Il fallimento di un ducato. Ceti dirigenti, società e volontariato militare a Reggio Emilia (1848-1859)

La ricerca ricostruisce alcuni aspetti della vita politica, sociale e culturale di Reggio Emilia a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento. La campagna militare del 1848-49 e le vicende sociali e politiche che l’accompagnarono costituiscono il punto focale di questo lavoro che mette in evidenza come il complesso di quegli avvenimenti operò un mutamento irreversibile nella realtà cittadina, alimentando aspettative e ideali che non poterono più rimanere confinati nel sistema di governo ducale, divenuto asfittico e superato. Dopo una ricognizione generale della storiografia esistente si è evidenziata la necessità di una nuova lettura della storia cittadina che tenesse conto degli approcci metodologici più recenti e di aspetti fino ad oggi trascurati o completamente ignorati, ripartendo dai documenti ed ampliando la quantità e la tipologia delle fonti. E’ stato perciò condotto un incrocio sistematico tra la documentazione d’archivio pubblica (atti di governo, polizia, decreti, chirografi ducali) e le fonti di carattere privato, spesso assolutamente inedite (cronache, diari, epistolari), cercando di mantenere un approccio il più possibile aperto, mostrando una molteplicità di punti di vista e cogliendo il riflesso dei diversi orientamenti politici e personali attraverso la lettura degli avvenimenti cittadini da parte dei diversi testimoni dell’epoca. Coerentemente con i più recenti apporti della storiografia si è voluto sottolineare l’impatto decisivo che le Istituzioni scolastiche ducali, caratterizzate da notevole conformismo e oscurantismo, hanno avuto nella maturazione politica della generazione che ha guidato il Movimento del 1848. Per portare alla luce questi aspetti è stata proposta una rilettura del sistema educativo reggiano dal punto di vista funzionale e culturale, partendo dai ricordi degli ex studenti e dalla verifica della disciplina vigente all’interno di queste istituzioni. Non poteva essere tralasciata anche una profonda revisione della storia della Chiesa di Reggio Emilia durante il Risorgimento, pertanto si è proceduto ad uno spoglio su larga scala della documentazione conservata nell’archivio della Curia vescovile di Reggio Emilia che ha permesso di giungere ad una complessiva rivalutazione del ruolo del vescovo Cattani durante le vicende del 1848, portando alla luce un aspetto fino ad oggi assolutamente sottovalutato. Nella ricostruzione delle condizioni della Provincia sono stati sottolineati soprattutto gli aspetti sociali, ampliando il quadro in cui si sono svolte le vicende attraverso nuove fonti che hanno aiutato a non focalizzare la ricerca soltanto sui ceti dirigenti e sulle personalità di rilievo. Allo stesso modo si sono descritti i luoghi e le persone della città, cercando di tracciare un ritratto il più fedele possibile della realtà urbana attraverso testimonianze di tenore e mentalità differenti da quelle ‘ufficiali’. Per gli eventi del 1848 (e per quelli del 1859-60) è stato consultato un numero cospicuo di fondi conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio, a questi si sono aggiunti gli apporti di molte fonti di carattere privato e di documenti inediti conservati presso l’Archivio di Stato di Torino. Il lavoro propone un’analisi approfondita delle vicende cittadine tra il marzo e l’agosto 1848 e apre a nuove considerazioni sia sul municipalismo, come chiave di lettura del movimento unitario, sia sulla creazione del consenso attorno all’unione dei ducati emiliani con il Regno dell’Alta Italia guidato da Carlo Alberto. Fondamentali sono risultati i fondi della Polizia Estense conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio Emilia. Per la loro natura e per le caratteristiche del Ducato (in cui lo stesso duca interviene di persona nei provvedimenti di polizia) hanno permesso di tracciare un quadro assolutamente inedito della vita politica e sociale della Provincia, contribuendo ad arricchire ogni aspetto del lavoro di ricerca. Nell’ultima parte del lavoro sono state messe a confronto le informazioni raccolte sui volontari attraverso lo spoglio di tutte le fonti consultate. La ricerca si era precedentemente basata sugli elenchi dei militi compilati dopo l’unificazione nazionale, elenchi nei quali molte delle informazioni relative ai partecipanti delle campagne del 1848-49 erano andate perdute. Procedendo all’incrocio dei dati raccolti dalla polizia estense al momento del ritorno degli volontari in patria con quelli reperiti nei fondi privati, nelle cronache, nella memorialistica e negli epistolari è stato possibile ricostruire un panorama più completo delle diverse tipologie di combattenti e tracciare un quadro che alla fine risulta assai coerente con la situazione politica e sociale descritta nella prima parte della tesi. Per la prima volta vengono documentate le vicende di coloro che non appartenendo alle classi dirigenti cittadine si sono trovati a combattere per una sorta di azzardo personale nutrito di idealismo patriottico oppure perché inquadrati nei battaglioni dell’ex esercito estense passato al servizio del Governo provvisorio. Emergono l’estrema eterogeneità delle motivazioni e dei destini personali dei combattenti e sono portate alla luce alcune interessanti vicende personali e familiari. I dati sono stati raccolti in modalità digitale per la loro futura fruizione on-line che andrà ad aggiornare il database degli “Albi della memoria” curati da ISTORECO. (http://www.albimemoria-istoreco.re.it/).

The political control of orthodoxy in the construction of the Romanian State, 1859-1918

This article analyses the relationship between Orthodoxy and state from the unification of the Principalities of Moldavia and Wallachia in 1859 to the creation of Greater Romania in 1918. Examining the attitudes of political leaders towards the dominant religion, this article argues that during the reigns of Prince Cuza and King Carol I the Church became a state institution closely connected to the development of political regimes. It is suggested that by claiming doctrinal religious connections with Constantinople and independence from foreign intervention in the Church’s affairs, religious and political leaders from 1859 to 1918 amplified the construction of Romanian national mythology which contributed towards the political unity of the state.

Sobre Κρῆτες de Sófocles

En este artículo se estudia una obra atribuida a Sófocles titulada Κρῆτες (Los cretenses), una tragedia sólo conocida por dos dudosos testimonios de Hesiquio y Ateneo de Náucratis. A finales del siglo xviii una nueva lectura de ambos los adscribía a otra tragedia, con lo que se negaba la existencia de Κρῆτες. A pesar de esto, este título se sigue manteniendo en las ediciones de la obra sofoclea, ahora relacionado con nuevos hallazgos de fragmentos papiráceos del autor. Nuestro objetivo es el de analizar los testimonios en profundidad para concluir si la obra pudo o no haberse escrito.

Hs. Rothschild 4° 108 - Testament der Jeanette Worms geborene Rothschild mit Nachtrag und Codicillen aus den Jahren 1829 - 1859 (Abschriften)

Vorbesitzer: Freiherrlich Carl von Rothschild'sche Bibliothek Frankfurt am Main; alte Signatur: Hs. in Quart 108

Hs. Rothschild 4° 109 - Testament der Jeanette Worms geborene Rothschild mit Nachtrag und Codicillen aus den Jahren 1829 - 1859 (Abschriften)

Vorbesitzer: Freiherrlich Carl von Rothschild'sche Bibliothek Frankfurt am Main; alte Signatur: Hs. in Quart 109

Nuevos datos sobre la distribución de Bufo viridis Laurenti, 1786, en el noroeste de África.

[ES] Se indica la presencia de Bufo viridis en los territorios del Sáhara Occidental, unos 400 km al Sureste del área de distribución conocida para la especie.

Eighty years 'Owre the Sea': Robert Burns and the early United States of America, c. 1786-1866.

This thesis represents the first extensive critical study of the relationship between Robert Burns and the early United States of America. Spanning literature, history and memory studies, the following chapters take an interdisciplinary approach towards investigating the methods by which Burns and his works rose to prominence and came to be of cultural and literary significance in America. Theoretically, these converging disciplines intersect through a transnational, Atlantic Studies perspective that shifts emphasis from Burns as the 'national poet of Scotland' onto the various socio-cultural connections that facilitated the spread of his work and reputation. In addition to Scottish literary studies, the thesis contributes to the broader fields of Transatlantic, Transnational and American Studies. Previous studies have suggested that Burns's popularity in the early United States might be attributed to his kinship with 'national' American ideals of freedom, egalitarianism and individual liberty. While some of the evidence supports this claim, this thesis argues that it also wrongly assumes a spatiotemporal unity for the nineteenth-century American nation. It concludes by suggesting that future critical studies of the poet must heed the multifarious complexities of 'national' paradigms, pointing the way to further work on the reception and influence of Burns in other 'global' or, indeed, transnational contexts.

Las funciones y las relaciones sociales, económicas y políticas de los miembros del Cabildo Catedralicio de la Diócesis de Nicaragua y Costa Rica (1531-1859).

ResumenEl artículo analiza las funciones del cabildo catedralicio de la Diócesis de Nicaragua y Costa Rica con el fin de explicar las relaciones sociales, políticas y económicas de sus miembros y determinar la importancia del cabildo en el funcionamiento de la diócesis entre los años 1531 y 1859. Las fuentes primarias coloniales sobre el cabildo catedralicio, los testamentos y padrones de diezmos, entre otros; revelan que los miembros del cabildo catedralicio de León tuvieron funciones específicas dentro de la diócesis tanto durante la sede vacante como cuando existía Obispo al frente de la diócesis. Los miembros del cabildo catedralicio no constituyeron un cuerpo capitular aislado de la sociedad, sino que mantuvieron relaciones de confianza, económicas y sociales entre ellos y con la sociedad que los rodeaba, por tanto, fueron un cuerpo capitular crucial para el funcionamiento de la diócesis durante su sede vacante y cuando fueron el consejo asesor del ObispoAbstractThe article analyzes the functions of the cathedral chapter of the Diocese of Nicaragua and Costa Rica with the purpose of explaining the social, political and economic relations of its members and determining the importance of the chapter in the operation of the diocese between the years 1531 and 1859. Colonial primary sources, including testaments and tithe registers, among others, reveal that the members of the cathedral chapter of Leon had specific functions within the diocese, both when the see was vacant and when there was a Bishop in office. The members of the cathedral chapter did not constitute a capitular body isolated from the rest of society. Rather, they maintained economic and social relations of trust among themselves and with the society that surrounded them. Therefore, they were a capitular body crucial to the operation of the diocese, both when they served as the bishops advisory committee and when they governed the diocese in the absence of a Bishop.

Members abroad - Australia - Brisbane and the Gold Coast

Brisbane's sub-tropical climate, vegetation and urban history as a British settlement, endow the region with many characteristics that are familiar in KwaZulu-Natal. Brisbane settlement, firstly as a penal conlony to accommodate the hardiest criminals dispatched from Sydney, was established in 1825 on a wide river, several kilometers upstream from Moreton Bay with the Pacific Ocean beyond. The penal colony was short lived and was soon opened up to free settlement in 1842. The growth of the fledgling town was characterized by brick warehouse and service buildings to the port that was established on its riverbanks, resembling those of the old Point Road area in Durban. Government and administration buildings heralded Brisbane as the captial city of the State of Queensland, annexed from New South Wales in 1859. Morphological studies reveal that Brisbane had reached its first zenith around 1930 as a commerical city of four and five storey buildings. The urban form remained stagnant until the post-1960's building boom and the developments from this period on, consolidated land amalgamations largely ignoring the urban characteristics of the established city. Public space was poorly observed, resulting in a city that had turned its back on the river. It is only in recent times that the currency of good urban design, under the custodial direction of the City Council, has fostered a re-engagemed urban realm that, enabled by the recent building boom, has delivered high quality urban environments

Raman spectroscopic study of the uranyl mineral metauranospinite Ca[(UO2)(AsO4)]2.8H2O

Raman spectra of metauranospinite Ca[(UO2)(AsO4)]2.8H2O complemented with infrared spectra were studied. Observed bands were assigned to the stretching and bending vibrations of (UO2)2+ and (AsO4)3- units and of water molecules. U-O bond lengths in uranyl and O-H…O hydrogen bond lengths were calculated from the Raman and infrared spectra.

Effect of selected feed meals and starches on diet digestibility in the mud crab, Scylla serrata

The present study examined the capacity of the mud crab, Scylla serrata to digest experimental diets that contained different animal and plant-based feed meals or different levels or types of starch. The apparent dry matter digestibility (ADMD) coefficients for all feed meals tested in the first part of this study, except meat meal, were similar (78–88%). Crude protein digestibility (ACPD) coefficients for all feed meals were relatively high, with values ranging from 86% to 96%. Cotton seed meal, poultry meal, canola meal, fishmeal, soybean meal and lupin meal had similar gross energy digestibility (AGED) values (P>0.05) ranging from 84% to 89%. In the second part of this study, the impact of selected starches on the digestibility of fishmeal-based formulated diets was assessed. The apparent starch digestibility (ASD) of wheat starch decreased significantly as the inclusion level was increased from 15% to 60%, however, there was no significant effect on ACPD values. At a 30% inclusion level, the ASD of diets containing different starches decreased in the order corn>wheat>potato=rice. Moreover, ACPD values were significantly higher (P<0.05) in the diets containing corn or rice starch than in those containing wheat or potato starches.

Public sector legislation in Queensland : old or new directions

It has been 150 years since the Queensland public service was established. This paper looks back over the successive civil and public service acts in Queensland from 1859 to 2009, to examine the why the acts were passed, the changing structure of the public sector and the political justifications for the changes. It will establish how much has changed and how much has stayed the same over 150 years. Discussions regarding the success of the public service acts will be approached from an accountability perspective and will work to determine how effective the legislation has been in creating an independent and efficient public sector. The paper will demonstrate that change has occurred but some of it has turned back on itself;proposals that were rejected in the past have reappeared as fresh ideas and innovations. Finally, the paper will make conclusions as to the progress or repetition of public sector legislation in Queensland.

The return of manhood suffrage to Queensland, 1863-1872

In 1859, Queensland was separated from New South Wales as an independent colony. At this time the new Governor conspired to ensure the citizens did not inherit the old colonies system of full male suffrage. This was not returned until the Elections Act of 1872. However, the extended franchise was not a result of either democratic values or other ideological intentions. This article will analyse parliamentary debates to show that the revision to full suffrage was a result of administrative expediency driven by an inability to prevent abuse of the limited franchise.

The Biology, Epidemiology, and Management of Rice Tungro Disease in Asia

Many farmers in South and Southeast Asia describe rice tungro disease as a cancer disease because of the severe damage it causes and the difficulty of controlling it (121). As the most important of the 14 rice viral diseases, tungro was first recognized as a leafhopper-transmitted virus disease in 1963 (88). However, tungro, which means “degenerated growth” in a Filipino dialect, has a much longer history. It is almost certain that tungro was responsible for a disease outbreak that occurred in 1859 in Indonesia, which was referred to at the time as mentek (83). In the past, a variety of names has been given to tungro, including accep na pula in the Philippines, penyakit merah in Malaysia, and yelloworange leaf in Thailand (83).