909 resultados para PASOLINI, Pier Paolo


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La presente tesi tratta il comportamento meccanico delle fasce di piano in muratura composite. Con tale termine ci si riferisce alle fasce di piano che hanno al di sotto un elemento portante in conglomerato cementizio armato, come ad esempio cordoli o solai. Assieme ai maschi murari, le fasce di piano costituiscono gli elementi portanti di una parete in muratura. Tuttavia, in caso di analisi sismica di un edificio in muratura, l’effetto fornito da tali elementi è trascurato e si considera solamente il contributo dei maschi murari. Ciò è dovuto anche alla scarsa conoscenza che ancora oggi si possiede sul loro comportamento meccanico. Per questo motivo diversi gruppi di ricerca tutt’ora sono impegnati in tale studio. In particolare, il lavoro di questa tesi, s’inserisce nel più ampio progetto di ricerca condotto dalla professoressa Katrin Beyer, direttrice del Laboratorio di Ingegneria Sismica e Dinamica Strutturale del Politecnico di Losanna (Svizzera).

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I linfomi a cellule T periferiche rappresentano circa il 12% di tutte le neoplasie linfoidi.In questo studio, abbiamo effettuato un’analisi di miRNA profiling (TaqMan Array MicroRNA Cards A) su 60 campioni FFPE suddivisi in: PTCLs/NOS (N=25), AITLs (N=10), ALCLs (N=12) e cellule T normali (N=13). Abbiamo identificato 4 miRNA differenzialmente espressi tra PTCLs e cellule T normali. Inoltre, abbiamo identificato tre set di mirna che discriminano le tre entita di PTCLs nodali

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Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.

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The aim of this thesis was to investigate some important key factors able to promote the prospected growth of the aquaculture sector. The limited availability of fishmeal and fish oil led the attention of the aquafeed industry to reduce the dependency on marine raw materials in favor of vegetable ingredients. In Chapter 2, we reported the effects of fishmeal replacement by a mixture of plant proteins in turbot (Psetta maxima L.) juveniles. At the end of the trial, it was found that over the 15% plant protein inclusion can cause stress and exert negative effects on growth performance and welfare. Climate change aroused the attention of the aquafeed industry toward the production of specific diets capable to counteract high temperatures. In Chapter 3, we investigated the most suitable dietary lipid level for gilthead seabream (Sparus aurata L.) reared at Mediterranean summer temperature. In this trial, it was highlighted that 18% dietary lipid allows a protein sparing effect, thus making the farming of this species economically and environmentally more sustainable. The introduction of new farmed fish species makes necessary the development of new species-specific diets. In Chapter 4, we assessed growth response and feed utilization of common sole (Solea solea L.) juveniles fed graded dietary lipid levels. At the end of the trial, it was found that increasing dietary lipids over 8% led to a substantial decline in growth performance and feed utilization indices. In Chapter 5, we investigated the suitability of mussel meal as alternative ingredient in diets for common sole juveniles. Mussel meal proved to be a very effective alternative ingredient for enhancing growth performance, feed palatability and feed utilization in sole irrespectively to the tested inclusion levels. This thesis highlighted the importance of formulating more specific diets in order to support the aquaculture growth in a sustainable way.

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L’obiettivo fondamentale è di investigare l’effetto di differenti distribuzioni delle proprietà di dissipatori fluido viscosi non lineari lungo l’altezza delle strutture per il retrofit di telai in cemento armato esistenti. Le differenti distribuzioni sono calcolate sulla base dello stesso smorzamento supplementare. Nella fase di progetto si è confrontato la somma dei coefficienti di distribuzione in modo da valutare la loro efficacia. I risultati di questa fase sono poi controllati attraverso estensive analisi dinamiche non lineari, in termini di spostamenti di piano, spostamenti d’interpiano e forze nei dissipatori, considerando la non linearità della struttura e dei dissipatori. I casi di studio sono telai bidimensionali in cemento armato, caratterizzato da un differente numero di piani (3, 6 e 9 piani) e anche da differenti proprietà in termini di regolarità in elevazione. Un altro proposito è quindi investigare l’effetto della distribuzione verticale dei dissipatori per telai regolari e irregolari.

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La verifica di vulnerabilità sismica di un edificio esistente è un procedimento volto a stabilire se questa è in grado o meno di resistere alla combinazione sismica di progetto. La vulnerabilità sismica di una struttura dipende da molteplici fattori quali la mancanza di requisiti fondamentali degli elementi strutturali, considerando che la maggior parte delle strutture presenti sul territorio italiano sono state progettate sulla base di normative che non consideravano l’azione sismica. Nel presente lavoro verranno analizzati tutti fattori necessari per effettuare una verifica di vulnerabilità sismica, determinando i fattori di sicurezza per ogni tipologia di verifica.

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Lo scopo principale di questa tesi di laurea è la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio esistente in muratura portante. In particolare si è esaminato il corpo Est del padiglione 19 del complesso ospedaliero San’Orsola-Malpighi di Bologna. Dopo una prima fase di conoscenza dell’edificio, attraverso sopralluoghi e tramite gli elaborati forniti dall’ufficio tecnico dell’ospedale, si è passati alla modellazione ad elementi finiti mediante il programma di calcolo Sap2000. Mediante modellazione manuale e modellazione FEM sono state eseguite prima le analisi lineari (statiche e dinamiche) e successivamente l’analisi statica non lineare. L’analisi lineare è stata condotta attraverso i tre livelli di analisi sismiche (LV1, LV2, LV3). Nel caso dell’analisi non lineare, si sono studiati prima i singoli maschi murari con modello a mensola e alla Grinter, poi pareti monopiano senza e con fasce di piano. L’analisi della struttura, infine, è stata svolta analizzando pareti multipiano soggette a due differenti distribuzioni di forze orizzontali, confrontando la domanda di spostamento, indotta dall’azione sismica, con la capacità di spostamento della struttura stessa. La tesi si conclude con considerazioni finali in merito ad analogie e differenze riscontrate nei due metodi di analisi utilizzati.

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Questa tesi presenta alcuni aspetti dell'analisi convessa, in spazi vettoriali topologici, indirizzati allo studio di problemi generali di minimizzazione. Dai risultati geometrici dei teoremi di Hahn-Banach, attraverso la descrizione di proprietà fondamentali delle funzioni convesse e del sottodifferenziale, viene descritta la dualità di Fenchel-Moreau, e poi applicata a problemi generali di Ottimizzazione convessa, sotto forma prima di problema primale-duale, e poi come rapporto tra i punti di sella della Lagrangiana e le soluzioni della funzione da minimizzare.

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Prosenescence therapy has recently emerged as a novel therapeutic approach for treating cancer. However, this concept is challenged by conflicting evidence showing that the senescence-associated secretory phenotype (SASP) of senescent tumor cells can have pro- as well as antitumorigenic effects. Herein, we report that, in Pten-null senescent tumors, activation of the Jak2/Stat3 pathway establishes an immunosuppressive tumor microenvironment that contributes to tumor growth and chemoresistance. Activation of the Jak2/Stat3 pathway in Pten-null tumors is sustained by the downregulation of the protein tyrosine phosphatase PTPN11/SHP2, providing evidence for the existence of a novel PTEN/SHP2 axis. Importantly, treatment with docetaxel in combination with a JAK2 inhibitor reprograms the SASP and improves the efficacy of docetaxel-induced senescence by triggering a strong antitumor immune response in Pten-null tumors. Altogether, these data demonstrate that immune surveillance of senescent tumor cells can be suppressed in specific genetic backgrounds but also evoked by pharmacological treatments.

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A presente dissertação analisa como o Partido Social Cristão (PSC), ao longo do tempo, se apropriou da identidade religiosa de seus atores políticos que na sua maioria são membros da Frente Parlamentar Evangélica, os quais defendem no espaço público a “família tradicional”, em detrimento da pluralidade de arranjos familiares na contemporaneidade. Para explicitar o objeto - “família tradicional” e PSC -, foi necessário retroceder no tempo e investigar na historiografia os primórdios da inserção dos evangélicos na política brasileira. Em vista disso, analisamos a participação dos evangélicos nos respectivos períodos do Brasil: Colônia, Império e República. A dificuldade da entrada de evangélicos na política partidária, dentre outros fatores, se deve àinfluência do catolicismo no Estado. Assim sendo, averiguamos em todas as Constituições (1824, 1891, 1934, 1937, 1946, 1967, 1969 e 1988) o que a mesma diz no que tange a proibição e a liberdade religiosa no país. Logo, verificamos entre as Eras Vargas e República Populista, que ocorreu com intensidade a transição do apoliticismo para o politicismo entre os evangélicos brasileiros, porém, eles não recebiam o apoio formal de suas igrejas. Em seguida, a participação dos evangélicos na arena política durante a ditadura militar foi investigada com destaque para o posicionamento de vanguarda da IECLB, através do Manifesto de Curitiba e, também com a presença de parlamentares evangélicos no Congresso Nacional. A politização pentecostal é ressaltada em nosso trabalho, através do pioneirismo de Manoel de Mello e, depois na Redemocratização quando as instituições evangélicas se organizaram para eleger seus candidatos à Assembleia Nacional Constituinte. E, com o fim do regime militar, o PSC surge como partido “nanico”, contudo, deixa o anonimato e ganha visibilidade midiática quando o pastor e deputado, Marco Feliciano, assume a presidência da Comissão de Direitos Humanos e Minorias, em 2013. Esse é o pano de fundo histórico que projetou o PSC e seus atores no pleito de 2014 com o mote “família tradicional”.

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Acute promyelocytic leukemia (APL) is associated with reciprocal chromosomal translocations involving the retinoic acid receptor α (RARα) locus on chromosome 17. In the majority of cases, RARα translocates and fuses with the promyelocytic leukemia (PML) gene located on chromosome 15. The resulting fusion genes encode the two structurally unique PML/RARα and RARα/PML fusion proteins as well as aberrant PML gene products, the respective pathogenetic roles of which have not been elucidated. We have generated transgenic mice in which the PML/RARα fusion protein is specifically expressed in the myeloid-promyelocytic lineage. During their first year of life, all the PML/RARα transgenic mice have an abnormal hematopoiesis that can best be described as a myeloproliferative disorder. Between 12 and 14 months of age, 10% of them develop a form of acute leukemia with a differentiation block at the promyelocytic stage that closely mimics human APL even in its response to retinoic acid. Our results are conclusive in vivo evidence that PML/RARα plays a crucial role in the pathogenesis of APL.

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Eps15 is a substrate for the tyrosine kinase of the epidermal growth factor receptor (EGFR) and is characterized by the presence of a novel protein:protein interaction domain, the EH domain. Eps15 also stably binds the clathrin adaptor protein complex AP-2. Previous work demonstrated an essential role for eps15 in receptor-mediated endocytosis. In this study we show that, upon activation of the EGFR kinase, eps15 undergoes dramatic relocalization consisting of 1) initial relocalization to the plasma membrane and 2) subsequent colocalization with the EGFR in various intracellular compartments of the endocytic pathway, with the notable exclusion of coated vesicles. Relocalization of eps15 is independent of its binding to the EGFR or of binding of the receptor to AP-2. Furthermore, eps15 appears to undergo tyrosine phosphorylation both at the plasma membrane and in a nocodazole-sensitive compartment, suggesting sustained phosphorylation in endocytic compartments. Our results are consistent with a model in which eps15 undergoes cycles of association:dissociation with membranes and suggest multiple roles for this protein in the endocytic pathway.

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Acute promyelocytic leukemia (APL) is associated with chromosomal translocations always involving the RARα gene, which variably fuses to one of several distinct loci, including PML or PLZF (X genes) in t(15;17) or t(11;17), respectively. APL in patients harboring t(15;17) responds well to retinoic acid (RA) treatment and chemotherapy, whereas t(11;17) APL responds poorly to both treatments, thus defining a distinct syndrome. Here, we show that RA, As2O3, and RA + As2O3 prolonged survival in either leukemic PML-RARα transgenic mice or nude mice transplanted with PML-RARα leukemic cells. RA + As2O3 prolonged survival compared with treatment with either drug alone. In contrast, neither in PLZF-RARα transgenic mice nor in nude mice transplanted with PLZF-RARα cells did any of the three regimens induce complete disease remission. Unexpectedly, therapeutic doses of RA and RA + As2O3 can induce, both in vivo and in vitro, the degradation of either PML-RARα or PLZF-RARα proteins, suggesting that the maintenance of the leukemic phenotype depends on the continuous presence of the former, but not the latter. Our findings lead to three major conclusions with relevant therapeutic implications: (i) the X-RARα oncoprotein directly determines response to treatment and plays a distinct role in the maintenance of the malignant phenotype; (ii) As2O3 and/or As2O3 + RA combination may be beneficial for the treatment of t(15;17) APL but not for t(11;17) APL; and (iii) therapeutic strategies aimed solely at degrading the X-RARα oncoprotein may not be effective in t(11;17) APL.

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A mammalian A-type cyclin, cyclin A1, is highly expressed in testes of both human and mouse and targeted mutagenesis in the mouse has revealed the unique requirement for cyclin A1 in the progression of male germ cells through the meiotic cell cycle. While very low levels of cyclin A1 have been reported in the human hematopoietic system and brain, the sites of elevated levels of expression of human cyclin A1 were several leukemia cell lines and blood samples from patients with hematopoietic malignances, notably acute myeloid leukemia. To evaluate whether cyclin A1 is directly involved with the development of myeloid leukemia, mouse cyclin A1 protein was overexpressed in the myeloid lineage of transgenic mice under the direction of the human cathepsin G (hCG) promoter. The resulting transgenic mice exhibited an increased proportion of immature myeloid cells in the peripheral blood, bone marrow, and spleen. The abnormal myelopoiesis developed within the first few months after birth and progressed to overt acute myeloid leukemia at a low frequency (≈15%) over the course of 7–14 months. Both the abnormalities in myelopoiesis and the leukemic state could be transplanted to irradiated SCID (severe combined immunodeficient) mice. The observations suggest that cyclin A1 overexpression results in abnormal myelopoiesis and is necessary, but not sufficient in the cooperative events inducing the transformed phenotype. The data further support an important role of cyclin A1 in hematopoiesis and the etiology of myeloid leukemia.