in che modo la scrittura risenta del contesto in cui viene prodotta mettendo in relazione la forma caotica e dispersiva della città con la frammentazione riscontrata nelle opere letterarie. In particolare, sono state analizzate le opere di João Antônio e Luiz Ruffato in cui la città appare non solo come scenario delle vicende narrate, ma come protagonista della narrazione. Nei primi due capitoli sono stati affrontati temi di carattere urbanistico, politico, economico e sociale per descrivere alcune delle dinamiche che nel secolo scorso hanno interessato São Paulo, trasformando la città da piccolo centro di provincia in enorme megalopoli. Privilegiando un approccio di tipo culturale, nel descrivere il processo storico sono stati presi in considerazione testi letterari, film e documenti fotografici oltre che contributi provenienti dalla sociologia e da altre aree delle scienze umane. Quando sono state trattate questioni che hanno interessato l’intero Brasile, come l’abolizione della schiavitù e l’insorgere negli ultimi decenni del preoccupante fenomeno della violenza urbana, è stato necessario uscire dalla dimensione locale per accennare al Paese come Stato nazionale. In questi casi, si è cercato di non cadere nella trappola di un discorso che rappresenti la realtà brasiliana come omogenea. Piuttosto, attraverso una prospettiva critica, si è cercato di far emergere alcune delle molteplici sfaccettature del Brasile, dando particolare rilievo a quelle voci che nel discorso ufficiale sono state emarginate. Lo stesso vale per São Paulo. La tesi sostenuta in questo lavoro è che non esista una São Paulo unica né unitaria; esiste una città diversa a seconda dell’angolo da cui la si osserva. Ciò diventa evidente nelle opere letterarie analizzate nel III capitolo: i racconti di João Antônio, il romanzo di Luiz Ruffato, le mini cronache raccolte per strada di Fernando Bonassi. Senza ambire a un’impossibile visione d’insieme, ognuna di queste opere mette in scena frammenti della realtà paulistana e crea una cartografia propria della città.
Resumo:
El intento del artículo es percibir cómo el cronista portugués Fernão Lopes (1385-1460) se apropia, en el último texto suyo, del discurso del castellano Pero Lopez de Ayala (1332-1407) en la Crónica de D. Juan I. La parte elegida para el examen fue el bienio de 1383-1384, antes, por lo tanto, de la Batalla de Aljubarrota (1385). La comparación de las crónicas citadas todavía ya fue realizada por investigadores renombrados, sin embargo mi trabajo sigue el camino por la reducción de escala, o sea, por un análisis interpretativo de un bienio especifico, con la finalidad de iniciar un análisis más abarcador del rasgo de la crónica medieval ibérica medieval, objeto de mi presente pesquisa.