616 resultados para P2P, Bilanciamento, Traffico, Reti, GGrid


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La presente tesi analizza il reato di traffico di esseri umani in Europa, con particolare attenzione al fenomeno dello sfruttamento sessuale. La ricerca è stata condotta in parte nell’ambito del progetto “FIDUCIA. New European crimes and trust-based policy” (www.fiduciaproject.eu). La tesi è composta da 5 capitoli. Il primo capitolo introduce il reato di tratta di esseri umani, a livello globale e, successivamente, nello specifico, in Europa. Vengono presentati i fattori determinanti e le origini del fenomeno. Inoltre, ne vengono fornite le definizioni e le principali caratteristiche, in linea con i più importanti documenti internazionali sul tema. Il capitolo si chiude con una panoramica statistica, che affronta anche le criticità della raccolta di dati relativi ai reati. Il secondo capitolo analizza l’approccio correntemente adottato a livello domestico ed europeo contro la tratta. Le misure vengono presentate prima dal punto di vista teorico; successivamente ne vengono forniti esempi concreti, ad esempio convenzioni internazionali, direttive, ma anche progetti di ricerca, collaborazioni internazionali tra autorità ed ONG. Il terzo capitolo si concentra sulla tratta a fini di sfruttamento sessuale. Vengono analizzati il potenziale legame con la prostituzione, e l’approccio europeo. Segue un approfondimento dei modelli legali implementati a livello europeo ed uno studio comparato di cinque paesi membri, rappresentativi dei vari modelli di regolamentazione della prostituzione (Italia, Belgio, Polonia, Germania e Svezia). Il quarto capitolo raccoglie le interviste condotte con diversi esperti che si occupano di contrasto alla tratta: ONG italiane e straniere, referenti nazionali anti-tratta di Italia, Belgio e Germania, FRONTEX, membri del Parlamento Europeo. Nelle conclusioni, vengono proposte prima una valutazione complessiva del quadro attuale, e poi alcune raccomandazioni ai governi nazionali e agli organismi sopranazionali. In particolare, visto l’obiettivo di un contrasto omogeneo e coordinato della tratta (per sfruttamento sessuale specificamente) a livello europeo, si ritiene che un modello regolamentare uniforme della prostituzione negli stati membri possa contribuire a migliorare uniformità ad efficacia dell’approccio europeo alla tratta.

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Multi-party voice-over-IP (MVoIP) services provide economical and convenient group communication mechanisms for many emerging applications such as distance collaboration systems, on-line meetings and Internet gaming. In this paper, we present a light peer-to-peer (P2P) protocol to provide MVoIP services on small platforms like mobile phones and PDAs. Unlike other proposals, our solution is fully distributed and self-organizing without requiring specialized servers or IP multicast support.

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En este trabajo se propone y desarrolla una topología en k-hipercubos que resuelve los principales inconvenientes asociados a la topología en hipercubo convencional. Los resultados obtenidos son muy prometedores, con aplicaciones tanto en el campo de la voz sobre IP, como en muchos otros campos que precisen de un intercambio de información muchos a muchos. Sobre la topología propuesta se define el protocolo Darkcube, que es una propuesta de protocolo totalmente distribuido basado en el concepto de darknet, posibilitando la realización de conversaciones muchos a muchos incluyendo audio, vídeo, texto y datos de geoposicionamiento, entre otros. También se propone un método de codificación de coordenadas de geoposicionamiento que resulta especialmente eficiente en el aprovechamiento del ancho de banda sobrante en las comunicaciones muchos a muchos que proporciona Darkcube. Durante el desarrollo de este trabajo, se ha implementado el simulador DarkcubeEmu; herramienta que posibilita la obtención de resultados relevantes en términos de la calidad de la comunicación. Finalmente, utilizando como base el protocolo Darkcube, se propone un protocolo de seguridad que traslada un esquema de infraestructura de clave pública a un protocolo totalmente distribuido, como es Darkcube; garantizando, de esta forma, la confidencialidad en las comunicaciones y la legitimidad de la identidad asociada a cada uno de sus miembros.

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Continuation of Veysî's Dürretü't-tâc fi sîreti sâhibi'l-mi'râc: first biography of the Prophet Muḥammad divided into sections on Mecca and Medina.

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This paper reviews peer-to-peer (P2P) lending, its development in the UK and other countries, and assesses the business and economic policy issues surrounding this new form of intermediation. P2P platform technology allows direct matching of borrowers’ and lenders’ diversification over a large number of borrowers without the loans having to be held on an intermediary balance sheet. P2P lending has developed rapidly in both the US and the UK, but it still represents a small fraction, less than 1%, of the stock of bank lending. In the UK – but not elsewhere – it is an important source of loans for smaller companies. We argue that P2P lending is fundamentally complementary to, and not competitive with, conventional banking. We therefore expect banks to adapt to the emergence of P2P lending, either by cooperating closely with third-party P2P lending platforms or offering their own proprietary platforms. We also argue that the full development of the sector requires much further work addressing the risks and business and regulatory issues in P2P lending, including risk communication, orderly resolution of platform failure, control of liquidity risks and minimisation of fraud, security and operational risks. This will depend on developing reliable business processes, the promotion to the full extent possible of transparency and standardisation and appropriate regulation that serves the needs of customers.

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In questo documento ho analizzato lo scenario della passata e dell’odierna Internet, dal classico protocollo HTTP, al protocollo sperimentale QUIC, argomento di questa tesi. In primis ho analizzato gli attuali protocolli utilizzati nella rete e ricercato i motivi che hanno portato a crearne di nuovi, successivamente ho effettuato un analisi teorica del protocollo affidandomi ai documenti forniti dall'IETF, poi in un capitolo a sé ho descritto l'handshake crittografato tipico di questo protocollo ed infine nell'ultimo capitolo ho mostrato graficamente e praticamente come lavora il protocollo in una reale implementazione. Dopo aver completato questa tesi, mi sono potuto rendere conto di quanto sia necessario un cambio di rotta verso protocolli di rete più veloci, sicuri ed affidabili. I classici protocolli oramai non sono più sufficienti a soddisfare le migliaia di richieste di connessione e presentano, come si vedrà, delle lacune a cui bisogna porre rimedio. Gran parte della popolazione mondiale ha accesso al web,ed è uno strumento ormai alla portata di tutti e non più privilegio di pochi e ci si augura per il bene della rete Internet che tale protocollo o protocolli simili possano prendere presto piede per una migliore esperienza di navigazione a livello globale. Probabilmente saranno necessari molti anni, ma l’idea che già si pensi ad un futuro non tanto prossimo fa ben sperare su quello che ci aspetta. Nella lettura di questa tesi si vedrà come queste ultime affermazioni possano diventare realtà.

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In questo elaborato si tratterà il metodo di analisi e modellazione post-sismica del terreno attraverso l’utilizzo dei dati GPS e dati SAR. Si prenderanno in esame due eventi sismici: il grande terremoto di Tohoku in Giappone del marzo 2011, con particolare attenzione alla conseguente formazione di un grande tsunami, e la sequenza sismica umbro-marchigiana del settembre/ottobre 1997. In tale contesto verranno descritti i diversi strumenti di monitoraggio e i modelli delle sorgenti sismiche, i quali hanno il compito di determinare importanti informazioni per la più rapida valutazione possibile del rischio sismico e per la corretta pianificazione delle attività umane e del territorio. Obiettivo della tesi è descrivere l’efficacia dell’utilizzo congiunto della tecnica di monitoraggio GPS e l’Interferometria Differenziale SAR. Grazie all’analisi ed alla conseguente modellazione dei dati raccolti nei due eventi sismici descritti in questo lavoro si dimostra l’importanza di tali tecniche per comprendere al meglio i fenomeni sismici. Nel primo capitolo verranno descritte le tecniche di monitoraggio GPS e SAR e le successive tecniche di analisi e modellazione dei dati al fine di avere una previsione dell’evento preso in considerazione. Nel secondo capitolo si esamineranno le peculiarità dell’evento sismico giapponese (2011) e delle elaborazioni condotte per caratterizzare lo tsunami provocato dalla rottura del fondale oceanico. Nel terzo capitolo si analizzerà la sequenza sismica umbro-marchigiana del 1997 prestando attenzione allo sviluppo della rete geodetica del territorio nazionale italiano con riferimenti allo sviluppo della Rete Integrata Nazionale GPS (RING). Nel quarto capitolo verrà descritto in modo introduttivo la struttura del software Bernese GNSS v. 5.2; un software di elaborazione dati usato in ambito scientifico per l’analisi di reti GNSS per il controllo delle deformazioni.

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Nel lavoro di tesi vengono esposti gli studi svolti su due aree situate nella giurisdizione riminese del Consorzio di Bonifica, riportanti forti problematiche idrauliche nelle reti di scolo: il territorio dei canali Tamagnino e Zonara Masere ed il Rio Gessi. La modellazione dei tratti è avvenuta attraverso i software Hec-Ras ed Hec-Hms, realizzati rispettivamente per l’analisi dei corsi d’acqua nelle pianure alluvionali attraverso la modellazione dell’evoluzione dei livelli e della corrente e per l’analisi dell’idrologia delle superfici di bacino. Il primo studio è dovuto a problematiche verificatesi fin dal 2014 causate da una variazione d’uso del suolo, il secondo studio è dovuto a dissesti idraulici iniziati nel 2013 causati alla presenza di un tombinamento che provoca l’ostruzione del tratto verso valle. Si esegue la modellazione dello stato di fatto per identificare le sezioni ed i manufatti problematici, in secondo luogo si realizzano le modellazioni delle ipotesi di progetto. Si definiscono infine le soluzioni praticabili e la spesa ipotizzata a seguito della realizzazione di un computo metrico estimativo.

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L'elaborato di tesi è stato redatto durante un progetto semestrale in Ferretti Group riguardante il campo di applicazione delle logiche della lean production all'interno del settore della cantieristica navale. Il primo capitolo contiene una descrizione dell'evoluzione del Gruppo Ferretti, dalla nascita fino ai giorni nostri. Nel secondo capitolo vi è una ampia descrizione della filosofia lean e delle tecniche e egli strumenti usati nei contesti aziendali; il terzo capitolo nasce invece per sintetizzare una serie di articoli accademici inerenti al tema del "lean shipbuilding". Infine il quarto capitolo descrive alcune attività eseguite in azienda, a supporto della nascita di una nuova linea di assemblaggio per il modello Ferretti 450.

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Contiene: Observations chymiques / par M. Rouelle ... sur l'acide phosphorique reti're des os des animaux [et] sur le sel marin gris, ou sel de gabelle.

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Cybercrime and related malicious activity in our increasingly digital world has become more prevalent and sophisticated, evading traditional security mechanisms. Digital forensics has been proposed to help investigate, understand and eventually mitigate such attacks. The practice of digital forensics, however, is still fraught with various challenges. Some of the most prominent of these challenges include the increasing amounts of data and the diversity of digital evidence sources appearing in digital investigations. Mobile devices and cloud infrastructures are an interesting specimen, as they inherently exhibit these challenging circumstances and are becoming more prevalent in digital investigations today. Additionally they embody further characteristics such as large volumes of data from multiple sources, dynamic sharing of resources, limited individual device capabilities and the presence of sensitive data. These combined set of circumstances make digital investigations in mobile and cloud environments particularly challenging. This is not aided by the fact that digital forensics today still involves manual, time consuming tasks within the processes of identifying evidence, performing evidence acquisition and correlating multiple diverse sources of evidence in the analysis phase. Furthermore, industry standard tools developed are largely evidence-oriented, have limited support for evidence integration and only automate certain precursory tasks, such as indexing and text searching. In this study, efficiency, in the form of reducing the time and human labour effort expended, is sought after in digital investigations in highly networked environments through the automation of certain activities in the digital forensic process. To this end requirements are outlined and an architecture designed for an automated system that performs digital forensics in highly networked mobile and cloud environments. Part of the remote evidence acquisition activity of this architecture is built and tested on several mobile devices in terms of speed and reliability. A method for integrating multiple diverse evidence sources in an automated manner, supporting correlation and automated reasoning is developed and tested. Finally the proposed architecture is reviewed and enhancements proposed in order to further automate the architecture by introducing decentralization particularly within the storage and processing functionality. This decentralization also improves machine to machine communication supporting several digital investigation processes enabled by the architecture through harnessing the properties of various peer-to-peer overlays. Remote evidence acquisition helps to improve the efficiency (time and effort involved) in digital investigations by removing the need for proximity to the evidence. Experiments show that a single TCP connection client-server paradigm does not offer the required scalability and reliability for remote evidence acquisition and that a multi-TCP connection paradigm is required. The automated integration, correlation and reasoning on multiple diverse evidence sources demonstrated in the experiments improves speed and reduces the human effort needed in the analysis phase by removing the need for time-consuming manual correlation. Finally, informed by published scientific literature, the proposed enhancements for further decentralizing the Live Evidence Information Aggregator (LEIA) architecture offer a platform for increased machine-to-machine communication thereby enabling automation and reducing the need for manual human intervention.

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We present the idea of a programmable structured P2P architecture. Our proposed system allows the key-based routing infrastructure, which is common to all structured P2P overlays, to be shared by multiple applications. Furthermore, our architecture allows the dynamic and on-demand deployment of new applications and services on top of the shared routing layer.

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La governance del settore alimentare si fonda su una struttura multilivello, ove poteri locali, nazionali, sovranazionali e globali interagiscono. In tale assetto, ogni regolatore è chiamato a proteggere interessi diversi tra loro, tra cui l'ambiente, la salute umana, il benessere animale e la libera concorrenza. La regolazione del settore alimentare, inoltre, impone la considerazione di aspetti etici e culturali, dotati di una forte matrice territoriale. In questo sistema, i valori che entrano in gioco non sono egualmente rappresentati, ma quelli considerati "minori" sono sovente sovrastati dalle esigenze di protezione di un unico interesse: la libera concorrenza su scala globale. Ne deriva che la regolazione del settore alimentare necessita di un nuovo equilibrio. Questo può richiedere sia l'adozione di nuove regole - soprattutto a livello sovranazionale - sia un'interpretazione maggiormente inclusiva dei principi e delle regole già esistenti da parte delle Corti. Tuttavia, risulta maggiormente urgente e di immediata efficacia permettere ai soggetti interessati, siano essi privati o pubblici, di partecipare alla formulazione delle politiche e delle decisioni inerenti il settore alimentare. La partecipazione procedurale è in grado di soddisfare esigenze differenti e talvolta opposte, pertanto essa è regolata dal legislatore a seconda dello scopo finale prefissato. Principalmente, essa è vista come una applicazione diretta dei principi di democrazia e trasparenza; tuttavia, il suo reale impatto sul risultato finale delle decisioni pubbliche può scostarsi considerevolemente da tale paradigma. Lo scopo di tale lavoro è analizzare i diversi modelli partecipativi implementati nei vari livelli di governo, al fine di determinarne il reale impatto sui soggetti interessati e sul bilanciamento degli interessi in gioco. La conclusione dimostra un certo livello di perplessità per ciò che riguarda l'assetto di tali garanzie nella regolazione del settore alimentare, dove lo sviluppo del concetto di democrazia partecipativa e di bilancio tra gli interessi rilevanti è ancora acerbo.

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This thesis presents the formal definition of a novel Mobile Cloud Computing (MCC) extension of the Networked Autonomic Machine (NAM) framework, a general-purpose conceptual tool which describes large-scale distributed autonomic systems. The introduction of autonomic policies in the MCC paradigm has proved to be an effective technique to increase the robustness and flexibility of MCC systems. In particular, autonomic policies based on continuous resource and connectivity monitoring help automate context-aware decisions for computation offloading. We have also provided NAM with a formalization in terms of a transformational operational semantics in order to fill the gap between its existing Java implementation NAM4J and its conceptual definition. Moreover, we have extended NAM4J by adding several components with the purpose of managing large scale autonomic distributed environments. In particular, the middleware allows for the implementation of peer-to-peer (P2P) networks of NAM nodes. Moreover, NAM mobility actions have been implemented to enable the migration of code, execution state and data. Within NAM4J, we have designed and developed a component, denoted as context bus, which is particularly useful in collaborative applications in that, if replicated on each peer, it instantiates a virtual shared channel allowing nodes to notify and get notified about context events. Regarding the autonomic policies management, we have provided NAM4J with a rule engine, whose purpose is to allow a system to autonomously determine when offloading is convenient. We have also provided NAM4J with trust and reputation management mechanisms to make the middleware suitable for applications in which such aspects are of great interest. To this purpose, we have designed and implemented a distributed framework, denoted as DARTSense, where no central server is required, as reputation values are stored and updated by participants in a subjective fashion. We have also investigated the literature regarding MCC systems. The analysis pointed out that all MCC models focus on mobile devices, and consider the Cloud as a system with unlimited resources. To contribute in filling this gap, we defined a modeling and simulation framework for the design and analysis of MCC systems, encompassing both their sides. We have also implemented a modular and reusable simulator of the model. We have applied the NAM principles to two different application scenarios. First, we have defined a hybrid P2P/cloud approach where components and protocols are autonomically configured according to specific target goals, such as cost-effectiveness, reliability and availability. Merging P2P and cloud paradigms brings together the advantages of both: high availability, provided by the Cloud presence, and low cost, by exploiting inexpensive peers resources. As an example, we have shown how the proposed approach can be used to design NAM-based collaborative storage systems based on an autonomic policy to decide how to distribute data chunks among peers and Cloud, according to cost minimization and data availability goals. As a second application, we have defined an autonomic architecture for decentralized urban participatory sensing (UPS) which bridges sensor networks and mobile systems to improve effectiveness and efficiency. The developed application allows users to retrieve and publish different types of sensed information by using the features provided by NAM4J's context bus. Trust and reputation is managed through the application of DARTSense mechanisms. Also, the application includes an autonomic policy that detects areas characterized by few contributors, and tries to recruit new providers by migrating code necessary to sensing, through NAM mobility actions.