691 resultados para Ergonomia : Escritório informatizado
Resumo:
Nel presente elaborato viene riassunta in 4 brevi capitoli la mia attività di tesi, svolta nell’ambito del progetto Formula SAE® dell’Università di Bologna nell’anno 2010. Il progetto ha consistito nella realizzazione di una vettura monoposto, con l’obiettivo di far competere la stessa negli eventi previsti dalla SAE® (Society of Automotive Engineer), insieme alle vetture progettate e costruite da altri atenei di tutto il mondo. In tali eventi, una serie di giudici del settore auto-motive valuta la bontà del progetto, ovvero della vettura, che sarà sottoposta ad una serie di prove statiche e dinamiche. Nella seguente trattazione si narra quindi il percorso progettuale e di realizzazione del telaio della vettura, ovvero della sua struttura portante principale. Il progetto infatti, nell’ambito del team UniBo Motorsport, mi ha visto impegnato come “Responsabile Telaio” oltre che come “Responsabile in Pista” durante le prove su strada della vettura, svolte a valle della realizzazione. L’obbiettivo principale di un telaio di vettura da corsa è quello di realizzare una struttura che colleghi rigidamente tra loro i gruppi sospensivi anteriore e posteriore e che preveda anche la possibilità di ancorare tutti i componenti dei sistemi ausiliari di cui la vettura deve essere equipaggiata. Esistono varie tipologie di telai per autovettura ma quelle più adatte ad equipaggiare una vettura da competizione di tipo Formula, sono sicuramente il traliccio in tubi (“space frame”) e la monoscocca in fibra di carbonio. Il primo è sicuramente quello più diffuso nell’ambito della Formula Student grazie alla sua maggior semplicità progettuale e realizzativa ed ai minor investimenti economici che richiede. I parametri fondamentali che caratterizzano un telaio vettura da competizione sono sicuramente la massa e la rigidezza. La massa dello chassis deve essere ovviamente il più bassa possibile in quanto quest, costituisce generalmente il terzo contributo più importante dopo pilota e motore alla massa complessiva del veicolo. Quest’ultimo deve essere il più leggero possibile per avere un guidabilità ed una performance migliori nelle prove dinamiche in cui dovrà impegnarsi. Per quanto riguarda la rigidezza di un telaio, essa può essere distinta in rigidezza flessionale e rigidezza torsionale: di fatto però, solo la rigidezza torsionale va ad influire sui carichi che si trasferiscono agli pneumatici della vettura, pertanto quando si parla di rigidezza di un telaio, ci si riferisce alla sua capacità di sopportare carichi di tipo torsionale. Stabilire a priori un valore adeguato per la rigidezza torsionale di un telaio è impossibile. Tale valore dipende infatti dal tipo di vettura e dal suo impiego. In una vettura di tipo Formula quale quella oggetto del progetto, la rigidezza torsionale del telaio deve essere tale da garantire un corretto lavoro delle sospensioni: gli unici cedimenti elastici causati dalle sollecitazioni dinamiche della vettura devono essere quelli dovuti agli elementi sospensivi (ammortizzatori). In base a questo, come indicazione di massima, si può dire che un valore di rigidezza adeguato per un telaio deve essere un multiplo della rigidezza totale a rollio delle sospensioni. Essendo questo per l’Università di Bologna il primo progetto nell’ambito della Formula SAE® e non avendo quindi a disposizione nessun feed-back da studi o vetture di anni precedenti, per collocare in modo adeguato il pilota all’interno della vettura, in ottemperanza anche con i requisiti di sicurezza dettati dal regolamento, si è deciso insieme all’esperto di ergonomia del team di realizzare una maquette fisica in scala reale dell’abitacolo. Questo ha portato all’individuazione della corretta posizione del pilota e al corretto collocamento dei comandi, con l’obbiettivo di massimizzare la visibilità ed il confort di guida della vettura. Con questo primo studio quindi è stata intrapresa la fase progettuale vera e propria del telaio, la quale si è svolta in modo parallelo ma trasversale a quella di tutti gli altri sistemi principali ed ausiliari di cui è equipaggiata la vettura. In questa fase fortemente iterativa si vanno a cercare non le soluzioni migliori ma quelle “meno peggio”: la coperta è sempre troppo corta e il compromesso la fa da padrone. Terminata questa fase si è passati a quella realizzativa che ha avuto luogo presso l’azienda modenese Marchesi & C. che fin dal 1965 si è occupata della realizzazione di telai da corsa per importanti aziende del settore automobilistico. Grazie al preziosissimo supporto dell’azienda, a valle della realizzazione, è stato possibile condurre una prova di rigidezza sul telaio completo della vettura. Questa, oltre a fornire il valore di rigidezza dello chassis, ha permesso di identificare le sezioni della struttura più cedevoli, fornendo una valida base di partenza per l’ottimizzazione di telai per vetture future. La vettura del team UniBo Motorsport ha visto il suo esordio nell’evento italiano della Formula SAE® tenutosi nel circuito di Varano de Melegari nella prima settimana di settembre, chiudendo con un ottimo 16esimo posto su un totale di 55 partecipanti. Il team ha partecipato inoltre alla Formula Student Spain tenutasi sul famoso circuito di Montmelò alla fine dello stesso mese, raggiungendo addirittura il podio con il secondo posto tra i 18 partecipanti. La stagione si chiude quindi con due soli eventi all’attivo della vettura, ma con un notevole esordio ed un ottimo secondo posto assoluto. L’ateneo di Bologna si inserisce al sessantasettesimo posto nella classifica mondiale, come seconda università italiana.
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La tesi tratta in modo approfondito il concetto di wearable device, i suoi utilizzi e l'esperienza d'uso da parte dell'utente soffermando l'attenzione sui principali dispositivi presenti in commercio e non. Nello specifico vengono trattati smart watch, smart glass e visori per la realta virtuale. Nella sezione conclusiva vengono trattati gli standard ISO relativi all'ergonomia degli utenti con i computer, descrivendo nel dettaglio le direttive che sono presentate nello standard ISO 9241:210-2010.
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Los adelantos tecnológicos de las últimas décadas han transformado los recursos externos de la Orientación Vocacional, de la lnformación Ocupacional y evaluación de los orientados. La mayor parte de los sistemas informáticos se inscriben en el marco teórico conductual-cognitivo. Sin embargo, la utilización de software de ayuda vocacional no es privativo de un enfoque conceptual. Las computadoras son introducidas en la educación desde la escuela primaria; se espera que los orientadores y otros educadores utilicen estos sistemas. La actitud de los orientadores va desde una entusiasta aceptación a una absoluta negación. Muchos orientadores temen que las computadoras los reemplacen. Una teoría subyacente es que la orientación se basa en la interacción orientador-orientado No puede una interacción entre la computadora y el orientado ser considerada orientación. Se mencionan cinco objetivos básicos de la orientación: prevención, asistencia, educación y desarrollo, servir a las diversas poblaciones e investigación. Las más relevantes tendencias del use de las computadoras en orientación son: test y cuestionarios basados en computadoras, desarrollos adaptativos, información computarizada, sistemas de orientación vocacional y las computadoras en investigación. Se discuten los objetivos básicos y como pueden las computadoras potencialmente contribuir a lograrlos. Los orientadores vocacionales del presente pueden utilizar la tecnología de computación para enlazar el pasado de nuestra profesión con su futuro promisorio. Basados en estas premisas hemos desarrollado sistemas computarizados para ser empleados en procesos de Orientación Vocacional: "Cuestionario de intereses Profesionales, Versión Computarizada" y "Sistemas de Orientación Vocacional Informatizado".
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Los adelantos tecnológicos de las últimas décadas han transformado los recursos externos de la Orientación Vocacional, de la lnformación Ocupacional y evaluación de los orientados. La mayor parte de los sistemas informáticos se inscriben en el marco teórico conductual-cognitivo. Sin embargo, la utilización de software de ayuda vocacional no es privativo de un enfoque conceptual. Las computadoras son introducidas en la educación desde la escuela primaria; se espera que los orientadores y otros educadores utilicen estos sistemas. La actitud de los orientadores va desde una entusiasta aceptación a una absoluta negación. Muchos orientadores temen que las computadoras los reemplacen. Una teoría subyacente es que la orientación se basa en la interacción orientador-orientado No puede una interacción entre la computadora y el orientado ser considerada orientación. Se mencionan cinco objetivos básicos de la orientación: prevención, asistencia, educación y desarrollo, servir a las diversas poblaciones e investigación. Las más relevantes tendencias del use de las computadoras en orientación son: test y cuestionarios basados en computadoras, desarrollos adaptativos, información computarizada, sistemas de orientación vocacional y las computadoras en investigación. Se discuten los objetivos básicos y como pueden las computadoras potencialmente contribuir a lograrlos. Los orientadores vocacionales del presente pueden utilizar la tecnología de computación para enlazar el pasado de nuestra profesión con su futuro promisorio. Basados en estas premisas hemos desarrollado sistemas computarizados para ser empleados en procesos de Orientación Vocacional: "Cuestionario de intereses Profesionales, Versión Computarizada" y "Sistemas de Orientación Vocacional Informatizado".
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Los adelantos tecnológicos de las últimas décadas han transformado los recursos externos de la Orientación Vocacional, de la lnformación Ocupacional y evaluación de los orientados. La mayor parte de los sistemas informáticos se inscriben en el marco teórico conductual-cognitivo. Sin embargo, la utilización de software de ayuda vocacional no es privativo de un enfoque conceptual. Las computadoras son introducidas en la educación desde la escuela primaria; se espera que los orientadores y otros educadores utilicen estos sistemas. La actitud de los orientadores va desde una entusiasta aceptación a una absoluta negación. Muchos orientadores temen que las computadoras los reemplacen. Una teoría subyacente es que la orientación se basa en la interacción orientador-orientado No puede una interacción entre la computadora y el orientado ser considerada orientación. Se mencionan cinco objetivos básicos de la orientación: prevención, asistencia, educación y desarrollo, servir a las diversas poblaciones e investigación. Las más relevantes tendencias del use de las computadoras en orientación son: test y cuestionarios basados en computadoras, desarrollos adaptativos, información computarizada, sistemas de orientación vocacional y las computadoras en investigación. Se discuten los objetivos básicos y como pueden las computadoras potencialmente contribuir a lograrlos. Los orientadores vocacionales del presente pueden utilizar la tecnología de computación para enlazar el pasado de nuestra profesión con su futuro promisorio. Basados en estas premisas hemos desarrollado sistemas computarizados para ser empleados en procesos de Orientación Vocacional: "Cuestionario de intereses Profesionales, Versión Computarizada" y "Sistemas de Orientación Vocacional Informatizado".
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a arquitetura e o urbanismo não tinham como escapar da avassaladora mediação tecnológica nos processos produtivos e nas interações humanas, numa evolução que vem desde a automação parcial da tecelagem no século XVIII até as sofisticadas próteses biomédicas atuais fabricadas com 3D Printing. A mediação digital para processos de tomada de decisão na forma de democracia digital nos campos onde a espacialidade e o imaginário cidadão jogam um papel decisivo (arquitetura, urbanismo, promoção imobiliária, videogames, filmes e animações interativas) vem abrindo umas possibilidades ainda pouco exploradas. Este artigo propõe uma aproximação a este campo de forças digitais a partir do trabalho pioneiro do escritório holandês BBVH
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La rehabilitación de viviendas ha sido un objetivo presente en los sucesivos Planes de Vivienda desde los años 80, habiéndose realizado importantes intervenciones. El enfoque dado hasta la fecha a estas operaciones ha restringido su alcance. La puesta en marcha operaciones de rehabilitación de grandes Conjuntos Urbanos debe superar estas limitaciones. Existen en España 7,8 millones de viviendas construidas en edificios colectivos entre 1939 y 1980. De ellas, 1,5 millones necesitan una urgente rehabilitación adecuándolas a los estándares normativos del siglo XXI. Para que este importante sector pase de constituir una demanda potencial a ser una demanda efectiva de actuaciones constructivas se ha de ordenar el proceso, elaborando un Método General basado en el Tratamiento Sistemático e Informatizado de: La información social y física, las decisiones y propuestas, las valoraciones y presupuestos de la intervención. Se propone un método de análisis e intervención sobre el medio Físico, el medio Social y las estructuras Organizativas
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Algunos factores de calidad, tales como el tamaño, la forma, el color, el sabor la firmeza y el aroma están muy relacionados con el estado de madurez de los frutos. Se han estudiado diversos parámetros físicos para determinar su relación con la madurez de los frutos por ensayos no-destructivos. Estudio anteriores indican que un grupo de parámetros de impacto pueden ser utilizados para predecirla. Este trabajo se ha llevado a cabo con dos variedades de pera ("Blanquilla" y "Decana de Cornice") y con dos de manzana ("Golden Delicious" y "Starking"). Durante varias semanas (campaña 1990, 1991) se ensayaron muestras de frutos de distinta madurez. Los ensayos de impacto se han completado con una serie de ensayos paralelos destructivos para realizar un seguimiento de la madurez hasta senescencia. Con los datos de 11 parámetros de impacto relacionados con la madurez, se ha realizado un análisis discriminante paso a paso. Así, hemos podido conocer las variables que más discriminan, en cuanto a madurez, a lo largo del tiempo. Con estas variables y los datos obtenidos en los ensayos, se ha creado un procedimiento informatizado y una base de datos, los cuales permiten la clasificación automática de frutos por medio de impactos mecánicos no destructivos. El correspondiente dispositivo se encuentra en fase avanzada de diseño y pendiente de patente.
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El trabajo autónomo basado en la informática es aún muy embrionario en España. Para que esta clase de autoempleo se desarrolle y crezca son necesarios una mezcla de factores socioeconómicos, culturales y tecnológicos, que acabarán cuajando en que un número cada vez mayor de ciudadanos aprecien la necesidad o la conveniencia del autoempleo informatizado y cambien su mentalidad al respecto.
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Se ha realizado un estudio de la distribución de plantas vasculares en un territorio situado entre las provincias de Cuenca, Guadalajara, Madrid y Toledo (España). El territorio estudiado está en la Submeseta Sur de la península ibérica, al sur del Sistema Central, norte de los Montes de Toledo y oeste del Sistema Ibérico, en zonas sedimentarias con poco relieve y clima mediterráneo, con grandes contrastes de temperatura y precipitaciones muy irregulares. Coincide con las regiones naturales llamadas: “Alcarrias”, “Campiñas de Madrid y Guadalajara” y “Vegas de los ríos de la Cuenca del Tajo”. Es lo que he llamado Cuenca Media del Tajo. En una primera fase se ha estudiado la flora regional para adquirir conocimientos previos mediante las consultas bibliográficas y de herbarios, se ha contado con bases de datos disponibles para MA, MACB, MAF, JACA, AH, ABH, VAL, SALA y EMMA. Se han revisado las aportaciones propias que en los últimos años he realizado en el territorio en relación a los temas tratados en la tesis. El trabajo de campo ha consistido en la realización de inventarios de presencia de flora. Ha sido muy importante la tarea herborizadora para llegar a la correcta identificación de las especies colectadas en los inventarios. De esta forma el autor ha confeccionado un herbario propio JML que en el territorio muestreado ha reunido cerca de 15000 números en las cuatro provincias estudiadas. Se ha hecho un muestreo sistemático del territorio con unos 6000 listados de plantas. Se ha tomado como unidad de muestreo la cuadrícula de UTM de 1 km de lado incluida como una centésima parte de la cuadrícula de UTM de 10 km. Se han seguido criterios para uniformizar el muestreo. Se ha apuntado el tiempo empleado y la superficie muestreada estimada en cada toma de datos. El criterio mínimo que tienen que cumplir todas las cuadrículas en el área estudiada ha sido que para cada cuadrícula de UTM de 5 km se han realizado al menos 5 inventarios en 5 cuadrículas diferentes de UTM de 1 km y al menos en una hora de tiempo. La unidad de comparación ha sido la cuadrícula UTM de 5 km. Se han informatizado los inventarios de campo, para ello se ha creado la base de datos TESIS en Microsoft office –Access-. Las principales tablas son LOCALIDAD, en la que se anotan las características del lugar muestreado y ESPECIES, que lista las especies de flora consideradas en las cuatro provincias del estudio. Por medio de formularios se han rellenado las tablas; destaca la tabla ESPECIE INVENTARIO que relaciona las tablas ESPECIES y LOCALIDAD; esta tabla cuenta en este momento con unos 165.000 registros. En la tabla ESPECIES_FPVI se visualizan las especies recopiladas. Se ha creado un indicador llamado FPVI “Flora permanentemente visible identificable” que consiste en atribuir a cada especie unos índices que nos permiten saber si una determinada planta se puede detectar en cualquier época del año. Los resultados presentados son: Creación de la base de datos TESIS. El Catálogo Florístico de la Cuenca Media del Tajo, que es el catálogo de la flora de las cuatro provincias desde el principio de la sistemática hasta las Saxifragáceas. En total se han recopilado 1028 taxones distribuidos en 77 familias. Se ha calculado el índice FPVI, para las especies del catálogo. La finalidad para la que se ha diseñado este índice es para poder comparar territorios. Para el desarrollo de ambos resultados ha sido fundamental el desarrollo de la tabla ESPECIES_PVI de la base de datos TESIS. En la tabla ESPECIES_PVI se han apuntado las características ecológicas y se revisa la información bibliográfica disponible para cada especie; las principales fuentes de información consultadas han sido Flora iberica, el proyecto “Anthos” y las bases de datos de los herbarios. Se ha apuntado sí se ha visto, sí está protegida o sí en un endemismo. Otros resultados son: la localización de las cuadrículas de UTM de 10 km, con mayor número de endemismos o especies singulares, con mayor valor botánico. Se ha realizado un par de ejemplos de estudios de autoecología de especie, en concreto Teucrium pumilum y Clematis recta. Se han confeccionando salidas cartográficas de distribución de especies. Se ha elaborado el herbario JML. Se ha presentado una sencilla herramienta para incluir inventarios florísticos, citas corológicas, consultas de autoecología o etiquetado de pliegos de herbario. Como colofón, se ha colaborado para desarrollar una aplicación informática de visualización, análisis y estudio de la distribución de taxones vegetales, que ha utilizado como datos de partida un porcentaje importante de los obtenidos para esta tesis. ABSTRACT I have made a study of the distribution of vascular plants in a territory located between the provinces of Cuenca, Guadalajara, Madrid and Toledo (Spain). The studied area is in the “Submeseta” South of the Iberian Peninsula, south of the Central System, north of the Montes de Toledo and west of the Iberian System, in sedimentary areas with little relief and Mediterranean climate, with big temperature contrasts and irregular rainfall. Coincides with the natural regions called "Alcarrias", "countryside of Madrid and Guadalajara" and “Vegas River Tagus Basin”. This is what I have called Middle Tagus Basin. In a first step we have studied the regional flora to acquire prior knowledge through the literature and herbaria consultations, it has had available databases for MA, MACB, MAF, JACA, AH, ABH, VAL, SALA and EMMA herbaria. The contributions I have made in the last years in the territory in relation to the topics discussed in the thesis have been revised. The field work consisted of conducting inventories presence of flora. Botanize was a very important task to get to the correct identification of the species collected in inventories. In this way the author has made his own herbarium JML in the sampled area has met at least 15000 samples in the four studied provinces. There has been a systematic sampling of the territory with nearly 6,000 listings of plants. Was taken as the sampling unit grid UTM 1 km side included as a hundredth of the UTM grid of 10 km from side. Criteria have been taken to standardize the sampling. Data were taken of the time spent and the estimated sampled surface. The minimum criteria they have to meet all the grids in the study area has been that for each UTM grid of 5 km have been made at least 5 stocks in 5 different grids UTM 1 km and at least one hour of time. The unit of comparison was the UTM grid of 5 km. I have computerized inventories of field, for it was created a database in Access- Microsoft office -TESIS. The main tables are LOCALIDAD, with caracteristics of the sampled location and ESPECIES, which lists the plant species considered in the four provinces of the study, is. Through forms I filled in the tables; highlights ESPECIE INVENTARIO table that relates the tables ESPECIES and LOCALIDAD, this table is counted at the moment with about 165,000 records. The table ESPECIES FPVI visualizes all recollected species. We have created an indicator called FPVI "Flora permanently visible identifiable" that attributes to each species indices that allow us to know whether a given plant can be detected in any season. The results presented are: Creating data base TESIS. The Floristic Books Middle Tagus Basin, which is a catalog of the flora of the four provinces since the beginning of the systematic until Saxifragaceae. In total 1028 collected taxa in 77 families. We calculated FPVI index for species catalog. The purpose for which this index designed is, to compare territories. For the development of both results, it was essential to develop the table ESPECIES_PVI TESIS data base. Table ESPECIES_PVI has signed the ecological characteristics and bibliographic information available for each species is revised; the main sources of information has been Flora iberica, the Anthos project databases of herbaria. Targeted species has been recorded, when seen, protected or endemism. Have also been located UTM grids of 10 km, with the largest number of endemic or unique species and more botanical value. There have been a couple of species autecology studies, namely Teucrium pumilum and Clematis recta, as an example of this type of study. They have been putting together maps of species distribution. We made herbarium JML. I have presented a simple tool to include floristic inventories, chorological appointments, consultations or to tag autoecology herbarium specimens. To cap it has worked to develop a computer application for visualization, analysis and study of the distribution of plant taxa, which has used as input data a significant percentage of those obtained for this thesis.
Resumo:
Esta dissertação tem como objetivo analisar a minha ação docente em aulas de matemática, que implicam a utilização de dois tipos de jogos eletrônicos em ambiente informatizado. Para tanto, foram observadas as ações e reações dos educandos ao utilizarem os jogos eletrônicos, a manifestação do pensamento, do raciocínio e de estratégias para a solução dos problemas encontrados. A metodologia desta pesquisa caracterizou-se pela natureza qualitativa - aos moldes da pesquisa-ação - numa modalidade narrativa, desenvolvendo-se pelas pesquisas bibliográficas e de campo. A coleta dos dados foi realizada por meio de entrevista semi-estruturada aplicada a nove sujeitos pertencentes a duas classes de 5ª série do ensino fundamental, em sua segunda fase. A análise dos resultados e das observações em sala de aula possibilitou concluir que os jogos, de uma maneira geral, e os eletrônicos, de forma específica, podem ser utilizados como ferramentas úteis no ensino da Matemática, proporcionando um aprendizado prazeroso, sob a orientação criteriosa do professor.
Resumo:
Esta dissertação tem como objetivo analisar a minha ação docente em aulas de matemática, que implicam a utilização de dois tipos de jogos eletrônicos em ambiente informatizado. Para tanto, foram observadas as ações e reações dos educandos ao utilizarem os jogos eletrônicos, a manifestação do pensamento, do raciocínio e de estratégias para a solução dos problemas encontrados. A metodologia desta pesquisa caracterizou-se pela natureza qualitativa - aos moldes da pesquisa-ação - numa modalidade narrativa, desenvolvendo-se pelas pesquisas bibliográficas e de campo. A coleta dos dados foi realizada por meio de entrevista semi-estruturada aplicada a nove sujeitos pertencentes a duas classes de 5ª série do ensino fundamental, em sua segunda fase. A análise dos resultados e das observações em sala de aula possibilitou concluir que os jogos, de uma maneira geral, e os eletrônicos, de forma específica, podem ser utilizados como ferramentas úteis no ensino da Matemática, proporcionando um aprendizado prazeroso, sob a orientação criteriosa do professor.
Resumo:
O objetivo desse estudo é descobrir se as cidades de Guarulhos e São Bernardo do Campo têm chances de, ao explorar sua vocação turística para os negócios, obter reais possibilidades de ampliar seu mercado de trabalho na área de hotelaria. Para realizar o que se propôs, utilizou-se dos dados primários advindos das entrevistas pessoais com alguns profissionais ligados ao setor; além dos dados secundários e informações coletadas nos próprios sites das prefeituras, sindicatos, meios de hospedagem e outras associações que integrados à pesquisa bibliográfica verificou-se que as duas cidades possuem potencial turístico para os negócios porque contam com parques industriais que possibilitam a entrada e permanência de pessoas que vem às cidades para realizar diversos tipos de negócios. Para tanto, precisam hospedar-se, geralmente, por um espaço de tempo em que pretendem descansar, alimentar-se, banhar-se como se estivessem em suas casas. Além desse potencial, as cidades apresentam mais algumas características em comum como a localização de aeroportos, Cumbica e Congonhas, bem próximos de seus centros e, ainda, servem de passagem para outras cidades consideradas mais acolhedoras como Santos, Guarujá entre outras localizadas no litoral e São Paulo, na região conhecida como a grande São Paulo. Por isso Guarulhos e São Bernardo acabam sendo pouco aproveitadas no que se refere aos seus potenciais turísticos. A pesquisa aponta que se houver investimentos nesse setor, o turismo poderá crescer tornando-as cidades receptivas àqueles que as visitam por motivo de trabalho e que precisam de uma boa hospedagem e, muitas vezes, de um lugar para utilizar como seu próprio escritório. Com isso, aumenta-se a necessidade de profissionais qualificados para atender às expectativas desses turistas. Conseqüentemente amplia-se o mercado de trabalho nas áreas voltadas ao turismo e hotelaria das cidades. Entre elas, destacam-se Transportes, Comércio, Segurança, Gastronomia, Cultura, Esportes e Lazer, Redes Hoteleiras e até mesmo Escolas Técnicas e Faculdades. Identificou-se que as duas cidades estudadas possuem potencial turístico para os negócios e podem ampliar o mercado de trabalho hoteleiro a partir da conscientização das partes interessadas em investirem na infra-estrutura, na capacitação dos Recursos Humanos, na estrutura dos empreendimentos hoteleiros e na divulgação do local, dos produtos e dos serviços oferecidos.(AU)
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O objetivo desse estudo é descobrir se as cidades de Guarulhos e São Bernardo do Campo têm chances de, ao explorar sua vocação turística para os negócios, obter reais possibilidades de ampliar seu mercado de trabalho na área de hotelaria. Para realizar o que se propôs, utilizou-se dos dados primários advindos das entrevistas pessoais com alguns profissionais ligados ao setor; além dos dados secundários e informações coletadas nos próprios sites das prefeituras, sindicatos, meios de hospedagem e outras associações que integrados à pesquisa bibliográfica verificou-se que as duas cidades possuem potencial turístico para os negócios porque contam com parques industriais que possibilitam a entrada e permanência de pessoas que vem às cidades para realizar diversos tipos de negócios. Para tanto, precisam hospedar-se, geralmente, por um espaço de tempo em que pretendem descansar, alimentar-se, banhar-se como se estivessem em suas casas. Além desse potencial, as cidades apresentam mais algumas características em comum como a localização de aeroportos, Cumbica e Congonhas, bem próximos de seus centros e, ainda, servem de passagem para outras cidades consideradas mais acolhedoras como Santos, Guarujá entre outras localizadas no litoral e São Paulo, na região conhecida como a grande São Paulo. Por isso Guarulhos e São Bernardo acabam sendo pouco aproveitadas no que se refere aos seus potenciais turísticos. A pesquisa aponta que se houver investimentos nesse setor, o turismo poderá crescer tornando-as cidades receptivas àqueles que as visitam por motivo de trabalho e que precisam de uma boa hospedagem e, muitas vezes, de um lugar para utilizar como seu próprio escritório. Com isso, aumenta-se a necessidade de profissionais qualificados para atender às expectativas desses turistas. Conseqüentemente amplia-se o mercado de trabalho nas áreas voltadas ao turismo e hotelaria das cidades. Entre elas, destacam-se Transportes, Comércio, Segurança, Gastronomia, Cultura, Esportes e Lazer, Redes Hoteleiras e até mesmo Escolas Técnicas e Faculdades. Identificou-se que as duas cidades estudadas possuem potencial turístico para os negócios e podem ampliar o mercado de trabalho hoteleiro a partir da conscientização das partes interessadas em investirem na infra-estrutura, na capacitação dos Recursos Humanos, na estrutura dos empreendimentos hoteleiros e na divulgação do local, dos produtos e dos serviços oferecidos.(AU)
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O estudo busca conhecer o trabalho desenvolvido por professores de diferentes componentes curriculares dos anos finais do Ensino Fundamental da rede pública de ensino da cidade de São Paulo de modo a identificar e compreender suas percepções a respeito dos saberes docentes no contexto do processo ensino e aprendizagem. Assim discute-se os saberes que os professores adquirem e/ou reelaboram na prática pedagógica e que são por eles vistos como possibilidades de mudanças no processo ensino e aprendizagem que contemple um ensino de qualidade. O referencial adotado pauta-se em estudos sobre saberes docentes e sua prática, o conhecimento sobre os processos de ensino e aprendizagem e a formação dos professores que atuam nos anos finais do Ensino de Fundamental, tendo como autores principais, Tardif, Garrido, Gatti e Luckesi. Para tanto, procede-se à análise de documentos oficiais e à aplicação de um questionário a doze professores dos anos finais do Ensino Fundamental com o objetivo de conhecer aspectos da vida profissional, bem como as articulações que eles fazem entre saberes docentes, práticas profissionais e processo ensino e aprendizagem. Os resultados demonstram os saberes desenvolvidos pelos docentes, e as práticas pedagógicas que construíram ao longo de seu exercício profissional frente as dificuldades evidenciadas em alguns grupos de alunos. Por fim, os dados revelam a necessidade de se garantir discussões sobre o currículo das turmas dos anos finais do Ensino Fundamental de forma a se perceber que a evolução que os educadores almejam com todos os envolvidos no processo ensino e aprendizagem se ressignificam na prática do conhecimento.